mercoledì 30 aprile 2008

Howe, lavori in corso a Vigna di Valle

Metti un pomeriggio a "casa" di Andrew Howe. Vigna di Valle, Centro sportivo dell'Aeronautica Militare, sala muscolazione; fuori, a fare da cornice (e colonna sonora), la solita pioggia di questo infinito inizio di primavera. L'appuntamento è speciale. E' tempo di test, è il momento della verifica. L'argento mondiale del lungo di Osaka, tirato a lucido come una Formula Uno (non sembra esserci massa grassa sul suo corpo), completa il riscaldamento, mentre mamma-coach René Felton, il responsabile azzurro dei salti in estensione Claudio Mazzaufo, e il DT Nicola Silvaggi (in questo caso in veste di "tester" a tutti gli effetti), preparano la strumentazione. Pedana di Bosco, per cominciare: mezzo squat con contromovimento, e da fermo; pliometria da varie altezze. Felton e Mazzaufo guidano l'esecuzione, Silvaggi la monitora, registrando i dati per la successiva analisi.

Si passa al "castello", con l'ausilio del muscle lab (lo strumento per la valutazione della forza): il menù dice mezzo squat, in esecuzione prima solo concentrica, poi eccentrico-concentrica (per spiegare meglio: prima partendo già in semipiegamento delle gambe, poi dalla stazione eretta). I carichi salgono progressivamente, ed il computer registra, rappresenta graficamente, confronta, ripescando i numeri dalla memoria (la banca dati di Howe comincia ad essere cospicua). Se ne va via tutto il pomeriggio (e poi c'è chi dice che i test sono riposanti...). Dunque? "Top secret", ridono Silvaggi e Mazzaufo. Ma si vede che c'è soddisfazione. "Andrew ha lavorato bene sulla forza - il commento, stavolta serio, del Direttore tecnico -, la macchina non mente. I dati di oggi li abbiamo raffrontati con quelli dell'inizio di marzo, ed il progresso è netto. Ma il risultato è significativo anche in rapporto ai test di due anni fa, quando eravamo in piena fase agonistica, prima di Goteborg. Questo ovviamente fa ben sperare". Mazzaufo si diletta con la metafora: "E' come se fossero state gettate delle grosse fondamenta - dice mentre lo sguardo gli si accende -. Sono robuste, solide: ora dobbiamo edificare la struttura, piano per piano". Cosa che avverrà, con il rispetto dei tempi, nelle prossime settimane. L'esordio di Howe, come noto, avverrà alla metà di maggio, in occasione della fase regionale dei Campionati di società (nel Lazio si gareggerà a Rieti). "Andrew correrà quasi certamente i 200 metri, ma non è detto che l'apuntamento non preveda anche un primo test nel lungo", dice René Felton. "Vedremo, in ogni caso non mi aspetto niente di speciale da queste prime gare", il commento del campione d'Europa. "Devo lavorare ancora sodo per arrivare al meglio ai Giochi olimpici, senza forzare assolutamente i tempi. Come sto? Sono tranquillo, e questa è la cosa più importante. Qui sono nel mio ambiente, posso concentrarmi solo sul lavoro, lasciando fuori tutto quello che non serve". Il campione è serio. La "botta" invernale (una stagione indoor chiusa prima ancora di cominciare) è assorbita. Anzi, sembra quasi che gli abbia fatto bene; ogni gesto nel lavoro è attento, misurato. La settimana prossima (dal sei al nove), raduno dei saltatori a Formia: altra fase importante, comincia la picchiata verso l'esordio outdoor.

Il lago di Bracciano oggi è placido, non ruggisce. L'autoblindo parcheggiato vicino alla riva fa un po' set cinematografico, ma ricorda che, in fondo, siamo sempre in una base militare (seppur speciale, con il suo straordinario museo dell'aria). L'Aeronautica si coccola il suo gioiello, salutato in palestra da un'altra azzurra di primo piano, oltre che compagna di club, la martellista Clarissa Claretti. Per lui si fanno piani, spuntano progetti. Potrebbe nascere un rettilineo coperto, che renderebbe il Centro un'isola completamente autonoma. L'officina di Andrew Howe.

Marco Sicari

Nelle due foto, altrettanti momenti della seduta di allenamento-test di Andrew Howe. Con lui, si riconoscono il DT Nicola Silvaggi (al computer), ed il responsabile azzurro dei salti in estensione Claudio Mazzaufo.

   

2^ CIASPOLBEACH corsa con Ciaspole sulla sabbia


Tutto pronto a Cattolica per ospitare la 2^ edizione della “Ciaspolbeach” ovvero di corsa sulla sabbia con ciaspole ai piedi, manifestazione organizzata da Futuradria Agenzia Viaggi in collaborazione con Atletica 75 e Assessorato al Turismo di Cattolica. Il tutto nasce dalla voglia di portare una delle più rinomate manifestazioni invernali della montagna della Val di Non sulla Riviera Adriatica o meglio da Fondo (Tn) direttamente sulla sabbia della spiaggia di Cattolica (Rn), il tutto con la fattiva collaborazione sia in materiale che in promozione della Podistica Novella e di tutto il comprensorio turistico della Val di Non sede naturale della mitica Ciaspolada.  Le ciaspole una parte in plastica e una in legno arriveranno direttamente da Fondo giovedì 1° maggio unitamente ad una serie di stand promozionali di prodotti tipici e turistici della Val di Non, i quali si uniranno in una sorta di feeling promozionale alla già presente Festa dei fiori in piazza 1° maggio quest’ultima in essere dal 28 aprile al 4 maggio. La Ciaspolbeach presentata tempo addietro presso la Sala Consigliare del Comune di Cattolica vuole essere una sorta di interscambio culturale e turistico tra due realtà che possono accontentare e soddisfare la voglia di sport e vacanza di tanti. Non a caso la Ciaspolbeach di venerdì prossimo trova collocazione in un ponte festivo ottimale per una bella vacanza da unirsi al momento sportivo, magari anche una buona occasione per una diversa sgambata per chi due giorni dopo sarà al via della ColleMarathon da Barchi a Fano quindi a due passi da Cattolica. Novità della manifestazione rispetto all’edizione scorsa e ad un primo depliants informativo, sarà l’orario di partenza anticipato dalle 19 alle 17,30, cambia anche la zona di partenza e arrivo, che si sposta nella zona di spiaggia libera dietro all’Hotel Kursaal, il ritrovo in piazza 1° Maggio di fronte al Bagno 42. La novità dell’orario di partenza consentirà a chi alloggia in Hotel di rientrare per cena, mentre le premiazioni sono previste dopo le 21. La Ciaspolbeach ricalca le stesse modalità della Ciaspolada con parte agonistica competitiva e non competitiva, per tutti un percorso di km 4,8 ovviamente e rigorosamente sulla sabbia in una sorta di andata e ritorno, a livello agonistico premiazioni per i primi cinque uomini e tre donne esclusi dalle quattro categorie maschili e le tre femminili.

Per iscriversi si può utilizzare l’email: info@ciaspolbeach.com oppure via fax al N° 0541-950204, per ulteriori informazioni riguardanti iscrizioni e sistemazione alberghiera si può telefonare alla Futuradria Agenzia Viaggi al 0541-831707 o guardare il sito www.ciaspolbeach.com, le iscrizioni singole si chiuderanno 15 minuti prima del via, a tutti gli iscritti medaglia e T-Shirt.

A Sesto parata di campioni della marcia

Appena passata in archivio la bellissima giornata di gare dell’Etna Race Walking, un nuovo appuntamento internazionale per la marcia è alle porte: giovedì, nella tradizionale collocazione temporale del 1 maggio, Sesto San Giovanni ospita la tappa italiana del Grand Prix Iaaf e sulle strade del piccolo centro milanese saranno presenti molti dei più grandi nomi del panorama mondiale. Il cast di partecipanti, a dispetto della vicinanza con la Coppa del Mondo di Cheboksary del 10 e 11 maggio, è di altissimo pregio, anzi la prova lombarda ne costituisce un gustoso antipasto.

Nella 20 km maschile vedremo innanzitutto le condizioni di colui che viene indicato da molti come il favorito dei prossimi Giochi Olimpici, ossia il tre volte iridato ecuadoregno Jefferson Perez, che è già in allenamento a sesto San Giovanni dove non ha mai vinto. Perez ha già rinunciato alla trasferta di Coppa, quindi punta tutto sulla gara italiana nella quale dovrà fronteggiare due avversari ostici come il campione e primatista mondiale della 50 km, l’australiano Nathan Deakes, e il norvegese Erik Tysse vincitore sullo stesso percorso nel 2007. Ma nella lotta per il successo potrebbe inserirsi anche Ivano Brugnetti, apparso in eccellenti condizioni nel test siciliano sui 10 km. E’ invece ancora incerta la presenza di Alex Schwazer.

