mercoledì 23 aprile 2008

Ultramaratona: Ciserano porta gli atleti italiani in cima al mondo


In un precedente articolo commentando gli esiti record delle iscrizioni avevo segnalato la possibilità che fossero battuti anche i record in gara.
Questo è avvenuto e con risultati che vanno al di là delle più rosee previsioni. E' bene fare subito una considerazione sul tracciato di gara. Il tracciato misurato ed omologato dai giudici della FIDAL, è un tracciato stradale abbastanza tortuoso e con alcuni tratti, di terreno non proprio liscio anche se non sconnesso (gli organizzatori per ovviare al massimo l'inconveniente hanno coperto questi tratti con della moquette, che ha reso accettabile questo piccolo inconveniente). Vi era poi un tratto abbastanza stretto in cui i corridori più veloci avevano, soprattutto nella fase iniziale dove i concorrenti viaggiavano ancora in gruppo, qualche difficoltà di sorpasso. Ho segnalato le difficoltà del percorso, per evidenziare che i risultati raggiunti assumono ancora maggiore valore.
Prima di passare nel dettaglio vorrei aggiungere che tutti i concorrenti, tranne qualche eccezione, erano italiani. Sicuramente se ai nastri di partenza ci fossero stati atleti di altre nazionalità avremmo assistito a delle prestazioni ancora più eclatanti.
Iniziamo dalla 24 ore.
Battuti i record della gara. Il nuovo primato di km 261,054 fatto registrare da Yiannis Kouros, supera quello di 241,378 che era stato stabilito da Sergio Orsi nel 2005. L'atleta toscano, presente alla manifestazione, ha subito detto di voler essere presente il prossimo anno per poterselo riprendere.
Il record femminile 226,130 stabilito da Monica Casiraghi, non solo "frantuma" quello precedente (194,445 stabilito nel 2003 da Elvira Zoboli) ma è anche la nuova miglior prestazione assoluta italiana e stagionale.
Ricordo che Monica si è classificata in seconda posizione assoluta battendo tutti gli atleti "maschi" italiani. Credo che sia la prima volta, che in una gara valida per un titolo nazionale di atletica, la prestazione femminile sia migliore di quella maschile. Come ultima considerazione sulla 24 ore segnalo che ben sei atleti (tra cui una donna!) hanno superato il muro dei 200 km che è il limite ideale di eccellenza in questo tipo di gara.
La 12 ore, era per la manifestazione, una novità.
Introdotta dai Runners Bergamo per "movimentare" le ore notturne, si fin da subito rilevata coma una gara vera. La lotta per il primato tra i due protagonisti Stefano Signorelli ( 128,479 km) e Osvaldo Beltramino (124,290 km) ha fatto si che i due atleti si posizionassero nelle primissime posizioni tra le prestazioni stagionali. Analogo discorso in campo femminile. La distanza percorsa km 105,585 posiziona Monica Baracchetti in nona posizione assoluta stagionale.
Crediamo che con queste premesse anche la 12 ore possa essere inserita in pianta stabile tra le gare organizzate dai Runners Bergamo.
Infine la 6 ore. Dal punto di vista agonistico è stata la più sofferta ed ha vissuto su di un doppio binario: la lotta per il primo posto e per il primato italiano tra Monica Carlin e Paola Sanna e la lotta solitaria contro il cronometro di Marco Boffo.
Per quanto riguarda la gara femminile, devo personalmente dire che tutte e due le atlete avrebbero meritato la vittoria, ma questo come sappiamo non è possibile. La vittoria è andata a Monica (km 80,705) che non solo ha stabilito il record della gara, ma anche la miglior prestazione nazionale. Per dover di cronaca anche la distanza percorsa da Paola (km 80.312) è superiore al vecchio record.
In campo maschile Marco Boffo con km 89,633, non solo ottiene il record della gara, ma sfiora per pochissimo il record italiano (di km 90,00 detenuto da Mario Ardemagni).
In conclusione vorrei sottolineare il perfetto allestimento della manifestazione dai Runners Bergamo, che hanno curato l'organizzazione in ogni minimo dettaglio. Questo non è "farina del mio sacco" ma il sunto dei commenti e delle affermazioni raccolte dagli atleti sia in gara che al termine della stessa.

NB per i puristi del lessico "atletico".
In caso di gare di questo tipo non di dovrebbe usare il termine "record" ma "miglior prestazione".
Di Fausto Dellapiana addetto stampa ASD Runners Bergamo

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