sabato 31 maggio 2008

Allenarsi a tavola


Eccoti alcuni utili consigli di Julia Jones, la nostra esperta di programmi di allenamento, per prepararti alla prossima Venicemarathon...a tavola!
" Linizio dellestate il momento in cui i maratoneti, sia quelli alla prima esperienza, sia quelli con qualche medaglia al collo, iniziano a pianificare il proprio percorso verso la 23 edizione della Venicemarathon. C' da fare l'iscrizione, la visita medica per rinnovare il certificato di idoneit sportiva, comprare le scarpe specifiche per non arrivare con le "gomme a terra" proprio nell'ultimo mese di preparazione.
Tra le tante domande che gli atleti mi pongono su come preparare una gara di 42 Km c sempre (ed inevitabilmente) quella sulla dieta. Cosa mangiare per correre meglio? Quante calorie sono necessarie per compensare le energie perse in allenamento e, al contempo, perdere i chili in eccesso? Purtroppo, la maggior parte di quelli che conosco si ricordano di focalizzare lattenzione sul proprio regime alimentare esclusivamente nelle ultime settimane, quando ormai quasi inutile pensarci. Se desiderate apportare qualche variazione al vostro modo di mangiare, fatela ora, in questo momento.
Lorganismo necessita di tempo per modificarsi e rimodellarsi, non solo da un punto fisico ma, soprattutto, mentale. Non credo che sia necessario mettersi a dieta", come non penso che sia nemmeno giusto prendersi la licenza di mangiare quello che si vuole. Una giusta via di mezzo, seguendo un paio di regole alimentari dovrebbe portarvi ad essere in perfetta forma alla partenza da Stra:
•     Innanzitutto, acqua. Rimango sempre sorpresa da quanti atleti non inseriscono il consumo di acqua al primo posto, soprattutto destate. Dovreste bere almeno due litri al giorno, aumentando la dose quando le temperature sono elevate o i vostri allenamenti diventano pi lunghi.
•    Man mano che l'estate avanza,  il vostro chilometraggio settimanale incrementer e avrete la necessit di aumentare lapporto calorico. Molti neofiti (e non) sfruttano questo nuovo metabolismo per mangiare le varie leccornie che si sono sempre negate. giusto concedersi un gelato o un pezzo di torta ogni tanto, ma fate attenzione quando diventa unabitudine quotidiana. Cercate di evitare tutti gli zuccheri semplici preferendo al loro posto della frutta fresca.
•    Non c' momento migliore dellestate per mangiare frutta e verdura. C' pi variet che in qualsiasi altro momento dell'anno, anche a buon prezzo. E non avrete bisogno di tanti integratori.
•    Molti credono che per correre a lungo bisogna mangiare molti carboidrati. Cos  iniziano ad abbuffarsi di biscotti, torte e pastasciutta. I carboidrati sono importanti nella dieta dell'atleta, ma deve essere chiaro come integrarli ed alternarli. Oltre alla pasta c' il riso, il farro, lorzo, le patate ed uninfinit di legumi. Aggiungono variet alla vostra dieta cos non vi annoierete mai.
•    Senza legarsi troppo alla bilancia, dovrete fare attenzione alla direzione in cui state andando. Conosco pi di qualcuno che ingrassato nella preparazione di una maratona perch aveva lidea di dover (o poter) mangiare molto. Cercate dov il vostro punto di equilibrio fra la corsa ed il cibo, sapendo che lobiettivo di essere in piena forma il 26 ottobre, il giorno della vostra maratona!
 Julia Jones
www.venicemarathon.it

giovedì 29 maggio 2008

Sfida Di Cecco-Bourifa per i Tricolori di mezza?

Domenica 1 giugno, a partire dalle 10.00, grandissimi atleti, di assoluto valore internazionale, si daranno battaglia sulle strade d'Irpinia per l'Half Marathon "L'Irpinia Corre" che quest'anno assegnerà i titoli nazionali di mezza maratona. Tanto per fare qualche nome, risultano iscritti Giacomo Leone (FF.OO.), vincitore della Maratona di New York nel 1999; Vincenzo Modica (FF.OO.), vice campione mondiale di maratona a Siviglia nel 1999 e bronzo agli Europei del ‘98, nonché tre volte campione italiano sulla distanza di mezza maratona; ed ancora, la fortissima formazione del Gs Carabinieri Bologna, con Danilo Goffi vicecampione europeo di maratona 1998, Alberico Di Cecco vincitore della maratona di Roma 2005, Denis Curzi, trionfatore in due Treviso Marathon, Francesco Bennici, Maurizio Leone e Domenico D'Ambrosio.

Tra gli altri attesi protagonisti, il veterano laziale portacolori della Forestale Angelo Carosi; ed ancora, l'unico maratoneta azzurro agli ultimi Campionati Mondiali di Osaka, Migidio Bourifa (Atl.Vallebrembana) e molti atleti africani, ma da anni trapiantati in Italia, quali Philemon Kipkering, Rutto Kiplagat, Rugut, Laalami, El Makrout, Larbi, protagonisti di tutte le gare italiane su strada.

Altrettanto prestigiosa è la lista delle donne, con Anna Incerti (FF.AA.), già sicura della partecipazione alla Maratona olimpica di Pechino, Rosalba Console (FF.GG.), Marcella Mancini (Runner Team 99) già campionessa italiana di maratona, con Gloria Marconi (Corradini Excelsior) e lo squadrone della Forestale, che annovera la trevigiana Bruna Genovese, altra convocata per Pechino, ed inoltre Lucilla Andreucci, Rosita Rota Gelpi, Renate Rungger, Silvia La Barbera e Sabina Varrone, tutte più volte chiamate a rappresentare l'Italia nelle maggiori competizioni internazionali. L'elenco non è però ancora completo; mancano infatti le iscrizioni di alcuni prestigiosi gruppi sportivi che con i loro atleti arricchiranno ulteriormente il prestigio della gara, che potrà comunque contare sull'entusiasmo e la passione del popolo degli appassionati della corsa, amatori in lotta per migliorare la propria prestazione e vivere da protagonisti una giornata memorabile.

(Comunicato Stampa società organizzatrice)

Nella foto: Alberico Di Cecco, uno dei favoriti per la conquista del titolo italiano, in allenamento (archivio Fidal)

fidal.it

Domenico Pracucci, sabato al via della sua 25ª 100 Km del Passatore


Sabato parte la 36ª edizione della Cento Chilometri del Passatore, da
Firenze (il via nella magnifica cornice di piazza della Signoria ore
15) a Faenza. Sarà una giornata speciale per Domenico Pracucci,
portacolori del Golden Club Rimini, che in questa occasione celebrerà
le sue `nozze d'argento' con la distanza più massacrante, quella dei
100 chilometri di corsa. Per Pracucci infatti si tratta della 25ª
competizione in carriera sulla `cifra tonda' dei cento chilometri.
Per la cronaca il suo tempo migliore al Passatore è di 11h23'.
"La Cento Chilometri per me è una passione che si rinnova ogni anno -
racconta l'ultramaratoneta riminese, ma residente sul Titano - sempre
con lo stesso infinito entusiasmo". Al seguito, lungo il percorso,
Pracucci avrà tanti amici, e sull'ammiraglia che lo seguirà passo
passo avrà l'inseparabile amico Tony Manno e tutta la famiglia
Pracucci al completo: la moglie Tamara e i figli Alessandro, Marco,
Lorenzo e Nicolò in arrivo imminente, giusto in tempo per fargli
finire la corsa...
"Quella di Domenico Pracucci - racconta Gionni Schiaratura,
presidente del Golden Club Rimini - è una bella storia sportiva. Si è
innamorato a questa distanza vedendo l'arrivo del Passatore del 1977,
con vittoria del bolognese Vito Melito che segnò anche il record
mondiale sulla distanza. Aveva 14 anni. E a 15 anni ha voluto a tutti
i costi disputare il suo primo Passatore, seguendo le orme di
Leonardo Bertozzi, il mitico Fausto Martignoni ed Enzo Pantanelli, i
`centisti' di allora, e partecipando anche se non aveva l'età".
Domenico Pracucci è anche un grandissimo trascinatore. E infatti è
impegnato anche `dall'altra parte della barricata'
nell'organizzazione della Cento Chilometri Rimini Extreme,
organizzata dalla sua società, il Golden Club Rimini, prevista
quest'anno per il 26 luglio.
"E' più difficile organizzare che partecipare - afferma ancora
Pracucci - è un compito gravoso in cui provo a mettere a disposizione
tutta l'esperienza maturata sulle strade della Cento Chilometri del
passatore". Tra Passatore e Rimini Extreme qual è la più dura?
Pracucci non ha dubbi: "Senza nulla togliere al fascino della Firenze-
Faenza, per l'altimetria e per il caldo devo dire che è più
impegnativa la Rimini-Extreme".
In gara con Domenico Pracucci ci saranno altri portacolori del Golden
Club Rimini: Bruno Tacchi che correrà il suo quindicesimo Passatore e
Daniele Albani. Tra gli altri riminesi da citare anche Osvaldo Bucci
(alla 20ª partecipazione), mentre Roberto Mazzotti che questa volta
non sarà al via ma ha all'attivo ben 21 `Passatori'. Fra i romagnoli
`fedelissimi' del Passatore infine ci sarà anche Mario Castagnoli,
organizzatore della Nove Colli Running, che ne ha inanellate ben 26.
golden-club.it

mercoledì 28 maggio 2008

Lingua e Salis al minimo olimpico

Grandi risultati dal Grand Prix lanci, disputato a Savona questo pomeriggio sotto una pioggia battente. I due azzurri che attendevano un responso positivo in chiave Pechino, i martellisti Marco Lingua e Silvia Salis, hanno entrambi centrato l'obiettivo, siglando primati personali (rispettivamente 79,71 e 70,07) oltre le quote dei minimi A per i Giochi. Lingua, in linea con i suoi standard (che ne hanno spesso minato la consistenza agonistica, senza però intaccarne il valore assoluto), ha messo a segno un solo lancio valido - il primo - e una serie di cinque nulli; la misura, però, la terza al mondo nel 2008, gli fa acquisire la parte prestativa dei requisiti per la convocazione ai Giochi. Più travagliato - si fa per dire - il percorso della Salis, la terza italiana di sempre a superare i 70 metri nel martello; per lei, un nullo, un lancio "passato", prima della misura boom, che segue gli ottimi risultati - sempre oltre i 69 metri - nelle due ultime uscite (l'ultima, nella gara tedesca di Halle). Da segnalare, nell'ambito della giornata confezionata dall'ottimo Marco Mura, la miglior prestazione italiana Juniores del peso, realizzata da Alberto Sortino, con la misura di 18,62 (peso da 6kg).


RISULTATI - UOMINI - Peso/SP: 1. Dodoni (Forestale) 18,09; 2. Capponi (Fiamme Oro) 17,57. Junior (kg. 6): Sortino (Riccardi Milano) 18.62 (RI, prec.: 18,49, Eugenio Mannucci, Viterbo, 20-5-2004). Disco/DT: 1. Smith (NED) 61,61; 2. Kirchler (Carabinieri) 58,79; 3. Fortuna (Carabinieri) 58,40. Martello/HT: 1. Lingua (Fiamme Gialle) 79,71 (serie: 79,71; N; N; N; N; N); 2. Sanguin (Fiamme Oro) 71,67; 3. Felice (Fiamme Oro) 67,85; 4. Marussi (Carabinieri) 67,21. Giavellotto/JT: 1. Bertolini (Cento Torri) 68,56; 2. Fent (Vittorio Veneto) 66,77. DONNE - Disco/DT: 1. Bordignon (Fiamme Azzurre) 56,47; 2. Anniballi (Esercito) 52,81; 3. Godino (Fiamme Oro) 51,01. Martello/HT: 1. Salis (Forestale) 70.07 (serie: N; P; 70,07; 65,05; 68,20; N); 2. Balassini (Fiamme Gialle) 66,13; 3. Waldet (FRA) 66,05. Giavellotto/JT: 1. Bani (Fiamme Azzurre) 57,70; 2. Vigliano (FRA) 55,55.

Nella foto, Silvia Salis (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it

Gebre a notturna Milano con Pistorius ai 400


Ci sara' anche Haile Gebrselassie alla notturna di Milano del 2 luglio, all'Arena: prendera' parte alla gara dei 5000 metri. L'adesione del fuoriclasse etiope al meeting lombardo e' stata confermata la scorsa settimana ad Hengelo dove ha corso i 10.000 metri in 26'51''20. Fra i partenti nei 5000 metri anche gli azzurri Meucci, Lalli, La Rosa e Calandrio. Attesa per la prova di Oscar Pistorius nei 400 metri.
raisport.rai.it

 

Le sedi regionali dei Societari Master

Si disputa sabato 7 e domenica 8 giugno la fase regionale dei Campionati Italiani di Società per i Master, che qualificherà le prime 36 squadre alla finale nazionale. A differenza delle altre prove societarie su pista, esiste una sola fase regionale, quindi le società dovranno giocarsi tutto nell'arco di 48 ore, presentando un numero illimitato di atletie la possibilità di gareggiare con due team in staffetta, ma con l'obbligo di ottenere punti in almeno 13 delle 15 gare in programma con la copertura obbligatoria di una staffetta. Ogni atleta potrà prendere punti in due gare individuali e a una staffetta o a una individuale e due staffette. I punteggi saranno assegnati in base alla prestazione e all'età dell'atleta secondo le tabelle italiane rapportate ai coefficienti Wma.

