giovedì 31 luglio 2008

Pechino 2008 - Piano di emergenza anti-inquinamento

A otto giorni dalla cerimonia inaugurale la situazione atmosferica a Pechino resta preoccupante: nonostante da lunedì una serie di acquazzoni abbia abbattuto al suolo parte delle polveri e degli agenti inquinanti sospesi migliorando decisamente la visibilità, resta ancora una sinistra foschia congiunta a un alto tasso di umidità. La circolazione a targhe alterne (a Pechino circolano quotidianamente circa 3.300.000 automobili) è attiva dal 20 luglio, ma nelle zone vicine agli impianti olimpici si formano ancora code e ingorghi nelle ore di punta.

Il Ministero per la Protezione ambientale ha annunciato oggi la messa a punto di un piano di misure d'emergenza per il controllo dell'inquinamento in condizioni climatiche estremamente sfavorevoli: se la situazione dovesse peggiorare verrebbero introdotte nuove limitazioni alla circolazione delle automobili, alle attività industriali a Pechino (chiusura di 105 impianti), nella città portuale di Tianjin, a 120 km di distanza dalla capitale, e nella circostante provincia di Hebei.

"Credo che negli ultimi anni Pechino abbia cercato di rendere il clima più piacevole per gli stranieri che vengono qui - spiega Yang Hoi, uno degli organizzatori cinesi dei Giochi - la città è cambiata molto. Le condizioni climatiche sono decisamente migliorate e l'aria è molto più pulita. Nel complesso la città è piacevole per chi viene a visitarla".

Sulle conseguenze dell'alto tasso di inquinamento sulle prestazioni degli atleti è aperta da mesi una querelle senza fine: a parlare è Peter Baquie, medico della squadra australiana, che non si mostra particolarmente preoccupato per le condizioni ambientali della capitale cinese. "L'inquinamento è una presenza molto visibile, ma non è stato un problema grosso per gli atleti. A dire il vero abbiamo avuto soltanto un po' di irritazione agli occhi".

it.eurosport.yahoo.com

Lubiana, a quota 83 l\'Italia Master

Sorpasso! A meno tre giornate dalla conclusione della rassegna continentale di Lubiana, l’Italia Master supera se stessa e soprattutto il medagliere conquistato due anni fa a Poznan. Fin qui sono, infatti, 83 i preziosi metalli finora messi in cassaforte dagli over 35 italiani: 29 ori, 26 argenti e 28 bronzi. A pareggiare il conto del 2006 ci hanno pensato ieri a fine giornata il bronzo di Lorena Nave (Lib. San Biagio) nel pentathlon W40, insieme all’oro di Alessandro Eccheli (US Quercia – M40) nei 5000 e all’argento di Bruno Sobrero (Atl. Calvesi) nel pentathlon M85 e ai bronzi di Filippo Lazzara (Pod. Moretti Corva - M35) e Fabrizio Galassini (Atl. Scandiano - M40) nei 5000, poi oggi è stato un susseguirsi di successi rigorosamente “made in Italy”. Sono così arrivate una dietro l’altra le notizie dei successi dei nostri portacolori, con cinque italiani nuovi Campioni d’Europa e che rispondono ai nomi di Lino Tadei (Atl. Calvesi - M85) e Alfredo Tonnini (Millepiedi Ladispoli - M75) nei 20 km di marcia, Carla Forcellini (Pol. Astro2000 - W45) e  Laura Millo (AC 96 Bolzano - W40) nell’asta e Gabre Gabric (Atl. Calvesi) che con quello nel disco W90, conquista il suo terzo podio agli EVACS 2008. I 20 km di tacco e punta valgono un argento M70 per Romolo Pelliccia (Gsd K42) e per la squadra M55/60 formata da Fortunati, Zappon e Roberto Piaser, con quest’ultimo al bronzo M60 nella gara individuale. Terzo gradino del podio anche per il team di marciatori De Lucia-Pelliccia-Andreotti (M65/70) e per Fabio Diotallevi (Cus Roma - M55) nel giavellotto, specialità in cui Luigi Brolo (Atl. Ambrosiana) ha stabilito la nuova migliore prestazione italiana M70.  

Medaglie che aumentano a vista d’occhio e Casa Italia Atletica che è ormai praticamente diventato la tappa fissa degli oltre 3600 atleti dei Campionati, incantati dal inconfondibile fascino e dalle tipicità del Belpaese. Oggi poi la tentazione era una di quelle a cui non si può veramente dire di no. Quando, infatti, si è diffusa la notizia del pasta-party i 250 mq dello stand sono stati letteralmente presi d’assedio, nella giornata dedicata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e all’Ente Nazionale Italiano per il Turismo. Domani, però, la scena – e che scena – sarà tutta per i Campionati Europei Master Indoor Ancona 2009, evento protagonista di una spettacolare serata di gala che a partire dalle 20:30 illuminerà di “made in Marche” il meraviglioso castello della capitale slovena.     

Nella foto piccola, la premiazione dei medagliati a Casa Italia Atletica, presenziata dal presidente dell'UPROM, Gregorio Perna e dal vice-presidente della Provincia di Isernia, Angelo Iapaolo 

fidal.it
   

IL SITO DI CASA ITALIA ATLETICA

RISULTATI/ Results

LE FOTO DA LUBIANA

Olimpiade, lavori in corso: l\'endurance

Prosegue il viaggio nella preparazione olimpica degli azzurri, quando manca ormai una settimana alla partenza del primo gruppo di atleti (il 6 agosto) verso Pechino. Dopo aver visto velocità, salti e lanci nel sole di Formia, è il turno degli uomini e delle donne dell'endurance, termine applicato in maniera estensiva a maratoneti, marciatori, mezzofondisti (del veloce e del prolungato). Tre i centri di allenamento (Saint Moritz, Saluzzo, Vipiteno), dove è in corso la fase finale del cammino a cinque cerchi. Al lavoro, i selezionati per l'Olimpiade, in molti casi affiancati dai propri tecnici personali, oltre che dallo staff azzurro.

Maratona

I maratoneti stanno concludendo il periodo di preparazione a Saint Moritz. Oggi, era in programma uno degli ultimi lavori per Stefano Baldini, che ha affrontato una serie di 1000 metri in pista, alla ricerca di una maggior brillantezza nell'azione. Tifosi in estasi a bordo campo, quando al campione olimpico si è unito l'uomo che tutta la Svizzera attende, Viktor Rothlin, bronzo mondiale lo scorso anno a Osaka e argento europeo, a Goteborg, proprio alle spalle di uno straordinario Baldini. Un confronto che ha dato nuovi stimoli all'azzurro. "Stefano sta bene - conferma Lucio Gigliotti - è in piena crescita, e questo mi sembra un dato molto significativo. E' chiaro che questo è un altro Baldini, non quello quasi imbattibile di Atene, ma un atleta che ha maturato grandi esperienze e si conosce davvero bene. Abbiamo perso un mese a causa di problemi fisici, anche se adesso posso dire che siamo riusciti a riprendere quasi completamente il tempo perduto. A questo punto andremo una settimana a Rubiera, e poi, prima della gara, ci saranno ancora dodici giorni a Pechino (partenza per la Cina l'11 agosto, ndr). La parola d'ordine in ogni caso è prudenza". Già, perché la gara olimpica sarà qualcosa di completamente diverso dalle mille maratone che si corrono ogni domenica nel mondo. "Bisognerà correre con la testa, senza farsi trascinare dall'entusiasmo, restando sempre freddi in ogni parte della prova. Le condizioni saranno anche peggiori di quelle di Osaka, e le incognite tali e tante che le classifiche finiranno inevitabilmente per risentirne". Il cronometro conterà poco, se è vero - ed è assolutamente vero - che il già citato Rothlin ha vinto il bronzo lo scorso anno con un tempo superiore alle 2h17. Con Baldini vestiranno l'azzurro anche Ottavio Andriani e Ruggero Pertile: "A loro va il merito di averci creduto sempre: non arriveranno a Pechino con un mese di preparazione, ma con un allenamento completo. Se interpreteranno la gara con giudizio, potranno dire la loro". Ultimi test: Baldini sarà in gara domenica sera a Bojano, mentre Ottavio Andriani sarà di scena a Fiuminata. Trea anche le ragazze: Bruna Genovese, Anna Incerti, e Vincenza Sicari: "Stanno tutte bene, anche la Incerti ha recuperato da un problemino avvertito la scorsa settimana. Per loro vale lo stesso discorso fatto per gli uomini: dovranno interpretare la maratona con giudizio, in un contesto tra l'altro tecnicamente meno qualificato di quello maschile".