Fra le donne ancora in dubbio la partecipazione di Elisa Rigaudo, appena rientrata dal periodo di ossigenazione e preparazione in Ecuador. Le stelle della gara femminile sono la campionessa olimpica, la greca Athanasia Tsoumeleka, la norvegese Kjersti Platzer e la rumena Claudia Stef. La gara femminile si disputerà alle 10, quella maschile alle 16.

Nella foto: Jefferson Perez al traguardo dei Mondiali di Osaka (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
fidal.it

martedì 29 aprile 2008

Classifica Maratonina Fonte Nuova 2008

Classifica

Da domenica tanti azzurri in raduno

Con l’inizio di maggio scatta un nuovo periodo di raduni prestagionali. Dal 4 al 10 maggio presso la Scuola Nazionale di Atletica Leggera di Formia si svolgerà uno stage riservato agli specialisti dei salti in estensione, nel quale si rivedrà anche il vicecampione mondiale del lungo Andrew Howe. Questi i convocati:
Uomini: Michele Boni (Aeronautica), Fabio Buscella (Aeronautica), Daniele Greco (Bruni Pubbl.Vomano), Andrew Howe (Aeronautica), Ferdinando Iucolano (Aeronautica), Stefano Tremigliozzi (Aeronautica)
Donne: Vanezza Alesiani (Esercito), Valeria Canella (FF.AA.), Tania Vicenzino (Esercito)

Dal 4 all’11 maggio a Schio periodo di lavoro per le discobole Laura Bordignon (FF.AA.), Cristiana Checchi (Forestale) e il loro collega Hannes Kirchler (Carabinieri), mentre nello stesso periodo Assunta Legnante (Italgest) sarà a Verona. Dall’8 al 27 maggio lungo raduno di preparazione a Formia per i ragazzi del calto in alto:

Uomini: Silvano Chesani (Atl.Cento Torri), Giulio Ciotti (F.AA.), Nicola Ciotti (Carabinieri), Filippo Campioli (Esercito), Andrea Lemmi (FF.GG.), Alessandro Talotti (Carabinieri)
Donne: Antonietta Di Martino (FF.GG.), Elena Meuti (Cus Cagliari)

Dal 10 al 13 raduno a Roma presso gli impianti dell’Acquacetosa per la velocità:

Uomini: Stefano Anceschi (FF.GG.), Massimiliano Donati (FF.GG.), Matteo Galvan (FF.GG.), Giovanni Tomasicchio (Am.Atl.Acquaviva)

Un corposo numero di lanciatori sarà infine a Formia dall’11 al 17 maggio per un periodo di allenamento in comune:

Uomini: Roberto Bertolini (Atl.Cento Torri), Norbert Bonvecchio (Atl.Trento), Diego Centi (Alto Lazio), Marco Di Maggio (Aeronautica), Nazzareno Di Marco (Bruni Pubbl.Vomano), Antonio Fent (Jager Vitt.Veneto), Hannes Kirchler (Carabinieri)
Donne: Valentina Aniballi (Esercito), Ester Balassini (FF.GG.), Zahra Bani (FF.AA.), Laura Bordignon (FF.AA.), Adriana Capodanno (Ideatl.Aurora), Cristiana Checchi (Forestale), Clarissa Claretti (Aeronautica), Elena De Lazzari (Esercito), Laura Gibilisco (FF.AA.), Assunta Legnante (Italgest), Giulia Paccagnan (Italgest), Chiara Rosa (FF.AA.), Silvia Salis (Forestale)

Nella foto: Assunta Legnante (archivio Fidal)
fidal.it

Internazionale: Penn Relays e dintorni

L'osservatorio internazionale della settimana appena trascorsa spazia dalle classiche "relays" made in USA alle ultime maratone primaverili. Nel mezzo, il resto dell'attività su pista in Europa e Giappone.
Penn Relays: Wariner e la Felix in vetrina
Nelle cinque giornate di Philadelphia (tre le giornate più seguite, oltre centodiecimila spettatori complessivi) la copertina va alle gare di staffetta: nelle serie con i migliori protagonisti quasi ovunque risultati molto buoni.

Tyson Gay è stato penalizzato da uno sfortunato contatto incorso al compagno di squadra Dixon al primo cambio (con un frazionista canadese), ed ha concluso al quarto posto per gli USA in 39.38. Al traguardo primi i giamaicani in 39.04.

Asafa Powell k.o.

Il team caraibico ha patìto nuovamente l'assenza di Asada Powell: le ultime notizie danno il primatista del mondo dei cento metri assente dalle piste fino alla fine di giugno a causa dell'infortunio già noto. Cancellati tutti gli impegni previsti in Qatar, Germania e Norvegia, e rientro previsto per i campionati nazionali di Kingston.

Nella 4x440 Jeremy Wariner ha dato un fondamentale contributo per la costruzione del 2:59.71 con cui la squadra statunitense si è assicurata il primo posto. Il campione olimpico dei 400 metri è stato cronometrato in 43.88, chiudendo la pratica dopo le frazioni di Merritt (44.9), Spearmon (45.5) e Williamson (45.47). Seconda un'altra selezione USA, con Xavier Carter, Bershawn Jackson, Clement ed Angelo Taylor (3:01.12), terzi i giamaicani.

Staffette femminili: domina a tutto campo Allyson Felix, presente in entrambe le vittorie targate Stati Uniti. Con la 4x100 in 42.57 (in compagnia di Lauryn Williams e delle sorelle Barber), e con la 4x400 in un ottimo 3:22.16.

La frazione della Felix è stata cronometrata in 50.1; in terza la Hastings in 50.47, passerella finale di Sanya Richards in 50.18. La Richards ha corso anche la 4x100 con un secondo team USA (42.64), dove è stata preceduta in ultima frazione proprio dalla Felix. Nelle gare universitarie ottimi 42.59 della Louisiana e 42.69 di Texas A & M nella 4x100 donne.

Drake Relays

Introdotte da buone gare di salto (5.71 di Miles e della novità Hollis nell'asta e dall'1.95 di Chaunte Howard nell'alto) si sono concluse le novantanovesime Drake Relays di Des Moines, località che ospiterà anche i campionati universitari in giugno. Citiamo soprattutto il 12.74 di Lolo Jones sui 100 ostacoli con vento quasi al limite ma legale. In un'altra serie Tiffany Ofili ha corso in 12.81, ma con vento esagerato. Buono anche il 49.26 di Justin Gaymon sui 400 ostacoli, buonissimo il 13.14 di Anwar Moore (anche in questo caso sospinto da un vento generosissimo, quarto Allen Johnson in 13.40), e stesse condizioni ambientali per l'11.18 di Nickeisha Anderson sui 100 femminili. Nel peso round a Cantwell (20.88) sul giamaicano Scott (20.34) e su Hoffa (20.32). Nell'alto 2.30 di Dusty Jonas. Grande assente Alan Webb, ancora non in condizione.

Atkins, primo atto

Derrick Atkins, argento mondiale dei cento metri, ha esordito in 10.07 a Berkeley ed in un ancora più interessante 20.44 (personale) sui 200, dove però è stato sconfitto dal redivivo Christopher Berrian (20.37), discreto la scorsa settimana a Walnut e decisamente più incisivo sabato scorso. Ottimo il 12.98 sui 100 ostacoli della eptatleta Fountain, da segnalare anche il 13.49 di Watkins sui 110, a conferma del 13.43 di pochi giorni orsono a Sacramento.

Solo lanci

Continua il buon momento di Stephanie Brown, sposata Trafton: la discobola americana ha lanciato a 64.32 nel Triton Invitational di La Jolla, superando Aretha Hill-Thurmond (62.11). Nell'asta grande incremento per Erin Asay (4.60). In campo maschile il britannico edwards (20.70 ad inizio mese a Nottingham) ha vinto la gara di peso con 20.14. Johnny Godina (62.34) è stato sconfitto da Brian Trainor, alla nona gara della stagione, che si è imposto con un lancio di 62.88. A Chula Vista, giovedì, la novità Madison (un 23enne del Kentucky) ha ottenuto 62.85 e battuto lo svizzero Schaerer (62.43, per entrambi primato personale).