Il programma della prima giornata prevede 100, 400, 1500, alto (solo per gli uomini), triplo (lungo per le donne), peso, giavellotto e 4x100. Nella seconda giornata si gareggerà su 200, 800, 3000, 200hs, alto (solo per le donne), lungo (triplo per le donne), disco e 4x400. Al termine della Fase Regionale ogni società dovrà inviare al proprio Comitato regionale il modulo di autocertificazione con il punteggio conseguito, pena l'esclusione dalla Finale Nazionale.

LE SEDI DI GARA DELLA FASE REGIONALE

Abruzzo/Marche/Umbria: Montecassiano (Mc)
Alto Adige: Merano (Bz)
Basilicata: Matera
Calabria: Reggio Calabria
Campania: Salerno
Emilia Romagna: Reggio Emilia
Friuli Venezia Giulia: Udine
Lazio: Ostia (Rm)
Liguria: Genova
Lombardia: Gavardo (Bs)
Molise: Bojano (Cb)
Piemonte: Alessandria
Puglia: Lecce
Sardegna: Sassari
Sicilia: Palermo
Toscana: Pistoia
Trentino/Veneto: Vicenza
Valle d'Aosta: Aosta

Calcaterra e Carlin favoriti al Passatore


Saranno circa 1.300 gli atleti che sabato alle 15,00 partiranno dal centro di Firenze per la 36. edizione della 100 Km del Passatore. La più importante classica al mondo di ultramaratona ha quest'anno una valenza particolare, essendo prova unica per l'assegnazione dei titoli nazionali Fidal di specialità. Inoltre sarà proprio l'Italia d ospitare a novembre i Campionati Mondiali, il che significa che di motivi per fare bene sul famoso tracciato che da Firenze porta a Faenza (e che i misuratori Fidal hanno riveduto togliendo poco più di 800 metri nel centro fiorentino per portare la distanza all'esatta misura) ce ne sono tanti.

Alla gara saranno presenti atleti di 15 Nazioni (addirittura da Brasile e Libano), ma i favoriti sono perlopiù italiani. Saranno presenti alla partenza i primi quattro dell'edizione dello scorso anno: il campione italiano Giorgio Calcaterra (che vinse anche nel 2006), Marco D'Innocenti (secondo anche l'anno precedente), il russo Alexander Vishnyagov e Marco Boffo. Attenzione anche a vecchi specialisti già nell'albo d'oro della competizione come Stefano Sartori e Mario Fattore, mentre in campo femminile la sfida sarà tutta fra Monica Carlin, prima nel 2006 e collezionista di successi in maratona in questi primi cinque mesi del 2008, e Paola Sanna vincitrice nel 2005 e 2007. Attenzione però anche alla rissa Larisa Kleimenova.

La partenza come detto verrà data da Via Calzaiuoli a Firenze con arrivo in Piazza del Popolo a Faenza dopo aver scavalcato gli Appennini. Venti ore il tempo massimo e molti, partendo alle 15,00, affronteranno la notte di corsa per le strade appenniniche, un'esperienza unica al mondo.

g.g.

Nella foto: Giorgio Calcaterra in azione lo scorso anno (foto organizzatori)

fidal.it

martedì 27 maggio 2008

GP Adriatico: due mondiali di categoria

Nelle due giornate del Gran Premio dell'Adriatico l'atletica del settore Master Italiano ha celebrato il suo incontro più atteso, accolta come ogni anno dall'Associazione Atl.Torrione di San Benedetto del Tronto, organizzatrice dell'evento. Il meeting è attualmente una delle principali manifestazioni in Italia del settore Master FIDAL e raccoglie sempre maggiori consensi. La partecipazione oltre le più rosee previsioni ha portato sulla pista di atletica di San Benedetto la bellezza di 536 atleti-gara di 54 squadre da 14 regioni d'Italia.

Eccezionali primati sono stati conseguiti, primi tra tutti le due migliori prestazioni mondiali di categoria F75 nei 400 e 800 (rispettivamente con 1:23.28 e 3:22.20) per Emma Maria Mazzenga della "Sef" Macerata, che dopo un periodo di recupero da un infortunio è tornata più forte che mai. Nel meeting sono state conseguite anche le migliori prestazioni italiane nei 400 cat F55 per Anna Micheletti della "Acsi Campidoglio" Roma e nei 400 cat F50 per Anna Pagnotta del "Cus Molise". A questi record si aggiunge la prestazione di Brunella Del Giudice nel Martello categoria F65 per il conseguimento del memorial "Marchei". Il figlio Marco Marchei ha onorato le vincitrici premiandole personalmente la mattina di Domenica.

La classifica a squadre anche quest'anno ha messo in competizione sullo stello livello squadre femminili con squadre maschili ed ha visto la vittoria di misura della "Sef" Macerata maschile sulla "Liberatletica" Roma maschile e sulla "Sef" Macerata femminile. Alla "Sef" Macerata anche la vittoria del trofeo "Monti" come miglior somma di punteggio tra squadra maschile e femminile. La signora Enrica Monti ha consegnato l'ambìto trofeo alla squadra. Le categorie Master sono il settore dell'atletica dove passione e dedizione di persone over 35 dà valori molto profondi all'attività sportiva, oltre ad essere un esempio per la società dove salute, attività sociali e ottimi risultati convivono; il Gran Premio dell'Adriatico ne è una delle espressioni più eloquenti, portato avanti da ben 14 edizioni con spirito di volontariato associato ad una notevole specializzazione dei collaboratori che danno il loro contributo alla sempre migliore riuscita con ogni anno una festa di vero sport di cui avremmo tutti sempre più bisogno.

(Comunicato Stampa Atl.Torrione)

Nella foto: la gara dei 200hs durante il Gran Premio dell'Adriatico (foto organizzatori)
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Brugnetti, ritiro a Cracovia con distorsione

Sfortunata trasferta per Ivano Brugnetti alla prova del Grand Prix Iaaf di marcia disputata a Cracovia (pol) sulla 20 km. Il portacolori delle Fiamme Gialle era nel gruppo di testa e appariva in ottime condizioni insieme al messicano Sanchez e allo spagnolo Fernandez, quando poco prima di metà gara incappava in una brutta distorisione alla caviglia destra procuratasi su un tratto di sanpietrini che gli ha procurato lo spostamento dell'astragalo. Immediato il suo ritiro e pronte le cure con un fisioterapista dell'organizzazione che ha provveduto a risistemare prontamente la caviglia tanto che Brugnetti ha già raggiunto il Sestriere per un periodo di preparazione in altura. La vittoria è andata al messicano Sanchez in 1h19:34 davanti all'iberico Fernandez (1h19:48) e all'altro spagnolo Molina (1h20:18. Nella prova femminile ritorno al successo per la campionessa europea, la bielorussa Turava già prima a Cracovia lo scorso anno, in 1h28:33 con più di due minuti di vantaggio sulla portoghese Feitor e la rumena Stef.

Nella foto: Ivano Brugnetti (archivio Fidal)

fidal.it

lunedì 26 maggio 2008

10 Miglia del Montello, correra’ anche la Genovese


Bruna Genovese ci sarà, non si limiterà a vestire i panni di organizzatrice. Come due anni fa, quando fece coppia sul gradino più alto del podio con il campione olimpico Stefano Baldini, la maratoneta azzurra sarà tra le protagoniste della 10 Miglia del Montello.

Al suo tecnico, Salvatore Bettiol, il prossimo 14 giugno, resterà il compito di definire gli ultimi particolari organizzativi di una manifestazione che quest’anno si presenterà con una veste parzialmente nuova, frutto dello spostamento della zona arrivo.

I 16,090 km da Giavera del Montello a Montebelluna, transitando anche per Volpago del Montello, si concluderanno qualche centinaio di metri prima rispetto alle ultime edizioni della corsa. Il percorso è già stato rimisurato. E Parco Manin, dove saranno collocati i servizi post-gara, diventerà il cuore pulsante della manifestazione.

L’ampio polmone verde cittadino costituirà anche lo scenario della 10 Miglia Kids, la manifestazione giovanile (organizzata con la collaborazione dell’Atletica Veneto Banca), che quest’anno coinvolgerà le scuole elementari e medie di sei Comuni del comprensorio: Giavera, Volpago, Crocetta, Caerano, Trevignano e Montebelluna. Nuovo anche l’orario di partenza della corsa assoluta: non più le 18, ma le 19. Il caldo non dovrebbe ostacolare più di tanto l’impegno degli atleti, che comunque correranno su strade in parte ombreggiate.

Per Bruna Genovese, che con Bettiol rappresenta una delle colonne portanti della struttura organizzativa della 10 Miglia del Montello, si tratterà di un interessante test di efficienza a due mesi dalla maratona olimpica. E non è addirittura escluso che la manifestazione organizzata dal Montello Runners Club rappresenti l’ultima occasione agonistica per applaudire la Genovese prima della trasferta a Pechino

Le iscrizioni sono già aperte: i pettorali saranno disponibili sino alla mezzanotte del 12 giugno. Mentre sino al 14 giugno sarà possibile iscriversi alla marcia non competitiva che si svilupperà sullo stesso percorso della prova agonistica.

In un fine settimana in cui la 10 Miglia del Montello è l’unica corsa su strada offerta dal calendario federale veneto, la prospettiva è quella di un deciso incremento della partecipazione. Andando, magari, ad avvicinare la soglia dei mille iscritti.
sportisland.net

Pettigrew confessa doping


Il velocista statunitense Antonio Pettigrew, oro con la staffetta Usa 4X400 ai Giochi di Sydney 2000, ha confessato l'uso di doping. L'atleta non e' mai risultato positivo ai test. La confessione potrebbe fare perdere la medaglia d'oro a tutta la staffetta, composta da Michael Johnson e dai fratelli Alvin e Calvin Harrison. L'ammissione e' venuta nel corso di una testimonianza da lui resa nell'ambito del processo per doping che vede imputato il suo ex allenatore, Trevor Graham.
raisport.rai.it

Hengelo, poker di prodezze

Il racconto della settimana internazionale è occupato in gran parte dall’approfondimento sui Fanny Blankers-Koen Games di Hengelo, dove Irving Saladino è atterrato a 8.73 e la kenyana 19enne Pamela Jelimo ha realizzato una prestazione-monstre. Sulla breccia anche l’immarcescibile Gebrselassie ed il braccio dell’Iran, Ehsan Hadadi.
Maxi-Saladino
La rotondità del salto è la stessa del salto vincente di Osaka, la velocità della rincorsa forse no (i piedi disegnano traiettorie meno arrotondate), la chiusura è magistrale: ecco l'8.73 di Irving Saladino al primo turno di salti sulla pedana di Hengelo. Vento giusto (1,2), e al terzo turno un nullo (molto nullo), che valeva altrettanto. Lo stacco del salto vincente è stato perfetto (si e no due centimetri lasciati sull'asse), ma dopo il debutto di Rio con 8.39 non si pensava che il panamense potesse planare già così lontano. Nella storia dell'atletica solo in sei hanno saltato più lontano di lui, ma solo Carl Lewis l'ha fatto per sei volte (una indoor), delle quali ben quattro sul magico tapis roulant di Indianapolis. 8.73 è il record del mondo del nuovo millennio, primato del Centro America (scalza Pedroso), ed il nono salto in assoluto a livello del mare. Ora è atteso a Berlino, con Howe al primo round. 

Jelimo mondiale junior 

Pare sia alla quarta gara della sua vita sugli 800. Fino alla scorsa stagione era conosciuta (da pochissimi) per il titolo africano junior sui 400 metri. Quest'anno ha vinto i trials per i campionati africani allungando sugli 800. Il tempo (2:01) già sorprendeva per l'altura (Nairobi) e per la reale novità del soggetto. Lo stupore è aumentato con la vittoria ai campionati di cui sopra (ancora più in altura) in 1:58.70 su madame Mutola, l'oro d'Africa al femminile.  