Marcia

Il pozzo dei desideri azzurro è pronto ad esaudire nuovi sogni. Così dicono gli oracoli, che recitano di almeno un paio di atleti in grandi condizioni di forma. Il primo, il più atteso probabilmente di tutta la squadra italiana, è Alex Schwazer. L'altoatesino, colpito nei giorni scorsi da un grave lutto familiare (la scomparsa del nonno), è atteso dalla gara della possibile consacrazione. Dopo due bronzi mondiali (Helsinki e Osaka), ed il terzo posto nella Coppa del Mondo del maggio scorso a Cheboksary, punta al bersaglio grosso. "Sta lavorando con grande coscienza, come sempre del resto", dice Vittorio Visini, che in questi giorni lo sta scrutando nel raduno di Saluzzo. Con lui, seguito sempre da Sandro Damilano, anche gli altri azzurri Elisa Rigaudo, Diego Cafagna, Giorgio Rubino e Jean Jacques Nkouloukidi. "Sono tutti in buone condizioni: Rubino è in netta crescita, così come la Rigaudo, che mi sembra vicina alla forma migliore. L'obiettivo del settore, non lo nascondiamo, è di portare a casa una medaglia, indipendentemente dal colore, e un paio di finalisti. La storia, la tradizione, la forza di questo gruppo sono una garanzia in questo senso, anche se non possono esistere certezze all'Olimpiade". L'altro asso nella manica è "l'artista" Ivano Brugnetti, l'uomo dall'immensa classe già capace di vincere l'oro olimpico quattro anni fa ad Atene. Tra gli alti e bassi determinati da un estro che è ormai già storia, viaggia a fari spenti verso un nuovo sogno. E' in preparazione nella sua Milano, seguito come un'ombra da Antonio La Torre, e chi lo ha visto riferisce di un'atleta sereno ed in ottime condizioni. Certo, la prova dei 20 chilometri si è arricchita di protagonisti come nessun'altra, nella marcia mondiale; ma Brugnetti può a ragione essere considerato un uomo di primo piano nella caccia alle posizioni di vertice. Completa il gruppo dei selezionati il cinquantista Marco De Luca, il terzo romano (con Rubino e Nkouloukidi, tutti seguiti da Parcesepe) del gruppo, rimasto ad allenarsi nella capitale. Stasera a Saluzzo il gruppo riceverà la visita del presidente federale Franco Arese. Momento propizio per guardarsi negli occhi e capire. Partenza il 6 per gli specialisti dei 20 chilometri e Cafagna; l'11 per gli altri due cinquantisti e la Rigaudo.

Mezzofondo

Uomini e donne della corsa di resistenza in pista si sono ritrovati a Vipiteno, dove esistono condizioni ideali per prepararsi in estate (un'infinità di percorsi, anche sterrati, sono a disposizione di atleti e tecnici). In raduno, fino a domenica, i siepisti Matteo Villani ed Elena Romagnolo, la cinquemilista Silvia Weissteiner, gli specialisti del veloce Christian Obrist (1500 metri) ed Elisa Cusma (800). A fare da portavoce, nella circostanza, il responsabile del prolungato Silvano Danzi: "Siamo molto soddisfatti di come si è svolto questo periodo di preparazione, dove i tecnici hanno potuto lavorare con grande serenità con gli atleti, all'interno di un gruppo molto affiatato. I ragazzi stanno bene, ma certamente non è il caso di fare proclami: vogliamo volare molto basso". L'obiettivo realistico può essere quello di piazzare uno-due atleti in finale, e, compatibilmente con le condizioni climatiche, di avvicinare le migliori prestazioni stagionali o personali. Elisa Cusma è probabilmente l'atleta con il maggior "peso" internazionale, forte anche della finale mondiale indoor conquistata lo scorso marzo; semifinalista mondiale nel 2007 a Osaka, punta ad un ingresso in finale che rinverdirebbe i fasti degli anni '80, quando Gabriella Dorio battagliava (non disdegnando di vincere, come accaduto a Los Angeles 1984) nel miglio metrico e nella mezza distanza con le più forti specialiste dell'est. Elena Romagnolo (doppio record italiano per lei nei 3000 siepi, fino a 9:31.19) è atleta in grande crescita, seppure in una specialità i cui valori assoluti sono ancora tutti da delineare. Silvia Weissteiner ha centrato la finale lo scorso anno a Osaka, e anche se reduce da una stagione attraversata da mille problemi, può mettere sul tavolo tutta la sua esperienza. Ognuna di loro può sognare la finale: riuscire nel compito sarà però durissimo. Matteo Villani ha cercato la partecipazione ai Giochi con grande caparbietà, ed alla fine ha centrato l'obiettivo migliorandosi (in extremis sui tempi di convocazione) fino a 8:21.73; Christian Obrist, frenato da problemi di salute, ha percorso finora un cammino meno felice nella stagione, ma è in crescita, e ha già dimostrato in passato (Osaka) di sapersi destreggiare anche nelle prove più tattiche. Partenza per tutti (a parte Weissteiner, che lascerà l'Italia l'11) il 6 agosto.

m.s.

Nella foto, l'arrivo trionfale ad Atene di Ivano Brugnetti (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it

Pechino 2008, Cina conferma censura su internet


I giornalisti in Cina denunciano le restrizioni alla libertà di navigazione in internet. Nonostante le promesse fatte al Comitato Olimpico, secondo i giornalisti, quelli residenti e quelli stranieri, dal paese non si possono visitare i siti della protesta tibetana e quelli di alcuni gruppi cristiani, tra cui il Pontificio istituto missione estere (Pime). Il portavoce del Comitato organizzatore dei Giochi di Pechino, Sun Weide, ha confermato che lacensura sul web resterà anche durante le Olimpiadi. Sun ha sostenuto che solo i siti legati alla setta religiosa del Falun Gong continueranno ad essere censurati perchè l'organizzazione «è proibita» in Cina. Secondo le organizzazioni umanitarie internazionali i seguaci della setta costituiscono il nucleo più numeroso dei circa 25mila detenuti di opinione cinesi. Il Cio ha promesso ieri che «indagherà» sulle denunce dei giornalisti.

Accuse di spionaggio dagli Usa. Grave accusa di un senatore degli Stati Uniti nei confronti della Cina alla vigilia delle Olimpiadi. Il senatore Samuele Brownback, Repubblicano del Kansas ha dichiarato che le autorità cinesi progettano di spiare gli ospiti stranieri che saranno negli alberghi durante le Olimpiadi il mese prossimo a Pechino. Il Senatore ha detto che alcuni avvocati che rappresentano le catene internazionali di alberghi hanno fornito al suo ufficio documenti in cui si ordinava di installare impianti di monitoraggio.

