martedì 30 settembre 2008

Memorial Andriani nel segno di Baldini


Stefano Baldini si è aggiudicato il 14. Memorial Antonio Andriani chiudendo con una progressione nella seconda metà da gara la competizione corsa sotto la pioggia che già dal pomeriggio ha reso difficoltoso il tratto stradale con i sampietrini nelle zone del centro storico. Baldini veniva dalla Sicilia dove la notte precedente era stato 5. a Scicli: l'olimpionico di Atene ha staccato tutti a 2 km dal termine, quando Ottavio Andriani e Maurizio Leone gli erano rimasti più vicini, nell'ultimo giro è rinvenuto Mimmo Caliandro che con Pertile a ruota ha chiuso i tre gradini del podio. La saggezza tattica di Baldini ha prevalso sulla furia finale di Caliandro, che non ha tentato la volata lunga dando fiducia ai suoi mezzi nel finale. 26:32 il tempo di Baldini sugli 8,7 km del percorso con Caliandro staccato di 2 secondi e Pertile di 9. Quarto Maurizio Leone a 37, quinto Andriani a 38. Nella prova femminile netta vittoria della siciliana Anna Incerti, anche lei reduce dalle Olimpiadi di Pechino, che sui 5,8 m del percorso ha avuto ragione della forestale Deborah Toniolo chiudendo in 19:36 con 17 secondi sull'avversaria.

 

Nella foto: Stefano Baldini (archivio Fidal)
fidal.it

Assindustria campione d\'Italia!

Davanti a tutti, sul tetto d'Italia. Assindustria Sport torna dalle finali Oro dei campionati di società di Lodi con il risultato più bello, quello che permetterà di cucirsi sulle maglie lo scudetto. Per Padova è un momento di festa, perché quello conseguito dalla squadra maschile (grazie ai 479.5 punti raccolti nei due giorni di gare) è anche il primo titolo ottenuto da una società civile della città del Santo nella storia dell'atletica leggera italiana. Ed è il giusto premio a un gruppo unico, formidabile nella costanza dei suoi risultati e nella capacità di tenere alta la tensione sino all'ultima gara. Assindustria succede così alle Fiamme Gialle, vincitrici delle ultime sei edizioni della manifestazione, quando ancora era aperta ai gruppi sportivi militari. Quarto posto, invece, per la squadra femminile gialloblù, con 446 punti accumulati.

 

«Da anni inseguivamo questo risultato, che va diviso tra gli atleti, gli allenatori e lo staff della società  – racconta il professor Adriano Perrone, direttore tecnico del team – la vittoria premia un gruppo formidabile, nel quale probabilmente non ci sono atleti di primissimo piano ma in cui la capacità di lavorare assieme ha fatto la differenza. Il nostro segreto? Lo zoccolo duro della squadra è lo stesso da anni, i ragazzi si conoscono tutti e tutti sanno che la finale dei Societari è la gara più importante della stagione. Mi è spiaciuto un po' per le ragazze, che avevano i mezzi per salire sul podio, ma il loro quarto posto è comunque un ottimo risultato».

 

In tutto, gli atleti gialloblù hanno colto tre successi. Il più esaltante è stato forse quello ottenuto da Mattia Nuara nel salto in lungo (7.43 metri): un po' perché la sua era l'ultima prova individuale in programma, un po' perché ha gareggiato «menomato» da una contrattura, trovando il balzo che gli è valso il primo posto proprio all'ultimo tentativo. Vittorie anche per Jorge Balliengo nel lancio del disco (56.26) e, in campo femminile, con la regina del salto triplo, Magdelìn Martinez, senza rivali nell'ultima uscita di una stagione lunghissima (13.62).

 

Tanti, però, i podi conquistati, a partire dai secondi posti dell'azzurro Maurizio Bobbato nel doppio giro di pista, della staffetta 4x400 maschile e di Alessandra Finesso negli 800 metri; da segnalare anche la terza piazza del primatista mondiale dei 10.000 indoor Mark Bett, a Lodi di scena nei 5.000, quella di Marco Boni nell'asta, di capitan Giovanna Volpato nei 5.000, di Micaela Mariani nel martello, di Sofia Biancarosa nei 3.000 siepi e della staffetta 4x400 femminile.

 

I risultati di Assindustria a Lodi.

UOMINI. 100: Enrico Pra' Floriani 10"62 (5.), Luca Berti Rigo 10"68 (7.); 200: Pra' Floriani 21"76 (6.), Emanuele Bortolozzo 22"48 (16.); 400: Alessio Ramalli 49"10 (10.), Francesco Cappellin 49"44 (12.); 800: Maurizio Bobbato 1'48"64 (2.), Mattia Picello 1'51"08 (6.); 1500: Bobbato 3'49"38 (4.), Antonio Garavello 3'51"07 (6.); 5000: Mark Kipkinyor Bett 13'50"98 (3.), Andrea Sorgato 14'26"80 (9.); 110hs: Devis Favaro 14"60 (4.); 400hs: Stefano Bontumasi 54"04 (4.), Samuele Zago 1'01"55 (19.); alto: Guido Rado 1.95 (10.), Luca Tonello 1.90 (12.); asta: Marco Boni 4.90 (3.), Fabio Mattiazzi 3.60 (13.); lungo: Mattia Nuara 7.43 (1.), Davide Libralon 6.29 (17.); triplo: Marco Bonaiuti 13.75 (12.), Davide Libralon 13.71 (13.); peso: Boris Delcev 14.11 (11.), Daniel Compagno 12.40 (22.); disco: Jorge Esteban Balliengo 56.26 (1.), Compagno 46.96 (9.); martello: Marco Quintarelli 60.04 (4.), Michele Ongarato 54.79 (10.); giavellotto: Fabio Caldon 55.77 (9.), Ongarato 51.97 (14.); marcia 10km: Igor Sapounov 51'25"16 (10.); 4x100: Andrea Oliverio-Pra' Floriani-Bortolozzo-Berti Rigo 42"00 (5.); 4x400: Cappellin-Picello-Ramalli-Paolo Zani 3'14"54 (2.).

DONNE. 100: Amandine Allou Affoué 11'92 (4.), Elena Menegaldo 12"77 (17.); 200: Allou Affoué 25"47 (13.), Natascia Marchetti 25"75 (14.); 400: Alessia Tomassetti 57"04 (5.), Silvia Marsiglio 58"47 (11.); 800: Alessandra Finesso 2'08"82 (2.), Giada Mele 2'16"43 (15.); 1500: Finesso 4'39"59 (11.), Letizia Titon 4'57"42 (15.); 5000: Giovanna Volpato 16'22"20 (3.), Sofia Biancarosa 17'57"83 (10.); 3000 siepi: Biancarosa 11'32"59 (3.); 100 hs: Alessandra Pietrogrande 14'91 (10.); 400 hs: Anna Guerrera 1'00"68 (4.), Marsiglio 1'05"96 (13.); alto: Martina De Laurentis 1.60 (13.), Angela Granzo 1.50 (14.); asta: Francesca Zanini 3.30 (12.), Valeria Abate 2.90 (14.); lungo: Magdelìn Martinez 6.00 (4.), Marzia Gaudenzi 5.51 (11.); triplo: Martinez 13.62 (1.), Pietrogrande 12.82 (4.); peso: Elena De Lazzari 11.32 (11.), Micaela Mariani 9.35 (18.); disco: Sabrina Favaro 41.71 (10.), De Lazzari 40.31 (11.); martello: Mariani 58.39 (3.), Lara Micheletti 42.33 (13.); giavellotto: Maddalena Purgato 47.99 (4.); marcia 5km: Natali Marcenco 27'50"15 (18.), Sonia Basso 31'56"90 (21.); 4x100: Menegaldo-Allou Affoué-Marchetti-Tomassetti 47"69 (5.); 4x400: Marsiglio-Marchetti-Tomassetti-Finesso 3.49"89 (3.).

 

 

Nella foto (Colombo per Omega/Fidal) la squadra di Assindustria festeggia la vittoria

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Internazionale, Gebre rilancia a suon di primato

La stagione delle maratone autunnali non poteva iniziare con un risultato più clamoroso, quello ottenuto nella mattinata berlinese di domenica da Haile Gebrselassie, un atleta sempre più incastonato nell’olimpo dei grandissimi nella storia dell’atletica leggera. 

Un altro muro abbattuto 

Haile Gebrselassie ha abitutato a tutto in 18 anni di carriera, ma erano in pochi a scommettere che sarebbe riuscito a migliorare ancora il primato del mondo della maratona. Invece l'etiope ha scelto un palco a lui congeniale, Berlino, dove già la scorsa stagione aveva stabilito il record in 2:04:26.  

C'è riuscito scendendo per la prima volta nella storia sotto il muro delle due ore e quattro minuti, seppur per un solo secondo (2:03:59), e deve ringraziare la perfetta autostrada che hanno preparato per lui pacemaker di grandissimo livello come Abel Kirui, una più saggia distribuzione delle risorse rispetto al fallito tentativo di Dubai ad inizio anno, e le condizioni atmosferiche, vicino alla percezione dell'ideale.

Il gruppo di testa di metà gara, Gebre e quattro kenyani, è transitato a metà chilometraggio in 1:02:04, venticinque secondi in vantaggio su quanto fatto nella tabella del primato da abbattere. Alla fine il rivale più insidioso si è rivelato James Kipsang Kwambai, un recente passato di roadracer in Italia, che si è migliorato di quasi cinque minuti concludendo in un mostruoso 2:05:36. 

A Berlino abbattere muri storici è pratica consolidata. Dopo quello della libertà, che ha cambiato la storia, anche nello sport, e nella fattispecie nella maratona, i limiti simbolici vengono cancellati. Paul Tergat fu il primo a trionfare cinque anni orsono sotto le due ore e cinque minuti. Adesso Gebrselassie ha tolto i sigilli ad un altra barriera ritenuta un tempo insuperabile.

Alla terza vittoria a Berlino, l'etiope ora pensa di allungare la carriera ancora per otto anni.  Che l'impresa fosse possibile si è capito dopo un terzo di gara. Al ventesimo chilometro Gebrselassie è transitato in 58:50 (59:11 quando corse in 2:04:26), ai 25 chilometri in 1:13:41 (1:14:06), al trentesimo in 1:28:27 (trenta secondi meglio), al trentacinquesimo in 1:43:05 (1:43:40). Poi ha allungato, e per Kwambai non c'è stato niente da fare, fino ad accumulare un ritardo di circa un minuto e mezzo.  

Mikitenko, rimpianto olimpico 

La tedesca ha stabilito un grandioso primato nazionale, seconda di ogni tempo tra le europee, in 2:19:19, mancando curiosamente il primato della corsa, che è di Mizuki Noguchi con 2:19:12. In grandissima condizione in primavera, l'ex-kazaka aveva sbaragliato il campo nella Flora London Marathon di aprile, per poi esser costretta a rinunciare all'appuntamento olimpico per un infortunio. La Mikitenko corre a passettini, con alte frequenze, tutto il contrario della seconda classificata, l'etiope Magarsa Assale Tafa (2:21:31, un tempone), che ciabatta in modo dispendioso ma efficace. In estate ha gareggiato anche in Sardegna, imponendosi nella corsa di Gonnesa.  