La prestazione di Hengelo, un 1:55.76 corso praticamente da sola, va letto con una sola definizione: Pamela Jelimo è una forza della natura. Il limite abbattuto apparteneva ad una cinese dell’ondata del 1993, tale Wang Yuan,  che corse (in batteria..) in 1:57.18. In condizioni ben più visibili fu ottenuto il record mondiale junior ancora precedente, per opera della tedeschina dell’Est Hildegard Ulrich, che a Praga, nel corso di una finale europea, ottenne 1:57.45. Alta, fiera, tutt'altro che il copione-scricciolo attributo di altre mezzofondiste keniane, la Jelimo con sole quattro gare, compresa la batteria dei campionati africani, è già a mezzo secondo dal miglior tempo di sempre della Mutola. La Jamal, star di livello mondiale, è transitata per il traguardo della pista di Hengelo quasi tre secondi dopo la kenyana. 

Gebre, scommessa olimpica

 

Non tragga in inganno il sorriso furbetto di Haile Gebrselassie dopo il traguardo dei diecimila di Hengelo. Non era diretto all'abbraccio con Sihine, il campione-ombra fortissimo ma sempre parzialmente oscurato da Bekele, ma direttamente alla pista di Pechino, da dove ora sarà difficile farlo tenerlo lontano. All'ingresso in rettilineo i piedi dei due etiopi hanno girato rotondi, mentre l'eterno rivale kenyano Kipchoge ha declamato la resa. Quattro uomini sotto i 27 minuti (anche il ventenne Komon), e missione compiuta per la leggenda vivente in 26:51.20 (26:50.53 per Sihine). L'altro astro Bekele ha rinunciato ai propositi di mondiale viste le folate che gli soffiavano addosso, ed ha vinto i 5000 in 12:58.94. Ci riproverà tra non molto. 

Il terzo incomodo 

Alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sulla vittoria dell'iraniano Hadadi sul terribile duo Kanter-Alekna: invece è successo, e a suon di primato asiatico del disco (68.52). L'iraniano è da un paio di stagioni sulla breccia con misure importanti. Già da qualche settimana andava a pieni giri (vincitore a Doha con 67.20) e nel 2005 si era migliorato complessivamente di dieci metri. Il ringhio di Kanter al primo turno (68,28) non lo ha impressionato, ed ora spera di migliorare la settima piazza mondiale di Osaka, miglior risultato della carriera. Fa quasi due metri di altezza e ha la faccia da bravo ragazzo, ma in pedana mostra i denti. E' una stagione ricca di ottime misure per il disco. Poche ore prima a Salinas Ian Waltz aveva lanciato a 68.90, Jarred Rome a 68.44 ed il solito australiano Harradine a 66.37, nuovo record dell'Oceania. Sarà anche il vento, ma i risultati piovono a grappoli. 

Antipasto pechinese 

Scene di entusiasmo hanno accompagnato l'esibizione di Liu Xiang a Pechino, nel meeting (quatto giornate!) che ha formalmente inaugurato la stagione olimpica in terra cinese. Il campione olimpico ha vinto da par suo in 13.18 su Shi Dongpeng (13.29) e la novità Ji Wei (13.41). Liu sta facendo scuola: il quarto classificato, Xie Wenjun (13.51) deve ancora compiere 18 anni! In evidenza anche il giapponese Narisako sui 400 ostacoli in 48.87, e la pattuglia di giovanissime dei 10000, Zhang Yingying (18 anni) 31:38.35, Bai Xue (31:40.38) e Chen Rong (31:41.60), le ultime due ventenni.  C'era anche la Vili-Adams nel peso, imbattibile con 19.31 sulla bambina-prodigio Gong Lijiao (19.09). Da segnalare infine il 62.09 della giavellottista Zhang Li (quella 19enne, non la più conosciuta 30enne, anche lei in gara), che rappresenta la seconda prestazione di sempre under 20. 

Fermi sui blocchi 

I divi della velocità si sono presi una settimana di riposo, anche se a Provo qualcuno ha beneficiato dell'altura (come vedremo). Molti invece i lanci da considerare per le notizie: nel Tucson Throwers Classic 82.83 del finlandese Mikkola nel giavellotto, 20.26 di Noah Bryant nel peso (sono già 15 i lanciatori USA sopra i 20 metri da inizio stagione) e 64.38 di Godina nel disco. A Provo molte sessioni di sprint e quasi tutte le gare di lanci "in doppio" anche nella stessa giornata. I migliori risultati sono venuti dai 100 maschili, dove Preston Perry ha corso in 10.04 battendo il 32enne giamaicano Dunkley che ha pescato il jolly della giornata chiudendo in 10.07. Carlos Moore (9.97 ventoso a Modesto 15 giorni fa), ha corso in 10.10 per poi vincere i 200 in 20.36.  

Sud America 

Il ciclo dei meeting internazionali brasiliani si chiude con Belem, dove è emerso Gilbert Kipchoge in 1:44.52 sugli 800. Il triplista di Grenada (quanti talenti sta sfornando..) Randy Lewis non ha bissato il 17.49 di giovedì scorso a San Paolo, ma ha comunque vinto con 17.15. Gregorio, che qui fece sfracelli un anno fa, non rimbalza come dovrebbe e chiude l'ennesima gara della stagione al di qua dei diciassette metri (quattro su cinque). Bravissima la giamaicana Brooks, che vince 100 e 200 in 11.18 e 22.70. 

Germania e Francia 

A parte il settore lanci visto in discreta condizione ad Halle, i tedeschi iniziano bene anche in pista: il 22enne Schnelting ha corso i 200 in 20.53 controvento a Weinheim, e la Kappler (stessa sede) ha esordito con 6.73 nel lungo. In netto progresso l'ostacolista Carolin Nytra, scesa a 12.93 a Brema. Apre anche la Friedrich nell'alto con 1.95 a Zweibrucken. Replica per i maschi Raul Spank, 20 anni, che supera i 2.30 a Garbsen. Sempre in Germania si è disputato domenica il meeting di Rehlingen, dove il marocchino Iguider ha migliorato il già suo mondiale stagionale dei 1500 metri portandolo a 3:32.63 (settimo Christian Neunhauserer in 3:43.92, sesto La Rosa sui tremila in 7:59.55).

Tornando ad Halle (prima giornata), da segnalare l'ennesimo mondiale di Mykyta Nesterenko (70.13 col disco da 1,75 chilogrammi).  Pochi giorni fa Nesterenko aveva strabiliato con l'attrezzo da un chilo e mezzo a Koncha-Zaspa, addirittura 77.50! Domenica è tornato in pedana con l'attrezzo leggero, a suon di 75.36. Sempre da Koncha-Zaspa, una notizia: ritorna sulla scena internazionale, finalmente, un atleta iracheno. Si tratta del discobolo Naser Abdul-Shakhid, che si è fatto più che onore con 59.77. 

Nel meeting nazionale di Forbach (Francia) gran gara dei triplisti: Fofana, a 31 anni suonati, vola a 17.34, mentre il virgulto Lechanga (22 anni) risponde con 17.07. Va vicino ai diciassette anche Taillepierre, mentre Dijone esordisce con 45.57 e la Falzon va più lontata di sempre nel martello con 73.33. Per l'Italia, 13.56 della O'Reilly nel triplo con vento 0.6; in Spagna, nel meeting di Palafrugell, 13.64 di Marzia Caravelli sui 100 ostacoli e 12.56 di Giovanna Franzon nel triplo. 

Sorpresa 

Il campione del mondo del giavellotto Pitkamaeki è stato sconfitto all'esordio (a Kuortane) dal connazionale Ruuskanen. Non gli accadeva da molto tempo di perdere "in casa". Ruuskanen ha vinto all'ultimo lancio col nuovo personale di 87.33, per Pitkamaeki 86.89, un metro esatto più del terzo classificato, Jarvenpaa.  

Marcia 

Ivano Brugnetti non ha concluso la venti chilometri del challenge IAAF di Cracovia: il campione olimpico si è ritirato dopo essere transitato nel gruppo di testa al quinto chilometro in 20:29. La vittoria è andata al messicano Eder Sanchez in 1:19.34, su Francisco Fernandez (1:19:46) e sull'altro spagnolo Molina (1:20:18). Torna al successo la bielorussa Turava con 1:28:33, seconda la portoghese Feitor, terza la romena Stef-Iovan. 

Coming soon 

Parte la Golden League, con Berlino. Il Reebok Grand Prix di New York del 31 maggio (Tyson Gay vs Usain Bolt) è il “must” dell’attività USA. Ricca l’attività anche nel vecchio continente, a meno di un mese dalla Coppa Europa di Annecy.

 

Marco Buccellato

Tricolori di staffetta in montagna: tutto come nel 2007

Sono ancora i ragazzi della Forestale e le ragazze dell'Atl.Vallebrembana i campioni italiani di corsa in montagna a staffetta dopo la bellissima edizione 2008 disputata a Povo di Trento. La squadra della Forestale questa volta ha proposto un terzetto nel quale era racchiuso passato e presente della corsa in montagna italiana con il pluriridato Marco de Gasperi affiancato a Emanuele Manzi, argento mondiale nel 2001, e a Lucio Fregona, campione del mondo nell'ormai lontano 1995. Un trio che ha avuto ragione dell'Atl.Vallebrembana che però, avendo utilizzato lo sloveno Mitja Kosovelj è stata considerata fuori classifica. Argento quindi al Gs Orecchiella pilotato dall'ex europeo Marco Gaiardo, terza l'Atl.Valli Bergamasche. A livello individuale va segnalata la grande prestazione di Bernard Dematteis (Pod.Valle Varaita) capace di cogliere il miglior tempo davanti a un Marco de Gasperi che comunque, potendo gareggiare nell'ultima frazione con un ampio margine sugli avversari, ha risparmiato le energie.

Fra le donne sorpresa a pochi minuti dal via per l'assenza di Rosita Rota Gelpi, chiamata a far coppia per la Forestale con Maria Grazia Roberti. Quest'ultima è costretta a gareggiare a titolo individuale e il suo terzo tempo finale lascia presagire chissà quale epilogo in caso di presenza dell'ex campionessa mondiale Rota Gelpi. La vittoria arride così come nel 2007 alla coppia dell'Atl.Vallebrembana formata da Maria Vittoria Salvini, secondo tempo assoluto, ed Elisa Desco. Il miglior tempo individuale è appannaggio della slovena mateja Kosovelj, sempre più a suo agio nella corsa in montagna dopo positive esperienze in maratonina e nel cross. Nella prova a squadre, dietro l'Atl.Vallebrembana, finiscono l'Atl.Brugnera con Kosvelj e Garibaldi (quindi fuori classifica per il CampionatoItaliano per la presenza di una straniera) e l'Atl.Trento con Francesca Iachemet e Lorenza Beatrici.

Nella foto: il trio della Forestale vincitore del titolo italiano (foto organizzatori)
fidal.it

Howe al Top Challenge


Andrew Howe e Nicola Vizzoni sono le due stelle italiane in gara al Top Club Challenge 2008 di atletica il 27 e 28 giugno a Firenze. La partecipazione del vice campione mondiale di salto in lungo e del vice campione olimpico di lancio del martello da' lustro ad questo evento di nuova istituzione, organizzato dalla Federazione italiana di atletica leggera, valido per la partecipazione alla Coppa Europa per Club. Ammesse alla manifestazione dodici societa' maschili e dodici femminili.
raisport.rai.it

Ultime classifiche inserite

6^ Maratonina di Villa AdrianaTivoli
25^ Scalata al Castello COMPLETAArezzo
27^ Giro Podistico delle VigneVelletri
3^ CaruggincursaGenova
7^ Corriamo Intorno all\'AbbaziaCassino
Outdoordays Ronda RunRiva del Garda
StradaCorrendoRoma

domenica 25 maggio 2008

Scalata al Castello: festa italiana con Daniele Meucci


Era tra i più attesi ed ha confermato il pronostico, Daniele Meucci ha vinto la trentaseiesima edizione della Scalata al Castello, coprendo i dieci chilometri del circuito cittadino contornati dal pubblico delle migliori occasioni, con il tempo di 29 minuti e 22 secondi.
Già dal terzo giro, l’azzurro ha preso la testa della gara, mollando qualche metro solo al penultimo, l’undicesimo, al keniano Erik Chirchir che era rimasto attaccato per buona parte della gara alle suole di Daniele, ma l’atleta di colore ha fatto male i conti spendendo quasi tutto in questa tornata convinto che fosse l'ultima. Infatti sotto lo striscione d'arrivo, è rimasto abbastanza sorpreso quando si è accorto che non era finita, così ha dovuto vedersela allo sprint con Meucci che aveva ancora abbastanza fiato per battere il keniano nel finale.
Tra le ragazze che hanno compiuto sei giri dello stesso percorso,  la vittoria è andata alla Tanzaniana Zakia Mrisho. Foto: Felice Rogialli
arezzonotizie.it

Pioggia di ottime prestazioni ai Societari allievi

Com'era avvenuto nella prima fase regionale, anche la seconda facente parte del programma dei Campionati Societari riservati agli allievi ha regalato molte prestazioni individuali di rilievo. In attesa dell'ufficializzazione delle classifiche di società dalle quali scaturiranno le 12 elette per contendersi a giugno a Cinisello Balsamo il titolo nazionale, vediamo nel dettaglio sede per sede le migliori prestazioni:
BASILICATA/PUGLIA - Marcello Palazzo (Cus Foggia) è stato il protagonista assoluto della due giorni vincendo i 110hs in 14.80 e l'asta con 4,50. Grande prestazione per Eusebio Haliti (Pol.Rocco Scotellaro) che nei 400hs ha corso in 51.73 cogliendo con 925 punti la miglior prestazione in assoluto della due giorni. Nella marcia 5 km vittoria di Giovanni Renò (Atl.Don Dilani) con 21:36.25 davanti a Massimo Stanò (Atl.Eden Molfetta) con 22:00.97. Fra le donne trionfo per Antonella Palmisano (Atl.Don Dilani) in 24:49.22. Nel triplo maschile infine 14,47 per Leonardo Pasqual Bruno (Salento Atl.Matino).