Il sistema. «In sintesi, il governo ha preparato un sistema per essere capace di spiare e ottenere informazioni su ogni ospite degli alberghi dove risiedono persone che si recano in Cina per seguire le Olimpiadi - ha detto Brownback ai giornalisti - Questo vuole dire che giornalisti, famiglie degli atleti, persone che si battono in difesa dei diritti umani, e semplici tifosi, tutti saranno sottoposti ad un controllo di intelligence da parte del Chinese Public Security Bureau».
ilmessaggero.it

Grand Prix Strade d’Italia: si corre ad Agordo


Treviso, 30 luglio 2008 " Il Grand Prix Strade d’Italia " Trofeo Alimenti Linfa entra nella fase più importante della stagione. Sabato 2 agosto, la prestigiosa rassegna podistica manda in scena il primo dei due appuntamenti in programma nel Bellunese: nel pomeriggio, dalle 16.15, si svolgerà la 17a edizione delle Miglia di Agordo (www.lemigliadiagordo.it). E’ la quinta tappa dell’annata (la quarta costituita da un circuito cittadino) e i punti, sia per le classifiche individuali che per quelle di società, cominciano ad avere un peso diverso. In prima fila restano le società veneziane, trevigiane, pordenonesi e bellunesi. Ma, anche se i valori in campo sono ormai delineati, nulla è ancora deciso: la lotta resta aperta un po’ in tutte le categorie. Nella graduatoria di club, prosegue la leadership del Venicemarathon Running Team, ma il divario sugli inseguitori si è assottigliato: la Polisportiva Biancazzurra e forse anche i campioni uscenti del Valdobbiadene possono ancora sperare. Dopo Agordo, il Grand Prix Strade d’Italia - Trofeo Alimenti Linfa farà tappa ancora nel Bellunese, a Feltre, il 30 agosto, e a Pordenone, il 14 settembre.
sportisland.net

Pechino 2008, Cina conferma censura su internet


I giornalisti in Cina denunciano le restrizioni alla libertà di navigazione in internet. Nonostante le promesse fatte al Comitato Olimpico, secondo i giornalisti, quelli residenti e quelli stranieri, dal paese non si possono visitare i siti della protesta tibetana e quelli di alcuni gruppi cristiani, tra cui il Pontificio istituto missione estere (Pime). Il portavoce del Comitato organizzatore dei Giochi di Pechino, Sun Weide, ha confermato che lacensura sul web resterà anche durante le Olimpiadi. Sun ha sostenuto che solo i siti legati alla setta religiosa del Falun Gong continueranno ad essere censurati perchè l'organizzazione «è proibita» in Cina. Secondo le organizzazioni umanitarie internazionali i seguaci della setta costituiscono il nucleo più numeroso dei circa 25mila detenuti di opinione cinesi. Il Cio ha promesso ieri che «indagherà» sulle denunce dei giornalisti.

Accuse di spionaggio dagli Usa. Grave accusa di un senatore degli Stati Uniti nei confronti della Cina alla vigilia delle Olimpiadi. Il senatore Samuele Brownback, Repubblicano del Kansas ha dichiarato che le autorità cinesi progettano di spiare gli ospiti stranieri che saranno negli alberghi durante le Olimpiadi il mese prossimo a Pechino. Il Senatore ha detto che alcuni avvocati che rappresentano le catene internazionali di alberghi hanno fornito al suo ufficio documenti in cui si ordinava di installare impianti di monitoraggio.

Il sistema. «In sintesi, il governo ha preparato un sistema per essere capace di spiare e ottenere informazioni su ogni ospite degli alberghi dove risiedono persone che si recano in Cina per seguire le Olimpiadi - ha detto Brownback ai giornalisti - Questo vuole dire che giornalisti, famiglie degli atleti, persone che si battono in difesa dei diritti umani, e semplici tifosi, tutti saranno sottoposti ad un controllo di intelligence da parte del Chinese Public Security Bureau».
ilmessaggero.it

mercoledì 30 luglio 2008

Pronto il numero 4 di \"Atletica\"

E' pronto, e già in distribuzione, il numero 4 della rivista federale "Atletica", che precede di circa due settimane il via dei Giochi Olimpici di Pechino. E proprio alla rassegna a cinque cerchi sono dedicati i servizi principali di questo numero, preparati da Giorgio Barberis (sulle grandi sfide che avranno luogo a Pechino), Marco Sicari (le prospettive della squadra azzurra), e all'incubo (per i cinesi) Dayron Robles, l'ostacolista cubano che ha strappato a Liu Xiang il record del mondo dei 110hs. In copertina, il volto concentrato di Yelena Isinbaeva, protagonista al Golden Gala (il commento sulla serata romana è a firma di Giorgio Reineri) con il record del mondo dell'asta portato a 5,03. A completare le 64 pagine del numero estivo, il bel servizio sulla Coppa Europa di Giorgio Cimbrico, quello sugli Assoluti di Cagliari di Diego Sampaolo, e quello sul Top Club Challenge di Andrea Buongiovanni. Obiettivo giovani con le cronache dei Campionati Italiani Junior e Promesse di Torino, e dei Mondiali Junior (entrambi a firma di Raul Leoni), e con la finale scudetto Allievi (Giuliana Cassani). Merita una menzione speciale l'articolo fimato da Ennio Buongiovanni e dedicato a Roberto Luigi Quercetani, il "vate" statistico, intervistato nella sua casa fiorentina. A chiudere, le rubriche "Internazionale" (dell'ottimo Marco Buccellato), e "Il medico risponde" (a cura del medico federale, dottor Giuseppe Fischetto). Il numero 4 di "Atletica" è come sempre scaricabile anche dal sito internet fidal.it, cliccando sul link seguente. Nella sezione "News", sulla home page, è disponibile il link all'intero archivio dal 2005.

Nella foto, la copertina del numero 4 della rivista "Atletica".

fidal.it


   


Scarica il numero 4/2008 di Atletica

Maratoneti preparatevi, a ottobre arriva la IIˆ Ecomaratona del Chianti


La passione per la corsa unita all’adrenalina che solo uno dei territori più affascinanti e conosciuti al mondo può restituire, un percorso tra strade bianche e paesaggi ancora intatti, tra poderi e antichi borghi, tra salite ripide e viali alberati, mentre la prima brezza d’autunno ti taglia il viso e il profumo del vino appena fatto ti inebria i sensi. Tutto questo è la IIˆ Ecomaratona del Chianti, che il 19 ottobre 2008 torna dopo una prima edizione, quella del 2007, che ha superato tutte le attese, quelle degli organizzatori e quelle degli atleti, giungendo a toccare quota quattrocento partecipanti.

L’Ecomaratona del Chianti, che si svolge interamente nel territorio comunale di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, fa parte del circuito Ecomaratone d’Italia è l’unico appuntamento della Toscana nel suo genere: una gara che unisce alla passione per la maratona, valori positivi quali la valorizzazione del territorio e delle risorse culturali, naturali e umane che lo contraddistinguono. Un percorso bellissimo - gli atleti della prima edizione lo hanno potuto costatare di persona - tecnicamente semplice, ma impegnativo muscolarmente; un trail running (corsa in natura) di 42,195 km adatto a tutti i maratoneti e percorribile con qualsiasi tipo di calzatura.

94% di strade bianche, 6% di percorso asfaltato per un dislivello positivo di 1400 metri: sono questi alcuni numeri della seconda edizione dell’Ecomaratona, che lo scorso anno ha visto il primo classificato assoluto maschile percorrere il tracciato di gara in 2h 57’ e 39’’. Per chi ama camminare, in alternativa alla maratona sono previsti 10 km di Ecopasseggiata tra le dolci colline senesi, con la possibilità, per tutti gli iscritti a entrambi i percorsi, di partecipare gratuitamente a una serie di attività collaterali che prevedono visite guidate ai castelli e alle cantine per un appuntamento imperdibile con l’eccellenza enogastronomica e artistica del territorio chiantigiano.

L’organizzazione prevede partenza e arrivo nello stesso luogo, la Piazza centrale di Castelnuovo Berardenga, tale da consentire una buona organizzazione logistica per gli atleti che troveranno le docce nei pressi della zona di arrivo e potranno pernottare nei vari agriturismi. Due le agenzie a disposizione dei maratoneti, per circa ottanta posti letto disponibili sotto i trenta euro. Nel pomeriggio di sabato 18 ottobre è in programma la consegna dei pettorali (ne verranno regalati due ogni dieci iscritti della stessa squadra) e del pacco gara, che quest’anno include anche una maglia tecnica della Newline e una buonissima bottiglia di Chianti. A seguire pasta party, con replica anche nel dopo gara, e presentazione del percorso.