Allo stadio in Oriente 

Nemmeno il tempo di dichiarare chiusa la stagione in pista che Haile Gebrselassie annunciava a Berlino l'intento di migliorare il suo primato del mondo, come è riuscito a fare domenica mattina. La chiusura della stagione 2008 è racchiusa in due meeting disputati in Oriente, Kawasaki (in Giappone) e Daegu (Corea, nell'impianto che ospiterà i Campionati del Mondo tra tre anni).  

A Daegu Yelena Isinbayeva ha vinto la gara con 4.60, mentre Nesta Carter e Brian Dzingai sono stati gli atleti che sono andati più vicino agli standard migliori (10.08 sui cento metri per il giamaicano, 10.19 e 20.28 per l'africano). Nei lanci 84.43 di Jarvenpaa, nei salti 6.65 della Lebedeva. A Kawasaki festa nella festa, per l'addio alle competizioni di Nobuharu Asahara, il miglior centista giapponese di ogni tempo per qualità, regolarità e longevità. Al suo passo d'addio anche un ospite d'eccezione, Usain Bolt. Tra i migliori risultati del Supermeet giapponese l'81.02 di Koji Murofushi nel martello (secondo l'ungherese Pars con 80.67). Tatyana Lebedeva ha saltato 6.81, il giovane inglese Aikines-Aryeetey (10.10 a Rieti) ha vinto i 100 metri in 10.19. 

Saga del mezzofondo 

Via alle corse autunnali in pista in Giappone: a Yamagata ottimo diecimila per i soliti kenyani che qui vivono e si allenano per gran parte della stagione: Josphat Ndambiri Muchiri ha vinto venerdì scorso in 27:35.35, precedendo Martin Irungu Mathati (27:37.59) e Joseph Gitau (27:58.09). Stessa musica nei diecimila femminili, dove il successo è andato a Evelyne Wambui in 31:14.08. Damigelle d'onore Julia Mombi e Philes Ongori, anche loro sotto i trentadue minuti. 

Hartwig stop 

Fine della carriera anche per Jeff Hartwig, salutato da cinquemila persone all'ultima apparizione nella gara di salti in piazza di Aachen, in Germania. 41 anni, Hartwig lascia con un argento mondiale indoor e due partecipazioni olimpiche. Il suo 6.03 è stato primato statunitense prima dell'avvento di Brad Walker. Per chi lascia c'è chi ritorna: si tratta dell'algerino Djabir Said Guerni, iridato a Parigi 2003 sugli 800 metri, che a due anni dall'abbandono dell'attività ha deciso di tornare in pista. 

Le altre maratone 

A Toronto successo del kenyano Kenneth Mburu Mungara in 2:11:01, mentre l'etiope Seboka ha vinto la maratona femminile in 2:29:06. A Ginevra l'etiope di casa Eticha (ci vive e ci si allena)  si è imposto per la quarta volta in 2:14:23. Successi etiopi anche a Varsavia, grazie al 2:11:50 del ventenne Shumye, ed a Saragozza (Rege primo in 2:13:25). 

Altre distanze su strada 

Nella mezza maratona di Lisbona (ce n'è un'altra in primavera, più prestigiosa), successi kenyan9 con Rita Jeptoo Sitienei (1:09:48) e Silas Sang (1:01:26). Nell'ottimo cast allestito dagli organizzatori anche Paul Tergat (secondo in 1:01:33) ed il marocchino due volte iridato di maratona e recente argento olimpico Gharib (1:02:17).  

Febbre da TV 

Dopo Breaux Greer, giavellottista autore di una stagione negativa, un'altro personaggio dell'atletica statunitense approda ad un reality show: si tratta di Crystal Cox, sprinter-quattrocentista con un personale di 50.52 sul giro di pista, che sarà tra i protagonisti del programma "Survivor". 

Marco Buccellato

fidal.it

Ecco i migliori dalle altre finali societarie

Tanti risultati interessanti sono arrivati non solo da Lodi, ma anche dalle altre finali dei Societari di atletica. Da Cesenatico, finale Argento vinta dall'Atl.Vicentina in campo maschile e Cus Trieste fra le donne, il meglio è arrivato dai concorsi, con l'ucraino Oleksandr Korchmid, in gara per il Cus Palermo, che si è aggiudicato l'asta con 5,50. Bene anche Silvia Salis (Cus Genova) prima nel martello con 68,28. Di normale amministrazione le vittorie di Emanuele Abate (Cus Genova) nei 110hs con 14.49 (primo anche nei 200 con 21.40), di Matteo Galvan nei 400 con 49.45 e di Massimiliano Checcucci (Assi Banca Toscana) nei 100 in 10.80.

Nella finale A1 di Molfetta tutti i fari erano puntati su Elisa Cusma (Mollificio Modenese) che non ha tradito le attese aggiudicandosi in tranquillità 800 e 1500 rispettivamente in 2h10:72 e 4:28.97. Doppietta anche per Tomasicchio (Atl.Acquaviva) primo su 100 e 200 in 10.73 e 21.99. La miglior prestazione è stata del marciatore junior del Cus Bari Vito Di Bari, primo sui 10 km in 42:52.02. Vittoria per Atl.Udinese Malignani fra gli uomini e N.Atl.Varese per le donne.

Finale A2 a Saronno: tutti attendevano Nicola Vizzoni (Atl.Livorno) che nel martello ha vinto con 73,59, misura modesta per lui ma missione pienamente compiuta. Livornesi contenti anche per la vittoria di Andrea Lemmi nell'alto con 2,20, di Teo Turchi (Cus Parma) nei 400 con 47.93 e dell'allievo Eusebio haliti (Pol.Rocco Scotellaro) nei 400hs con 53.61. Proprio i lucani vincono la classifica maschile mentre fra le donne il successo è della Fondazione M.Bentegodi di Verona.

Chiudiamo con la finale A3 di Alessandria dove è arrivata una notevole prestazione di Paolo Dal Molin, che si è aggiudicato i 110hs in 13.78 con un vento favorevole di 1,2. Bene anche lo junior Luca Zecchin sceso a 14.17. Vittorie per la Fondazione M.Bentegodi (straordinario weekend per il sodalizio veneto) in campo maschile e per il Cus Sassari nella classifica femminile.

Nella foto: Elisa Cusma (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

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lunedì 29 settembre 2008

Classifiche aggiornate Maratona e corsa su strada

28/0918^ Trofeo Vini Principe PallaviciniColonna
28/091^ Ponticelli in CorsaNapoli
28/0923^ Milano - PaviaMilano
28/0925^ Tappino - AltiliaTappino
28/092^ Int. Lake Garda MarathonLimone sul garda
28/093^ Ascoli - San Benedetto del TrontoAscoli
28/094^ Trofeo GeneraliAurisina
28/098^ Mezza Maratona Città di SabaudiaSabaudia
28/099^ Maratonina Città di UdineUdine
28/09Gazzetta Run 2008 FerraqraFerrara
28/09Turin Half MarathonTorino
28/0935 Real Berlin Marathon Berlino

Weekend su strada: record a Udine e Torino

Programma ricchissimo e pieno di sorprese quello delle prove su strada del weekend. Iniziamo dalla Maratonina di Udine, dove il nuovo percorso, completato da 1.118 concorrenti, si è dimostrato più veloce del precedente (ricordiamo che lo scorso anno la gara assegnò i titoli mondiali sulla distanza dei 21,097 km). Benson Barus, keniano del Nike Team Brescia, ha chiuso la gara sotto l'ora, facendo fermare i cronometri sul tempo di 59:41, nuovo record della corsa: "Era il mio obiettivo - ha affermato il vincitore - ma esserci riuscito è stato merito anche dell'incitamento delle tante persone trovate sul percorso". Un sostanzioso contributo è arrivato dal giovane connazionale John Kiprotich, staccato alla fine di soli 3 secondi e pronto ora a effettuare un esordio in maratona che si preannuncia attesissimo. Primo degli italiani è stato Said Boudalia (Atl.Dolomiti) che ha chiuso in 1h03:29. Fra le donne vittoria per l'ungherese della Cover Mapei Aniko Kalovics, che in 1h10:08 ha interrotto un lungo dominio kenyano e compiuto un ottimo test in vista della prossima Venicemarathon. Alle sue spalle è finita, staccata di 24 secondi, l'etiope Mare Dibaba, sorella dell'olimpionica Tirunesh, alla sua seconda esperienza sulla distanza. Prima delle italiane Laura Ursella (Atl:Buja), settima in 1h20:06.

Test per una futura maratona (quella del Campionato Mondiale Militare di Carpi) anche per Denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri che si è aggiudicato la 3. Ascoli-San Benedetto del Tronto, sulla distanza di 32,5 km. Curzi ha chiuso la prova in 1h44:53 con un solo secondo di vantaggio sul compagno di colori Alberico Di Cecco, terzo Marcello Capotosti in 1h46:29. Grande prova per Rosalba Console (FF.GG.) che ha chiuso settima assoluta, in 1h59:02 con 4:43 di vantaggio su Marcella Mancini (Runner Team).

Record del giovane kenyano Elijah Meli nella Turin Half Marathon: il corridore africano ha stabilito la miglior prestazione nella prova piemontese con 1h01:59, migliorando di 5 centesimi il tempo stabilito lo scorso anno da John Kiprotich. Alle sue spalle sono finiti gli altri kenyani Joseph Lomala con 1h02:58 e David Makori con 1h04:26 con Fabio Rinaldi (Adidas Group Running) quinto e primo degli italiani con 1h05:03. Nella prova femminile vittoria a sorpresa della kenyana Mercy Kibarus in 1h12:39 davanti alla più famosa connazionale Margaret Okayo (1h14:39) e a Vincenza Sicari (Esercito/1h14:52).

Luciano Di Pardo torna a vincere la mezza maratona Tappino-Altilia sette anni dopo il suo primo successo. Il corridore delle FF.GG. si è aggiudicato la prova sulle strade di casa in 1h07:37 battendo di 37 secondi Gianluca Ricci (Runners Montemiletto) e di 2:10 Pietro Carpenito (Runners Montemiletto). Nella prova femminile vittoria a Maria Pericotti (Atl.Isaura Valle dell'Irno) in 1h23:05, che ha impedito la doppietta della famiglia Di Pardo: la sorella del vincitore Arianna, appartenente alla N.Atl.Isernia, ha chiuso infatti al secondo posto in 1h25:34. Nella Maratonina Vco a Gravellona Toce doppietta kenyana con Mathews Rugut (Acsi Campidoglio) primo in 1h44:20 e Edward Too Kiptanui (Atl.Gonnesa) secondo in 1h45:43, terzo Armando Sanna (Cover Mapei) in 1h46:58. La prova femminile è andata a Melissa Peretti, ancora Cover Mapei, in 1h54:23.

Ben 1.436 i concorrenti che hanno portato a termine la seconda edizione della Lake Garda Marathon di Limone sul Garda, primo appuntamento di rilievo della seconda parte di stagione per la maratona italiana. Philemon Metto Kipkering (Atl.Gonnesa) ha mancato il bis per 21 secondi, venendo battuto dall'altro kenyano Philemon Serem Kipketer (Atl.Saluzzo) che ha chiuso in 2h25:56. Terzo il primo italiano, l'azzurro di ultramaratona Marco Boffo (Brema Running Team) in 2h30:35. Altra specialista della 100 Km vinctrice della prova femminile: è Monica Carlin (Brema Running Team) prima in 2h46:35 davanti a Federica Ballarini (Sa Valchiese/2h48:17) e Paola Sanna (Runners Bergamo/2h53:53).