TRENTINO ALTO ADIGE - La Saf Bolzano, società di casa, gioisce per le prestazioni di Monica Lazzara, che si aggiudica 100 e 200 rispettivamente in 12.34 e 25.20 e porta la 4x400 alla vittoria in 4:03.92. Nella 4x100 femminile vince la Quercia Rovereto in 51.15. Nel giavellotto Letizia Marchi (Gs Valsugana) scaglia l'attrezzo a 44,01.

CALABRIA - Ostacoli al centro della due giorni maschile, con Luca Michele Sergi (Asi Atl.Minniti) primo nei 110 in 14.79 e Charalambos Campolo della stessa società trionfatore nei 400 in 54.62.

CAMPANIA/MOLISE - In campo maschile il principale risultato è il14.90 di Marco Perna (Agg.Hinna) nei 400hs, fra le donne nei 100 Oriana De Fazio (Pol.Astro 2000) corre in 12.38 mentre nella marcia Carolina De Rosa (Agg.Hinna) copre i 5 km in 26:15.22.

EMILIA ROMAGNA - Due risultati di rilievo per la Virus Emilsider, grazie a Davide Piccolo prmo nei 400hs in 53.68 e a Andrea Poli vincitore nel martello con un lancio di 61,79. Due vittorie di prestigio (ossia con punteggi sopra gli 800 punti) anche per la Fratellanza Modena, con Tommaso Lazzaroni vincitore nei 200 in 22.28 e con Riccardo Serra primo nel lungo con 6,66. Nell'alto vittoria per Ferrante Grasselli con 2,00. Fra le donne il risultato più importante è di Mara Squadroni (Cus Parma) prima nei 200 in 25.95.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Non sono mancate le prestazioni importanti nel raggruppamento friulano. Nei 100 vittoria per Alessandro Pedrazzoli (Atl.Udinese Malignani) in 11.04. Nell'alto vittoria di Ivan Gallizia (Atl.Alto Friuli) con 1,94. Fra le donne nel disco Elisa Boaro (Lib.Friul Palmanova) vince con 41,94. Nei 400hs Marina Pugliese (Cus Trieste) corre in 1:04.24, mentre nella 4x100 l'Atl.Udinese Malignani chiude in 50.20.

LAZIO - Cariri ai vertici in campo maschile con Simone Falloni vincitore nel martello con un lancio di 61,66 e la staffetta veloce prima con 43.90. Nel lungo bella prova di Lorenzo Rinaldi (Atl.Futura) con 6,78. In campo femminile nei 100hs prima Ramona Lazzerini (Fondiaria Sai) con 14.57, mentre la Cariri si aggiudica la staffetta del miglio con 2:03.74.

LIGURIA - Grandi prove nella velocità femminile nel raggruppamento ligure. Nei 100 Valeria Berrino (Univ.Alba Docilia) vince in 12.57 davanti a Edith Querci (Cus Genova/12.62); nei 400 Giada Priarone (Univ.Alba Docilia) è prima in 57.32. Nei 200 scontata doppietta per l'Universale, con la Berrino che in 25.62 precede la Priarone in 25.68. Da notare anche il 16,50 di Michele Montanari (Us Maurina Olio Carli) nel peso.

LOMBARDIA - La Lombardia come di consueto è la regione che offre la più vasta gamma di risultati di spicco. In campo maschile Fifona Hassane (Atl.Villanuova 70) corre i 110hs in 14.89 mentre nel triplo Andrea Chiari (Atl.Saletti) arriva a 14,32. Lo stesso atleta nell'alto ottiene un probante 1,96. Nella staffetta del miglio vittoria per l'Atl.Cento Torri con 3:28.92. Ma è soprattutto dal campo femminile che arriva la maggior parte dei risultati di rilievo: nei 100 hs Giulia Redaelli (Ginn.Monzese) vince in 14.71 precedendo Francesca Cavalli (Pro Sesto) con 14.88. Nei 100 vittoria di Chiara Battagion (Atl.Cairatese) in 11.63 davanti a Giulia Ballotta (Us Milanese/12.47). Nei 400 la spunta Caterina Bragozzi (Lib.Mantova) in 57.41 tempo che le permette di battere Sara Oppi (P.P.Bustese) in 58.76. Nei 400hs vittoria per Arianna Pesenti (Atl.Bergamo 1959) in 1:05.39. Sara Elena Bianchi Bazzi (Atl.Lecco Colombo Costruzioni) si aggiudica il lungo con 5,58. Nella staffetta veloce vince con 51.08 la N.Atl.Fanfulla Lodigiana. Nell'alto grande prestazione di Chiara Vitobello (Geas Atl.) 1,68. Nel martello vince Valentina Leomanni (Atl.Vedano) con 46,75.

MARCHE - Doppietta di vittorie con ottime prestazioni cronometriche per Yessica Stortini Perez (Sport Atl.Fermo) che si aggiudica 100 e 200 rispettivamente in 12.42 e 25.98. Nella marcia 5 km vittoria di Medhit Paletti (Apos Corridonia) con 25:32.54. In campo maschile da segnalare il 14.64 di Leonardo Ottavini (Atl.Avis Macerata) nei 110hs e il 14,65 di Andrea Giuliodoro (At.Castelfidardo) nel triplo.

PIEMONTE/VALLE D'AOSTA - Due vittorie per Edoardo Sangiorgi (Safatletica) che prima vince i 100 in 11.03 e poi porta la staffetta veloce alla vittoria in 44.22. Fra le donne i 100 sono appannaggio di Martina Amidei (Cus Torino) con 12.42 mentre la staffetta veloce va alla Safatletica in 49.91.

TOSCANA - Nei 110hs conferma per Ivan Mach di Palmstein (Lib.Runners Imola) in 14.44. Per il resto è l'ambito femminile che offre le prestazioni più interessanti con Raudy Giangaré (Atl.Massa Carrara) che vince i 100hs in 14.88, mentre Camilla Fiorindi (Atl.Firenze Marathon) si aggiudica i 100 in 12.57.

VENETO - Marta Cattin illumina il raggruppamento veneto: la portacolori dell'Atl.Vis Abano si aggiudica i 400 in 57.78 e i 400hs in 1:05.27. Nei 3000 bel successo per Chiara Renso (Pol.Dueville) in 10:17.26 mentre nei 100hs la spunta Silvia Zuin (Atl.Vis Abano) con 14.57, portando poi la staffetta veloce al successo in 50.03. Fra gli allievi spiccano il 17,11 di Tommaso Parolo (Lib.Mira) nel peso e il 21:45.30 di Leonardo Dei Tos (Lib.Tonon) nella marcia 5 km.

Nella foto: Monica Lazzara protagonista con 3 vittorie a Bolzano (archivio Fidal)

fidal.it

sabato 24 maggio 2008

Trofeo Zotko, tre azzurri a 2,27

Nicola Ciotti si è aggiudicato questo pomeriggio a Formia il Trofeo Robert Zotko, la manifestazione di salto in alto organizzata alla Scuola Nazionale di Atletica Leggera che ha visto la partecipazione dei migliori specialisti italiani. Il carabiniere ha superato l'asticella alla misura di 2,27, la stessa quota violata da Filippo Campioli (Esercito) e Alessandro Talotti (Carabinieri), finite nell'ordine in virtù della sequenza di errori in gara. Per Nicola Ciotti (2,27 alla prima prova, e almeno due tentativi di assoluto valore ai successivi 2,30) un successo che fa morale in vista della fase più calda della stagione; alle spalle dei primi tre, il gemello di Nicola, Giulio (Fiamme Azzurre), salito a 2,24, e la fiamma Gialle Andrea Lemmi, 2,20. Soddisfazione è stata espressa da Angelo Zamperin, il responsabile del salto in alto azzurro: "Era da un po' che tre italiani non saltavano insieme 2,27 è il miglior completamento di un buon ciclo di lavoro svolto qui alla Scuola". La gara è stata anche l'occasione per svolgere dei test di analisi cinematica sui saltatori italiani; test che in mattinata hanno visto coinvolte anche Antonietta Di Martino ed Elena Meuti. L'argento mondiale di Osaka (che farà il suo debutto il primo giugno nella tappa d'apertura della Golden League di Berlino), si è espressa su misure di discreto valore internazionale, palesando una condizione già interessante.

m.s.

Nella foto, Nicola Ciotti (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it

Pistorius mette gomme italiane «Sarò una Ferrari»


Oscar Pistorius ogni giorno che passa diventa sempre più italiano. Ieri da Pretoria, in Sud Africa, dove si sta allenando ha fatto sapere di aver siglato un accordo di sponsorizzazione con la Pirelli. «Per ora- spiega Oscar al telefono - si tratta di una semplice sponsorizzazione, ma sono convinto che presto si trasformerà in qualcosa di più importante. La Pirelli è una grande azienda, un marchio importante. E' sulle maglie dell' Inter e io sono un appassionato di motori. Pirelli gomma le moto, le auto del Mondiale rally e tante altre vetture velocissime, tra cui le Ferrari. Ecco, con il loro aiuto vorrei diventare anch' io una Ferrari». Ma la Pirelli come può aiutarla? «In molti modi, ma soprattutto per la suola sotto le mie protesi. Pure per me è importante l' aderenza, sia in curva, sia per non disperdere l' energia e della spinta. In questo loro hanno sicuramente una grande esperienza ». Come procede l' allenamento? «Bene, anche se devo forzare i tempi se voglio raggiungere una condizione che mi permetta di inseguire il minimo per partecipare all' Olimpiade di Pechino (45"55 - ndr). Le condizioni atmosferiche sono ancora buone per poter lavorare in pista. Ma mi alleno anche in palestra, sono giornate davvero piene. E poi devo fare i conti con la mia nuova popolarità. Dopo la decisione presa dal Tribunale Arbitrale dello Sport a Losanna, tutti vogliono parlare con me. La stessa attenzione che ho trovato in Europa, mi aspettava anche in Sud Africa. Sono arrivato a casa domenica e ho trovato televisioni e giornali ad attendermi, inviti a trasmissioni televisive ed altro. So che in questo momento tutta la mia attenzione deve essere concentrata sull' allenamento, anche in vista della Paralimpiade, e non vorrei qualche volta sembrare scortese, ma a qualcosa devo rinunciare. Mi aspetta un lavoro pesantissimo». Quando tornerà in Italia? «Dovrei arrivare a Milano il 28 giugno, quattro giorni prima della Notturna all' Arena. Sarà la mia prima occasione per il minimo, devo sfruttarla». «Sono tornato in Sud Africa per allenarmi ma non è facile perché, come in Europa, ho tanta attenzione attorno» Oscar Pistorius, 21 anni, in azione GMT-Mezzelani
gazzetta.it

Londra: super sfida Gay-Powell


Asafa Powell contro Tyson Gay a Londra. Il giamaicano, primatista mondiale dei 100 metri, e lo statunitense, campione del mondo in carica, si sfideranno 3 settimane prima delle Olimpiadi di Pechino.
Il duello andra' in scena nell'appuntamento in programma nella capitale britannica il 25 e il 26 luglio. La finale dei Giochi e' in calendario il 16 agosto. ''Londra sara' una gara cruciale. Conto di correre con un gran tempo'', dice Gay. ''Powell -aggiunge- e' il recordman mondiale. Io sono il campione del mondo: e' il massimo per lo sport''.
RealSports.it

Azzurri in quantità alla Scalata al Castello

Prima domenica senza maratone. La lunga distanza comincia a diventare troppo faticosa con l'avanzare dell'estate e nell'attesa della 100 Km del Passatore che il prossimo fine settimana assegnerà i titoli nazionali di specialità, questo fine settimana è dedicato a una mezza maratona di prestigio quale laMaratonina del Garda, in programma a Toscolano Maderno. Appuntamento tra i più classici sulla distanza dei 21,097 km nel quale l'Italia attende una vittoria di un mezzofondista nostrano dal 1992, anno del successo del campano Raffaello Alliegro; lo scorso anno vinse il marocchino della Sa Valchiese Rachid Jarmouni. Diverso il discorso in campo femminile dove campionessa uscente è l'ex maratoneta azzurra Simona Viola. Partenza alle ore 9,00.