Mix dagli USA

Debutto di Angelo Taylor ad Athens, in Georgia, con 20l86 ventoso sui 200 metri. Nella stessa manifestazione da segnalare l'1.93 nell'alto femminile di Lavern Spencer, specialista di Santa Lucia. A Los Angeles buono il peso maschile con Figures a 20.38 e Bryant a 20.12. Corre ancora Donna Fraser, britannica 36enne, che fa suoi i 200 in 23.38. Sempre sui 200, la sconosciuta Leslie cole si è migliorata di mezzo secondo in Oklahoma, correndo in un interessante 23.01. Nelle Gina Relays di Hillsdale 3:37.62 sui 1500 metri per il kenyano 19enne Boaz Lalang sui 1500 metri. Stacy Dragila non si arrende: dopo il debutto a quota quattro metri ha gareggiato domenica a Provo, vincendo la gara con 4.15.

Pars spara lontano, Alekna apre

Il magiaro Krisztian Pars ha migliorato il mondiale stagionale del martello maschile lanciando a 81.29 a Veszprem. E' il primo specialista a superare la soglia degli ottanta metri nel corso della stagione. Nella stessa manifestazione 73.11 di Martina Hrasnova-Danisova, che si issa al secondo posto nelle liste del 2008 dietro la cubana Moreno, che guida dall'alto del suo 75.08. In Lituania, a Vilnius, debutto per Virgilijus Alekna con 68.68, anche in questo caso mondiale stagionale. Tornerà a Hengelo, dove assisteremo anche al tentativo di Haile Gebrselassie di qualificarsi per i diecimila olimpici di Pechino.

Spagna: primo round dei societari. Tra i risultati segnaliamo l'1.93 della Beitia nell'alto ed il 64.21 del cubano Casanas nel disco. A Tenerife ottimo inizio per Mario Pestano (64.06 nel disco). In Francia è caduto il record nazionale del peso: Yves Niare ha migliorato il 20.21 della scorsa stagione lanciando a 20.34. In Brasile 17.28 del triplista Jefferson Sabino Dias. Chiudiamo con i lanci lunghi: in Bielorussia gran martellata di Oksana Miankova (74.68) e 77.46 di Vashchylo. Nel peso 20.49 di Lyzhin e 18.47 della Leantsiuk.

Hyogo relays

Nella classica manifestazione di Kobe, in Giappone, grande diecimila per Josphat Muchiri Ndambiri (27:17.91, migliore prestazione mondiale dell'anno) e per Gideon Ngatuny (secondo in 27:17.91). Spettacolare finish al femminile, con Philes Ongori e la giapponese Shibui accreditate dello stesso tempo (31:19.73). Nelle altre gare 8.09 del lunghista Arakawa.

Germania, non Francia

A causa della presenza di una sostanza stimolante nel campione biologico del martellista Figère, la Francia ha perso il successo nella Coppa Europa del 2007. Per l'atleta una sospensione di un mese e la cancellazione della classifica, per la Francia zero punti in classifica nello score del martello maschile e la discesa al secondo posto in classifica generale con conseguente affermazione della Germania.

Kenya contro il tabù

La selezione kenyota per la maratona olimpica di Pechino appare intenzionata a sfatare il tabù più clamoroso per il paese africano, ossia non aver mai portato un proprio atleta a vincere i Giochi Olimpici. Sono ormai certe le selezioni per Pechino di Martin Lel, Robert Kipkoech Cheruiyot e Samuel Wanjiru. Nella storia della maratona olimpica il Kenya conta solo un argento ed un bronzo (entrambi con Eric Wainaina). Gli unici successi in competizioni globali sono di Wakiihuri nel 1987 e di Kibet lo scorso anno, entrambi in occasione dei Campionati del Mondo. Sembra definitiva, in prospettiva olimpica, anche la rinuncia di Paul Tergat. Per le donne sono state selezionate Catherine Ndereba, Martha Komu e Salina Jebet Kosgei.

Le maratone della settimana: Vienna

E' caduto ancora il record della corsa nella venticinquesima edizione della maratona di Vienna, per mano di Abel Kirui, 25enne kenyano che ha trionfato in 2:07:38. Altri due kenyani sono scesi sotto le due ore e nove minuti, nonostante l’ondata di caldo che si è abbattuta sulla capitale austriaca: si tratta di Duncan Kibet (2:08:33) e Paul Biwott (2:08.53). Kirui è transitato a metà gara in 1:03:44. La romena Luminita Talpos ha conquistato il primo posto nella maratona femminile in 2:26:43, superando la favorita giapponese Morimoto (2:29:01). Il tutto con trentamila partecipanti e circa trecentomila spettatori disseminati lungo il percorso.

Madrid

José Manuel Martinez si è imposto nella maratona spagnola di Madrid in 2:12:42, dopo un passaggio a metà percorso di 1:04:20. Lo spagnolo campione d'Europa dei 10000 nel 2002 (ed argento 4 anni dopo) ha preceduto Fred Cherono (2:13:42) e Abraham Keter (2:14:48). Beffata una grande del passato, Derartu Tulu, nella maratona femminile, dove ha perso per 17 secondi dalla kenyana Kguriatulei (2:36:15). Alcune presenze italiane: nella corsa maschile ventiquattresima posizione per Nando Gallese (2:35:49) e ventiseiesima per Francesco Melas (2:36:10). Tra le donne dodicesima Manuela Gatti in 3:21:51, quattordicesima Adelina Casula in 3:24:05.

Amburgo

L'azzurra Console si è classificata ventesima nella maratona di Amburgo in 2:47:44 (1:15:18 al passaggio di metà gara). Successo con gran crono alla russa Irina Timofeyeva in 2:24:14, ritirata Ulrike Maisch, campionessa d'Europa. Ottima la corsa maschile con cinque atleti sotto le due ore e nove minuti. Vittoria a David Kipkorir Mandago (che vinse a Roma due anni fa) in 2:07.23. Secondo Wilfred Kigen in 2:07:48, terzo Tariku Jifar (Etiopia) in 2:08:10, quarto Tessema Abshir, altro etiope, in 2:08.26, quinto Samuel Kurgat in 2:08.55. Per trovare un europeo di deve scendere alla sedicesima posizione, dove è collocato lo spagnolo Julio Rey, detentore del primato della maratona di Amburgo in 2:06:52. Russia stagionata: a Nashville vince Svetlana Ponomarenko, classe 1969, in 2:30:33. E' solo un anno più anziana della Timofeyeva, trionfatrice ad Amburgo.

Altro dalle corse su strada

Kenya e Marocco si sono spartiti i successi nella mezza maratona di Rabat: tra gli uomini ha vinto Sammy Kitwara Kiprop (1:00.54, già vincitore sette giorni prima a Vitry-sur-Seine in 1:01:14), mentre tra le donne ha vinto la favorita marocchina Leghzaoui in 1:10:26. Nella maratona olandese di Enschede successo del kenyano Toek in 2:10:40, debuttante sui 42 km e praticamente sconosciuto.

Marcia

Francisco Fernandez ha vinto il Gran Premio di Moratalaz (10 chilometri) in 38:28, precedendo di un minuto e mezzo il russo Ilya Markov. Nella cinque km femminile successo della solita norvegese Plaetzer in 22:02. In Polonia 19:38.19 di Sudol a Rzeszow. In Estonia 38:56.3 del lettone Janevics.

Pechino proibita

Con largo anticipo danno l'addio ai Giochi Olimpici il velocista britannico Mark Lewis-Francis (campione olimpico con la 4x100) e la saltatrice ceka Lalakova, entrambi gravemente infortunati al tendine.

Campionati africani, via ad Addis Abeba

Da domani a domenica di disputeranno nella capitale etiope i sedicesimi campionati d'Africa. I padroni di casa presentano una squadra strepitosa per via della presenza di Kenenisa e Tariku Bekele, Ibrahim Jeylan, ed il trio femminile delle meraviglie Defar-Dibaba-Burika. Ringraziamenti per i contributi settimanali, con il consueto tempismo, vanno gli amici Juck, Csiki, Nakamura, Wenig e Hernandez.

Marco Buccellato

Formia saluta la nascita del Centro IAAF dell'asta

Una mattinata importante, bella, e non solo perché a fare da cornice è spuntato il primo sole estivo della stagione. A Formia, alla Scuola Nazionale di atletica leggera, si sono ritrovati in tanti, per la cerimonia di inaugurazione del Centro Mondiale IAAF del salto con l’asta. In primis, il segretario generale del CONI Raffaele Pagnozzi (il padrone di casa, considerato che il Comitato Olimpico è il proprietario del centro), il vice presidente vicario della IAAF Sergey Bubka (che qui siglò uno dei suoi 35 record del mondo, salendo a 6,09 nel 1991), e il vice presidente vicario della FIDAL Alberto Morini. E poi, la primatista del mondo Yelena Isinbayeva (che alla Scuola è ormai di casa), il responsabile tecnico del nascente centro Vitaly Petrov, il membro italiano di Consiglio IAAF Anna Riccardi, il responsabile del dipartimento IAAF dei servizi alle Federazioni (nonché ex direttore tecnico azzurro) Elio Locatelli, il DT delle squadre nazionali Nicola Silvaggi, il responsabile della Preparazione Olimpica CONI Roberto Fabbricini, il direttore della Scuola formiana Nicola Perrone, Elio Papponetti (definirlo in una qualche maniera sarebbe riduttivo), il direttore del Golden Gala Luigi D’Onofrio, i consiglieri FIDAL Mauro Nasciuti e Laurent Ottoz, il segretario generale FIDAL Gianfranco Carabelli.