Nella foto: da sin. Benson Baurs e John Kiprotich a Londra (foto organizzatori) fidal.it

A Scicli Wanjiru e Baldini battuti


Fra i due litiganti il terzo gode. La 19. edizione del Memorial Peppe Greco a Scicli (Rg) doveva essere il confronto fra i due ultimi vincitori della maratona olimpica, Stefano Baldini e il kenyano Samuel Wanjiru, invece alla fine è stato il bronzo olimpico sui 5000, l'altro kenyano Edwin Soi, a fare festa. La gara è stata molto incerta sviluppandosi sul confronto fra i due kenyani: Soi per errore ha sprintato al penultimo giro, ma evidentemente la sua riserva di energie era sufficiente per ripetere l'operazione nel finale e avere ragione di Wanjiru in 28:57, con l'olimpionico staccato di 12 secondi. Terzo l'altro kenyano Wilson Kiprotich in 29:22: "Non è stato il mio uno sbaglio - ha spiegato poi alla fine Soi - ma una scelta per staccare Wanjiru, cosa poi effettivamente riuscitami. Ora mi riposerò tre settimane per iniziare poi la preparazione per il cross". Deluso Wanjiru: "Ho sbagliato a non impostare una gara più veloce, ma non ho ancora recuperato dopo la maratona olimpica". Stesso discorso per Baldini, finito quinto in 29:46: "La mia prova e quella di Wanjiru dimostrano che uno sforzo come quello di Pechino non si recupera facilmente". Bene anche Salvatore Vincenti, sesto in 29:50: "La mia preparazione estiva a Predazzo inizia a dare i suoi frutti, il mio obiettivo è essere convocato in nazionale per gli Europei di cross a dicembre".

Nella foto: Stefano Baldini, primo azzurro a Scicli (archivio Fidal)

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domenica 28 settembre 2008

Gebre, maratona da leggenda


Un altro record mondiale per Haile Gebrselassie. Stavolta nella maratona sotto il sole splendente di Berlino. La gazzella etiope, uno dei più grandi mezzofondisti della storia, ha fermato il cronometro sul tempo non ufficiale di 2 ore 3 minuti 58 secondi, nella gara svoltasi oggi in Germania. Dietro di lui la coppia kenyana James Kwambai- Charles Kamathi, che si sono dovuti inchinare allo strapotere del 35enne di Asella.
RECORDMAN - Haile, dopo aver collezionato in carriera la bellezza di 26 record mondiali, vinto 4 campionati del mondo e 2 ori olimpici, ha migliorato il suo precedente record di un anno fa, stabilito ancora una volta a Berlino, con il tempo di 2 ore 4 minuti e 26 secondi.
GIOIA - Incontenibile la gioia del corridore africano appena tagliato il traguardo: "È indescrivibile quello che provo, sono felicissimo", il suo primo commento. "Tutto è stato perfetto oggi: le condizioni meteo, il pubblico...Berlino è sempre stata la mia città, la mia gioia da quando corro. Questa è la mia corsa speciale". Non è bastato un problema al polpaccio a fermarlo: "Ho avuto un problema fisico due settimane fa ed ero in dubbio se venire qui. Ma dopo una settimana di riposo, è passato tutto". E la porta di Brandeburgo ha potuto essere testimone di un altro grande exploit da leggenda. gazzetta.it

sabato 27 settembre 2008

A Francavilla i tre azzurri della maratona

Torna il Memorial Antonio Andriani in una stagione sportiva importantissima: il 2008 è Anno Olimpico e l'edizione dei Giochi di Pechino è ancora viva nella memoria. Francavilla Fontana e la sua storia di Atletica ricorda con un abbraccio sempre più stretto l'indimenticabile figura di un ragazzo ed atleta eccezionale, Antonio Andriani, scomparso il 12 settembre 1994 a Brindisi presso la Diga Punta Riso in un tragico e fatale incidente mentre pescava. Antonio Andriani tesserato per le FF.OO. aveva indossato la maglia azzurra in tutte le gare delle categorie giovanili, correndo in tutto il mondo, con il 9. posto sui 10000 ai Mondiali di Seul nel 1992 vinti dall'attuale primatista del mondo di maratona, l'etiope Haile Gebrselassie. Il suo esempio di impegno nella vita, nella scuola e nello sport vuole essere un semplice ricordo che possa essere colto dalle nuove generazioni.

Il Memorial ricorda Antonio ma vuole diffondere la cultura e pratica di atletica leggera, la Regina di tutti gli sport, grazie soprattutto all'impegno e alla determinazione agonistica di 3 francavillesi che hanno vinto in giro per il mondo, come Giacomo Leone, Cosimo Caliandro e Ottavio Andriani. Quest'ultimo, in gara a Pechino, sarà naturalmente impegnato nel memorial di domenica 28 settembre e con lui gli altri due maratoneti azzurri, il gran de Stefano Baldini e Ruggero Pertile.

L'organizzazione prevede un grosso antipasto a partire dalle 16,00 con gare per i giovani, categorie esordienti, cadetti, allievi e juniores: obiettivo principale è la diffusione della pratica tra i più giovani per avere i futuri campioni di terra pugliese-brindisina-francavillese. È da dire che Francavilla Fontana è un caso di grossa attenzione in Italia da qualche stagione per i risultati raggiunti dai ragazzi indigeni abituati a correre tra uliveti e vigne. Il prof. Piero Incalza è il maestro di vita e sport che ha nel cuore la memoria di un suo eccezionale atleta e ragazzo venuto a mancare, ma egli stesso ha nel suo percorso Maestri di sport creatori di numerose schiere di atleti e uomini. Tra questi è da ricordare il prof. Angelo De Quarto che, insegnante di Educazione fisica Francavillese dagli anni '40 agli anni '70, per primo ha svolto l'importante ruolo volto allo sviluppo ed alla pratica dello sport in generale e a lui è dedicato un particolare trofeo che si rivolge alle categorie giovanili, da assegnare alla Scuola che avrà totalizzato il miglior punteggio a seguito dei risultati della gara e di una sommatoria dei relativi punti.

Nella foto: Ottavio Andriani, a Francavilla nella doppia veste di corridore e organizzatore, in azione durante i Giochi di Pechino (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

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Ecco il weekend delle mezze maratone

Con la disputa delle cinque finali dei Societari su pista, il resto del programma del weekend atletico è interamente dedicato alla strada, a cominciare dalla maratona, la Lake Garda Marathon che vive a Limone la sua seconda edizione. Dopo l'inaspettato successo della prima, con centinaia di partecipanti provenienti da tutte le regioni d'Italia e grandi consensi per la gestione della corsa, gli organizzatori guidati da Stefano Ballardini si attendono di superare quota 1.000 partecipanti. Il via verrà dato alle ore 9,30.

E' straripante il programma delle mezze maratone: in una domenica sono concnetrate alcune delle più importanti gare della stagione. A Udine, dove lo scorso anno vennero assegnati i titoli mondiali sulla distanza, sfida fra i keniani Benson Barus (1h00:17 di personale) e John Kiprotig (1h02:05) con l'etiope Dereje Tadesse (1h03:00) come terzo incomodo, mentre gli italiani si affidano alla coppia delle Fiamme Gialle formata da Stefano Scaini e Gabriele De Nard. Fra le donne favori del pronostico per l'ungherese della Cover Mapei Aniko Kalovics e la kenyana Hellen Kimutai, ma grande curiosità circonda la partecipazione della 19enne Mare Dibaba, etiope sorella dell'olimpionica Tirunesh. I colori italiani saranno difesi in particolare da Simona Viola e Marzena Michalska.

Altri appuntamenti sulla distanza sono la 9. edizione della Turin Half Marathon con partenza ed arrivo in Viale Virgilio; sempre in Piemonte la 13. Mezzamaratona del Vco; a Campobasso la 25. Tappino-Altilia, a Napoli la Caracciolo Gold Run giunta al suo ottavo anno, all'Isola di Albarella l'8. Maratonina del Parco del Delta del Po. Sempre su strada ma su una distanza superiore e un po' inedita, ossia i 32,5 km, si disputa la 3. Ascoli-San Benedetto del Tronto, alla quale hanno aderito alcuni nomi importanti quali Alberico Di Cecco e Denis Curzi (Carabinieri) e Daniele Caimmi (FF.GG.) mentre fra le donne ci saranno Rosalba Console (FF.GG.) e Marcella Mancini (Runner Team 99).

Nella foto: Benson Barus, favorito della Maratonina di Udine (archivio Fidal)
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Studenteschi: primati per Udine e Biella

Tre giorni di gare ricche di entusiasmo quelle vissute a Lignano Sabbiadoro, teatro della finale dei Giochi Sportivi Studenteschi di atletica per istituti di secondo grado superiore. Alle gare hanno preso parte gli atleti della categoria allievi, molti di loro alla loro prima vera esperienza agonistica, altri per una volta senza la divisa sociale ma in gara per tenere alto il vessillo della propria scuola. Sono stati centinaia gli atleti che si sono impegnati in gara per ttre mattine estremamente ricche di emozioni e che alla fine hanno premiato anche nomi ben conosciuti nell'ambiente. Atleti come Alessia Trost o Daniele Secci hanno infatti posto con questa vittoria la loro candidatura per un bis tricolore ancora più agognato, quello dei Campionati Italiani di categoria in programma a Rieti nella prima settimana di ottobre.

Non sono mancate le sorprese in quel di Lignano, come ad esempio il quinto posto dell'azzurro Danesini nella prova dei 1000 metri, vinta dal veneto Bidogia. Alcuni di questi atleti li rivedemo in gara proprio in questo fine settimana ai Societari, nelle finali nazionali, a confronto con i più grandi, per una prima fondamentale esperienza nel loro cammino di crescita. E chissà che atleti come Iaropoli, beffato nel peso dal romano Secci, non possano tirare fuori in quest'occasione il carattere per migliorarsi. Per la cronaca, in campo maschile vittoria dell'I.T.I. Malignani di Udine (grazie soprattutto al doppio successo di Augusto Bianchi nei 300 e con i compagni della staffetta veloce) davanti a I.T.I.S. Rosatelli di Rieti e L.S. Quadri di Vicenza, tutti a pari merito. Fra le donne vittoria del L.S. Avogadro di Biella con un punto di vantaggio sul L.S. Tosi di Busto Arsizio, terzo il I.I.S. Primo Levi di Montebelluna.