La manifestazione è aperta a tutti coloro che hanno compiuto i 18 anni di età, ai tesserati Uisp e ad altri enti riconosciuti dal Coni e a chi è in possesso di certificato medico sportivo, seppur non appartenente ad alcuna società. Gli atleti che vorranno cimentarsi nei 42,195 chilometri potranno scaricare i moduli di iscrizione dal sito internet www.ecomaratonadelchianti.it, inviando la documentazione secondo tre modalità: via fax, al numero 0577 1720110; via internet, iscrivendosi direttamente dal sito www.activeeurope.com e via posta, al Comitato organizzatore Ecomaratona del Chianti, presso la Polisportiva “La Bulletta” in Via Turati 1, 53019 Castelnuovo Berardenga e allegando le fotocopie dell’avvenuto pagamento, del tesserino societario o del certificato medico in corso di validità-

Il costo dell’iscrizione è di 26 euro se ci si iscrive prima dell’11 ottobre 2008 e di 36 euro, dopo quella data. Per qualsiasi altra informazione è possibile visitare il sito www.ecomaratonadelchianti.it, telefonare al Comitato organizzatore (Giovanni 349 2183704, Christian 331 2109253) o inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica info@ecomaratonadelchianti.it. L’Ecomaratona del Chianti vede tra i soggetti promotori l’associazione polisportiva La Bulletta e il Comitato Ecomaratona del Chianti, con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Berardenga, Provincia di Siena, Lega atletica leggera Uisp Siena, Regione Toscana e Pogas, politiche giovanili e attività sportive. L’Ecomaratona del Chianti fa parte del circuito Ecomaratone d’Italia di cui fanno parte la Sahara Marathon, l’Ecomaratona del Marsi, l’Ecomaratona delle Madonìe, l’Ecomaratona del Ventasso e l’Ecomaratona del Cimbri del Consiglio.

VOLANTINO 1
VOLANTINO 2

COMITATO ORGANIZZATORE ECOMARATONA DEL CHIANTI
www.ecomaratonadelchianti.it
info@ecomaratonadelchianti.it
fax +39 0577 1720110

Internazionale: Isinbayeva 5.04, Powell 9.82

L'Herculis di Montecarlo ha praticamente concluso la stagione pre-olimpica introducendo le gare olimpiche con i fuochi d'artificio. Prima di Pechino avremo ancora meetings importanti in Germania (Leverkusen e Wattenscheid), poi saranno solo Olimpiadi. 

La Isinbayeva fa 13 

Tanti sono i primati del mondo ottenuti da super-Yelena nel suo ruolino di marcia all'aperto. Aggiungiamo i dieci record inanellati nell'attività indoor, e fanno 23. Il mondiale di poche ore fa è giunto a Montecarlo, con più salti del solito, fatto inconsueto per la campionessa russa. Entrata in gara a 4.71 (un errore poi un salto valido), la Isinbayeva ha vinto la gara a 4.83 (la Pyrek e la Golubchikova si erano già arenate a 4.77), per poi superare quota 4.93 (sempre con due prove), ed infine raggiungere l'apoteosi (con tre salti) a 5.04. Il primato datava solo 18 giorni, location Roma, Golden Gala. Nel frattempo ha fatto il muso duro anche alla Stuczynski, sconfitta a Londra. 

Montecarlo favolosa, Powell stratosferico 

Asafa Powell ha vinto la serie A dei cento metri in un 9.82 che significa tantissimo sul piano statistico e motivazionale. Con vento zero, infatti, la prestazione del giamaicano è inferiore solo al "suo" 9.78 ottenuto nella finale di Rieti dello scorso anno ed al portentoso Maurice Greene di Atene e Siviglia (9.79 e 9.80 con vento minimo). Tanto per essere chiari, Usain Bolt ha sfruttato un vento di 1.7 e 1.8 nelle sue imprese a 9.72 e 9.76. Per Powell partenza buona ma non ottima come a Stoccolma, e un’accelerazione mostruosa come di consueto.  

Borzakovskiy 1:42.79! 

800 straordinari, col russo campione olimpico che infila in una gara memorabile il miglior Kamel (o Konchellah che dir si voglia) di sempre (al record d'Asia in 1:42.79, stesso tempo!), l'immancabile Mulaudzi (1:43.26) ed il canadese Reed (primato nazionale in 1:43.68).  

Mondiali stagionali ovunque 

Naide Gomes, nata a Sao Tome e Principe e naturalizzata portoghese, ha portato il record nazionale (ed il mondiale stagionale) a 7.14, dopo aver fatto altrettanto in precedenza a Stoccolma (7.04). Ha abbandonato definitivamente le prove multiple, ed è sulla rampa di lancio per i Giochi. Con Evora forma un bellissimo duo di saltatori in odor di medaglia. 

Melaine Walker può mettere le mani sull'oro dei 400 ostacoli, dodici anni dopo la connazionale giamaicana Hemmings, che vinse ad Atlanta. Nella sua specialità mancheranno praticamente tutte le più forti. A Montecarlo, ieri sera, ha portato il mondiale stagionale a 53.48, pur insidiata da vicino da Tiffany Ross-Williams (53.54) e da Sheena Johnson (ora Tosta), terza in 53.58. 

Daniel Komen guida da ieri sera le liste dei 1500 maschili grazie al 3:31.40 ottenuto nello stadio monegasco. Ai Trials di Nairobi è finito solamente settimo. Mondiale stagionale anche per la etiope Ayalew, vittoriosa nei 3000 in 8:35.50. Statisticamente, però, le Defar ha fatto meglio a Stoccolma, transitando di passaggio in 8:34.53. Da notare che, sempre in riferimento alla gara dei 5000 di Stoccolma, la Defar ha corso gli ultimi tre chilometri in 8:24.07! 

Altri risultati: ancora un record continentale per l'australiana McLellan, seconda sui 100 ostacoli in 12.53 (prima la giamaicana Foster in 12.49). Ottimo il britannico Rooney, che dopo essere sceso sotto i 45 secondi a Londra si è migliorato fino a 44.72. Nel triplo a impressionare è stato soprattutto il campione del mondo junior Tamgho, arrivato a 17.19. Vittoria a Randy Lewis di Grenada con  17.42 davanti a Evora (17.24). 

Staffette: la 4x100 azzurra maschile ha battuto sì i francesi (39.17 contro 39.50) ma ha sonoramente perso dagli americani (38.41, ci può anche stare) e dai tedeschi (39.48, grandi cambi). Insufficiente il cambio tra Collio e Checcucci, che ha anticipato il via ed ha dovuto quasi fermarsi.  Le ragazze della 4x100 prive di Anita Pistone (Giovanetti, Calì, Grillo, Alloh) hanno corso in 43.92, cedendo il passo ad una selezione delle Americhe (42.33), alle statunitensi (42.49), alle tedesche (43.25) ed alle francesi (43.27). Italia individuale: Jacques Riparelli primo nella serie C dei 100 in 10.36, la Giovanetti quarta (sempre terza serie) in 11.64. 

Bielorussia pronta 

Riavuto Tsikhan ai vertici (e anche Devyatovskiy) la Bielorussia manda chiari segnali a quindici giorni dalle Olimpiadi: ecco Mikhnevich a ventidue metri esatti nel peso, l'altro martellista Svyatokha a 81.37 e la pesista Ostapchuk, che migliora il mondiale stagionale con 20.98. A proposito di martellisti, Murofushi ha gareggiato domenica scorsa, ancora a Toyota, dove ha ottenuto 80.34. 

I recuperati 

Alcuni atleti sono stati inclusi nei rispettivi teams olimpici a dispetto dei risultati dei campionati nazionali (in alcuni casi Trials veri o quasi) o a correzione degli elenchi diffusi da qualche giorno: è il caso del siepista kenyano Paul Kipsiele Koech, che dopo l'8:00.57 di Heusden ha ritrovato il posto in squadra, e soprattutto di Andrey Silnov, il cui 2.38 di Londra ha causato il dietro-front dei selezionatori russi, che inizialmente l'avevano escluso in favore di Tereshin, pur inserendolo in squadra come riserva.  