Tanta gente, riunita per un atto che è bel lungi dall’essere simbolico, e la cui filosofia è stata ben spiegata da Sergey Bubka: “Abbiamo intenzione – ha detto il tuttora primatista del mondo – di far sorgere strutture come queste attorno ai grandi tecnici, in maniera tale che possano divenire motore dello sviluppo dell’atletica leggera. Vorremmo che a crescere fossero non solo gli atleti, ma anche i loro allenatori personali; gli uomini come Vitaly Petrov devono poter trasmettere tutto il proprio sapere, la propria conoscenza, ai coach di domani”. L’orgoglio italiano di vedere un proprio centro di preparazione protagonista del progetto, nelle parole del segretario generale del CONI: “Crediamo molto nelle potenzialità di Formia – ha detto Pagnozzi – e siamo felici che la Scuola possa diventare una palestra di nuovi campioni. Sapere che diversi stranieri frequentano il centro, ci riempie di soddisfazione: significa che la struttura offre il meglio in termini di condizioni di preparazione”. “L’atletica italiana farà certamente la sua parte – ha detto il vice presidente FIDAL Morini – e sempre più farà di Formia la sua casa. La nostra partecipazione al progetto si manifesterà con la presenza non più sporadica dei migliori giovani, assistiti dai rispettivi tecnici”.

Elio Locatelli si è soffermato sui particolari operativi dello IAAF World Pole Vault Centre: “Vi si alleneranno atleti di diverse nazioni, come l’argentino Chiaraviglio, il belga Rants, e vi opereranno tecnici come Domenico Ingrosso, che lo stesso Vitaly Petrov ha indicato come suo collaboratore. A Petrov abbiamo affiancato un manager, Giacomo Candeloro, che si occuperà di sbrigare tutte le questioni organizzative, lasciando ai tecnici il compito principale: allenare”.




Divertita e divertente, come sempre, Yelena Isinbayeva. “Formia mi piace per una infinità di ragioni – le sue parole – e non mi riferisco solo alle perfette condizioni di preparazione, al clima sempre favorevole. Qui c’è un’atmosfera familiare, ci sono persone che mi fanno sentire come a casa. Il cuoco Giovanni mi chiede sempre cosa voglio mangiare…ed è davvero difficile resistere!”. L’italiano di Yelena migliora a vista d’occhio. Con il personale della scuola, e con gli atleti italiani, si esprime sempre nella lingua di Dante: “Ma non voglio fare interviste in italiano, non sono ancora pronta! No, scherzi a parte, qui ho davvero trovato le migliori condizioni di allenamento, e credo di aver lavorato davvero bene. Il 2008 è un anno importante, ed è inutile stare a sottolineare perché: io mi auguro che sia un anno indimenticabile per me, e che io riesca a vincere a Pechino. La mia più grande avversaria? Me stessa. In pedana sono sola, le avversarie non c’entrano”. L’esordio stagionale, nell’occasione più importante sul suolo italiano: l’11 luglio a Roma, al Golden Gala, terza tappa del circuito della Golden League: “Sì, ci sarò, e dopo non farò molte altre gare: a Pechino voglio arrivare nel pieno della forma. Poi, ci sarà spazio per i meeting”.

In precedenza, la semplice ma toccante cerimonia di intitolazione del complesso medico-fisioterapico del centro alla memoria di Antonio Fava, per lunghi anni responsabile sanitario della Scuola. A scoprire la targa posta all’ingresso, il fratello Franco (indimenticato mezzofondista, oggi prima firma del Corriere dello Sport-Stadio) e il segretario del CONI Pagnozzi. A ricordarlo, successivamente, nell’aula dedicata all’architetto-discobolo Gianni Brandizzi (altro grande della nostra storia sportiva), il giornalista Vanni Lòriga, predecessore di Franco Fava nella rubrica dell’atletica al Corriere dello Sport.

m.s.

Nella foto in alto, Sergey Bubka consegna a Nicola Perrone, direttore della Scuola di Formia, la targa di riconoscimento della IAAF; al centro, Yelena Isinbayeva; in basso, Franco Fava e Raffaele Pagnozzi scoprono la targa del centro medico della Scuola, intitolato ad Antonio Fava (Di Russo)


   


fidal.it

lunedì 28 aprile 2008

Maratona di Vienna: tripletta keniana, vince Kirui


Dominio assoluto keniano nella prova maschile della maratona di Vienna. Abel Kirui infatti ha vinto la prestigiosa corsa della capitale austriaca fermando il cronometro in 2h07`38``, facendo segnare il record della manifestazione che il marocchino Lahoucine Mrikik aveva stabilito nel 2006 correndo in 2h08`20``. Secondo posto per l`altro keniano Duncan Kibet (2h08`33``), che ha preceduto il connazionale Paul Biwott (2h08`53`). Tra le donne vittoria per la romena Luminita Talpos, che ha chiuso la gara con il tempo di 2h26`43`.

Ma il Kenia trionfa anche in terra tedesca. David Kipkorir Mandago infatti ha conquistato la maratona di Amburgo, imponendosi con il tempo ufficioso di 2h07`23``. Tra le donne invece, successo della russa Irina Timofeyeva, che ha tagliato il traguardo in 2h24`14``.
datasport.it

A Merano due vittorie kenyane

Non c’era solamente la Maratona di padova nel programma domenicale dell’atletica. A Merano la 15,. Edizione della Maratonina di Primavera Merano-Lagundo per l’ennesima volta nel segno dei corridori kenyani. Il primo dei 1.450 partecipanti alla principale classica del calendario altoatesino è stato infatti Jackson Kirwa, che ha concluso la sua fatica nel notevole tempo di 1h01:30, un tempo eccezionale anche perché ottenuto dopo una gara quasi totalmente in solitario. Grande prova anche del secondo, il tanzaniano Samwel Shauri, che nel finale ha recuperato gran parte del distacco fino a giungere a soli 3 secondi dal vincitore. Primo italiano Said Boudalia (Biotekna Marcon), il marocchino naturalizzato italiano quinto in 1h05:47. Fra le donne successo in 1h13:36 della kenyana Beatrice Jepchumba davanti all’ex tricolore dei 10000 Renate Rungger (Forestale) in 1h15:07.

Notevole attività in Campania. Nel Giralagodaverno, prova sull’inconsueta distanza di un’ora di corsa la vittoria è andata al mezzofondista dell’Aeronautica Federico Simionato che ha concluso percorrendo 18.752 metri, oltre 500 più del precedente record della manifestazione. Secondo Paolo Ciappa (Riccardi Milano/17.559) e terzo Gennario Ciambriello (Atl.Quagliano/16.756). In campo femminile vittoria per Carla Fusco (Asa Detur) con 13.719 metri davanti a Ania Paniak (Napoli Nord Marathon/13.382) e Mena Febbraio (Stufe di Nerone/13.239). Tra venerdì e domenica era invece in programma fra Procida, Capri e Ischia il Maratonisole, prova a tappe che ha fatto registrare il successo del kenyano Philemon Kipkering (Atl.Gonnesa) e Gloria Marconi (Cover Mapei).

g.g.

Nella foto: Renate Rungger (archivio Fidal)
fidal.it

domenica 27 aprile 2008

Classifica Pedagnalonga 2008

Classifica Borgo Hermada

Classifica Halbmarathon Meran - Algund

Classifica

Classifica 4^ Basovizza e Dintorni - Trofeo Running World

Classifica

Padova incorona Kirwa e Mancini


La nona edizione della Maratona S.Antonio va al keniano di passaporto finlandese: Di Cecco secondo come nel 2007. Terzo successo dell’atleta marchigiana. La svizzera Sandra Graf soffia il record del mondo delle carrozzine a Francesca Porcellato: per la “rossa volante”, comunque, nuovo primato italiano. Tra i disabili ne firma uno anche Walter Endrizzi

Era un outsider, ha tagliato il traguardo per primo. La nona edizione della Maratona S.Antonio va al keniano di passaporto finlandese Francis Kirwa, che abbassa in un solo colpo di due minuti e 9 secondi il suo primato personale, chiudendo in 2 ore e 11’, davanti all’azzurro Alberico Di Cecco. Tra le donne s’impone la marchigiana Marcella Mancini, al terzo successo nella gara che da Vedelago conduce in Prato della Valle, dopo quelli ottenuti nel 2003 e nel 2006.