I NUOVI CAMPIONI NAZIONALI

Uomini

100: Roberto Antonino (I.T.C.Dell'Olio Bisceglie) 10.92
300: Augusto Bianchi (I.T.I. Malignani Udine) 35.25
1000: Leonardo Bidogia (I.T.C.S. L.B.Alberti San Donà) 2:30.38
110hs: Ivan Mach di Palmsein (I.S.I.S. Niccolini-Palli Livorno) 14.24
Alto: Gianmarco Tamberi (I.I.S. Corridoni-Campana Osimo) 2,01
Lungo: Francesco Turatello (L.S. G.B.Quadri Vicenza) 6,75
Peso: Daniele Secci (I.A.Roma 2) 16,74
Disco: Nicola Di Nardo (L.S.De Carlo Giugliano) 42,64
4x100: I.T.I. A.Malignani Udine (Scaini-Scaidero-Della Ricca-Bianchi) 44.90

Donne

100: Oriana De Fazio (L.C. P.Giannone Benevento) 12.27
300: Martina Vescovo (I.M. G.Carducci Trieste) 41.17
1000: Marta Prato (L.S. G.Ancina Fossano) 2:58.37
100hs: Lisa Guidolin (I.T.C.G. Martini Castelfranco Veneto) 14.59
Alto: Alessia Trost (L.Sperimentali Pujati Sacile) 1,69
Lungo: Anna Visibelli (L.S. F.Redi Arezzo) 5,69
Peso: Debora Da Prato (I.T.C.G. Lazzeri Pietrasanta) 13,25
Disco: Elisa Boaro (L.S. N.Copernico Udine) 43,07
4x100: L.S. A.Avogadro Biella (Sauda-Peretti-Gamba-Biscuola) 52.49

Nella foto: la premiazione di Alessia Trost in una precedente gara (archivio Fidal)
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venerdì 26 settembre 2008

Due olimpionici di maratona di fronte a Scicli

Ancora una grande edizione per il memorial Peppe Greco, la classica kermesse su strada su 10 km che si disputerà sabato alle ore 21 nel centro storico di Scicli, bellissima località del ragusano dove Giovanni Voi, presidente dell'associazione intitolata al podista siciliano scomparso, ha messo in piedi una manifestazione davvero stellare. A Scicli infatti assisteremo a una sorta di rivincita di quanto abbiamo visto a Pechino, nell'ultima giornata dei Giochi Olimpici. Saranno infatti presenti gli ultimi due campioni olimpici di maratona, Stefano Baldini e il suo successore, il kenyano Samuel Wanjiru. Nel centro storico della città, uno dei massimi esempi dello stile barocco, i due daranno vita a una battaglia che sarà anche una sorta di passaggio di consegne fra il vecchio campione, intenzionato ora a mettere da parte le maratone per dedicarsi a questo tipo di competizioni, e il nuovo, che dopo il trionfo olimpico prepara il prossimo obiettivo, la conquista del record mondiale sui 42,195.

Ma sulle strade del centro ragusano non mancheranno di certo i terzi incomodi, e di grandissimo nome in quanto si tratta del kenyano Edwin Cheruiyot Soi, bronzo sui 5000 a Pechino e dell'etiope Tariku Bekele, fratello del campionissimo Kenenisa (vincitore a Scicli nel 2003) che in Cina ha chiuso 6. sulla stessa distanza ma correndo soprattutto per aiutare il suo "capitano".

La gara come detto partirà alle 21. sempre sabato, ma alle 9,30, presso Palazzo Spadaro, si terrà un convegno promosso dagli organizzatori insieme al Comune, alla Provincia di Ragusa, alla Regione Siciliana, all'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e all'Asca dal titolo "Sano buono e sportivo".

Nella foto: Samuel Wanjiru in occasione della sua vittoria olimpica (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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giovedì 25 settembre 2008

Meeting TV per Torino 2009

Domani e dopodomani, giovedì e venerdì 25-26 settembre, è in programma a Torino una due giorni di incontri dedicati alla produzione televisiva (e agli aspetti tecnici ad essa collegata) dei Campionati Europei indoor del marzo 2009. Il Comitato Organizzatore locale accoglierà una rappresentanza della RAI (l’emittente che produrrà le immagini della manifestazione e le diffonderà per il tramite dell’Eurovisione in oltre 60 paesi) e dell’Associazione Europea di Atletica, che si incontreranno proprio al fine di meglio definire tutti gli aspetti connessi all’evento. Con loro, anche delegati dell’EBU e delle aziende che cureranno il cronometraggio e la gestione delle informazioni. Nel corso della prima giornata, è prevista anche un tour dell’impianto di gara, l’Oval Lingotto, che diventerà il centro dell’atletica italiana in sala già dal febbraio del prossimo anno (in programma il 21 e 22 i campionati nazionali assoluti). Per la RAI interverranno all’incontro Vincenzo Belli (regista), Alessandra Menichelli (Divisione produzione), Bruno Capovilla (Divisione produzione), Lidia Iozzi (Relazioni internazionali). In rappresentanza della EAA saranno presenti Nick Russi (Mediasprint), Ivan Khodabakhsh (Event Manager), Celia Mendes (Competition Manager), Jérôme Parmentier (Event Co-ordinator), Elena Orlova (Technical Delegate). Il COL Torino 2009 sarà rappresentato, tra gli altri, dal Direttore generale Anna Riccardi, e dai responsabili d’Area Andrea Ippolito (Operations) e Marco Sicari (Comunicazione-Media). Di seguito, l’elenco completo dei partecipanti. 

Partecipanti 

European Athletics
Nick Russi                             (European Athletics/mediasprint)
Ivan Khodabakhsh                (European Athletics/Event Manager)
Celia Mendes                         (European Athletics/Competition Manager)
Jérôme Parmentier                (European Athletics/Event Co-ordinator)
Elena Orlova                          (European Athletics/Technical Delegate) 

Technical Partners
Alex Kollega                          (ST Sportservice)
Daniel Kohler                         (Swiss Timing) 

EBU
Julien Ternisien 

COL
Anna Riccardi                        (General Director)
Andrea Ippolito                     (Operations)
Marco Sicari                          (Communications - Media)
Gianni Ventura                      (Venue Manager)
Riccardo Ingallina                 (Event Presentation)
Fabio Manzone                       (Engineer)
Marco Sanna                          (Engineer)
Piero Cantino                         (Engineer)
Giancarlo Revelchione          (City of Turin Engineer)
Valerio Bertuccioli                 (FIDAL Secretariat)
Giovanna Raballo                 (LOC-RAI relations)
Myriam Scamangas              (LOC-Media) 

RAI
Lidia Iozzi                              (International Dep.)
Vincenzo Belli                        (Director)
Alessandra Menichelli          (Production Dep.)
Bruno Capovilla                     (Production Dep.)

 

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IL SITO DEGLI EUROINDOOR DI TORINO

2° World campionship of Retrorunning

Le premesse per due giornate da ricordare c’erano già prima di cominciare e si spiegano con i numeri: oltre 100 atleti iscritti provenienti da ben 14 nazioni, tra le quali Irlanda, Albania, Turchia, America, Brasile, Taiwan, Liechtenstein, con forti presenze dalla Catalunya, Svizzera, Austria e Germania.

45 titoli da assegnare, con gare in pista che partivano dai 100mt., fino ai 10.000 mt, passando anche per le staffette 4x100 e 4x400, titoli suddivisi equamente tra le categorie assoluti e Master, femminili e maschili, nonché alcuni titoli agli juniores.

Numeri importanti con  ben 7 record del mondo abbattuti, soprattutto nel settore femminile: quello degli 800 mt. portato a 03’50”00, dalla Toscana Marga Dolfi, che non contenta, ha stabilito anche il nuovo limite sui 1.500 mt. con 08’6”00. Kerstin Metzler, che in Italia si deve sentire veramente a suo agio, dopo aver conquistato il record mondiale alla Maratona di Roma il 16 Marzo scorso, a questi Campionati Mondiali ha sbriciolato il limite dei 5.000 mt, portandolo a 24’11”600 e quello dei 10.000 mt. abbassato a 51’53”20. Nuovo limite anche per la staffetta Italiana della 4x400, con il tempo di 10’40”50. Entusiasmante record sugli 800 mt. anche per il tedesco Thomas Dold, conosciutissimo nell’ambiente internazionale e distruttore di record: a Pietrasanta ha fermato il cronometro sui 2’31”30. A questi record, si aggiunge anche quello della Staffetta 4x400 maschile italiana, con il tempo di 6’37”40.

Ulteriori numeri testimoniano come sia vero il fatto che la nazione ospitante sia sempre quella con il medagliere più ricco e così è andata anche in questi giochi: il medagliere azzurro alla fine contava 70 sigilli, dei quali 22 oro, 23 argento e 25 bronzo, mentre con 12 oro 11 argento e 7 bronzo per un totale di 30 medaglie la Germania si aggiudicava la 2° posizione. Da mettere in risalto che i risultati sono stati ottenuti per la maggior parte dai juniores della rappresentativa, che rappresentano la continuità di questo giovane sport. Nel medagliere seguono Austria con 3 ori, Liechtenstein  con 3 ori, Taiwan con 3 ori, Turchia con 2 ori ed 1 argento, Brasile con 1 oro, Catalunya con 3 argento e Svizzera con 1 argento ed 1 bronzo.

Ma oltre ai numeri, lo stadio di Pietrasanta e stato teatro di 2 giornate di sano agonismo sportivo, con tifo da stadio per i rappresentanti delle varie nazioni in gara, con gesti di lealtà e reciproca cavalleria; anche l’aria che si respirava era di competizione si ma con amicizia ed impegno per  la diffusione del retrorunning.

Unica nota stonata, la mancanza di persone che hanno fatto la  storia del retrorunning in Italia portandoci ai risultati di questi giorni, persone la cui assenza è stata notata anche da atleti straneri.

Al termine delle premiazioni e dopo le foto di rito si è cominciato a parlare del prossimo mondiale nel 2010, con probabili nazioni ospitanti Catalogna, Austria o Germania

Le classifiche complete e le foto della due giorni mondiale saranno visibili nei prossimi giorni su  www.retrorunning.blogspot.com  e www.retrorunning.com !!!

martedì 23 settembre 2008

Elisa Desco si aggiudica anche la Mezza Maratona di Monza


Ben 2.271 gli atleti al traguardo della 5ª edizione della Mezza Maratona di Monza, sul suggestivo percorso che parte dall'Autodromo con tanto di semaforo verde come accade nella celeberrima Formula 1 e si snoda attraverso i sentieri del parco recintato più grande d'Europa.

La gara è stata vinta da Francesco Bona (Aeronautica Militare) in 1h06'11", davanti a Danilo Goffi e Corrado Mortillaro. Fra le donne invece vittoria della cuneese Elisa Desco (Atletica Valle Brembana), fresca campionessa europea di corsa in montagna, che ha chiuso in un ottimo 1h12'43", registrando così il record del percorso; dietro di lei Lucilla Andreucci e Christie Backman. campioni.cn

Societari: Lodi assegna gli scudetti più incerti

E' arrivato il weekend delle finali dei Societari di atletica, il momento clou dell'anno della rivoluzione. La nuova formula di gara è in quest'occasione che regalerà le sue emozioni più grandi, con il nuovo sistema che, dedicando il torneo unicamente alle società civili, accresce l'incertezza del suo esito. Due giornate di gara articolate per ogni raggruppamento su dodici squadre, ognuna delle quali potrà schierare due elementi per ogni prova e soprattutto dovrà coprire le varie competizioni utilizzando anche atleti della categoria allievi (16enni e 17enni). Ecco così che vedremo all'opera, per molti per la prima volta, atleti delle annate 1992 e 1993 contro i seniores. C'è poi da dire che tutte le squadre sono infarcite di atleti provenienti dalle società militari che gareggeranno per i loro sodalizi di provenienza.

