sabato 24 novembre 2007

La Jones perde tutto


Due anni di squalifica per doping a partire dall'8 ottobre, e la richiesta esplicita al CIO di ritirare le medaglie olimpiche: è la decisione sulla velocista americana Marion Jones presa oggi dalla IAAF, la federazione mondiale dell'atletica.
La IAAF ha deciso di annullare tutti i risultati di Marion Jones ottenuti dal 1° settembre del 2000, con conseguente restituzione di tutti i premi in denaro, e chiesto al Cio la squalifica dalle gare olimpiche di Sydney, dove Marion vinse tre medaglie d'oro e due di bronzo, considerando che l'uso di doping ammesso dalla statunitense è precedente alle Olimpiadi australiane. La Federazione mondiale dell'atletica ha anche confermato lo stop di due anni già imposto alla Jones dagli organi competenti americani.

Una notizia marginale l'ultima, tenendo presente che l'americana aveva già deciso di essersi ritirata dalle competizioni dopo aver confessato in lacrime lo scorso 5 ottobre di aver assunto steroidi e di aver mentito agli agenti federali. La squalifica è retroattiva e viene considerata partire dall'8 ottobre scorso. Durerà fino al 7 ottobre 2009.

La IAAF ha spiegato le decisioni prese nel seguente comunicato: "Considerando che Marion Jones ha riconosciuto di aver fatto uso di una sostanza vietata a partire dal primo settembre 2000, la IAAF ha comminato una sospensione di di due anni. Il consiglio della federazione internazionale di atletica ha anche fatto la richiesta al comitato esecutivo del Cio di squalificare la Jones e le staffette femminili degli Stai Uniti (4X100 e 4X400) dei Giochi di Sydney e di ordinare la restituzione al Cio delle medaglie".

Fonte eurosport.yahoo.com

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