Kirwa, atleta eclettico capace di spaziare dai 1500 alla maratona, passando per i 3000 siepi, ha resistito all’attacco del keniano Biwott, all’altezza del trentacinquesimo chilometro, e se ne è andato da solo verso il traguardo. “Mi aspettavo di correre forte ma non così tanto – ha sottolineato il vincitore – Mi sono messo da subito nel gruppo di testa: ho visto che ne avevo abbastanza per provare ad andarmene e ci sono riuscito”. Secondo, alle sue spalle, l’azzurro Alberico Di Cecco, che bissa il piazzamento dello scorso anno. Il suo tempo, 2 ore 13’09”, è però ancora lontano dalle 2 ore 10’30” richieste dalla federazione per partecipare alle Olimpiadi. “Oggi ho sofferto molto il caldo. Credo che la Fidal dovrebbe comunque prendere una decisione a vantaggio di tutto il movimento e portare a Pechino chi, come me, Baldini e Bourifa ha realizzato il ‘minimo A’ (2 ore e 15’, ndr) quest’anno ”.

Marcella Mancini ha assunto il comando della gara femminile al chilometro 25, dopo il ritiro della romena Alina Gherasim. “Negli ultimi 20 chilometri ho corso da sola e questo mi ha impedito di realizzare un tempo migliore” ha commentato.

Malgrado la temperatura elevata, 2.637 atleti hanno portato a termine la corsa. Padova si conferma punto di riferimento internazionale per il movimento paralimpico, con 183 iscritti alla gara disabili. Il percorso della Maratona S.Antonio si dimostra ancora una volta velocissimo, tanto da essere teatro di un nuovo record del mondo: lo ha firmato la svizzera Sandra Graf nelle carrozzine categoria paraplegici chiudendo in un’ora 35’44”, prestazione che migliora il precedente primato della veronese Francesca Porcellato, realizzato proprio a Padova nel 2005. Proprio la Porcellato, seconda, ha firmato il nuovo record italiano (un’ora 36’54”). Record italiano anche per Walter Endrizzi (amputati: 2 ore 33’56”) che supera se stesso: aveva stabilito il precedente primato nella città del Santo nel 2006. Buona prestazione cronometrica anche per l’atteso Alex Zanardi, in handbike. Nonostante due cadute (“L’assetto del mezzo è ancora da migliorare” ha commentato) ha terminato la sua gara in un’ora 23’02”, trentunesimo, migliorando di dieci minuti il suo precedente personale, realizzato a New York.

Sono invece state circa 20.000, una cifra davvero importante per una città di queste dimensioni, le persone che si sono cimentate nelle Stracittadine, i percorsi «di contorno» alla maratona.

CLASSIFICHE. Uomini: 1. Francis Kirwa (Fin) 2h11’00”, 2. Alberico Di Cecco (Carabinieri) 2h13’09”, 3. Haron Kiplimo Toroitich (Ken) 2h13’24”, 4. Amos Masai (Uga) 2h16’09”, 5. Scott Westcott (Aus) 2h16’28“, 6. Hamed Nasef (Mar) 2h17’14“, 7. Andrea Silicani 2h22’37“, 8. Rachid Nadij (Mar) 2h22’49”, 9. Francois Holzerny (Fra) 2h24’58”, 10. Giuseppe Mucerino (Prosport Atletica) 2h28’18”.

Disabili. Handbike: 1. Vicente Diago Arzo (Spa) 1h06’36”, 2. Paolo Cecchetto (Team Pulinet) 1h06’42”, 3. Vittorio Podestà (Zena Don Bosco Genova) 1h06’48”, 31. Alessandro Zanardi (Giambenini) 1h23’02”. T51: 1. Stefan Strobel (Ger) 2h38’50”, 2. Paolo D’Agostini (Santa Lucia Sport Roma) 2h49’04”, 3. Dieter Geiling (Ger) 3h01’12”.
T52: 1. Thomas Geierspichler (Aut) 1h44’25”, 2. Clayton Gerein (Can) 2h01’25”, 3. Lars Bakaas (Nor) 2h43’25”. T53: 1. Heinz Frei (Svi) 1h26’02“, 2. Oivind Sletten (Nor) 1h30’37”, 3. Cornel Villiger (Svi) 1h41’20”. T54: 1. Marcel Hug (Svi) 1h21’22”, 2. Masazumi Soejima (Gia) 1h21’22”, 3. Ralph Brunner (Ger) 1h23’51”. Non udenti: 1. Antonio Gassa 3h13’04”, 2. Francesco De Simone (Sport Sordi) 3h15’52”, 3. Danilo Testa (Club Alzano) 3h58’09”. CAMPIONATO ITALIANO T53/54: 1. Enzo Masiello (Sport di più) 1h31’01”, 2. Federico Mestroni (Pol. Nordest) 1h43’20”, 3. Giorgio Camorani (Imola Sacmi Avis) 1h49’06”. CAMPIONATO ITALIANO IPOVEDENTI: 1. Carlo Costa (Gs Non Vedenti Vercelli) 2h55’23”, 2. Paolo Barbera (Gs Orobico) 3h17’13”, 3. Antonino Romeo (Violetta Club) 3h28’59”. CAMPIONATO ITALIANO NON VEDENTI: 1. Carlo Durante (Polha Conegliano) 3h25’39”, 2. Guglielmo Boni (Gs Orobico) 3h37’33”. CAMPIONATO ITALIANO AMPUTATI: 1. Walter Endrizzi (Insieme New Foods Vr) 2h33’56”, 2. Gianfilippo Mirabile (Città di Genova) 3h18’36”, 3. Marco Turi (Basket e non solo) 4h57’07”.

Donne: 1. Marcella Mancini (Runners Team 99) 2h35’24”, 2. Dolores Pulido (Spa) 2h39’28”, 3. Josephine Njoki Wangoi (Ken) 2h48’19”, 4. Donatella Vinci (Road Runners Club Milano) 2h56’26“, 5. Francesca Macali (Comando Scuole Esercito) 2h58’31“, 6. Maddalena Carrino (Podistica Taras) 2h59’23”, 7. Britt Helgesen (Nor) 3h06’16”, 8. Valentina Marzano (Atl. Casalini) 3h07’51“, 9. Jacqueline Lovari (Running Evolution) 3h11’12”, 10. Noemi Mogliani (Recanati) 3h14’52”. Disabili. Handbike: 1. Mirjana Ruznjak (Cro) 1h35’00”, 2. Valeria Corazzin (Arep Villorba) 1h56’40”, 3. Marina Perlato (Giambenini) 2h05’20”. T53: 1. Francesca Porcellato (Insieme New Foods Vr) 1h36’54”. T54: 1. Sandra Graf (Svi) 1h35’44”, 2. Shelly Woods (Gbr) 1h37’44”, 3. Aria Hernadez Rodrigues (Mes) 1h44’29”. CAMPIONATO ITALIANO T53/54: 1. Francesca Porcellato (Insieme New Foods Vr) 1h36’54”, 2. Antonella Munaro (Aspea Pd) 2h35’13”.


Nella foto Michelacci l’arrivo di Francis Kirwa

Maratona di Madrid allo spagnolo Martinez


Lo spagnolo Chema Martinez ha vinto la Maratona di Madrid. In 2 ore, 12 minuti e 42 secondi Martinez ha preceduto il kenyano Frederick Cherono, secondo davanti ai connazionali Abraham Keter (2h14'48) e Robert Cheruiyot (2h15'32"). Nella gara femminile successo della keniana Rael Kiyara, vincitrice in due ore, 36 minuti e 15 secondi davanti all'etiope Derartu Tulu (2h36'32") e all'algerina Kenza Dahmani (2h39'38").
repubblica.it

Bernabei e la Bucci primi a Bologna

Andrea Bernabei (Atl.Imola) è il vincitore della quarta edizione della “Maratona di Bologna e dei Castelli Medievali”, la classica 42 chilometri e 195 metri organizzata dal Circolo ATC Dozza. L’imolese ha vinto per la seconda volta consecutiva la manifestazione: si presentava infatti da campione uscente, dopo la vittoria nell’edizione 2007. Bernabei si è sbarazzato dei compagni di fuga, Giannini e Quadri, intorno al 15. km, involandosi in completa solitudine verso il traguardo, raggiunto in 2h40:10. Per il secondo posto Ivano Giannini (Atl. Blizzard, 2h44:29) l’ha spuntata su Luigi Quadri (Circolo Dozza, 2h45:02). La gara femminile è stata un assolo della livornese Barbara Bucci (GS Lammari), che ha chiuso in 3h14:29 davanti a Samanta Bonaccorsi (Gs Gabbi, 3h29:16) e Fernanda Spadaccini (Pol. San Rafèl, 3h46:32).