Tante le gare attraverso le quali verrà a formarsi la classifica finale, a cominciare dai 100 metri dove si ritroveranno Cerutti (Riccardi), Di Gregorio (Lib.Catania), Collio (Pro Sesto) e il nigeriano Emedolu (Firenze Marathon), con i 200 che fungeranno da vera rivincita con l'aggiunta di Guazzi (Cariri). Nei 400 Licciardello (Lib.Catania) è nettamente favorito, mentre negli 800 c'è curiosità per rivedere all'opera Andrea Longo (Lib.Catania) contro l'ex iridato juniores Esho (Jager Vittorio Veneto), Bobbato (Assindustria Padova) e Moro (Fratellanza Modena). Per il resto da seguire Bertolini (Atl.Cento Torri) nel giavellotto, Lingua (Lib.Catania) nel martello, Gibilisco (Jager Vittorio Veneto) nell'asta, Campioli e Giulio Ciotti (Fratellanza Modena) nell'alto, Ivano Brugnetti (Riccardi) impegnato nella marcia 10 km contro D'Onofrio (Bruni Atl.Vomano) e Adragna (Atl.Bergamo).

In campo femminile le stelle della rassegna saranno Libania Grenot (Cus Cagliari) che oltre ai suoi 400 gareggerà sui 200 contro la forte uzbeka del Cus Ripresa Bologna Khubbieva e Anita Pistone (Italgest) ed Elena Romagnolo pronta a regalare un successo al Cus bolognese nei suoi 3000 siepi. Da vedere anche la Bani (Cus Cagliari) nel giavellotto e la Legnante (Italgest) nel peso mentre si preannuncia incerto il confronto fra la Claretti (Fondiaria Sai) e la Balassini (Cus Ripresa Bologna) nel martello. La gara principale qui è però l'asta, in virtù delle ultimissime vicende con la Farfaletti (Italgest) che dopo aver portato il record nazionale a 4,42 affronta nella sua ultima uscita prima di lasciare le pedane e dedicarsi in toto al lavoro la coppia della Fondiaria Sai formata dall'ex primatista Giordano Bruno e dalla giovane Scarpellini per una gara che preannuncia tentativi di record.

Nelle stesse giornate della finale Oro di Lodi, sono previsti i raggruppamenti che andranno a formare la classifica fino alla 48. posizione. La finale Argento si disputerà a Cesenatico, quella A1 a Molfetta, l'A2 a Saronno e l'ultimo gruppo ad Alessandria. Il programma di gare prevede per sabato in campo maschile 100, 400, 1500, 110hs, 3000 siepi, asta, triplo, disco, giavellotto, marcia 10 km e staffetta 4x100. per le donne tutto uguale salvo alto al posto dell'asta e martello in luogo del giavellotto (le marciatrioci gareggeranno poi sui 5 km). Le restanti gare sono fissate per la domenica: la sessione del sabato inizierà alle 12,15 per concludersi alle 18,45, quella domenicale alle 12 per finire alle 17,40.

Gabriele Gentili

Nella foto: Licciardello, protagonista nei 400 metri (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

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TUTTI GLI ISCRITTI DI LODI

I PARTECIPANTI ALLA FINALE ARGENTO

Tricolori lunghe distanze, Regazzoni primo

Vittoria per Andrea Regazzoni (Atl. Valle Brembana) ai Campionati Italiani di corsa in montagna su lunghe distanze disputati a Civezzano per l'organizzazione dell'Atletica Trento Cmb. Regazzoni ha tagliato il traguardo vittorioso interpretando questo risultato come un riscatto dopo la mancata convocazione per gli Europei e i Mondiali. Sia come sia, quella di Regazzoni è una bella vittoria: sui 25 km del tracciato che si snodavano nella zona dell'Argentario tra Martignano e Civezzano, Regazzoni è partito cauto, lasciando a Molinari, l'atleta di casa ex iridato, l'incarico di fare il ritmo. Sui primi 10 km, caratterizzati principalmente da salita, Molinari ha staccato gli inseguitori (il pluricampione mondiale Wyatt, Regazzoni, Manzi, Rinaldi) ed è andato a prendersi il Gran Premio della Montagna (con 40 secondi di vantaggio), riservato al primo atleta che transitava sul Calisio (al 6. km, alla fine della salita più lunga del tracciato). Ma l'abbondante discesa che caratterizza la seconda parte del tracciato (dal Calisio fino al Loch, soprattutto dal Pian del Gac in poi) ha privilegiato la freschezza di Regazzoni, che ha superato l'idolo locale, campione iridato a Telfes nel 1996 (al Lago di S. Colomba, al 13 km, transitava ancora in testa). Regazzoni, che chiude in 1h36:23, ha alle spalle due quinti posti, rispettivamente sui 5000 in pista nel 2003 e nel cross nel 2005, e punta ora, dopo un inverno travagliato da infortuni, alla corsa in montagna.

A pochi km dall'arrivo Molinari è stato superato anche dal forestale Emanuele Manzi (1h38:56), azzurro della corsa in montagna, secondo in Coppa del Mondo nel 2001. L'atleta di Civezzano è infine terzo (1h39:15), e va a prendersi il titolo italiano Master A. Sempre tra gli uomini, quarto Rinaldi (1h40:47), quinto Jonathan Wyatt (1h41:13), che giusto domenica scorsa si è laureato campione mondiale a Crans Montana

Al femminile, commovente vittoria di Maria Grazia Roberti (1h59:55) che all'arrivo fatica a trattenere la gioia: ha vestito nella sua carriera per ben 24 volte la maglia azzurra, ha vinto due titoli individuali (1997, 2006), 11 titoli a staffetta, ed è stata seconda agli Europei nel 1996. La Roberti parte cauta e lascia che ad aprire le danze siano l'atleta locale Lorenza Beatrici, bronzo a staffetta con la Iachemet nel 2007 e nel 2008, e la neoazzurra Cristina Scolari. Dopo il Calisio inizia a prendere coraggio e fa la sua gara: taglia il traguardo con buon margine di vantaggio sulla Scolari (2h00:36), quest'anno quarta a Domodossola e azzurra agli Europei, e su di una splendida Lorenza Beatrici (2h02:36), della società organizzatrice. Più staccata Francesca Iachemet, anche lei aquilotta, che ha fatto un grande recupero in discesa ma ha dovuto fermarsi per aver perso una lente.

(Comunicato Stampa)

Nella foto: Andrea Regazzoni (foto organizzatori)

 


   


TUTTI I RISULTATI

Ultramaratona \"6 ore di Seregno\": miniraduno premondiale

Domenica 21 settembre si è disputata sulla pista ciclopedonale del "Parco 2 giugno" alla Porada, la nona edizione della "Sei ore individuale" e la 27a  edizione di quella a squadre.

Nelle seconda gara, del tutto assenti i Runners Bergamo, Questo a testimonianza del fatto che gli atleti del gruppo non amano correre su brevi distanze ... oppure evitano con cura ogni confronto con le altre squadre. Il giudizio lo lascio ai lettori!

Di contro, nella sei ore individuale, presenza massiccia dei RB: 9 atleti su 58 iscritti (pari al 15,5 %). Va rilevato che la presenza dei nostri atleti non era solo numericamente alta, ma anche qualitativamente valida; basti solo ricordare la  presenza di due atleti convocati per i mondiali della 24 ore, che si disputeranno nei giorni 19 e 20 ottobre a Seul: Mario Pirotta ed Eugenio Cornolti.

Alla partenza diverse motivazioni animano i Runners Bergamo: Mario ed Eugenio vedono la gara come rifinitura della preparazione alla gara mondiale; Luca vede la gara come una una verifica "personale"; Luciano e Marco & Marco  vogliono riabituarsi alla pianura ed all'asfalto, dopo un estate di gare il "alta quota"; Rosario vuole aumentare la distanza in previsione della 100 km di Tarquinia; Maurizio vuole verificare la sua tenuta atletica in una 6 ore ed infine il sottoscritto vuole correre la sua ennesima maratona!

La giornata, fresca e ventilata, ed il percorso, movimentato e non monotono, agevolano i "nostri atleti" nel raggiungimento dei loro obiettivi: partenza "sparata" di Mario fin dal inizio nelle prime posizioni, più controllata, ma sempre ottima di quella di Eugenio. Marco sembra non risentire dei problemi alla schiena e tallona da vicino i primi. Tutti gli altri a seguire e tutto secondo le aspettative di ognuno.

Se il percorso agevola gli atleti, molta gente sul percorso non fa altrettanto. La pista ciclopedonale non è chiusa al pubblico, per cui è facile trovare persone che passeggiano, che corrono oppure percorrono la pista in bicicletta. Se da un lato la maggior parte delle persone capisce la situazione, cioè che si sta svolgendo una gara e fa di tutto per non intralciarla, è molto facile trovare persone che non si rendono conto della situazione ed ostruiscono la pista, oppure non prestano attenzione ai loro figli che corrono zigzagando tranquilli e spensierati lungo il percorso di gara. Più volte si è rischiato di travolgere il malcapitati bambini: solo la prontezza di riflessi degli atleti ha saputo evitare la collisione.

La gara dei RB prosegue. Dalla terza ora in avanti però iniziano ad emergere i primi problemi per alcuni di noi: Luca si deve fermare, per problemi di vesciche ai piedi; per i "montanari" si manifestano i primi problemi di "assetto": la corsa in montagna è molto diversa per cui non si può pretendere molto dalla prima gara; Rosario e Maurizio iniziano a "rallentare". Continua invece la bella corsa di Mario ed Eugenio, sempre in spinta. Il sottoscritto, visto che il traguardo si sta avvicinando, cambia tattica: meno foto e più velocità!

Alla fine la prestazione di squadra sarà di tutto rispetto: quattro atleti nelle prime nove posizioni, tra cui spicca il terzo posto assoluto di Pirotta, e diversi atleti nelle premiazioni di categoria.

Uhmm, quasi dimenticavo: alla gara hanno partecipato anche altri atleti (non c'erano solo i Runners Bergamo)!

Senza storia la vittoria per la categoria femminile: Monica Brachetti, in testa fin dalla partenza vince senza problemi la gara (ricordo che anche Monica è convocata per rappresentare l'Italia ai già citati campionati mondiali di 24 ore).

Abbastanza strano invece lo svolgimento della gara maschile nelle posizioni di testa. Il favorito, alla partenza, l'unico atleta straniero, Vozar Attila, si è subito messo in testa ed ha preso un buon vantaggio sul secondo. Quello che ha reso la gara strana erano i ritmi di gara da un certo punto in avanti. Seguendo la gara dalle retrovie, si notava la continua "volatilità" delle posizioni di testa, posizioni completamente invertite nel giro di pochi minuti, con repentini e rapidi capovolgimenti di fronte. La gara, di ultra, in pratica si svolgeva come se si stesse disputando una corsa campestre!

Solo nelle battute finali, diciamo solo nell'ultima mezz'ora, Lorenzo Trincheri (convocato per i mondiali di 100 km che si disputeranno a Tarquinia) ha preso decisamente il comando e lo ha mantenuto fino alla fine.

