giovedì 20 marzo 2008

Gebre: "Pechino? Non voglio suicidarmi"


Il due volte campione olimpico dei 10 mila conferma che non parteciperà alla maratona olimpica: «In Cina troppo smog, devo difendere la mia salute». Ma la federazione etiope spera ancora di fargli cambiare idea «Non mi va di andare a Pechino per suicidarmi». Haile Gebreselassie, in un'intervista al quotidiano spagnolo “El Pais”, ribadisce che non correrà la maratona alle prossime Olimpiadi e chiarisce perché ha rinunciato a gareggiare sulla distanza maggiore, sulla quale detiene il record mondiale, a causa dell'inquinamento atmosferico che nella capitale cinese potrebbe raggiungere livelli d'allarme durante le gare. «La mia è stata una scelta puramente personale che ho dovuto prendere per proteggere la mia salute. Non posso rischiare di mettere in pericolo il mio avvenire - ha detto il campione etiope, che soffre d'asma - e penso che partecipare alla maratona equivarrebbe a un suicidio. So che altri atleti cominciano ad avere dei dubbi e potrebbero esserci altre rinunce. La maratona di Pechino sarà impossibile per la combinazione di inquinamento atmosferico, caldo e umidità» teme Gebre, che però conferma la partecipazione alle qualificazioni dei 10 mila metri, distanza sulla quale ha vinto due ori ai Giochi (Atlanta 1996 e Sydney 2000) e quattro titoli mondiali consecutivi (1993, 1995, 1997 e 1999): «Ci tengo a vincere ancora in una gara olimpica e a partecipare ai Giochi di Pechino. Per questo ho deciso di correre i 10 mila, come già ad Atlanta, Sydney ed Atene».

SPERANZE - La Federazione etiope, però, non vuole arrendersi all’idea di perdere la possibilità di vincere una medaglia. E spera ancora che Gebre cambi idea a proposito della maratona. «Non ci ha ancora informati sulla sua decisione - dice il direttore tecnico federale Dube Jilo -. Per noi è ancora un elemento fondamentale in vista della maratona di Pechino. Sarebbe un duro colpo per la nostra nazionale se non cambiasse idea. Faremo le convocazioni finali dopo la qualificazione per la maratona, in programma il 30 aprile. Ma se Gebre rimane sulle sue posizioni, rischia di disturbare la nostra preparazione e di ridurre le nostre possibilità di vincere in questa gara a Pechino».
Fonte corrieredellosport.it

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