Grande attesa ad Arezzo per la 36. edizione della Scalata al Castello, una delle classiche più famose del panorama del Centro Italia. Quest'anno gli organizzatori hanno deciso di spingere molto sulla partecipazione italiana: saranno quindi presenti a questo interessante test Daniele Meucci (Esercito), Daniele Caimmi (FF.GG.), Denis Curzi e Alberico Di Cecco (Carabinieri), Migidio Bourifa (Atl.Vallebrembana), mentre in campo femminile spiccano le presenze di Vincenza Sicari e Fatna Maraoui (Esercito), Rosalba Console (FF.GG.) e Gloria Marconi (Corradini Excelsior). I km da percorrere sono 10 per gli uomini (il via alle ore 19,00) e 5 per le donne (partenza alle 18,00). Sempre domenica si disputano anche la 32. Strataranto sempre su 10 km e l'edizione barese della Race for the Cure, manifestazione itinerante in giro perl'Italia che sta raccogliendo migliaia di adesioni.

Su pista c'è un appuntamento di prestigio per i Masters: a San Benedetto del Tronto si rinnova l'evento del Gran Premio dell'Adriatico, articolato su due giornate di gara e giunto alla sua 16. edizione. Ogni anno un'autentica pioggia di amatori si riversa nel centro marchigiano tanto da spingere gli organizzatori dell'Atl.Torrione a proporre due giornate di gara.

Nella foto: la partenza della Maratonina del Garda dello scorso anno (foto organizzatori)

giovedì 22 maggio 2008

A Povo i tricolori di staffetta in montagna

Dopo la pioggia di Roncobello che ha innaffiato i Tricolori Giovanili, la stagione della corsa in montagna propone per domenica un altro appuntamento ufficiale, i Campionati Italiani di staffetta che verranno organizzati dall'Atletica Trento in quel di Povo. Sarà quella trentina la prima occasione ufficiale per vedere all'opera i grandi esponenti della specialità, in particolare i facenti parte della nazionale campione del mondo in carica. Ma grande curiosità ci sarà anche per la quasi certa presenza del neozelandese pluriridato Jonathan Wyatt che è stato tesserato dalla società organizzatrice, candidata così a giocare un ruolo primario nella manifestazione.

Il ritrovo della gara è in Piazza Oltrecastello a Povo da dove alle 9,30 verrà dato il via alla prova femminile, mentre i maschi gareggeranno alle 10,15. Il percorso di gara, con la formula salita/discesa, è lungo 5.350 metri per le donne e 8.500 per gli uomini. La gara maschile prevede la partecipazione di squadre composte da tre elementi, quella femminile è invece a coppie. Ricordiamo che lo scorso anno la gara, abbinata a settembre al Trofeo Vanoni, fece registrare le vittorie tricolori della Forestale (Marco Rinaldi-Emanuele Manzi-Marco De Gasperi) in campo maschile e dell'Atl.Valle Brembana (Elisa Desco-Vittoria Salvini) fra le donne.

Nella foto: Elisa Desco e Vittoria Salvini vincitrici lo scorso anno (archivio Fidal)
fidal.it

Pistorius non correrà al Golden League di Berlino


Oscar Pistorius non sarà presente alla Golden League di Berlino. Il 21enne atleta sudafricano non gareggerà il primo giugno, pur avendo ricevuto un invito dagli organizzatori. "Oscar non ha la condizione necessaria per misurarsi con l'elite mondiale", ha spiegato a 'Sport Bild Online' Peet van Zyl, manager dell'atleta che ha recentemente ricevuto dal Tas l'autorizzazione a partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008.
repubblica.it

mercoledì 21 maggio 2008

Il maltempo non ferma la GuardaFirenze


Quasi 3 mila atleti di tutte le età si sono dati appuntamento questa mattina in piazza Duomo a Firenze per la XXXVI edizione della classica di primavera, organizzata da Firenze Marathon e Atletica Firenze Marathon in collaborazione con gli Assessorati comunali allo Sport e alla Pubblica Istruzione, che come consuetudine proponeva quattro percorsi non competitivi, affiancando ai 10 chilometri anche la Ginky Mini GuardaFirenze di 3 chilometri per bambini e famiglie e il fitwalking, la camminata veloce, su 6 e 3 chilometri.

Nonostante il tempo che prometteva male e la pioggia che si è abbattuta sui partecipanti subito dopo il via, in quasi 1.800 si sono presentati alla partenza della GuardaFirenze sui 10 chilometri, valida come Trofeo Fratres e II Trofeo Festival del Fitness, lanciandosi in un invasione allegra e colorata del centro storico al colpo di pistola dato da Eugenio Giani, assessore allo Sport del Comune, che subito dopo si è messo in viaggio alla volta di Torino per assistere alla partita della Fiorentina.

Il clima autunnale ha praticamente dimezzato, invece la partecipazione alla Ginky Mini GuardaFirenze, con circa 700 bambini e ragazzi al via, e al fitwalking, che ha visto schierati circa 400 appassionati, tutti pronti a conquistare Firenze al via dato da Daniela Lastri, assessore comunale alla Pubblica Istruzione.

Numeri che parlano comunque di una bella domenica di sport senza età, a cui ha preso parte anche Migidio Bourifa, azzurro di maratona che ieri aveva corso il ‘Miglio della Fortezza’, gara organizzata dalla Firenze Marathon nell’ambito del Festival del Fitness.

Per lui una corsa tranquilla, senza patemi di piazzamento. “Mi sono divertito – ha detto Bourifa subito dopo l’arrivo -, oggi volevo godermi la gara e Firenze, senza l’assillo della classifica. Un percorso stupendo, soprattutto nel tratto che ti porta a piazzale Michelangelo e poi torna verso il cuore della città: sicuramente uno dei più belli che abbia mai corso”.

Primi a tagliare il traguardo, praticamente mano nella mano in quello che era l’evento di chiusura del XX Festival del Fitness, sono stati Mike Mariathasan, atleta tedesco che corre per il Maiano, e il suo compagna di squadra Andrea Franchini in 34’23”, seguiti da Salvatore Vonazzo del Fiorino, Ridha Bouzid del Castello e Boris Fortezza delle Panche Castelquarto. Fra le donne, prima Sabrina Monnetti (Panche Castelquarto), seguita da debora Tortora (Maiano), Emily Bulukin (Panche Castelquarto), Silvia Scandella (Corradini Rubiera) e Chiara Settecase (Palestra 01).

La Palestra 01, con 27 partenti, si è aggiudicata anche la bike excite messa in palio da Technogym per la palestra con il gruppo più numeroso.

Per bambini e ragazzi sport e cultura si sono legati nuovamente, con il concorso a quiz legato al percorso a cui si collegavano spunti e richiami alla storia e all’arte fiorentina. Alla fine, il primo a tagliare lo striscione di arrivo è stato Imade Bouhnane della scuola Verdi, seguito dai compagni d’istituto Hamid Idriss e Jordi Rojas. Fra le bambine, prima è stata Sabrina Affortunati, seguita da Verdiana Paniano e Beatrice Restivo. A premiare i vincitori sul palco Angelo Pollina, vice presidente del Consiglio regionale della Toscana e Laura Giolli dell’Assessorato alla Pubblica istruzione.
GUARDAFIRENZE E FESTIVAL DEL FITNESS

Una manifestazione all’insegna del benessere e non è un caso, infatti, che la GuardaFirenze fosse valida come II Trofeo Festival del Fitness, rappresentando l’evento conclusivo della grande rassegna che ha animato la città in questi giorni. Firenze Marathon aveva inoltre curato, nell’ambito del Festival, l’organizzazione della 1.200 km su tapis roulant a scopo benefico e la prima edizione del Cross della Fortezza.
I PARTNER

Di fondamentale importanza per la riuscita della XXXVI edizione della GuardaFirenze, la collaborazione di partner come Asics, Technogym e Fratres Donatori Sangue Firenze e Lady Radio e Rdf 102.5 nell’ambito dei media, oltre al concreto supporto di realtà come Universo Sport, Mondo Convenienza, Banca C.R. Firenze, Menarini, attraverso i prodotti Salinum Energy e Sustenium Plus, e Fiba Cisl.
LE CLASSIFICHE

Scuole: 1) Dino Compagni-Mazzanti 151 iscritti, 2) San Pier Martire 113, 3) Giorgio La Pira 72, 4) Don Milani 77, 5) Kassel 70, 6) Rosselli-Verdi 64, 7) Marconi 42, 8) Battisti 35, 9) Benedetto da Rovezzano 30, 10) Puccini 29.

Società: 1) Maiano 62 iscritti, 2) Assi Banca Toscana 21, 3) Le Panche Castelquarto 20, 4) Canottieri Firenze 18, 5) La Nave 15.

Palestre: 1) Palestra 01 con 27 iscritti, 2) Good 24, 3) Time Out Wellness 23, 4) Figurella 22, 5) Virgine Active 10.

Circoli ricreativi aziendali e associazioni: 1) Filt Cisl Toscana 200 iscritti, 2) Menarini prodotti Farmaceutici 33.

Firenze, 18 maggio 2008

L’Ufficio Stampa

Societari: Fondiaria SAI e Bruni Vomano

E' stata pubblicata la classifica provvisoria (e ancora ufficiosa) del Campionato Italiano di società assoluto, così come composta al termine della prima fase regionale svoltasi lo scorso fine settimana. Al comando della graduatoria maschile gli abruzzesi della Bruni Atletica Vomano, con un buon margine sulla Fratellanza Modena e sulla Studentesca Ca.Ri.RI, che occupano le prime tre ideali piazze del podio. Tra le donne, in testa la Fondiaria SAI di Roma, seguita a poche decine di punti dalle reatine della Studentesca Ca.Ri.RI (club che riesce dunque a piazzare le sue due formazioni nella top-three nazionale provvisoria) e dalle milanesi della Italgest Athletic Club. E' il primo risultato del nuovo regolamento del Campionato, aperto da quest'anno ai soli club civili, che torneranno a scontrarsi con i sodalizi militari nel Top Club Challenge, la manifestazione che vivrà la sua finale a Firenze il 27 e 28 giugno prossimo. Cliccando sul link a fondo pagina, è possibile accedere alle classifiche provvisorie.

Nella foto, la premiazione del Campionato di società femminile 2007 di Palermo (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it


   

LA CLASSIFICA DEI SOCIETARI DOPO LA PRIMA FASE

martedì 20 maggio 2008

Voglio arrivare al traguardo!