Da ultimo un breve giudizio, personale, sulla gara più in generale.

Se da un lato, come già ricordato, il percorso è molto buono dall'altro credo che un maggior presidio da parte del personale di servizio, soprattutto nei punti di ingresso del percorso, potrebbe sopperire alla mancata educazione degli abituali frequentatori. Certo, non tutti si comportavano da incivili, nella migliore delle ipotesi "ignoravano" gli atleti.

Un paio di consigli per la prossima edizione: una tenda con tavoli e sedie per poter non solo consumare un piatto di pasta, ma anche per attendere tranquillamente le premiazioni (ricordo che gli atleti hanno corso per sei ore).

Le premiazioni quest'anno sono state rapide, segno che le indicazioni (ed le lamentele) dello scorso anno sono giunte a destinazione. Sottolineo che le premiazioni sono state molto "abbondanti".

Da ultimo gradirei che nelle gare "orarie", dove è previsto un traguardo alla maratona, si usasse il criterio adottato nella "Sei ore della città di Angizia", cioè accettare iscritti alla gara di maratona e definire una classifica solo per loro (anche senza premi) ... questo consiglio naturalmente va esteso a tutti gli organizzatori.

Concludo invitando tutti il prossimo anno a disputare questa gara, secondo me con notevoli prospettive di crescita. Invito inoltre i nostri "top" a formare una squadra, a partecipare, a vincere ... insomma a far seguire i fatti alle parole.
di Fausto "sir marathon" Dellapiana

lunedì 22 settembre 2008

Titoli societari Master a Rimini e Roma


Olimpia Amatori Rimini in campo maschile e Acsi Campidoglio Palatino fra le donne sono i nuovi campioni italiani di società per il settore Master. La due giorni di Formia ha fatto registrrare un grande successo di partecipazione e di pubblico e soprattutto gfrande incertezza fino all'ultimo sull'esito della competizione, anche grazie alla particolare formula di gara con atleti di diverse categorie accomunati nella specialità da disputare ma con esiti (leggasi punteggi) differenti in base all'età.

Il punteggio maggiore è stato ottenuto da Carmelo Rado, l'ex azzurro del disco ora MM75 che ha scagliato l'attrezzo a 46,30 ottenendo 1.326 punti. In totale sono state 9 le prestazioni oltre i 1.000 punti: Rado ne ha ottenuta una anche nel giavellotto con 35,60 (1.000 punti precisi) ma meglio di lui ha fatto Virgilio Colombo (Road Runners Milano/MM80) con 38,23/1.085. L'Olimpia Amatori Rimini ha fatto al sua fortuna nei concorsi: oltre a Rado, ha potuto giovarsi delle prestazioni di Marco Segatel (MM45) che nell'alto ha ottenuto 1,97/1.081 punti; di Lamberto Boranga (MM65) 4,97 nel lungo pari a 1.000 punti e 10,90 nel tripo (1.039); di Mario Riboni (MM95) nel peso con 5,81/1.100.

Fra le donne il punteggio maggiore è stato appannaggio dell'immancabile Emma Mazzenga, la MF75 che negli 800 ha ottenuto con 3:25.18 1.236 punti. Doppia prestazione over mille per Waltraud Egger (Sc meran Forst) che nei 1500 ha corso in 5:17.88 pari a 1.070 punti e nei 3000 in 11:31.52 pari a 1.016 punti, ma qui h fatto meglio Elena Snape Gatti (Giovanni Scavo 2000) con 13:13.97 pari a 1.030 punti.

In classifica maschile l'Olimpia Amatori Romini ha chiuso con 406 punti davanti all'Atl.Ambrosiana con 402 e alla Sef Macerata con 389. Fra le donne l'Acsi Campidoglio Palatino ha accumulato 430 punti precedendo di 5 lunghezze l'Atl.Asi veneto e di 30,5 la Sef Macerata.

Nella foto: Carmelo Rado (archivio Fidal)
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domenica 21 settembre 2008

Ermili vince la Maratona del Mugello


Riparte dopo la pausa estiva la stagione delle maratone italiane 2008, sabato pomeriggio a Borgo San Lorenzo (Fi) per la 35° Maratona del Mugello erano circa in 700 al via, salvo poi per molti fermarsi al traguardo intermedio dei 26 km.  Maratona del Mugello che rivede sulla distanza olimpica affermarsi il marocchino Said Ermili in 2.26’06”, un successo giunto alla soglia dei 45 anni, per un atleta che da oltre un trentennio risiede in Italia. Una vittoria che ci ricorda dello stesso atleta un suo più eclatante successo quando il 24 aprile del 94 vinse la maratona di Parigi in 2.10.57. Da allora Ermili scomparve dalle scene della corsa, per riapparire da un paio d’anni e ora essere di nuovo protagonista e per niente male considerando le difficoltà del Mugello e l’età del protagonista. Maratona del Mugello in veste femminile vinta dalla bolognese Roberta Monari in 3.02’25”.

A Roma una festa della marcia

Oltre 90 atleti hanno animato il Trofeo Kronos - Terza prova del Campionato di Società di marcia, andata in scena questa mattina a Roma, nello splendido scenario di Villa Borghese. Ad imporsi sono stati Jean Jacques Nkouloukidi (ma senza sprintare con il compagno di club delle Fiamme Gialle, il campione olimpico di Atene Ivano Brugnetti, accreditato dello stesso tempo), e Valentina Trapletti (Esercito). La prova maschile è stata condotta su ritmi decisamente da fine stagione, ma ha comunque allineato al via molti dei protagonisti azzurri della specialità, a cominciare proprio dai due olimpici Nkouloukidi e Brugnetti. Alle loro spalle, in evidenza il terzetto di Junior composto da Tontodonati, Adragna e Di Bari, finito nell'ordine alle spalle dei primi. La gara donne, al contrario, è stata molto combattuta, e ha visto il successo del talento lombardo Valentina Trapletti, che ha avuto ragione di Sibilla Di Vincenzo e Lidia Mongelli. Contemporaneamente alla prova agonistica, si è svolta una marcia aperta a tutti, in memoria di Fulvio Villa, anima della Kronos e della marcia romana (scomparso prematuramente lo scorso anno), che ha visto la partecipazione di stelle come Abdon Pamich, il campione olimpico dei 50 chilometri di Tokyo 1964. Con loro, anche Pellino, Gregucci, Bellucci, e lo straordinario carletto Bomba, che ha salutato con questa prova, alla bella età di 87 anni, la sua amata marcia. fidal.it

RISULTATI - UOMINI (KM 20)

NKOULOUKIDI Jean Jacques 82 SM G.A. FIAMME GIALLE 1h27'09
BRUGNETTI Ivano 76 SM G.A. FIAMME GIALLE 1h27'09
TONTODONATI Federico 89 JM CUS TORINO 1h27'55
ADRAGNA Andrea 89 JM ATL. BERGAMO 1959 CREBERG 1h29'16
DI BARI Vito 90 JM CUS BARI 1h29'59
GAROZZO Alessandro 84 SM C.S. AERONAUTICA MIL. 1h31'20
DE CASA Carlo Alberto 86 PM ATL. VERCELLI 78 1h32'31
MASCIADRI Daniele 88 PM FIAMME GIALLE G.SIMONI 1h33'02
PRIFTI Arber 87 PM POL. IUSM 1h33'16
DESSI' Lorenzo 89 JM FIAMME GIALLE G.SIMONI 1h34'51

DONNE (KM 10)

Atleta a.n. Cat. Società Cod. Risultato
TRAPLETTI Valentina 85 SF C.S. ESERCITO 46'45
DI VINCENZO Sibilla 83 SF FONDIARIA - SAI ATLETICA 47'11
MONGELLI Lidia 80 SF EUROATLETICA 96 BASILICATA 47'16
FERRARO Federica 88 PF C.S. AERONAUTICA MIL. 48'24
PRUNER Serena 86 PF S.G. AMSICORA 48'43
GABELLONE Tatyana 84 SF SSD CENTRO ESTER NAPOLI ARL 49'27
GIUSTINI Costanza 77 SF ATL. FIRENZE MARATHON S.S. 49'53
GALLI Ilaria 87 PF CUS PERUGIA 52'07
CANFARINI Valeria 83 SF ASD KRONOS ROMA QUATTRO 52'45
PITTAU Carla 81 SF S.G. AMSICORA 53'02

Nella foto, i tre marciatori dei 20 km ai Giochi Olimpici di Pechino: da sinistra, Brugnetti, Rubino, Nkouloukidi (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)


   

RISULTATI / Results

Keniano Maritim vince maratona Sydney

Il keniano Julius Maritim ha vinto per la quarta volta consecutiva la Maratona di Sydney, precedendo il connazionale Benson Mbithi. Maritim ha chiuso la prova con il tempo di 2 ore, 19 minuti e 1 secondi, circa 5 minuti più lento del suo primato personale. Sul podio anche il padrone di casa, Jeremey Horne. In campo femminile successo dell'australiana Lisa Flint in 2 ore, 47 minuti e 43 secondi. repubblica.it

sabato 20 settembre 2008

Maratona Dles Dolomites: un aiuto al Burkina Faso


Si e` da poco conclusa la 22.ma edizione e gia` fervono i preparativi per la prossima, domenica 5 luglio 2009. Non mancherà il consueto aspetto benefico, da diversi anni complementare alla Maratona, per cui verranno destinati aiuti e fondi al Burkina Faso, uno dei paesi piu` disagiati e poveri al mondo. Sfruttando quella che e` la sua unica ricchezza, il sole, verranno installati dei pannelli solari per dare luce ad una scuola e a un piccolo centro sanitario. I piu` generosi potranno contribuire a questo progetto sottoscrivendo le iscrizioni maggiorate e quelle da 1.500 euro “Viim Vêenem” che nella lingua locale mossi significa “luce di vita”.

Per la 23.ma Maratona dles Dolomites sono state adottate alcune novita` come evidenzia il regolamento che dal 15 settembre 2008, disponibile online sul sito www.maratona.it. Tra le piu` significative il sorteggio, che riguardera` non piu` 5.500 ciclisti ma 4.700. Un taglio che gli organizzatori hanno dovuto adottare per dare la possibilita` ai 2.200 ripescati di partecipare di diritto.

Il costo dell’iscrizione sara` di 71 euro e infine per la categoria donne, durante gli ultimi 5 km le atlete non potranno piu` essere assistite da terzi per evitare di falsare la gara. Restano invariati i tre percorsi: Lungo di 138 km e 4190 m di dislivello, Medio di 106 km e 3090 m di dislivello e Sella Ronda di 55 km e 1780 m di dislivello. Sempre settimana scorsa sono stati selezionati i filmati vincitori del concorso su YouTube che aveva come tema quello di descrivere la propria maratona. La data e` stata fissata: il 16 ottobre scatta l’ora delle prescrizioni, che si concluderanno il 6 novembre, mentre le prime 150 iscrizioni maggiorate – 144 gold da 150 Euro e 6 platinum da 300 Euro - saranno disponibili a partire dal 26 novembre. Il tema dell’edizione 2009 sara` l’Energia. Energia intesa come forza espressiva, capacita` di agire, volonta` di arrivare, spinta emotiva e soprattutto azioni e pensieri positivi.
datasport

Weekend: bel 400 donne ad Avezzano

Tanti appuntamenti nel weekend dedicato all'atletica, a cominciare dalla pista con l'appuntamento internazionale ormai classico di Avezzano di domenica, che come sempre sarà incentrato sulle prove di velocità con la sfida Collio (FF.GG.)-Viana (Bra) sui 100 e la gara dei 400 femminili con la neoprimatista nazionale Libania Grenot contro la precedente detentrice Daniela Reina. Importanti anche i meeting di Bari e Borgo Valsugana, quest'ultimo riservato alle categorie giovanili.