L'ultima parola sul terzo uomo da affiancare a Rybakov e Silnov (Tereshin o Voronin?) spetterà ai responsabili che potrebbero sciogliere le riserve dopo un test da eseguire a Irkutsk, sede del camp olimpico russo, nel fine settimana. Intanto, a Montecarlo, Tereshin ha messo i puntini sulle "i" superando quota 2.31. 

Fuori-Giochi 

Si allunga l'elenco dei grandi assenti all'Olimpiade di Pechino: negli ultimi giorni si sono definitivamente arresi il primatista mondiale delle siepi e due volte campione del mondo Saif Saaeed Shaheen, che paga il grave infortunio della scorsa stagione che ne ha impedito il rientro ai vertici, e Franka Dietzsch, che ha dichiarato forfait nel disco pur essendo stata selezionata.  

Fuori anche Jana Pittman-Rawlinson, in una specialità quale quella dei 400 ostacoli femminili che pagherà anche le assenze di Lashinda Demus (eliminata ai trials e ancora si mangia le mani), della primatista mondiale Pechonkina-Nosova e della accreditata cinese Huang Xiaoxiao. Di alcuni giorni fa la notizia della rinuncia del campione del mondo dei 50 km di marcia Deakes.  

Sfortunatissima Merlene Ottey, che dopo aver fallito il minimo a Maribor ci ha riprovato in Austria, ma dopo aver corso in 11.69 in batteria ha visto cancellata la possibilità di correre le finale per un violentissimo temporale. La settima Olimpiade è rimasta un sogno. 

Etiopi coi nervi a fior di pelle 

Dopo l'accesa discussione tra le maratonete Dire Tune e Bezunesh Bekele (poi esclusa dal terzetto titolare della maratona), venute alle mani dieci giorni fa, un secondo episodio ha scosso l'ambiente della nazionale etiope, che sta preparando i Giochi ad Addis Abeba. Stavolta la discussione degenerata in confronto fisico ha riguardato Tessema Abshiro e Deriba Merga, che ha avuto la peggio per via di un pugno. I presenti, tra cui atleti, dirigenti e personale della sicurezza dell'hotel in cui è avvenuto l'incidente, sono stati costretti a far intervenire la polizia locale per sedare gli animi. 

Teams olimpici: Francia 

La squadra (52 nomi) si è delineata all'indomani dei campionati nazionali, conclusi sabato ad Albi. C'è la Arron sui 100, che non ha lottato per il titolo ma ha svolto un test in batteria correndo in 11.21, c'è un Doucouré in chiaro progresso (13.33 in semifinale e 13.28 ventoso in finale), c'è il centista Mbandjock, neo-campione nazionale con 10.06. In costante crescita Djhone, 45.13 ad Albi e 44.95 pochi minuti fa a Montecarlo. Gli altri pezzi da novanta sono il marciatore Diniz (nonostante un 2008 disgraziato per alcuni infortuni), Mehdi Baala, il siepista Tahri. Occhio al maratoneta Munyutu, ex-kenyano, alla giovane star degli 800 Guégan ed alle martelliste Montebrun e Falzon. 

Spagna 

Il fortissimo Fernandez è il favorito sulla 20 km di marcia di Pechino, anche sull'onda del World Best sui 10000 metri ottenuto nei campionati nazionali di Tenerife dello scorso fine settimana (37:53.09). Tutta la squadra spagnola, però, fa paura. Lo sport spagnolo sta vivendo un momento magico: i successi, individuali e di squadra, non si contano più.  

A coltivare speranze di podio, per l'atletica, ci sono anche Marta Dominguez, rivitalizzata dai 3000 siepi, il discobolo Pestano (favoloso primato di 69.50 domenica scorsa) e la novità del mezzofondo Dolores Checa (pronta a sfruttare una qualsiasi indecisione africana sui cinquemila). In squadra con qualche velleità anche il neo-spagnolo Bezabeh sui 5000 (era etiope), la Onyia (in leggero calo rispetto a un mese fa), i mezzofondisti (specialmente dei 1500) e tutto il plotone dei marciatori, donne comprese. 

Bulgaria 

Il recentissimo ritiro della ex-campionessa olimpica del triplo Marinova fa più notizia dei nomi che la Bulgaria porterà a Pechino. C'è Ivet Lalova (sui 200), c'è il giovane fenomeno Naimova sui 100 (decisamente nascosta in questa stagione), c'è anche la Yordanova sui 1500, una che potrebbe dire la sua.  

Polonia 

Una nazione capace di portare tutte e quattro le staffette alle Olimpiadi è una nazione, atleticamente parlando, in ottima salute. L'orizzonte podio è visibile per l'ostacolista Anna Jesien, per l'astista Pyrek (ma c'è anche la Rogowska), per la martellista Skolimowska, già campionessa olimpica (da junior!) nel 2000. Chances di finale anche per Wioletta Frankiewicz-Janowska e per le giavellottiste. Attenzione alle eptatlete Tyminska (collaudata) e Chudzik (la novità). In campo maschile, a dispetto di un recente infortunio, stanno risalendo le quotazioni del quattrocentista ad ostacoli Plawgo, mentre è in grande spolvero il discobolo Malachowski, che solo tre giorni fa ha portato il primato polacco a 68.65. 

Slovacchia e Croazia 

Diciotto atleti slovacchi capeggiati dal martellista Charfreitag e dalla specialista degli 800 metri Klocova. Gandi miglioramenti per la martellista Hrasnova, che da signorina (Danisova) scontò una sospensione di due anni alcune stagioni orsono. Per la Croazia la numero uno è Blanka Vlasic, ma ad ambire a qualcosa di concreto c'è anche la Brkljacic nel martello. 

Ucraina 

I nomi di maggior rilievo sono quelli della Blonska (sia lungo che eptathlon), dell'ex-campione del mondo dell'alto Krymarenko, degli astisti e delle mezzofondiste Petlyuk, Krevsun e Lishchinskaya. Nei concorsi occhio alla Palamar nell'alto ed alla Saladuha nel triplo. 

Bielorussia 

Lanci nel mirino: Se nel disco femminile la generazione vincente è tuttora quella delle quarantenni (Yatchenko e Zvereva), nel martello si presentano con misure mondiali Miankova, Pchelnik e Smalyachkova. Nel peso c'è il rischio del dominio (Vili e Kleinert permettendo) con Ostapchuk, Khoroneko e Korolchik (ora sposate e signore Mikhnevich e Pravalinskaya). I martellisti Tsikhan, Devyatovskiy e Sviatokha sono stabilmente sopra gli 80 metri e ambiscono tutti alla zona medaglia se non all’oro. Da non dimenticare il pesista Mikhnevich (22.00 domenica a Minsk), il decatleta Krauchanka (tra i favoriti), la marciatrice Turava e la campionessa olimpica dei 100 Nesterenko. 

Cipro e Turchia 

L'ostacolista Alozidis è ancora in sospeso per via del recente cambio di nazionalità (ex-Grecia, finalista europeo due stagioni fa), ma la carta sicura dei ciprioti è ancora il saltatore Ioannou, medagliato ad Osaka. Turchia: occhio alle sorprese. Il martellista Apak non lo è più (bronzo ad Atene), ma non vanno dimenticate Elvan Abeylegesse (iscritta a 5000 e 10000 metri), l'ostacolista Yanit e Karin Melis Mey, sudafricana di nascita e neo-turca, che gareggerà nel salto in lungo. 

Svezia 

Niente Olsson, bandiera bianca alzata ed arrivederci al 2009. La Kallur è ai box in ripresa e sarà al via sui 100 ostacoli. La Klueft ha rinunciato ad un oro quasi certo nell'eptathlon per dedicarsi al solo salto in lungo. Pochi ma buonissimi: Holm e Thornblad saranno in pedana nell'alto (Holm ha perso però l'altro ieri a Karlstad da Rybakov, 2.27 contro 2.33), il siepista nero Mohamed è affrancato come miglior europeo della stagione, wissman sui 400 e la Green nell'alto sperano nella finale. Non far rimpiangere la Bergqvist sarà impresa titanica.  