Fra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, anzi no, ci sono 42,195. Sì, perché parlando con gli amici, aver ascoltato qualche racconto di maratoneta ed aver visto, alla Tv, una delle più belle e popolate maratona del mondo viene automatico pensare: se ce l' hanno fatta loro, riuscirò anch'io.
Diventa quasi automatico, indossare i pantaloncini, la  T-Shirt o la tuta, calzare le scarpe da corsa e mettersi a correre. I pensieri prendono una direzione diversa mentre i passi di corsa si susseguono uno dietro l'altro. La convinzione che arrivare al traguardo sia  facilissimo, si affievolisce piano, piano. Iniziano le paure, le insicurezze. Molti pensano a cosa dovranno fare per portarsi per raggiungere il traguardo nonostante il ritiro. Ci saranno auto scopa? Oppure è necessario prendere un taxi, ma quanti soldi dovrò portarmi dietro? In metropolitana mi faranno pagare, oppure basta che gli faccia  vedere il pettorale? Dovrò salire in ambulanza?
Nonostante tutto, molti partono e cercano di arrivare al traguardo. Non tutti ci riescono, non tutti  dopo essere passati sotto lo striscione possono dire di essersi divertiti, di aver vissuto una bellissima esperienza. Calma. Spazzate via, i pensieri negativi e cercate invece di mettervi, razionalmente, in condizione  di portare a termine la maratona senza soffrire le pene dell'inferno, divertendovi, ed arrivando in fondo con la voglia di provarci ancora  senza  maledire il giorno che vi è venuta voglia  di iscrivermi ad una 42,195 km. Eccovi ora una serie di punti guida che vi accompagneranno verso il traguardo.
1) Mettetevi in forma. Se siete  sovrappeso e se non avete mai fatto attività sportiva in vita vostra, se i dolori non vi vogliono abbandonare ed avete deciso, un po' per sfida, un po' per avventura di correre la maratona. Rinunciate. Forse arrivereste al traguardo, ma la sofferenza sarebbe elevatissima. Credete non ne vale la pena. Rimandate l'apputamento con i 42,195 a più avanti, tranquilli, non sarà troppo tardi. Correre la maratona senza essere in forma significa rischiare di provocare lesioni all'apparato osteo-articolare-tendineo, o stressare eccessivamente l' apparato cardiocircolatorio a tal punto da  compromettere la vostra carriera di corridore, di sportivo. Il maratoneta è un avventuriero, ma non è uno sprovveduto. Non voglio fare il terrorista. Dovete però sapere che l'organismo ha bisogno dei suoi tempi per adattarsi, quindi, rispettatelo. E' sconsigliabile affrontare una maratona senza prima aver messo a punto l'organismo. Schumacher non prenderà mai il via per un gran premio, se la sua Ferrari non sarà in perfette condizioni. Quindi prima di tutto un'occhiatina alla bilancia e soprattutto alle maniglie dell'amore, alla pancetta, al grasso superfluo. Senza esagerare, apportando le adeguate modifiche, sarà bene cercare di ridurlo. Contemporaneamente toglietevi eventuali doloretti, strascichi di traumi, vecchi malanni. Mettetevi in condizioni di eseguire un adeguato programma di prevenzione, attraverso esercizi di educazione posturale, tonificazione, stretching consigliati  da esperti del settore. Durante tutto il periodo di preparazione alla maratona dovrete curare oltre all'allenamento anche la vostra messa a punto ascoltando ogni segnale di pericolo.
2) Allenatevi. Inutile girare intorno al problema e cercare metodi miracolosi. Per arrivare al traguardo di una maratona è necessario abituare l'organismo, inteso nella sua completezza di fisico e mente a stare sulle gambe per 42,195 km. Bisogna correre. Possono esserci, è giusto tenerlo presente, situazioni in cui la maratona può essere conclusa alternando dei tratti di passo a dei tratti di corsa. Dipende dalla caratteristiche individuali oltre che dalle aspettative di tempo finale. Sicuramente il principio fondamentale dell'allenamento, da avere ben presente per preparare la maratona, è quello della continuità. Chi vuole correre la maratona deve mettersi in condizione di allenarsi nella settimana due volte più la domenica. I due giorni infrasettimanali saranno dedicati ad allenamenti di durate variabile fra i 60' ed i 75', mentre l'allenamento del sabato o della domenica sarà dedicato alla corsa lunga, in gergo definita lunghissimo. In casi estremi in relazione ai vari tipi di impegni sarà possibile anche raggiungere l'obiettivo correndo un giorno durante la settimana più il sabato e la domenica. Chi opta per questa soluzione dovrà comunque arrivare a tre settimane dalla maratona con all'attivo  un paio di allenamenti di 35-36 km, due di 32-34, due di 28-30 oltre a 4-6 allenamenti di 20-22 km. Il mio consiglio è quello di alternare ogni settimana una allenamento  di 20-22 km con uno di distanza progressivamente più lunga dei 28 km. La durata del periodo di preparazione specifica alla maratona per chi usa questo metodo che definirò di base varia dalle 12 alle 14 settimane. Le indicazioni sono rivolte a chi comunque pratica la corsa da un periodo di tempo superiore ad un anno al momento dell'inizio della preparazione specifica. Da tre settimane prima della maratona il numero dei km andrà progressivamente diminuendo. Dopo due settimane è preferibile correrne una senza superare durante gli allenamenti infrasettimanali i 30-40'. Chi corre un giorno infrasettimanale più il sabato e la domenica, è consigliabile che il sabato esegua un allenamento di durata non superiore ai 60'. Il lunghissimo della domenica consentirà di poter provare la colazione più adatta a correre la maratona, così come sarà possibile abituarsi a bere ed eventualmente ad assumere  integratori.  Per l'intensità dell'allenamento dovrete regolarvi sulla respirazione. La maggior parte dei vostri allenamenti dovranno svolgersi al ritmo di CRF ovvero corsa respirazione facile. Ogni tanto potrete eseguire gli ultimi 15'-30' dell'allenamento correndo al ritmo della CRLI ovvero corsa respirazione leggermente impegnata. Se correrete in salita attenti a non andare in affanno, rimanete sempre nell'ambito della CRF. Se non siete più giovanissimi o nonostante le nostre raccomandazioni sulla messa in forma siete un po' in soprappeso allenatevi pure ad alternare tratti di corsa a tratti di passo. Usate questa soluzione come estrema, perché per molti è più semplice correre sempre a ritmo lento che alternare due diverse azioni motorie.
Se invece siete podisti già navigati, avete tempo per allenarvi potrete  le vostre uscite settimanali totali, potranno diventare 4-5-6 alle settimana. Non volendo dilungarmi troppo, sappiate che per arrivare al traguardo l'importante è non partire già stanchi , quindi gli ultimi 15 giorni prima della gara rallentati gli allenamenti. Sappiate che senza  correre i lunghissimi, che servono ad adattare corpo e mente alla maratona, ci sono molte probabilità di andare a sbattere contro il muro. Come quantità di lunghissimi può andare bene lo schema precedentemente esposto. Ricordatevi di eseguire lavori ad intensità non troppo più veloci di quella che pensate potrà essere la vostra velocità di maratona.
3) Pianificate. Non ci si può svegliare la mattina è dire domani faccio la maratona . Questa provocazione mi serve per stimolarvi a soffermarvi a riflettere su quante e quali maratone correre durante l'anno. Non solo, il panorama podistico non prevede solo la partecipazione alle maratone, ci sono anche le mezze, le gare di 10-12 km , le notturne, ed  ora stanno prendendo sempre più campo le gare in montagna. Visto che non è possibile far tutto, si rende necessario eseguire una pianificazione che deve essere di 12-18 mesi. Sono sempre di più i podisti, con profonda soddisfazione perché sono anni che lo scrivo,  mirano a traguardi a lunga scadenza. Questo consente di organizzare  al meglio i vari tipi di impegni e soprattutto l'allenamento. Se esiste una precisa pianificazione degli impegni, chiamiamoli agonistici, la programmazione dell'allenamento può avvenire in modo più preciso, produttivo. Abbiamo visto prima che l'allenamento per la maratona ha dei tempi che è necessario rispettare. Ritengo che il periodo migliore per pianificare siano le vacanze, d'estate, dovrebbe esserci più tempo per pensare, per leggere i programmi delle gare , lontani dagli impegni di lavoro. A quel momento la maratona d'autunno dovrebbe essere già stata individuata.  Si tratta di analizzare gli impegni dalla primavera fino al prossimo autunno e perché no, cominciarsi ad orientare anche per la primavera dell'anno dopo. Così facendo potrete programmare i periodi per sviluppare in misura più o meno preponderante le varie caratteristiche dell'allenamento approfittando anche della partecipazione a tipi di  gara diversi dalla maratona che rientrano comunque nel bagaglio della preparazione. Un adeguate pianificazione ha lo scopo di farvi arrivare alla partenza di ogni maratona con una adeguata preparazione e soprattutto senza eccesso di stress e stanchezza da gara. Attenzione pianificando potrete gestire al meglio anche il rapporto fra allenamento, famiglia, lavoro, ed eventuali altri interessi.
4) Stile di vita. La pianificazione degli impegni farà inevitabilmente variare anche l'organizzazione della vostra giornata. Durante i giorni lavorativi, 2-3-4-5 giorni alla settimana dovrete ricavarvi almeno 2 ore, per allenarvi, cambiarvi  fare la doccia, mangiare qualcosa e raggiungere di nuovo il posto di lavoro. L'orario di allenamento dipende dagli orari di lavoro. Da metà settembre a metà maggio, l'ora da preferire è quella intorno alle 13,00. Se però il tempo a disposizione non è sufficiente è meglio optare per la sera oppure la mattina prima di andare al lavoro. L'orario migliore, per chi se lo può permettere, è la mattina, possibilmente con inizio dell'allenamento alla stessa ora alla quale partirà la maratona. Chi pensa di correre la maratona ad un fuso orario diverso dal nostro non è necessario che inizi l'allenamento in corrispondenza con l'ora locale di partenza della maratona. Per esempio chi  correrà a N.Y. partirà circa alla 10,30 circa locali,  corrispondenti alle 16,30. Allenarsi alla stessa ora di partenza della maratona serve a gestire al meglio l'alimentazione, solo a questo. L'allenamento deve essere eseguito senza  lo stress  di dover scappare, andare via. E' preferibile cambiare giorno, spostare il giorno previsto al giorni successivo o a quello precedente. L'allenamento  rappresenta un periodo di tempo più, o meno lungo  in cui voi state con voi stessi, godetevelo, è il vostro divertimento preferito. Allenarsi  a scappa e fuggi comprometterà o non vi consentirà di raggiungere l'obiettivo che vi siete prefissi. Anche l'alimentazione dovrà diventare più regolare, adeguata all'allenamento. A chi sceglie di preparare la maratona, almeno nel periodo  di preparazione specifica, sconsiglio le partite di calcetto, probabile causa di infortuni ed altri  sport tramaci. Una gita in bici o una sciata con gli sci da fondo  difficilmente comprometterà la preparazione. Anche i divertimenti andranno un po' controllati: la mega cena prima del lunghissimo, la notte in balera a ballare non sono proprio indicatissimi. Insomma divertirsi va bene, ma senza esagerare.
5) La scelta della gara. Per l'esordio consiglio una grande maratona, una di quelle dove ci sono molti partecipanti. Roma, Venezia, Milano, Firenze in Italia e Londra, New York, Honululu Parigi, Berlino, all'estero. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Tanta gente vi aiuterà a non sentirvi soli, a stare sempre in compagnia di qualcuno che in qualche modo vi farà coraggio. Le maratone a grande partecipazione hanno, in genere, molto pubblico, ulteriore stimolo a on mollare durante gi eventuali momenti di  crisi. Non temete il viaggio, il fuso orario. Quando sarete lì penserete a correre ad arrivare al traguardo. Sarà  bellissimo passare sotto lo striscione insieme a tanta gente. Dopo la prima volta avrete però voglia di migliorarvi quindi se siete degli abitudinari, non amate girare, dormire fuori, sarà sicuramente importante correre più vicino a casa possibile. Se invece questo mondo vi ha colpito, affascinato e volete scoprire le città correndo, sbizzarritevi, organizzatevi da soli o in compagnia e partite. Correre in certe grandi città, può essere un importante stimolo a raggiungere il traguardo. Se siete per usare un termine ciclistico dei passisti gente che parte si mette ad un ritmo e non molla mai cercate una maratona con lunghi rettilinei ed evitare gare con tracciati nervosi pieni di saliscendi e curve. Viceversa se siete dei muscolari, podisti che amano correre in salita e discesa.  Se soffrite il caldo non correte dopo il mese di marzo e prima del mese di ottobre evitando magari anche di correre a Cuba ad Honululu ed optano per correre a Tromso nel mese di giugno quando lì,caldo: significa 12° ovvero come quando da noi è freddo. Il freddo per voi è un problema: avete due soluzioni: correre con una maglietta in più, una calzamaglia più lunga, evitare di partecipare a maratone da dicembre a febbraio o meglio optate per  gare che si svolgono nel Sud, mi viene in mente Siracusa, Palermo.  Se vi dovete spostare con la macchina, cercate di non guidare, invitate un vostro amico a farvi da autista, si divertirà e non è detto, forse, comincerà a correre.
6) Conoscere la gara. Una volta deciso dove correre, prima ancora di iniziare la preparazione specifica alla gara fate conoscenza con ciò che vi aspetta. Oggi internet consente di vedere subito i percorsi, le previsioni di tempo previste, di valutare il livello di organizzazione. Agendo per tempo potrete scegliere la migliore sistemazione per voi ed il vostro seguito . Potrete calcolare il tempo che impiegate a raggiungerla da casa vostra, capire se e dove sono i parcheggi più vicini alla partenza e/o all'arrivo, dove lasciare la borsa con gli indumenti per il ricambio, dove sono i wc in zona partenza , lungo il percorso, all'arrivo. Il giorno della gara la mente dovrà essere più libera possibile, perché dovrete concentrarvi sul ritmo da tenere,sulle vostre sensazioni, non potete permettervi il lusso di sprecare preziosa energia in attività che, con un minimo di organizzazione possono essere fatte in anticipo. Quel giorno voi siete i veri Top atleti e come tale, nei limiti del possibile ,dovrete comportarvi. Valutate come fare a raggiungere la partenza e quando dista la riconsegna delle borse dall'arrivo. Insomma siate pignoli, ma cercate di togliervi tutte le presunte cause di tensione.
7) I Compagni. Il maratoneta è un solitario che ha bisogno di compagnia. Un controsenso? No! A noi tutti piace stare da soli con noi stessi, con la nostra fatica, con i nostri pensieri e con le gioie e le delusioni della corsa. Però a pesarci bene, escluso eccezioni, sentiamo il bisogno di sentirci in gruppo, di stare insieme. Ciò accade sia durante l'allenamento, sia durante la gara. E' bello ritrovarci a partire di corsa, raccontando storie di corse, ridere. I compagni di allenamento però devono essere scelti bene, non solo per la loro simpatia, ma per l'affinità con le nostre caratteristiche. La scelta de compagni di corsa sbagliato può significare arrivare alla gara stanco o poco allenato. Chi corre sempre o spesso con gente più forte  rischia di arrivare alla partenza della maratona spompato, finito. Il rischio di non arrivare al traguardo è veramente alto.Viceversa chi corre con persone troppo lente rispetto alle proprie caratteristiche non sfrutterà il suo reale potenziale e risulterà essere sotto allenato. Se correrà allo stesso ritmo al quale è abituato ad allenarsi arriverà infondo alla maratona, ma con un tempo superiore rispetto alle proprie caratteristiche. Questo tipo di podista corre il rischio di partire troppo forte e di non finire la gara. Quindi la scelta del compagno/ a di allenamento deve essere accurata almeno come quella della moglie o del marito. In gara. Arrivare alla partenza con  le idee molto precise sul ritmo da tenere in gara è fondamentale. La ricerca della compagnia durante la maratona diviene automatica. Sarà il vostro ritmo a farvi fare conoscenza  per strada. E' un errore forzare pur di stare in compagnia. Il vostro obiettivo è arrivare, meglio correre leggermente più piano del previsto. Evitate partenza a razzo potrebbero  costringervi a tagliare il traguardo in auto invece che con le vostre gambe.
8) Il buon senso. La maratona, ricordatevi, finisce dopo l'arrivo, non un metro prima. Non credo che portare a termine sia questione di fortuna. No non ha niente a che vedere. Una corretta impostazione della vita di tutti i giorni che preveda la razionalizzazione del rapporto fra: allenamento, alimentazione, divertimento, riposo,lavoro siano i requisiti  fondamentali per raggiungere l'ambito traguardo. Vorrei inoltre aggiungere la sensibilità nel capire quando è il momento di dire stop all'allenamento e la rapidità nel rivolgersi agli specialisti del settore. Spesso una risposta via e-mail, una visita medica, una telefonata possono risolvere un problema. Chi si chiude in se stesso nella sua fatica e  corre nonostante il dolore difficilmente avrà la gioia di alzare la mani al cielo dopo l'arrivo. La maratona è un'avventura, tutto può andare benissimo, per assurdo fino a due metri prima de traguardo, ma se qualcosa non funzione il sogno svanisce. Durante la preparazione, 1000 motivi ne possono causare l'interruzione. Guai ad arrabbiarsi. Correre la maratona è un divertimento. Il verbo mollare non esiste nel vocabolario del maratoneta. Quindi testa sulle spalle, occhio a non esagerare.
9) La motivazione. Quando il maratoneta inizia a prepararsi lo fa spinto dal desiderio di   fare un'attività fisica gratificante, che lo fa sentire pieno di vita, in contatto con se stesso. Durante i lunghi allenamenti aumenta l'intimità interiore, la coscienza di se stesso dei propri limiti, dei propri pregi. Questi sono i motivi per i quali si diventa maratoneti. Ce ne sono anche altri: viaggiare, stare con gli amici, ma sono non così importanti. Arrivare al traguardo significa aver superato tante difficoltà sia fisiche che mentali. La motivazione, forte, è quella di essere capaci di dimostrare a se stessi di aver raggiunto l'obiettivo. Un maratoneta si sente razionalmente sicuro di sé. Questa presa di coscienza delle proprie caratteristiche lo fa migliorare anche in ambiti diversi da quello della corsa.  Durante i 42,195 km, verso il finale vi verrà, forse,di pensare ma chi me lo ha fatto fare. E' questo il momento in cui esce la vera motivazione del maratoneta. Siete lì per dimostrare a voi stessi che riuscirete a superare il momento critico. Il traguardo si raggiunge con la motivazione, d'accordo, ma non dimenticate l'allenamento. Ci vediamo all'arrivo.