Intenso il programma della strada che prevede innanzitutto la riaperturta della stagione delle maratone con la prova nazionale delle 3 Province a Saronno. Grande attesa a Monza per la Mezza locale, con partenza ed arrivo all'Autodromo che solamente domenica scorsa ha ospitato i bolidi della Formula Uno. Tra le presenze annunciate dal direttore di corsa Massimo Magnani spiccano in campo maschile Danilo Goffi, Francesco Bona e Dereje Rabattoni, in campo femminile il bronzo dei Mondiali di corsa in montagna di domenica scorsa Elisa Desco e la maratoneta azzurra ai Mondiali 2007 Lucilla Andreucci.

Saranno una quarantina gli atleti in gara a Misterbianco per il Trofeo Maria SS degli Ammalati, una delle massime espressioni del podismo siciliano. Quattro le Nazioni presenti, con Etiopia, Marocco e Kenya a sfidare l'Italia, che si affida a Daniele Meucci, collezionista di vittorie nelle prove su strada in questo periodo stagionale, ma anche ai reduci dalla maratona olimpica Pertile e Andriani oltre a Di Cecco. Fra gli stranieri spiccano il marocchino Rachid Kisri, primo domenica al Giro dei Sassi di Matera e il kenyano Zakayo Kipsang. Spostandoci in Puglia, è in programma la 21. Stramaxima, Trofeo Emilio Manzari a Casamassima (Ba), sulla distanza di 10,178 km dov'è prevista una massiccia partecipazione amatoriale.

Nella foto: Libania Grenot (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

fidal.it

venerdì 19 settembre 2008

Al \"Trofeo Pallavicini\" il raduno dei blogger


In concomitanza della gara di Colonna organizzata dalla Running Evolution si effettuerà il Primo Raduno dei Blogtrotters, cioè degli scrittori podisti che potete leggere su Internet.
Ormai anche la comunità podistica si confronta giornalmente sul web, centinaia di Blog che parlano di corsa vengono visitati e presi in considerazione per avere consigli su metodiche di allenamento, sulla tecnologia e sull'abbigliamento.
Visto il carattere solidale e di amicizia che caratterizza questo mondo di podisti, i blogger si sono riuniti in una specie di associazione denominata Blogtrotters e hanno deciso di fare quindi il loro raduno a Colonna. Parleranno dei loro blog, si premieranno e parteciperanno alla gara con una loro classifica speciale.
Vi invitiamo quindi a presenziare Sabato 27 Settembre presso il campo sportivo di Colonna per conoscere meglio questi run blogger e magari scambiare un pò di opinioni con loro e poi Domenica 28 potrete sfidarli sul percorso della gara che regalerà emozioni infinite.
Vi aspettiamo.

Per maggiori info: primoradunoblogtrotters.blogspot.com

giovedì 18 settembre 2008

Cento Torri e Cariri, assalto alla serie A


Poco più di sette ore per coltivare un sogno. Sabato prossimo a Rennes, nella Bretagna francese, l'Atletica Cento Torri Pavia e la Studentesca Cassa di Risparmio Rieti tenteranno la conquista della massima serie nella Coppa dei Campioni Juniores. La promozione passa per un piazzamento nelle prime due posizioni, impresa certamente difficile per le due formazioni (lombarda quella maschile, laziale quella femminile) che dovranno concentrare il loro impegno in una sola giornata.

La formula di gara è diversa da quella della Coppa Europa per Club seniores: infatti si gareggia in una sola giornata, dalle 10 alle 17,30 e quindi le squadre dovranno concentrare il loro impegno e fare le dovute scelte tecniche per poter raggiungere il miglior risultato. In campo maschile l'Atl.Cento Torri si affida in particolare a Zucchinali, campione italiano del disco, i ragazzi della 4x400 campione d'Italia (Severi, Sirtoli, Trionfo e Guarnierio), Dorino Sirtoli (vice campione italiano dei 400m) impegnato nei 400hs e la 4x100, argento agli Italiani, di Lanza, Orefici, Mita e Franco.

Fra le ragazze della Cariri alcune saranno costrette a un super impegno come Francesca Romana Cattaneo che gareggerà su 100, 200 e staffetta veloce oppure Giulia Latini, fra le favorite nei 400hs che prenderà parte anche alle due staffette. Oltre all'Italia saranno anche Francia, Slovenia e Svizzera a presentarsi in gara sia in campo maschile che femminile. Va sottolineato che per entrambe le formazioni questa occasione sarà utile non solo per far fare esperienza ai ragazzi e alle ragazze ma anche per affiancare all'aspetto agonistico quello culturale: l'Atl.Cento Torri, grazie alla collaborazione con la Provincia di Pavia, promuoverà l'immagine del territorio in terra francese, mentre la rappresentativa reatina effettuerà un tour turistico-culturale a Rennes e Mont Saint Michel. fidal.it

Il medagliere delle Paralimpiadi. Dominio Cina, Gran Bretagna meglio degli Usa

Oltre il muro delle duecento medaglie, con ben 89 successi e una marea di piazzamenti sul podio: è stato un dominio netto in quasi tutte le discipline e le specialità quello della Cina, che trionfa in testa al medagliere finale delle Paralimpiadi di Pechino 2008. Dietro di loro, quasi appaiate, Gran Bretagna e Stati Uniti, con l'Ucraina a conquistare un"eccellente quarta piazza. Dolori per l'Italia, che con 18 medaglie complessive non va oltre la ventottesima posizione, sopravanzata nettamente da numerose altre nazioni europee. Davanti a tutti dunque la Cina: per gli atleti di casa 211 medaglie conquistate, con 89 ori, 70 argenti, 52 bronzi e una conferma assoluta del grande impegno profuso dall'intero movimento sportivo cinese nell'avvicinamento a questi Giochi. Anche quattro anni fa ad Atene la Cina aveva prevalso davanti a tutti, ma ora il vantaggio nei confronti di Gran Bretagna e Stati Uniti (sostanzialmente stabili nei loro risultati) si è trasformato in un vero e proprio divario: in Grecia le medaglie cinesi erano state 141 con 63 ori, ora sono ben 211 con 89 primi posti.

Alle spalle dei cinesi, conferma la seconda piazza assoluta la Gran Bretagna, che si migliora rispetto alle 94 medaglie con 35 ori di Atene e supera la soglia delle cento medaglie, totalizzandone 102 con 42 ori, 29 argenti e 31 bronzi. Britannici che ancora una volta nello sport paralimpico si posizionano davanti ai cugini statunitensi, capaci solo di sfiorare quota cento (99 medaglie) con 36 ori, 35 argenti e 28 bronzi. Alle spalle delle grandi squadre, fantastico e sorprendente quarto posto dell'Ucraina (già sesta ad Atene) che con 74 medaglie complessive e 24 ori, 18 argenti e 32 bronzi sopravanza l'Australia ferma a 23 medaglie d'oro, 29 d'argento e 27 di bronzo (totale 79). Grande Paralimpiade anche per il Sudafrica, che trascinata dai personaggi Oscar Pistorius e Natalie Du Toit, conquista un sesto posto assoluto con "appena" 30 medaglie complessive, delle quali però ben 21 d'oro, con tre argenti e sei bronzi a far da contorno. Terzo nel medagliere di Atene 2004, precipita al settimo posto il Canada (19 ori, 10 argenti, 21 bronzi, totale 50) , che precede la Russia (63 medaglie totali, 18 ori, 23 argenti, 22 bronzi) e il Brasile (16 ori, 14 argenti, 17 bronzi, totale 47 medaglie). Nelle prime dieci riesce ad entrare anche la Spagna, con 58 medaglie complessive (15 d'oro, 21 d'argento, 22 di bronzo): per gli spagnoli, settimi ad Atene, si tratta però di una flessione, la stessa che subiscono anche Germania e Francia, rispettivamente ottava e nona nell'edizione di quattro anni fa. A Pechino i tedeschi hanno chiuso all'undicesimo posto con 14 ori, 25 argenti e 20 bronzi (59 medaglie totali), appena davanti ai transalpini, inchiodati a 52 medaglie complessive, con 12 ori, 21 argenti e 19 bronzi.

Se ad Atene 2004, insomma, Spagna, Germania e Francia avevano conquistato fra 71 e 78 medaglie totali, a Pechino non hanno raggiunto neppure la soglia delle sessanta, soffrendo dunque anche nei numeri la voglia di vincere delle nazioni che in questi quattro anni più hanno investito nello sport paralimpico. E se è vero che questa contrazione non interessa l'Italia, capace sostanzialmente, con 4 ori, 7 argenti e 7 bronzi, di confermare il bottino di Atene (dal quale manca solamente un argento: 18 medaglie complessive a Pechino, erano state 19 in Grecia), è però altrettanto vero che - nel confronto con gli altri paesi europei - quelli italiani sono risultati modesti, segno evidente che il movimento paralimpico nel nostro paese ha ancora importanti margini di crescita. La priorità per il futuro resta allora quella di investire nello sport per disabili, nelle strutture, negli impianti sportivi e nei ritrovati tecnologici (protesi e ausili) che accompagnano il cammino di questi atleti. L'Italia, ventottesima assoluta nel medagliere, oltre alle già citate dodici nazioni (Cina, Gran Bretagna, Stati Uniti, Ucraina, Australia, Sudafrica, Canada, Russia, Brasile, Spagna, Germania, Francia) si vede sopravanzare anche da Corea, Messico, Tunisia, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Olanda, Grecia, Bielorussia, Iran, Cuba, Nuova Zelanda, Svezia, Hong Kong (che gareggiava in autonomia dalla Cina) e Kenya. Dietro l'Italia, chiudono le prime trenta posizioni Egitto e Nigeria. Sono state 76 le nazioni a conquistare almeno una medaglia, 52 a vincere almeno una medaglia d'oro. (Stefano Caredda) superabile.it

Coda di stagione con i campionati nazionali

Terminata (od ormai prossima alla conclusione) la lunga serie di meeting internazionali, l'atletica italiana si tuffa nell'attività nazionale e giovanile, tradizionalmente caratterizzante i mesi di settembre e ottobre. Si comincia domenica mattina, a Roma, con la terza prova del Campionato di società di marcia (Trofeo Kronos, dedicato alla memoria di Fulvio Villa; 20km uomini, 10 per le donne), che andrà in scena nel parco di Villa Borghese, sito finalmente "riconquistato" dall'atletica leggera. Sempre in questo fine settimana, finale nazionale dei Campionati di società Masters, sulla pista della SNAL di Formia. L'appuntamento clou del mese è comunque rappresentato dalle finali del Campionato Italiano Assoluto di Società, nella sua nuova formulazione aperta ai soli club civili (e con gli atleti militare schierati nei sodalizi di provenienza). La data prevista è quella del 27 e 28 settembre, nel corso della quale si terranno le finali A "Oro" (a Lodi, dove si assegnerà lo scudetto; trasmissione tv delle gare su Rai Sport Più), "Argento" (Cesenatico), A1 (Molfetta) e A2 (Saronno).