Norvegia 

Una Svezia in miniatura. Pochissimi selezionati, fior di speranze, ad iniziare dal campione olimpico in carica Thorkildsen (giavellotto), dai marciatori Erik Tysse e Kjersti Tysse-Plaetzer, dall'altro marciatore baffuto e tatuato Nymark, fino al velocista ex-Gambia Jaysuma Saidy Ndure. 

Ungheria 

Ritroveremo Robert Fazekas, uno dei due ungheresi squalificati ad Atene per il tragicomico e ben conosciuto trucco in sede di controllo antidoping. Dieci giorni fa a Lubiana ha lanciato a 64.56 ed è stato incluso nel teeam magiaro, che conta venti elementi. Il più accreditato è il martellista Pars. Non ci sarà la saltatrice in alto Dora Gyorffy, che ha annunciato il ritiro dall'attività. Tra gli altri nomi il decatleta Zsivoczky e gli altri discoboli Kovago e Mate. 

Grecia 

Se l'Ungheria porta Fazekas, la Grecia include in squadra la Thanou. La discussa velocista, protagonista dello scandalo pre-Atene assieme a Konstadinos Kederis, sarà ai Giochi. A Pechino anche le campionesse olimpiche Halkia e Tsoumeleka, la fortissima triplista Devetzi, il lunghista Tsatoumas e l'ostacolista Iakovakis.  

Irlanda 

Finale olimpica nel mirino per Cragg (ancora indeciso tra 1500, 5000 e 1000 metri), per la martellista O'Keefe e per il velocista Hession, regolare sotto i 20.40 da diverse settimane. Spera di ben figurare anche il marciatore Heffernan, selezionato per la venti chilometri.  

Canada 

I nomi su cui puntare sono sempre i soliti. Tyler Christopher sui 400 metri, il collaudatissimo Reed sugli 800, il pesista Armstrong. Peccato per la Felicien, ostacolista ex-iridata rinunciataria per infortunio. Altri nomi da seguire: Steacy nel martello, il decatleta di chiare origini italiane Massimo Bertocchi, la muscolatissima Lopes-Schliep sui 100 ostacoli. 

Brasile 

La spedizione olimpica più numerosa di sempre per l'atletica brasiliana, ben 45 elementi (tre più che ad Atlanta), con i salti in fibrillazione da podio. Jadel Gregorio nel triplo (quest'anno meno brillante) e la Maggi nel lungo sono tra i big, ma nutre speranze nell'asta femminile anche Fabiana Murer. Nella maratona c'è Marilson dos Santos, già re di New York. 

Cuba 

Con Robles speranza più grande per l'oro, la selezione cubana, forte di 47 elementi, ha al suo arco tanta qualità nei nomi della Savigne (triplo e lungo), la Moreno (martello), la Menendez (in forte ripresa, giavellotto), la Barrios (disco, 66 metri pochi giorni fa), l'ottocentista Lopez ed i triplisti Copello e Fuentes (uno tra Giralt e tosca verrà escluso). Da non dimenticare Camejo (lungo), il decatleta Suarez,la Calatayud sugli 800, la Terrero suo 400 e le pesiste. Nell'elenco non c'è Moya (salto in alto), infortunato. 

Marco Buccellato

fidal.it

martedì 29 luglio 2008

Lubiana, Ancona 2009 all\'assemblea EVAA

Giornata senza gare oggi a Lubiana per i Campionati Europei Master Stadia 2008 che si concedono un break di 24 ore lontano da corsie e pedane. Ma l’agenda dell’atletica italiana master in trasferta in Slovenia è comunque densa di impegni a partire dalla mattinata che ha visto i consiglieri nazionali della FIDAL prendere parte all’Assemblea Generale dell’EVAA. All’ordine del giorno anche la presentazione tecnica ai delegati di tutta Europa dei Campionati Europei Master Indoor Ancona 2009, evento su cui è concentrata l’attenzione di atleti e addetti ai lavori, incuriositi dal meccanismo dell’apparato organizzativo della rassegna continentale in sala del marzo del prossimo anno. Consegnati a tutte le delegazioni anche gli inviti per la serata di gala del 1° agosto al Castello di Lubiana dove “Ancona 2009” sarà ancora una volta sotto i riflettori in un’atmosfera capace di esaltarsi nella sua doppia anima di evento di sport e di promozione turistica.

Conclusa l’Assemblea Generale dell’EVAA – all’interno della quale non è andata purtroppo a buon fine l’elezione di Nicola Maggio a Technical Director della Federazione Europea Master – la delegazione italiana si è subito diretta alla volta dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia per un incontro formale con l’ambasciatore Daniele Verga che ha molto apprezzato la presenza di Casa Italia Atletica a Lubiana.

Domani, però, sarà di nuovo atletica in pista con il medagliere dei nostri portacolori pronto ad arricchirsi di altri preziosi successi. 

Nella foto piccola, la delegazione FIDAL ricevuta dall'Ambasciatore d'Italia in Slovenia, Daniele Verga


   


IL SITO DI CASA ITALIA ATLETICA

RISULTATI/ Results

LE FOTO DA LUBIANA

Pechino 2008: la Radcliffe alla maratona ci sarà


Il direttore tecnico della nazionale inglese di atletica, Dave Collins, ha comunicato che la maratoneta Paula Radcliffe raggiungerà domani a Macao la squadra britannica per completare la sua preparazione in vista della prova olimpica. Non dovrebbero quindi esserci dubbi sulla presenza alla maratona del prossimo 17 agosto. Paula Radcliffe, 34 anni, detentrice del record del mondo col tempo di 2h15'25", è reduce da una frattura da stress al femore della gamba sinistra e ha disputato la sua ultima gara ufficiale, la maratona di New York, da lei vinta, nel novembre 2007. Ad Atene 2004 era la favorita, ma non riuscì a completare la gara perché indebolita dagli antidolorifici assunti per un problema alla gamba. La maledizione delle Olimpiadi sembrava averla messa fuori gioco anche per Pechino, ma la britannica ha recuperato più in fretta del previsto.
repubblica.it

Desco e De Gasperi primi ad Adrara

Continua il magico momento di Elisa Desco, campionessa europea due settimane fa, che vincendo ad Adrara San Martino (Bg) la seconda prova di Campionato Italiano di corsa in montagna si è giùà laureata tricolore della specialità La prova bergamasca ha regalato rientri importanti (Confortola in primis), debutti attesi (Renate Rungger) e la novità di un Jonathan Wyatt in gara per onorare la nuova maglia dell'Atl.Trento: ingredienti sostanziosi di prove in sola salita che, però, al traguardo regalano le vetrine principali alla Desco e a Marco De Gasperi (Forestale), vincitori tra i seniores dopo prove incerte sino alla fine. Primi piani anche per Clara Faustini (Ilpra Vigevano) e Xavier Chevrier (Pont Saint Martin), che aggiudicandosi la prova organizzata dall'Atl.Paratico e dal Gs Adrara riaprono la caccia ai titoli juniores.

La gara femminile (6.300 metri con 600 di dislivello) vive sull'allungo iniziale di Renate Rungger (Forestale), che poco oltre metà gara viene però raggiunta e superata dall'azzurra di sci nordico Antonella Confortola (Forestale) e da Elisa Desco (Valle Brembana). L'allieva di Massimo Magnani sul finale allunga decisa e in 32:59 vola a cogliere il suo primo alloro assoluto. Alle sue spalle, a 22 secondi, la Rungger recupera in volata la seconda piazza davanti ad una comunque ottima Confortola, terza a 24 secondi. Dietro è altra gara, con la slovena Mateja Kosovelj (Atl.Brugnera) quarta a 1:23, Maria Grazia Roberti (Forestale) quinta a 1:50 e Vittoria Salvini (Valle Brembana) sesta a 2:17.