Fulvio Massini training Consultant coordinatore tecnico RW Italia

36^ Scalata al Castello di Arezzo

Prime conferme e novità per la 36^ edizione della Scalata al Castello in programma domenica prossima 25 maggio ad Arezzo, le novità sono il ritrovo che cambia da Piazza Guido Monaco a Piazza S.Francesco dovuto ai lavori di ristrutturazione della prima, rimangono invariati i percorsi gara sia del mattino in linea per gli amatori, che quelli del circuito del pomeriggio. Altra novità voluta dal gruppo organizzatore l’U.P. Policiano, quella di avere al via un nutrito gruppo di atleti italiani diversamente da quanto avviene in tante altre competizioni in questi ultimi tempi. In primis le conferme dei due azzurri Daniele Meucci autore di un buon 28.04.8 sui diecimila (minimo B per i Giochi Olimpici) e la maratoneta Vincenza Sicari una delle tre che sarà al via sui 42 km a Pechino, poi il rientrante Daniele Caimmi, Curzi, Di Cecco, Bourifa, D’Ambrosio, l’eterno Carosi, ancora tra le donne altre azzurre quali: Maraoui, Console, Marconi e non mancheranno gli atleti stranieri di buon livello in particolare africani ma il cast è ancora in via di definizione. Assenza di spicco nella gara maschile quella di Stefano Baldini che non mancava da parecchi anni, assenza dovuta al noto infortunio, ma ha promesso che sarà presente nel pomeriggio a commentare le gare in circuito.   

Programma gare: mattino ore 9,30 Scalata al Castello di km 14 per gli amatori e Campionato Italiano Medici, pomeriggio ore 16,30 gare del settore giovanile, alle 18 le donne 5 km (6 giri) e alle 19 gli uomini 10 km (12 giri).

Michele Marescalchi

lunedì 19 maggio 2008

Golden League: da Berlino primo invito a Pistorius


Il meeting di Berlino, prima tappa della Golden League in programma il primo giugno, ha invitato Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano al quale sono state amputate le gambe da bambino e che corre con due protesi in fibra di carbonio. Quella di Berlino è la prima competizione Iaaf a invitare Pistorius dopo la sentenza del Tas che lo ha ammesso alle gare dei normodotati.
repubblica.it

Pechino, forfait Xing Huina


La campionessa olimpica in carica dei 10 mila, la cinese Xing Huina, non partecipera' alle Olimpiadi per i suoi frequenti infortuni. L'atleta 24enne e' considerata la miglior candidata cinese ad un oro nell'atletica, assieme all'ostacolista Liu Hiang. Dopo l'oro del 2004, l'atleta cinese ha subito tutta una serie di delusioni che l'hanno condizionata, dalla sospensione a vita del suo allenatore Wang Dexian implicato in un affare di doping ai frequenti infortuni al ginocchio.
raisport.rai.it

Internazionale, il brivido della velocità

I temi della settimana internazionale toccano principalmente l'attività del continente americano, con il quale introduciamo il notiziario, ma risultati e notizie arrivano anche da Europa, Asia ed Africa.
Bolt-poker: 9.92
Quattro "cento metri" corsi in carriera e quattro vittorie, con una media extraterrestre di 9.935. Questo è lo spettacolare spot che Usain Bolt porta in dote a Tyson Gay nell'imminenza del primo duello al sole programmato per fine mese a New York. Il giamaicano, reduce dallo straordinario 9.76 di Kingston, ha mortificato ancora gli avversari a Port-of-Spain, in occasione degli Hampton Games, disputati nello stadio intitolato ad Hasely Crawford, l’uomo che ai Giochi di Montreal del 1976 sprintò rabbioso sull'oro dei 100.  Bolt è andato così forte (9.92 nonostante una partenza da dimenticare) da risucchiare nella scia anche John Capel, due volte sul podio mondiale dei 200, tornato a far parlare di sé quest'anno dopo un periodo di appannamento.  

Jonas sul tetto del mondo: 2.36 

Nell'ultima giornata del Big 12 di Boulder, in Colorado, lo statunitense Dusty Jonas ha portato il mondiale stagionale dell'alto maschile a 2.36. Jonas è un bianco 22 enne reduce da un ottima stagione indoor, nella quale si è laureato campione universitario con 2.31. A Boulder prima si è migliorato a 2.33 (secondo tentativo), poi è salito ancora, sempre con l'ausilio di due prove. 

Carson: Tyson stende tutti, la Stuczynski "vede" la Isinbayeva 

Anticipato dai cinquemila di sabato (mondiale stagionale dll'etiope Aboosh in 13:08.64), l'Adidas Track Classic ha visto ai blocchi di partenza della velocità buona parte del meglio made in USA, ma passerà agli archivi soprattutto per il primato americano dell'asta femminile realizzato da Jennifer Stuczynski, unica donna del pianeta a valicare la misura di 4.90 dopo Yelena Isinbayeva. La progressione è stata spaventosa: ingresso a 4.67, due rincorse per volare oltre i 4.90, tre fallimenti al record del mondo di 5.02. Un anno fa di questi tempi aveva superato 4.88 a New York. Torna su anche l'anziana Dragila con 4.47, dopo alcune gare un po' sconsolanti. 

L'attesa era soprattutto per le gare di velocità fino ai 400 metri. In campo maschile Tyson Gay ha vinto 100 e 200 in 10.05 e 20.08, entrambe con vento contrario. Sui 100 ha sudato sette camicie per contenere il Patton di quest'anno (ottimo con 10.06), mentre l'argento mondiale Atkins è giunto terzo in 10.16. Sui 200 (un metro e sette contro) Gay ha preceduto Xavier Carter (20.30) ed il piccolo Rodney Martin (20.55). 

Tra le donne era davvero impressionante l'elenco delle partenti sui 100 metri: un po' il vento contrario un po' la tensione hanno impedito la realizzazione di tempi ben più interessanti dell'11.14 col quale Veronica Campbell ha messo in fila tutta la nazionale USA. Lauryn Williams è stata l'avversaria migliore (a un solo centesimo, a due l'altra giamaicana Stewart), poi tutte gambe a stelle e strisce con la Felix (11.21, stanca e provata anche per un lutto personale), la Jeter e Sanya Richards (11.26), la Edwards (11.31), la più forte delle Barber (11.39). E' solo l'inizio, ma la Campbell ha messo i puntini sulle "i" a casa del diavolo. 

Imbattibile Wariner 

Sulla doppia distanza Muna Lee sfiora il freschissimo mondiale stagionale della Lucas (ne parleremo tra poche righe), correndo controvento in 22.30 su una Jeter esaltata in 22.47 e su Marshevet Hooker (22.49). Pur se velocissima in 22.79, delude Bianca Knight, una delle più attese, che chiude quinta battuta anche dalla cingalese Jayasinghe.  400: Wariner ha vinto in 44.42 sul canadese Christopher (44.71) e su Chris Brown di Bahamas (44.98). Solo quarto Kerron Clement in 45.10. La Giamaica trova spazio anche sui 400 femminili, grazie a Novlene Williams che in 50.38 precede di tre centesimi Mary Wineberg-Danner. Ultimi sussulti dalla pista, l'esordio di Trammell sugli ostacoli (13.40, beffato di un centesimo da Anwar Moore), e la bellissima gara dei 100 ostacoli femminili dominata da Joanna Hayes in 12.64 sulla emergente Candice Davis (12.71), Denby (12.72), Dixon (12.75) e Cherry (12.79, favorita con la Hayes). 

Rowbury-exploit 

In un ottima gara di 1500 metri femminili, la suatunitense Shannon Rowbury ha realizzato il mondiale stagionale sulla distanza correndo in un inatteso 4:01.61, migliorandosi di sei secondi. Bernard Lagat ha vinto i 1500 maschili in volata i 3:35.14 sul neozelandese Willis (3:35.75) e sul canadese Sullivan (3:35.78), mentre la minore delle Dibaba (Genzebe) ha perso dalla canadese Metcalfe sui 3000 (8:51.97, mondiale stagionale). Lanci: c'era Cantwell, c'era Nelson, niente Hoffa. A Cantwell il giro di posta con 21.39, secondo il biondo Nelson con 21.13. Altra pedana e resurrezione completata per Chaunte Howard, argento mondiale dell'alto a Helsinki, che supera al terzo tentativo 1.98 e poi tenta per tre volte l'assalto ai 2.01. 

Saladino 8.39 a Rio 

Rieccolo  in cima al mondo: Irving Saladino ha esordito nel Gran Premio Caixa di Rio de Janeiro con 8.39 ed altri due salti a 8.30 e 8.37. Voleva andare oltre il record del meeting (suo, di 8.56) e c'è quasi rimasto male. Molto bene anche la brasiliana Maggi, capace di volare a 6.91, a due centimetri dal mondiale stagionale della statunitense Reese, ed in generale bene tutti i concorsi (la Gonzalez 19.02 nel peso, Giralt 17.28 nel triplo su Gregorio a 17.27). 