Nel weekend successivo, dal 3 al 5 di ottobre, Rieti ospiterà una delle rassegna più belle e sentite del panorama nazionale, ovvero i Campionati Italiani Allievi, rassegna aperta a 16enni e 17enni. Neanche il tempo di fermarsi a riflettere, ed ecco, ancora ad una settimana di distanza (10-12 ottobre), la rassegna riservata ai Cadetti, attesi al Trofeo delle Regioni - Campionato Italiano Individuale (per 14enni e 15enni). Nello stesso fine settimana, altro campionato di società, ma al giovanile (Under 23): la finale A "oro" è in programma a Modena, la A "argento" a Cosenza. Domenica 12 ottobre è anche la data di svolgimento del Campionato Italiano Assoluto di Maratona, ospitato quest'anno dalla prova sui 42km di Carpi.

m.s.

Nella foto, il manifesto della Fina A Oro del Campionato di Società Assoluto di Lodi (Giancralo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it


   


SOCIETARI 2008 - LA COMPOSIZIONE DELLE FINALI - UOMINI

SOCIETARI 2008 - LA COMPOSIZIONE DELLE FINALI - DONNE

FINALE A ORO - INFORMAZIONI E PROGRAMMA ORARIO

Bologna festeggia e premia“Alex Schwazer”


Tanti, tantissimi per salutare e assistere alla cerimonia di premiazione del campione olimpico della 50 Km di Marcia “Alex Schwazer”, festeggiamenti svoltosi nella sala d’onore del 5° Btg Carabinieri “Emilia Romagna” di Bologna. Una festa alla quale Schwazer ha presenziato accompagnato dalla mamma sig.ra Maria Luisa, presenti numerose autorità civili e militari tra cui il Gen. di C.A. Michele Franzè, il prefetto dott. Angelo Tranfaglia, il sindaco Sergio Cofferati, il pres. della provincia Beatrice Draghetti, il pres. del Coni Pr. Renato Rizzoli e il comandante del 5° Btg Carabinieri Ten. Col. Claudio Palella che ha fatto gli onori di casa. Nel corso della cerimonia oltre alla premiazione di Alex Schwazer sono stati premiati anche i Carabinieri della sez. Atletica che hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Pechino (Villani, Cafagna, Kirchler, Cattanaeo, Talotti, Obrist) a cui ha fatto seguito la consegna delle stelle d’oro e d’argento al merito ad un altro gruppo di atleti della sezione per meriti sportivi (Palombo, Curzi, Carabelli, Rocco, Obrist, Cafagna, Viti). Presente in veste d’ospite la neo presidente del Bologna Calcio sig.ra Francesca Menarini in una sorta di connubio tra i colori rossoblu dell’Arma dei Carabinieri e quelli dalla squadra di calcio bolognese.
Per l’ufficio stampa della sez. Atletica Carabinieri
Michele  Marescalchi

Paralimpiadi: bronzo per l`Italia nella Maratona

Terzo gradino del podio per Walter Endrizzi nella maratona categoria T46, nell`ultima giornata delle Paralimpiadi. Ultima giornata positiva per l`Italia alle Paralimpiadi di Pechino, grazie alla conquista del bronzo nella maratona, categoria T46, di Walter Endrizzi. Medaglia di particolare importanza per l`atleta dopo un periodo di stop: `Sono felicissimo, questo terzo posto qui a Pechino vale piu` di un Mondiale`. L`oro e` andato al messicano Santillan, l`argento al brasiliano Sena.

Nella categoria T12, gli azzurri hanno conquistato il quinto posto con Fabrizio Cocchi e il settimo con Andrea Cionna. Il commento di Cionna:`Ho corso in maniera regolare, mi dispiace che abbiano accorpato le categorie, altrimenti oggi avrei potuto portare a casa la medaglia d`oro`. Mentre Cocchi spiega:` Sono soddisfatto della mia gara. Adesso mi prendo un periodo di riposo, poi comincero` a pensare ai prossimi appuntamenti. Certo, ho 35 anni e sinceramente non sara` facile presentarsi a Londra nella forma migliore`.

Nella gara femminile categoria T54, l`azzurra Francesca Porcellato ha portato a casa il nono posto, con un tempo di 1:54.27.
datasport.it

Paralimpiadi: Pistorius come Bolt, terzo oro


Dopo il mito di Usain Bolt, l'uomo più veloce del mondo, la pista del Nido d'Uccello di Pechino tramanda ai posteri anche la favola di Oscar Pistorius, detto 'Blade Runner' per le protesi in fibra di carbonio che deve usare al posto delle gambe e con cui corre più veloce di ogni altro atleta delle Paralimpiadi.

Per il ragazzo sudafricano vincere in quest'ambito non è certo una novità, ci era riuscito anche quattro anni fa ad Atene, ma stavolta, nella gara dei 400, ha impressionato per la facilità con cui si è imposto, un po' come Bolt nei 100 dei normodotati. Il secondo classificato è arrivato con un distacco di una ventina di metri. Pistorius ha vinto il suo terzo oro di questi Giochi (come il 'Lampo' giamaicano ad agosto, con la differenza della staffetta al posto dei 400), aggiungendo quello del giro di pista ai due ottenuti nei 100 e 200.

Ma non ha solo vinto, in realtà è stato un trionfo: nonostante la pista bagnata dalla pioggia, Pistorius ha stabilito con 47"49 il primato del mondo per atleti non normodotati, mandando in visibilio i 90mila del magnifico stadio pechinese. Era l'oro a cui teneva di più, perché quello della gara in cui avrebbe sognato di correre anche alle Olimpiadi di Pechino. Adesso che se l'é preso Pistorius dice che "queste tre medaglie d'oro e il record del mondo sono un sogno realizzato, ma ho già un altro traguardo da raggiungere: a Londra nel 2012 voglio assolutamente esserci, ma non soltanto alle Paralimpiadi".

L'età è dalla sua parte, visto che 'Blade Runner' ha solo 21 anni, non gli rimane che convincere anche i più scettici (come qualche tecnico del Sudafrica) magari già in vista dei prossimi Mondiali di atletica di Berlino 2009: "il mio obiettivo a più breve scadenza è quello - ammette Pistorius -: lavorerò ancor più duramente e farò di tutto per conquistare un posto nella squadra che gareggerà in Germania. La prossima stagione è un appuntamento da non mancare". Intanto l'Oscar 'griffato' Pirelli (é testimonial dell'azienda milanese, come in passato Carl Lewis, Ronaldo e Naomi Campbell, "ai quali quasi mi vergogno di essere accostato") torna a casa "con ricordi indimenticabili, perché questa Paralimpiade di Pechino è la più bella manifestazione a cui mi sia capitato di partecipare: c'é un'atmosfera unica, e un entusiasmo del pubblico che ha davvero dell'incredibile. Lo stadio era al completo, e la folla era piena di passione per me: mi ha fornito un grande aiuto, e spero di averla ripagata". ansa

mercoledì 17 settembre 2008

L\'altra olimpiade non è solo Pistorius

E l'Olimpiade parte da lì, da quel senso di vuoto che ti pervade quando tutto sembra finito, quando la mente è arida di emozioni e il cuore di continua a battere anche se vorresti che non lo facesse più. É un muscolo involontario, il cuore. Ma suona la stessa musica per tutti. Sa regalarti emozioni inaspettate, sa sorprenderti, abbatterti, affaticarti, ma ti fa sentire vivo.


Lo smarrimento dura un minuto, un istante, talvolta interminabile, insostenibile. Ma la forza per rispondere alla convocazione, prima o poi arriva. Salta fuori, si fa largo tra gli sguardi indifferenti delle persone che, nella migliore delle ipotesi, ti compatiscono. O peggio ancora, provano pena. E allora, quelle emozioni che, per poco o lungo tempo, sono state sopite, esplodono tutte insieme, quasi fossero l'eruzione di un vulcano. E così ci si rimette in gioco, si torna a sfidare la vita perché la vita ti ha sfidato. E tu non vuoi perdere.


Gli allenamenti, quelli, li inizi da subito. Percorsi di guerra tra macchine parcheggiate sugli scivoli, marciapiedi ostruiti da ciclomotori, ostacoli insormontabili, ascensori inaccessibili: benvenuti nel terzo millennio.
Ma c'è anche l'allenamento sportivo ti riscalda il cuore e che riaccende i sogni e la speranza. E allora inizi a dare fondo a qualsiasi energia e decidi di cambiare vita, perché la vita - in fondo - ha provato a cambiarti. Per le Paralimpiadi di Pechino c'è anche chi ha cambiato sport. É il caso del lombardo Daniele Stefanoni, passato dallo sci di fondo (ha partecipato alle Paralimpiadi di Torino del 2006 - al canottaggio. Allenamenti su allenamenti e soprattutto la necessità di imparare a remare.

La delegazione italiana per Pechino è composta da 84 atleti, 2 riserve e sei atleti guida. Il presidente del Cip, Luca Pancalli alla vigilia aveva pronosticato 15 medaglie: al momento ne sono arrivate sedici. Un successo. Le ultime due nella giornata di ieri: la squadra di tiro con l'arco ha vinto la medaglia di bronzo: Oscar De Pellegrin, Mario Esposito e Marco Vitale hanno sconfitto il Giappone nella sfida valida per il terzo posto, dopo aver perso con la Cina in semifinale. L'argento, invece, è arrivato da Michela Brunelli e Clara Podda nel tennistavolo classe 1-3. Le azzurre si sono arrese, in finale, di fronte alle padrone di casa della Cina. Il sudafricano Oscar Pistorius, oro nei cento e duecento metri piani, fa storia a se.

Ha diviso l'opinione pubblica, ha acceso dibattiti e presentato ricorsi. Ma ha attirato su di se tutte le attenzioni della Paralimpiade, lasciando a tutti gli altri atleti briciole mediatiche. La Nike lo ha scelto come modello mentre i sociologi di tutto il mondo continuano a darsi battaglia per affermare o meno l'opportunità di concedere al sudafricano il permesso di partecipare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.


Tutti gli altri vivono un'altra sfida. Il loro doping si chiama sport, vissuto a pieni polmoni, che ti fa rinascere e gioire, che ti fa sognare e combattere, che fa fa emozionare. Si fa sport, e non si fa per soldi. Non ci sono sponsor, tv, gettoni di presenza. Non ci sono prime pagine o interviste in esclusiva. Niente vittorie a tutti i costi e nessun contratto da testimonial. Non ci sono fan pronti a chiedere l'autografo, ne aziende che si contendono la tua immagine a suon di milioni. Niente alberghi a cinque stelle, nessun volo in prima classe. La sfida è quotidiana, continua, costante. E il metallo della medaglia che insegui, non è poi così importante. Perché non importa ciò che provi alla fine della gara, ma quello che senti mentre stai gareggiando.
iltempo.it