Al maschile, invece, è un quartetto di stelle a giocarsi la vittoria. Jonathan Wyatt, Marco Gaiardo (Gs Orecchiella), Bernard Dematteis (Valle Varaita) e Marco De Gasperi rimangono insieme sino al nono chilometro di una prova che ai 10.600 metri di sviluppo ne univa 800 di dislivello. Negli ultimi tornanti verso i Colli di San Fermo Gaiardo e De Gasperi guadagnano qualche metro, con la volata finale a premiare per 5 secondi il pluri-iridato della Forestale dopo 43:46 di gara. Terzo a 20 secondi è Wyatt, per la prima volta battuto dai due azzurri in prove di sola salita, con Berny Dematteis quarto a 30 secondi. Per la quinta piazza la spunta Gabriele Abate (Orecchiella), staccato di 1:32.

Tra le juniores femminili vittoria a Clara Faustini (Ilpra Vigevano), che dopo 26:09 di fatica lascia a 6 secondi l'altra bresciana Sara Bottarelli (Atl. Valtrompia). Xavier Chevrier (Pont Saint Martin), in 30:38, fa invece sua la gara degli juniores uomini, che registra anche lo splendido debutto "montano" di Riccardo Sterni (Marathon Trieste), secondo a soli 2 secondi dal valdostano. A chiudere il Campionato Italiano, il prossimo 17 agosto, sarà la Cedegolo-Cevo, nuova gara di sola salita organizzata dall'Atl.Valle Canonica, con tre titoli individuali ancora dunque da assegnare.

Risultati
Juniores donne: 1) Clara Faustini (Ilpra Vigevano) 26:09 2) Sara Bottarelli (Atl. Valtrompia) 26:15 3) Elisa Matli (Caddese) 26:37 4) Giorgia Morano (Atl. Saluzzo) 28:21 5) Giuliana Demaria (Atl. Saluzzo) 28:51.
Juniores uomini: 1) Xavier Chevrier (Apd Pont Saint Martin) 30:38 2) Riccardo Sterni (Marathon Trieste) 30:40 3) Luca Re (Legnami Pellegrinelli) 32:24" 4) Emanuele Rampa (C.O. Piateda) 32:59 5) Marco Leoni (Csi Morbegno) 33:04.
Seniores donne: 1) Elisa Desco (Atl. Valle Brembana) 32:59 2) Renate Rungger (Forestale) 33:21 3) Antonella Confortola (Forestale) 33:23 4) Mateja Kosovelj (Slo/Atl.Brugnera) 34:23 5) Maria Grazia Roberti (Forestale) 34:49.
Seniores uomini: 1) Marco De Gasperi (Forestale) 43:46 2) Marco Gaiardo (Gs Orecchiella Garfagnana) 43:51 3) Jonathan Wyatt (Nzl/Atl. Trento) 44:06 4) Bernard Dematteis (Pod. Valle Varaita) 44:16 5) Gabriele Abate (Gs Orecchiella) 45:18.

(Comunicato Stampa)

Nella foto: Marco De Gasperi (archivio Fidal)

fidal.it

Strada: buoni test per Weissteiner e Pertile

Fine settimana dedicato a importanti kermesse su strada: sabato a Castelbuono la più antica prova podistica nazionale, il locale Giro Podistico giunto alla bella età di 83 anni, ha visto la prima vittoria di un corridore etiope. Merito di Ibrahim Jeilan, campione del mondo junior nel 2006 sui 10000 metri e bronzo solo poche settimane fa sulla stessa distanza a Bydgoszcz. A Castelbuono Jeilan ha controllato la gara fino all'ultimo giro per allungare e concludere vittoriosamente gli 11,3 km del percorso in 34:43, con 3 secondi di vantaggio sul kenyano Paul Malakwen Kosgei e 12 sull'ugandese Martin Toroitich. Quarto posto oper l'atteso spagnolo José Manuel Martinez davanti all'ucraino Lebid e al nostro Daniele Meucci, sesto a 52 secondi. Ottavo posto per l'altro azzurro, delle FF.GG., Andrea Lalli staccato di 1:18.

Sempre sabato a Vipiteno (Bz) la Corsa Podistica locale ha visto l'ultima uscita davanti al pubblico amico di Silvia Weissteiner prima della sua partenza per i Giochi Olimpici di Pechino. L'altoatesina ha concluso i 3,1 km del percorso, disputati come una sorta di allenamento veloce, al secondo posto, preceduta di 3 secondi dalla compagna di allenamento Agnes Tschurtschenthaler. Terzo posto per l'ucraina Julia Ruban. Nella prova maschile, su 4,8 km, tripletta kenyana con vittoria per Justus Kiprono davanti a Isaak Tanui e Jonathan Kosgei. Primo italiano Gabriele De Nard FF.GG.) quinto.

Domenica è stata la volta della Corribianco, disputata nel piccolo paese di Bianco (Rc), dove Daniele Meucci reduce dalla gara siciliana si è aggiudicato la corsa davanti a un nome prestigioso come il kenyano Benson Barus. 28:52 il tempo del mezzofondista dell'Esercito, con 2 secondi su Barus e 3 sull'etiope Tadesse Girma. Anche a Bianco erano in gara alcuni prossimi protagonisti dei Giochi Olimpici, in particolare Ruggero Pertile (Assindustria) che ha concluso questo test veloce in proiezione maratona in sesta posizione a 35 secondi da Meucci, dichiarandosi soddisfatto alla fine anche perché ancora ricco di energie dopo lo sforzo sostenuto. Fra le donne terza vittoria consecutiva per l'algerina Ait Salem Souat in 21:19, davanti alla marocchina Asmae Ghislane (21:40) e alla ruandese Angeline Nyiransabimana (21:48). Quarta Rosalba Console (FF.GG./22:03) mente la prossima partecipante alla maratona olimpica Vincenza Sicari (Esercito) ha chiuso sesta a 53 secondi.

Nella foto: Ruggero Pertile (archivio Fidal)

fidal.it

domenica 27 luglio 2008

Mezza maratona di New York: vincono Tola e la Ndereba

Vittoria dell'etiope Tadesse Tola nella mezza maratona di New York. Con il tempo di un'ora e 58 secondi ha preceduto il kenoyota Patrick Makau, staccato di un secondo, terzo lo statunitense Dathan Ritzenhein. Tra le donne vittoria della kenyota Catherine Ndereba in un'ora 10'19", seguita dalla messicana Madai Perez e Yuri Kano rispettivamente a 7 e 12 secondi di distacco.
sport.kataweb.it

Pechino 2008: apre il villaggio olimpico

Sessantasei ettari, una struttura nuova di zecca e cento atleti chiamati ad inaugurarla: si apre ufficialmente il villaggio olimpico di Pechino 2008 e la prima delegazione sportiva ad entrare, tra l'alzabandiera e gli onori del caso, è quella cinese. L'enorme complesso, realizzato appositamente per ospitare i giochi olimpici, potrà contenere sedicimila persone. Al suo interno anche un ristorante da cinquemila posti, un ospedale, negozi e luoghi di culto per le diverse religioni.

Londra, Bolt impressionante

Nel Super Grand Prix di Londra, Usain Bolt ha realizzato la seconda prestazione stagionale nei 200 metri (19"76). Il giamaicano, grande favorito per il successo alle Olimpiadi di Pechino, ha surclassato il rivale principale, lo statunitense Wallace Spearmon (20"27). Detentore del record del mondo dei 100 metri (9"72), Bolt non ha ancora detto se parteciperà alla prova regina in terra cinese; potrebbe diventare il 1o a tentare la doppietta olimpica 100/200 dopo Carl Lewis (1984 a Los Angeles). MPM, invece, per la 4x100 americana composta da Martin, Padgett, Crawford e Patton: 37"80.

sabato 26 luglio 2008

Pechino 2008, la Cina presenta i suoi 639 atleti

Il Comitato Olimpico Cinese ha annunciato che il Paese prenderà parte ai Giochi con una squadra record di 639 atleti contro i 570 previsti inizialmente. (Guarda il video) "I nostri ragazzi hanno un'età media di 24 anni e 469 di questi gareggeranno per la prima volta in una Olimpiade", ha precisato il ministro dello Sport cinese, Liu Peng. La squadra al completo, inclusi allenatori e funzionari, sarà composta da 1.099 persone. Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di 596 atleti e la Russia di 470.