(Marco Tarozzi-Addetto Stampa)
fidal.it

   

IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE

Classifica Half Marathon I COLORI DEL NAVIGLIO 2008

Classifica 2008

A keniano Kirwa maratona S.Antonio


Il keniano Francis Kirwa si e' aggiudicato la maratona di Sant'Antonio con il tempo di 2 h 11'00, 2/o Alberico Di Cecco staccato di 2'9''. 3/o l'altro keniano Haaron Kiplimo Toroitich. Fra le donne, successo di Marcella Mancini in 2 h 35'24''. Fra gli oltre 3.000 partecipanti anche l'ex pilota di F.1 Alex Zanardi (FOTO), che nonostante due cadute con la sua hand bike, si e' piazzato 13/o. 'Devo ancora prendere confidenza con questo mezzo, ma correre mi piace', ha commentato Zanardi.
raisport.rai.it

Classifica Maratona Sant'Antonio 2008

Classifica generale, hand bike

Correre si ma occhio alle scarpe


Uno dei problemi che affligge coloro che decidono di cominciare a correre è: che scarpe mi metto? Rovistando tra le vecchie scarpe, quasi sempre, se ne trovano un paio da tennis, da pallavolo o semplicemente da ginnastica, ricordo della nostra adolescenza. Si calzano e siamo convinti di aver “trovato la scarpa per i nostri piedi” anche se si trascura un piccolo particolare: i nostri piedi dentro a quelle scarpe dovranno correre o almeno camminare. La scarpa è l’attrezzo più importante del podista! La prima volta può andare bene anche la scarpa da tennis o da ginnastica, ma per continuare è necessario prestare molta attenzione al tipo di calzature da indossare e alle loro caratteristiche.
Esiste una classificazione delle scarpe da corsa che sarà necessario usare come punto di riferimento per essere sicuri di avere ai piedi la scarpa ideale. Una prima suddivisione basata sul peso suddivide le scarpe in: “superleggere” che sono quelle scarpe che non superano mai i 250 grammi, adatte a podisti molto evoluti e leggeri, da usare solo in gare su strada;  “intermedie” quelle che vanno dai 250 grammi ai 320 grammi, adatte a podisti esperti, possono essere usate per la gara da atleti piuttosto pesanti o da principianti leggeri; nelle scarpe “da allenamento” si collocano tutti i modelli di peso superiore ai 300 grammi, ideali per i principianti e per i podisti pesanti. Il prezzo di questi tipi di scarpe si aggira mediamente fra le 150.000 e le 250.000.
Le indicazioni che vi ho fino ad ora fornito non sono ancora sufficienti per scegliere le scarpe più adatte a voi. Dovete infatti sapere qual è il vostro livello di “pronazione”  durante la fase di appoggio del piede durante la corsa. Per pronazione si intende quell’azione di cedimento verso l’interno effettuata dall’arco plantare, nella fase in cui deve sopportare il peso di tutto il corpo; può essere più o meno accentuata per cui si parla di “iperpronazione”, può variare da soggetto a soggetto oppure può addirittura essere assente. Se non c’è pronazione, possiamo rilevare un movimento di “supinazione” per cui il piede tende ad appoggiare maggiormente  verso l’esterno in fase di appoggio, chi ha questo problema consuma le scarpe sul lato esterno, non solo a livello del tallone ma anche nella parte anteriore della calzatura. Se non si rileva né una pronazione, né supinazione, si parla di appoggio “neutro”. La scelta della scarpa non potrà quindi trascendere da questa osservazione che può essere fatta o da un tecnico ortopedico o dallo stesso negoziante di scarpe. In base a tale suddivisione del tipo di appoggio esistono scarpe dotate di “massimo ammortizzamento” per gli atleti con appoggio neutro o in supinazione e scarpe “stabili” per tutti i runner che necessitano di calzature con caratteristiche antipronazione. Per vedere se l’appoggio è in supinazione o in pronazione è necessario osservare l’azione di corsa che può essere eseguita anche su di un tappeto rullante. Un gran numero di ditte costruttrici tendono a fare scarpe antipronazione perché la maggior parte, man non tutta, della popolazione presenta questa caratteristica. Attenzione dunque! Calzare scarpe non adatte al proprio tipo di appoggio è un errore che può provocare dolori ai tendini o ai muscoli degli arti inferiori. La scarpa antipronazione è individuabile controllando la parte interna dell’intersuola che generalmente è colorata di grigio. I primo passo per iniziare a correre è dunque quello scegliere una scarpa il più possibile adatta alle proprie caratteristiche. Alle categorie citate fin qui, alle quali appartengono  tutti i modelli comunemente usati per gli allenamenti e le gare su strada, se ne affiancano altre tre: “donna” o “lady” o ancora “woman” che include calzature studiate specificatamente per rispettare le piccole differenze dell’anatomia del piede femminile e che consiglio a tutte le atlete; le “trail running” per chi ama la corsa in montagna o comunque lontano da terreni asfaltati e infine tutte le scarpe “chiodate” e” specialistiche” che includono modelli per tutte le specialità dell’atletica che si praticano in pista.
Quindi come ben capite la scelta della scarpa per correre non può essere lasciata al caso, né tantomeno può dipendere da fattori prevalentemente estetici, bensì deve essere una scelta accurata e precisa in base alle caratteristiche del proprio piede. Quindi occhio alla scarpa e, … ci rivediamo a correre.

Fulvio Massini training Consultant coordinatore tecnico RW Italia

Baldini, 20 giorni di stop


Brutte notizie per Stefano Baldini: l'olimpionico di maratona dovra' stare fermo per circa 20 giorni a causa di una frattura da stress. Baldini si e' sottoposto ad una risonanza magnetica che ha evidenziato uno strato di pre-fratturazione nella zona mediale del piatto tibiale sinistro. L'atleta si era infortunato durante la maratona di Londra del 13 aprile. 'Credo - ha commentato un contrariato Baldini - che stare male non sia il modo migliore di avvicinarsi ai Giochi'.
raisport.rai.it

Brugnetti, ottimo bis all'Etna Race Walking

Si è conclusa al meglio la quarta edizione dell’Etna Race Walking, la gara internazionale di marcia su strada che annualmente porta a San Pietro Clarenza i migliori specialisti del “tacco punta”. A vincere il Memorial Gianni Corsaro, quest'anno valido anche quale prima prova del Grand Prix è stato il vincitore del 2007, l’olimpionico Ivano Brugnetti. L’atleta delle Fiamme Gialle infatti ha nettamente dominato sin dal primo giro e con estrema facilità la gara, chiudendo la prova con l’eccellente tempo di 39:51. “Un buon test- commenta a caldo il campione olimpico- in vista della Coppa del Mondo e soprattutto delle Olimpiadi di Pechino”. Secondo posto per il compagno di squadra Marco Giungi col tempo di 40:29; si è piazzato al terzo gradino del podio invece,
col tempo di 42:45:, Fortunato D’Onofrio dell’ A.S.D. Bruni Atl.Vomano.

In campo femminile “Trofeo Diadora” per la bielorussa Elena Ginko (46:44), che si è aggiudicata la prova davanti alle azzurre Rossella Giordano (Fiamme Azzurre) ed Elisabetta Perrone (Forestale). Anche in questo caso una marcia solitaria sin dalle prime battute, ha fatto di Elena Ginko la campionessa indiscussa della gara riservata alle donne.

Nella prova di apertura riservata ai master e valida per i Campionati di Società vittoria tra le donne di Costa Ferreira Iracem (Athena Triathlon Siracusa), mentre tra gli uomini la vittoria è andata a Papa Alessandro (Pol. Astro 2000).

Le immagini della gara verranno trasmesse in differita su Rai Sport Satellite Mercoledì 30 aprile alle ore 18,00.