Alta quota, sprint in stato di grazia 

A Boulder, che ricordiamo essere situata ben oltre i mille metri di altitudine, molti altri risultati interessanti oltre al 2.36 di Jonas, annunciati peraltro da scoppiettanti batterie. La giamaicana Simone Facey e la statunitense Porscha Lucas hanno dato vita a due grandi volate, ma tutte le atlete in gara hanno corso come mai prima: la Facey ha vinto i 100 in 10.95 (!), su Alexandria Anderson (11.11), Porscha Lucas (11.15) e la semisconosciuta Scottesha Miller (11.21), per poi perdere sui 200 in 22.45 da una stratosferica Lucas (22.29, mondiale stagionale e già a 22.49 in batteria).  Un'altra Anderson (Nickiesha, giamaicana) si è classificata terza in 22.57, ed a seguire Allison George (22.72, aveva 23.35 ventoso..) e la coppia Ale Anderson-Tiffany Townsend (22.75). Settima Scottesha Miller, venti anni, in 22.79.  

Anche tra gli uomini movimento elettrico: il 20enne Betters ha vinto i 400 in 45.01, l'altro 20enne Phiri (Zambia) ha sbaragliato la concorrenza nella velocità correndo i 100 in 10.03 (vento a 2,2 metri al secondo) e i 200 in 20.29 (secondo un sorprendente Dodson con 20.37, per un totale di cinque atleti sotto i 20.50). E' esplosa anche Jessica Beard, classe 1989, che ha ingoiato i 400 in 51.09! 

El Paso 

Da un'altra sede baciata dall'aria rarefatta, ecco spuntare il 6.70 nel lungo della nigeriana Blessing Akagbare e l’ormai abituale accoppiata del talentuoso francese Hanany tra salti in elevazione e in estensione, con la conferma che il transalpino si trova assai più a suo agio decollando verso l'alto: stavolta è 2.30.  

Arriba arriba Thompson! 

Il velocista di Trinidad Richard Thompson, già campione universitario indoor con 6.51 sui 60 (mondiale stagionale) e recentemente sceso a 10 netti sui 100 all'aperto, ha bruciato la pista nella giornata conclusiva della "Southeast  Conference" di Auburn, in Texas, limando sette centesimi al personale e scendendo alla ragguardevole cifra di 9.93, con vento praticamente nullo! Thompson ha preceduto Trindon Holliday, lo sprinter tascabile esploso la scorsa stagione, secondo in 10.05 e vicino al personale di 10.02, ed ha concesso il bis sui 200, vinti un'ora più tardi in 20.23. Entrambi hanno guidato la 4x100 della Louisiana alla vittoria con 38.63. 

Nei cento donne vittoria della connazionale Baptiste in 11.09 (seconda Juanita Broaddus che disintegra il personale con 11.17), mentre nei 400 maschili sorprende il 22enne Hubbard (45.24) sullo sconosciuto O'Neal Wilder (45.54), capace di sotterrare il vecchio personale di quasi un secondo. Sempre da Auburn ennesimo colpo di Brittney Reese nel lungo (6.84), e 13.21 ventoso (2.4) per Jason Richardson (13.33 regolare in batteria). Gloria anche dai 400 ostacoli col 48.53 di Justin Gaymon (tre uomini sotto i 49 secondi), e nel peso col 20.31 di Cory Martin, un lanciatore che si divide (bene) tra peso e martello. 

Non solo Trinidad e Giamaica 

C'è anche Antigua, che presenta in grande spolvero Brendan Christian, grande da junior ed in odore di grandezza anche da grande: a Ponce, in Portorico, ha vinto in carrozza cento e duecento in 10.11 e 20.21. Non ha corso gare individuali l'antillano Martina (10.00 un mese fa), ma ha portato la sua nazionale alla vittoria in staffetta in 38.83. Risorto anche Ato Modibo (Trinidad) che ha vinto i 400 in 45.01 e lasciato a quasi un secondo il congolese Kikaya (solo quinto in 45.92). Nel meeting portoricano continua la buona vena dei lunghisti USA: è ancora Brian Johnson (8.27) ad imporsi sul campione olimpico Phillips (8.25), e su Aarik Wilson (8.11). Per finire, 1:59.83 di Hazel Clark (ora sposata col mezzofondista Riley). 

Altro dagli USA 

Nel Big 10 di Champaign sensibile progresso della giavellottista Kara Patterson (61.56). A Northridge (Big West) 1.95 nell'alto femminile di Sharon Day. A Fort Worth (Mountain West) 11.21 e 22.78 (in batteria) di Virgil Hodge (è una ragazza di St.Kitts). Da Atlanta il nuovo round delle migliori giovani espressioni del 100 ostacoli: stavolta è Queen Harrison , in 12.90, ad avere la meglio su Kristi Castlin (12.97). Il poco conosciuto Rhoulac (ora regolare a certe misure) ha sfiorato i 17 metri nel triplo con 16.96, ed Angelo Taylor ha vinto i 400 piani in 45.03 ed i 200 in 20.50 (secondo il rientrante Walter Dix in 20.90). A Levelland altro exploit targato Trinidad, con l'esordio stagionale sui 400 del 21enne Quow in 45.54. 

Piccoli Wariner 

A Tempe, nel Pacific 10, il peso è ridondante, grazie al primo over-21 della carriera per Zach Lloyd (21.03, ma lancia discretamente anche il disco e non aveva mai superato prima d'ora nemmeno i venti metri) ed al 18.79 della pesista Jessica Pressley. Torna sotto i 45 secondi nei 400 Lionel Larry (44.77) e porta con sé la rivelazione Jordan Boase, signor nessuno fino a poche settimane fa e capace in tre gare di correre in 44.82, poi 20.37 sui 200, e sabato scorso in 44.97. Piazzatissimi a suon di record personale anche il grenadino Phillip (45.29) ed il quasi ignoto Robert McCoy (45.31). Sempre da Tempe un occhio particolare per Andrew Wheating, un ragazzo di cui parliamo volentieri per il talento in via di esplosione: stavolta opta per gli 800 e fa il personale in 1:46.83.  

Dischi al vento, in attesa degli UFO 

Si è disputato su più giornate il meeting di lancio del disco di Wailuku, alle Hawaii, più precisamente nella contea di Maui, dove il vento soffia bordate impressionanti e i discoboli fanno festa (americani di entrambi i sessi lo scorso anno lanciarono più volte attorno ai 67-68 metri). Quest'anno si è lanciato un po' meno lontano, ma nemmeno tanto: successo di Ian Waltz con 66.35 su Jarred Rome (65.12). Stasera potrebbe venir fuori qualcosa di grosso dal meeting di Turnov, in Repubblica Ceka, dove sono attesi al primo faccia a faccia della stagione nientemeno che Virgilijus Alekna e Gerd Kanter. Si spera nella grazia delle condizioni atmosferiche, che non annunciano niente di buono. Sempre in tema lanci, da segnalare il primato canadese nel martello maschile di Jimmy Steacy (79.13), risalente a pochi giorni fa. 

400 ostacoli senza età 

Dopo l'esplosione di Kerron Clement (appena 23enne), gli USA hanno il futuro assicurato nella specialità nella quale detengono il primato del mondo e nella quale hanno espresso il miglior specialista di tutti i tempi (Ed Moses). La fucina di giovani talenti sta esprimendo eccezionali risultati: ecco Jeshua Anderson (49.55 a Tempe sabato), ma soprattutto Johnny Dutch (sensazionale 48.68 ad Auburn), entrambi nati nel 1989 ed in età per la rassegna mondiale junior di Bydgoszcz. Ancora più futuribile e sorprendente Robert Griffin, di un anno più giovane, che a Boulder ha vinto in 49.22. 

Europa 

I tedeschi scaldano le braccia in vista del summit di Halle: a Versmold exploits di Peter Sack nel peso (21.19) e di Robert Harting nel disco (66.82), subito "pesante" la Lammert con 19.04 e debutto in sordina per Franka Dietzsch, rientrata dallo stage portoghese, che ha vinto il disco con un modesto 59.47. Sempre dalla Germania 5.70 di Spiegelburg, Lobinger ed Ecker a Colonia, dove è rientrato anche il campione del mondo 2005 Rens Blom (5.50). 

Pestano-record, ma anche Niare 

Nei pressi di Barcellona Mario Pestano ha migliorato il primato spagnolo di lancio del disco con 68.61, nell'ambito della fase due dei campionati societari. Il lancio-record è giunto in extremis, superiore di quasi tre metri e mezzo al miglior tentativo precedente. Molto bene anche Josephine Onyia, l'ex-nigeriana che ora corre i 100 ostacoli con i colori spagnoli, che a Valencia si è migliorata con 12.64. Per le note, buono anche l'8.00 nel lungo dell'ex-cubano Meliz.  In Francia, a Versailles, ennesimo primato nazionale del pesista Yves Niare, che inizia ad assumere contorni inaspettati (20.72). Per la marcia rientro alle gare di uno degli avversari più pericolosi per Alex Schwazer, Yohan Diniz: il francese è rientrato dopo uno stop dovuto ad una infezione virale marciando in 19:32.54 i 5000 su pista a Saran. 

In Slovenia Nina Kolaric ha mancato di un centimetro il primato nazionale del lungo femminile (6.64 della Predikaka) attrrando a 6.63 a Dolenjske Teplice. Ora che si è ritirato, Gheorghe Guset (il lanciatore di peso romeno con la bandana gialla) ha dato vita a un interessante meeting di lanci a lui intitolato, a Zalau. Dalla prima edizione spiccano i dischi di Nicoleta Grasu (64.96) e dell'ex-moldavo Ursu (64.25). Su pista, in Inghilterra, 45.46 sui 400 di Martin Rooney. In Svezia ecco la Kluft, che fa tre gare tra cui il lungo, vinto con 6.50. Ultima news europea, l'ufficialità della squalifica per le due martelliste russe Tatyana Lysenko e Yekaterina Khoroskhikh. Per la Lysenko è nell'aria ora l'annullamento del primato del mondo di 78.61. Il record resterebbe comunque suo grazie al 77.80 ottenuto nel 2006, ben prima del riscontro positivo a sostanze dopanti. 

Asia 

I soliti diecimila metri: a Kumagaya 27:38.13 di Josphat Muchiri Ndambiri (siamo già al terzo 10000 in un mese) e 27:39.27 di Ngatuny. Da parte femminile 31:21.92 di Yoko Shibui su Julila Mombi (Kenya, 31:39.38). A Tokyo 27.27.64 di Mekubo Mogusu (ma anche il quattrocentista Kenamaru a 45.47). A Kita-Kyushu estemporaneo ritorno all'amata pista per Samuel Wanjiru, che ha vinto i 10000 in 27:56.79. 

Africa 

Nel Grand Prix di Dakar pochi risultati di rilievo e diverse presenze italiane: Nicola Ciotti e Alessandro Talotti hanno chiuso entrambi al quarto posto nell'alto con 2.15. I pesisti Dodoni e Capponi si sono classificati quinto e sesto con 17.20 e 17.01 (vittoria del solito giamaicano Scott con 20.52). Stefano Lomater ha lanciato a 57.05 (quinto) nella gara vinta dall'ungherese Matè con 64.93. Da segnalare l'ennesimo triplo ventoso di Randy Lewis di Grenada (17.39) ed il personale sui 100 della neo-campionessa d'Africa Osayomi (11.10). Nel lungo vittoria della sudafricana Mey (6.59) che sta cercando di ottenere la cittadinanza turca. Dai lanci 19.51 di Nadine Kleinert, uno dei migliori risultati della carriera. 

Strada 

L'edizione inaugurale della dieci chilometri di Bangalore, in India, porta firme importanti quali quella di Zersenay Tadese (campione del mondo su strada) e della turca Abeylegesse, vice-iridata dei 10000 a Osaka ed ex-primatista del mondo dei cinquemilametri, giunta al traguardo in coppia con l'emergente kenyana Grace Momanyi. Maratona in Germania (ad Essen) con vittoria di Henry Cherono (2:11:08) 

Coming soon 

Si gareggerà a San Paolo del Brasile, e poi a Pechino, dove saranno presenti Liu Xiang, la campionessa del mondo del peso Vili-Adams, ed un nugolo di australiani e di giapponesi, tra i quali spicca Koji Murofushi, all'esordio stagionale. Pare tramontata invece la discesa in pista di Xing Huina, campionessa olimpica dei 10000 metri, che appare orientata a non difendere il titolo olimpico a Pechino. Hengelo, 24 maggio: in gara sui 10000 tutti i migliori etiopi tra i quali Gebrselassie, e possibile il bis tra Kenter e Alekna dopo Turnov (oggi).
Fidal.it

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arco Buccellato