Comunicato Stampa Etna Race Walking)

Ordine d’arrivo gara maschile:
1. Brugnetti Ivano (FF.GG.) 40:51
2. Giungi Marco (FF.GG.) 42:45
3. D’Onofrio Fortunato (A.S.D. Bruni Atl.Vomano) 42:54
4. Garcia Bragato Jesus Angle (Spagna) 42:54
5. Griffin Colin (Irlanda) 43:05
6. Gandellini Alessandro (FF.OO.) 43:31

Ordine d’arrivo gara femminile
1. Ginko Elena (Bielorussia) 45:33
2. Giordano Rossella (FF.AA.) 47:31
3. Perrone Elisabetta (Forestale) 48:02
4. Trapletti Valentina (Esercito) 49:30
5. Ragonesi Agnese (Atl.2001 S. Pietro Clarenza) 50:10
6. Palmisano Antonella (Pol. Don Milani) 51:19

Nella foto: un'immagine della gara maschile (foto organizzatori)
fidal.it

   

TUTTI I RISULTATI

sabato 26 aprile 2008

A Padova Di Cecco contro i kenyani

Non ci sarà Migidio Bourifa, alla Maratona di Sant’Antonio a Padova che domenica andrà a completare l’aprile delle classiche italiane sui 42,195 km. Il campione italiano 2007 non ha ancora recuperato dalle fatiche della Maratona di Parigi conclusa al 19. posto e ha preferito rinunciare alla classica veneta che però mantiene intatta la sua caratteristica di sfida fra Italia e Kenya. A tenere alto l’onore nazionale ci penserà Alberico Di Cecco, che dopo il ritiro per affaticamento muscolare a Parigi affida al percorso di Padova le sue speranze di scendere sotto le 2h10:30 e quindi agguantare il biglietto per Pechino. Un’impresa difficile, viste le caratteristiche non propriamente velocissime del percorso veneto, ma nella quale Di Cecco sarà stimolato dalla presenza di alcuni corridori kenyani di buon livello come Mark Bett, tesserato per la società organizzatrice e al suo esordio in maratona, ma con una perla nel suo pedigree come la miglior prestazione mondiale sull’insolita distanza dei 10000 metri indoor in 27:50.29. Inoltre ci saranno Haron Toroitich, con un personale di 2h08:34, già vincitore a Carpi nel 2004; Henry Serem secondo a Padova nel 2005 e 2006 e con un record di 2h10:04 e Philip Biwott, secondo lo scorso anno a Carpi e terzo a Treviso. Un cast di livello che potrebbe portare il vincitore a scendere sotto il primato della manifestazione di 2h10:38.

In campo femminile la punta italiana è Marcella Mancini, anche lei reduce dalla Maratona di Parigi conclusa al 12. posto in 2h35:47. A Padova la portacolori del Runner Team 99 ha già vinto nel 2003 e 2006, conquistando in quest’occasione anche il titolo italiano. Sulla sua strada tre atlete spagnole, le gemelle Teresa e Dolores Pulido (quest’ultima terza a Padova nel 2004) e Isabel Eizmendi, con un personale di 2h31:53. La favorita però dovrebbe essere la rumena Alina Gherasim, con un personale di 2h28:17, atleta dal grandissimo passato (nel suo curriculum spiccano la vittoria alla Maratona di Parigi 1996 e l’argento ai Mondiali su strada 1998 sulla distanza dei 10 km).

La gara padovana partirà come di consueto da Vedelago alle ore 8,50 per concludersi nell’abituale scenario dell’immensa piazza di Prato della Valle. TV: è prevista la diretta su Rai Tre dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

g.g.

Nella foto: Marcella Mancini (foto organizzatori)
fidal.it

   

IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE

Classifica Maratona Di Bologna E Dei Castelli Medievali 2008

Classifica generale

Classifica Sulle Orme di Enea 2008

Classifica 2008

Classifica 8^ Giro delle Ville Tuscolane 2008

Classifica

Classifica 4^ Etna Race Walking 2008

Classifica

venerdì 25 aprile 2008

Baldini, altra tegola: 20 giorni di stop

Una brutta notizia per Stefano Baldini. Gli accertamenti diagnostici ai quali il campione olimpico di maratona si è sottoposto nel tardo pomeriggio di oggi a Varese (una risonanza magnetica eseguita dal dottor Eugenio Genovese), hanno evidenziato uno strato di pre-fratturazione – il cosiddetto stress response – nella zona mediale del piatto tibiale sinistro. Una condizione che obbligherà l’azzurro ad uno stop di 30 giorni, a far data dal probabile momento della lesione, avvenuto nel corso della maratona di Londra del 13 aprile scorso.

“Ero appena riuscito a smaltire la delusione per il risultato non proprio positivo – le parole di Baldini – ed ecco cadermi sulla testa una nuova tegola. Dieci giorni fa, nel corso della gara, e soprattutto dopo, avevo avvertito un fastidio in quella zona. Speravo si trattasse di un problema passeggero, invece, il perdurare del dolore ha indotto il dottor Fiorella a consigliarmi di eseguire un approfondimento, dimostratosi più che opportuno. Non voglio fare drammi, ma a questo punto, le cose si complicano: siamo vicini all’Olimpiade, e credo che stare male non sia il modo migliore di avvicinarsi ai Giochi”. Secondo il dottor Giuseppe Fischetto, responsabile sanitario FIDAL, i ripetuti microtraumi in corsa sarebbero in parte responsabili del problema. Tesi che trova d'accordo Baldini: "Probabilmente è quella la ragione. Ma personalmente ci metto anche le difficoltà di postura emerse a causa dell'infortunio patito ai societari di cross di Monza. Subito dopo, nella fase di ripresa, avevo avuto problemi al ginocchio destro, e questo deve aver influito sull'assetto di corsa, fino alla lesione ossea evidenziata oggi. Sull'altra gamba".

giovedì 24 aprile 2008

Tre giorni di atletica fra pista e strada

Il lungo weekend che unisce la Festa della Liberazione alla domenica prevede molti appuntamenti di rilievo per l’atletica, a cominciare dalla Maratona dei Castelli Medievali che unisce Vignola a Bologna e che restituisce alla città felsinea il fascino di una gara sui 42,195 km, insieme a quello della mezza maratona. La provapiù lunga prevede la partenza da Via Mazzini di Vignola alle ore 9,30 per concludersi ai Giardini Margherita di Bologna. Un percorso rinnovato e che gli organizzatori garantiscono molto veloce: i partecipanti dovrebbero superare il centinaio, con favorito lo stakanovista della Recastello Emanuele Zenucchi.

Appuntamenti di mezza maratona sono previsti per domenica con la Maratonian di Primavera a Merano, una gara di altissimo prestigio visto il parco di partecipanti proveniente non solo da Italia e Africa ma anche dai Paesi europei limitrofi, tanto è vero che l’ultima vittoria italiana risale al 2002 grazie a Maria Cocchetti. Maratonina anche a San Nicandro Garganico in Puglia, mentre prove su distanze minori ma sempre nel calendario nazionale sono previste venerdì a Porto Potenza Picena (Mc) con la Marcialonga della Liberazione sui 10 km e domenica a Montecchio di S.Angelo (pu) con la Corsa Podistica del Foglia sulla stessa distanza. In Campania due prove originali, come la Maratonisole, la gara a tappe per i centri di Ischia, Capri e Procida, e l’ora di corsa del Lago d’Averno prevista per domenica.

Ma non ci sarà solamente la strada nel fine settimana: si mette infatti in moto anche l’attività su pista nazionale, intanto con il Trofeo della Liberazione indetto dalla Lega Atletica Uisp in varie sedi italiane, poi con lo Junior Meeting di Conegliano di venerdì. Il tutto in attesa la settimana prossima dell’avvio della stagione ufficiale con la fase regionale dei Campionati di Società.

g.g.

Nella foto: la partenza della Maratona dei Castelli Medievali dello scorso anno (foto organizzatori)
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Maratona S.Antonio: una gara, quattromila storie


Dall’onorevole Bitonci, sindaco di Cittadella, al principe Govi, sino ai cani Wendy, Leyla e Stella: i tanti personaggi di questa edizione. E don Massimo sfida don Paolo e don Danilo. Ogni maratona si porta dietro le storie dei tanti piccoli e grandi campioni che affollano le sue strade. E’ così anche per questa nona edizione della Maratona S.Antonio. Domenica, lungo i 42,195 chilometri che da Vedelago portano in Prato della Valle, non ci sarà solo il confronto di cartello tra Di Cecco, Bourifa e Bett. Ci saranno anche le sfide di tutti quegli atleti che più raramente si conquistano le copertine dei giornali ma che, con le loro vicende, rendono «viva» questa disciplina. Eccone alcune.

LA DISFIDA SACERDOTALE
Tra le varie categorie che a Padova si contendono il titolo italiano c’è anche quella dei sacerdoti e degli ordini religiosi. In gara ci saranno anche tre parroci padovani. Due sono vecchie conoscenze della corsa, come don Paolo Formenton, della parrocchia Buon Pastore di via Tiziano Minio, e don Danilo Miotto, sacerdote a Rubano. Uno, don Massimo De Franceschi, della parrocchia del Cristo Risorto, in via Cardan, è al debutto assoluto. «Loro partono avvantaggiati rispetto a me: hanno più esperienza – racconta scherzando quest’ultimo – Ho cominciato a correre dopo aver smesso di fumare e questo sarà il mio esordio». Al via anche frate Claudio Pantaleo, di Urbino, e il seminarista statunitense Luke Dundon, attualmente residente a Città del Vaticano.

MASSIMO BITONCI PUNTA A UNA GARA… ONOREVOLE
E’ uno dei volti nuovi della politica italiana. Ma è un volto nuovo anche per la Maratona S.Antonio. Massimo Bitonci, primo cittadino del comune di Cittadella (Padova) e da poco eletto in parlamento nelle file della Lega, correrà per la prima volta la Vedelago-Padova. Questa non è però il suo esordio in assoluto nella distanza: da quattro stagioni tesserato per Assindustria Sport, società organizzatrice, ha già corso a New York, partecipando anche a molte corse su strada amatoriali. Ha un primato personale di 3 ore e 50’.

WILLIAM GOVI, UNA CERTEZZA
Ha disputato la sua prima gara il 3 settembre 1978. William Govi, da quel giorno, non si è più fermato. Nel 2002 ha festeggiato la sua 500^ maratona organizzandone una davanti alla sua casa di Albinea (Reggio Emilia). Nel frattempo ne ha corse altre 170. Qualcuno si è pure preso la briga di calcolare che, da quando è nato, ha coperto correndo quasi 135 mila chilometri. Nella vita fa il disegnatore meccanico, ma nell’ambiente è noto come il «principe dei maratoneti». E il motivo non occorre spiegarlo.

GIANNI E CELESTINA, QUANDO SI CORRE IN DUE
La maratona si può correre anche in due. E’ quello che faranno Gianni Cazzola e sua madre Celestina. Gianni, 34 anni, di Montebelluna (Treviso) correrà la sua maratona spingendo la carrozzina della madre disabile.

IAN E JASMINE, FRATELLI D’AUSTRALIA
Sono fratelli e correranno a Padova. Sin qui niente di strano. La particolarità sta nel fatto che Ian e Jasmine Gibbs, 51 e 49 anni, provengono dall’Australia, per l’esattezza da Bunbury, lato occidentale del continente.

MIOZZO E CIAN: CICLISMO E VOLLEY INCONTRANO IL PODISMO
Uno, Flavio Miozzo, padovano di Curtarolo, è direttore tecnico della Tenax-Menikini, e ha debuttato in una maratona l’anno scorso, proprio nella Vedelago-Padova. L’altro, Federico Cian, è lo scout dell’Antonveneta, club padovano del campionato di volley di A/1: in sostanza è l’uomo che si occupa delle statistiche e dello studio degli avversari. Domenica 27 aprile correrà la sua prima maratona.

UNA GARA CON LE STELLETTE
Per la prima volta, la Maratona S.Antonio assegnerà anche i titoli italiani dell’Esercito. Saranno un’ottantina gli ufficiali, i sottufficiali e i volontari alla partenza a Vedelago.

GIANFRANCO NATOLI, UN CICLONE DI GIORNALISTA
Ha un personale di 3 ore e 50’ e ha già partecipato a nove maratone, correndo anche ai Mondiali Master di Riccione, nel 2007. Gianfranco Natoli, giornalista de “Il mattino di Padova” stavolta, però, lascerà stare le scarpe da ginnastica per gareggiare tra i cicloni, in handbike. «Ho sempre ammirato questi atleti e voglio provare a capire come affrontano la gara e quali difficoltà incontrano» spiega. Antonella Munaro, anche quest’anno al via della categoria paraplegici T53, gli ha dato qualche dritta. Gianfranco racconterà poi la sua esperienza dalle colonne del quotidiano padovano.

IL PIU’ VECCHIO, IL PIU’ GIOVANE
A Padova ha già corso più volte e anche domenica non vuole mancare. E’ Lino Tadei, aostano di Sarre, nato il 9 luglio del 1921, con i suoi 87 anni il più anziano tra gli atleti al via. La più giovane è Angela Gargano, nata l’11 settembre del 1989 a Barletta (Ba) e tesserata per l’Atletica Agropoli Hotel-Ilceppo. In campo maschile, il più giovane è invece il padovano Enrico Peron (nato il 29 maggio ’89), di Borgoricco.

WENDY, LEYLA E STELLA: SARA’ UNA CORSA A MISURA DI CANE
Tra le habituée della Maratona S.Antonio c’è Wendy, un pastore tedesco di Broni (in provincia di Pavia) che insieme al suo proprietario, Giovanni Paganin, ha incuriosito molti spettatori negli ultimi anni. Wendy ha 11 anni ed è stata regolarmente iscritta con tanto di certificato medico. Stavolta, però, si ritroverà in compagnia. Al suo fianco ci sarà infatti anche la sua «amica» Leyla, altro pastore tedesco di due anni, sempre di proprietà del signor Paganin. Ma non è finita qui: in gara ci sarà pure Stella, bastardina del 2003 al via assieme al suo padrone Leonardo Candian, di Vigonovo (Venezia). «L’ho prelevata al centro del cane abbandonato e subito ho visto che non stava mai ferma – dice – quando corriamo assieme, l’impressione che diamo è che sia lei a tirare me. Questa, però, è la sua prima maratona».
Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova

La Sicilia lancia l'Etna Race Walking

Si svolgerà venerdì pomeriggio, sulle strade di San Pietro Clarenza (Catania), la quarta edizione dell'Etna Race Walking, manifestazione internazionale di marcia su strada che vedrà la partecipazione di diversi atleti di livello mondiale. Su tutti, il campione olimpico di Atene 2004 Ivano Brugnetti (Fiamme Gialle), che sfiderà sui 10 chilometri di percorso lo spagnolo Garcia Bragado, e gli altri azzurri Marco Giungi (Fiamme Gialle) e Fortunato D’Onofrio (Bruni Atl.Vomano). Tra le donne, la bielorussa Yelena Ginko affronterà Rossella Giordano (Fiamme Azzurre), Elisabetta Perrone (Forestale), Gisella Orsini (Forestale), Valentina Trapletti (Esercito) e Agnese Ragonesi (Esercito). Madrine della gara, Annarita Sidoti ed Erica Alfridi, che tanti successi hanno colto in anni recentissimi con la maglia azzurra sulle spalle. Nel corso della conferenza stampa di oggi, l'olimpionico di Mosca 1980 Maurizio Damilano, ha ricevuto il premio "Etna". Le gare si svolgeranno a partire dalle 14.20 (campionato italiano di società Master su strada); seguiranno la gara uomini (15.30) e quella donne (16.40). Una sintesi della giornata sarà trasmessa da Rai Sport Satellite, mercoledì 30 aprile, a partire dalle ore 18.
fidal.it

«Il veneto corre» si fa in tre


Continua il tour internazionale di Padova, Venezia e Treviso: nel fine settimana della Maratona S.Antonio, tappe anche a Vienna e a Madrid. Non ci sarà solo la Maratona S.Antonio. Il calendario internazionale delle corse su strada domenica 27 aprile propone altri due appuntamenti di primissimo livello, a Vienna e Madrid. Appuntamenti a cui le Tre Maratone non possono mancare: lo stand che accomuna Padova, Venezia e Treviso questa settimana si farà letteralmente… in tre e sarà presente sia all’Expo allestito in Prato della Valle, sia a quelli della capitale austriaca e della capitale spagnola. Insomma: dove c’è maratona c’è il Veneto, con i suoi itinerari storici, artistici e gastronomici.

L’Expo di Padova aprirà i battenti alle 10 di mattina di venerdì 25 aprile, per proseguire sino alle 17 di domenica. Qui gli atleti potranno ritirare il proprio pacco gara, trovando anche uno stand gastronomico aperto a tutti e la possibilità di degustare prodotti tipici locali e di partecipare al Pasta Party, al Pizza Party, e agli spettacoli in piazza, con giochi e animazione per i bambini.
Anche il Vienna City Marathon Expo spalancherà le proprie porte alle 10 di venerdì mattina, pronto a ricevere i circa 25 mila atleti iscritti alla gara austriaca, giunta alla sua venticinquesima edizione. I 4.000 metri quadri dell’«Expodepor 2008» di Madrid accoglieranno invece atleti e visitatori già dalle 11 di giovedì 24 aprile, per la trentunesima edizione della manifestazione spagnola.

Dopo le tappe di Parigi, Londra e Rotterdam, continua dunque il tour internazionale delle Tre Maratone, promosso dalla Regione per far conoscere i tre avvenimenti sportivi e lo splendido territorio che fa loro da sfondo. Il «Veneto corre», e non si stanca mai.
Diego Zilio
Ufficio Stampa "Maratona, il turismo veneto corre"