Intanto si sarebbero formate lunghe code allo Stadio Olimpico e agli altri punti vendita per aggiudicarsi i biglietti per gli eventi di Pechino 2008 in programma nella capitale. Trentamila persone hanno letteralmente preso d'assalto i botteghini per comprare gli ultimi 250.000 biglietti.Le forze dell'ordine hanno dovuto predisporre speciali misure di sicurezza per evitare che la situazione degenerasse. La polizia ha arrestato un giornalista di Hong Kong che secondo le autorità lavorerebbe per il South China Morning Post. Il reporter sarebbe finito in manette per aver colpito un agente con un calcio. Il giornalista avrebbe ammesso le proprie responsabilità, mentre il poliziotto sarebbe stato trasportato in ospedale e sottoposto ai controlli.

Le code, che sono arrivate a snodarsi per due chilometri, non sono state un'esclusiva della capitale. Secondo l'agenzia di stampa Xinhua, il record di pazienza sarebbe stato stabilito dal "signor Xu Yongheng". L'uomo avrebbe raggiunto il botteghino con 48 ore di anticipo rispetto all'apertura, ma sarebbe stato ripagato dall'onore di essere stato il primo ad acquistare i preziosi ticket.

Ormai tutto è pronto. Il villaggio olimpico di Pechino 2008 aprirà i battenti domenica e si prepara a ospitare 16.000 tra atleti e dirigenti provenienti da oltre duecento nazioni. In linea con le norme del Comitato olimpico internazionale, sono state considerate anche le esigenze degli atleti religiosi. Nella struttura appositamente realizzata, sono previsti spazi di preghiera per tutti i principali culti.

Per rendere ancora più accogliente la visita durante le Olimpiadi di Pechino, sono state varate alcune misure antinquinamento che hanno già dato i primi frutti. Secondo fonti governative nel mese di luglio il livello di polveri sottili sarebbe calato del 20% e l'aria, precisano le autorità locali, sarebbe già oggi molto più respirabile.
adnkronos.com

Londra: Powell vince 100 metri, per lui 9\"94


L'ex primatista del mondo sui 100 metri, Asafa Powell, continua la marcia di avvicinamento alle Olimpiadi di Pechino. Dopo aver battuto Usain Bolt martedì scorso a Stoccolma, il giamaicano si è imposto anche nel Grand Prix di Londra, il Crystal Palace, vincendo i 100 con un tempo 'normale' di 9"94. Alle sue spalle di powell sono arrivati Marc Burns, di Trinidad-Tobago, con 9"97 e il connazionale Michael Frater in 10" netti. Migliore prestazione mondiale dell'anno invece nel salto in alto uomini dove il russo, Andrey Silnov, ha scavalcato l'asticella a 2,38, superando lo svedede Holm, che ad Atene lo scorso 13 luglio aveva saltato 2,37.
sport.kataweb.it

venerdì 25 luglio 2008

Lubiana, medaglia con primato per Zanni e Zorzi

La giornata del sette. Come il numero delle medaglie della spedizione italiana aggiornato al “day 2” della sedicesima edizione dei Campionati Europei Master Stadia di Lubiana. Nella capitale slovena, infatti, dopo l’oro tra le W35 di Lorella Pagliacci, (Alto Lazio) e i bronzi di Lucia Soranzo (Cus Bologna – W55), Stefania Santini (Atl. Belluno – W35) e Claudio Ubaldi (Alto Lazio)  nei 10.000 metri, accompagnati dall’argento nel martellone di Brunella Del Giudice (Nuova Tl. Friuli – W65), il secondo giorno ha portato altri due preziosi metalli. Entrambi al femminile e nel segno delle prove multiple e del “sette”, appunto. Come le fatiche dell’eptathlon che hanno premiato le due azzurre Ingeborg Zorzi (SC Meran Forst), subito d’argento al suo esordio tra le W60 grazie ad un eccellente scoring finale di 5.413 punti, e Rossella Zanni (Mollificio Cittadella), terza tra le W40 con 4.755 punti. Per loro, oltre a quella del podio continentale, anche la bella soddisfazione di aver stabilito le nuove migliori prestazioni italiane di categoria della specialità. La Zorzi e la Zanni, insieme a Lucia Soranzo sono state così celebrate nel corso della quotidiano appuntamento ideato all’interno dei 250 mq del visitatissimo stand di Casa Italia Atletica, con un ospite d’eccezione come il Presidente dell’EVAA, Dieter Massin che, insieme al consigliere nazionale della FIDAL Luciano Baraldo, ha omaggiato le atlete azzurre con uno speciale brindisi. Domani, la terza delle dodici giornate della rassegna con tanti altri italiani in gara, puntualmente a caccia di record e medaglie.

Alessio Giovannini

(Nella foto piccola, le due neoprimatiste italiane dell'eptathlon Rossella Zanni e Ingeborg Zorzi; nella foto grande, la premiazione a Casa Italia Atletica con il Presidente dell'EVAA, Dieter Massin)

fidal.it

 

 


   


IL SITO DI CASA ITALIA ATLETICA

RISULTATI/ Results

Seconda tappa per i Tricolori di montagna

Il Memorial Plebani tocca domenica la sua 16. edizione e l'Atl.Paratico è ancora una volta pronta a sobbarcarsi l'onere organizzativo di una rassegna che vivrà l'atto finale in Valle Camonica, con la Cedegolo-Cevo del prossimo 17 agosto. Il tracciato è quello classico: tranne che nel 1999, da queste parti si è sempre corso in sola salita, con percorsi e partenze ovviamente diversi per le quattro prove previste, ma con traguardo per tutti in cima ai Colli di San Fermo.
Dopo l'antipasto master (partenze differenziate alle ore 9,00 da Adrara e da San Rocco) saranno gli juniores ad aprire le gare valide per il tricolore: stesso orario per uomini e donne (ore 9,30), con i maschi (7.800 mt., 600 di dislivello) a partire da San Rocco e le femmine (4.100 mt., 250 di dislivello) più in alto, da località Gaiane. Al maschile Marco Leoni (Csi Morbegno) proverà a chiudere il conto dopo la vittoria di Domodossola, ma non sarà facile con Xavier Chevrier (Pont S.Martin) e Luca Re (Legnami Pellegrinelli), rispettivamente sesto e nono agli ultimi Europei. Al femminile le azzurrine Sara Bottarelli (Valtrompia) e Clara Faustini (Ilpra Vigevano) partono favorite, insieme a Giorgia Morano (Atl.Saluzzo).

Da San Rocco, alle ore 10,00, prenderà il via anche la gara femminile, una delle più qualificate degli ultimi anni. A sfidare la neo-campionessa europea Elisa Desco (Valle Brembana), più a suo agio su tracciati di salita e discesa ma in ottima condizione, ci proveranno in molte, a cominciare dalla sua compagna di club Vittoria Salvini, in cerca di riscatto dopo gli Europei. Maria Grazia Roberti capitanerà invece una Forestale che oltre a recuperare le due stelle Rosita Rota Gelpi e Antonella Confortola dovrebbe gettare sul campo di battaglia anche Renate Rungger, fermamente intenzionata a conquistarsi un posto per i Mondiali di Crans Montana. Occhio infine a Cristina Scolari (Valle Camonica), uscita bene dagli Europei, e a Monica Morstofolini (Jaky Tech).

Al maschile, invece, Berny Dematteis (Valle Varaita) proverà a chiudere la partita dopo la vittoria in terra ossolana. L'argento europeo l'ha di colpo proiettato in altra dimensione agonistica e per la prima volta gli toccherà di partire con i favori del pronostico. Li dividerà però sino in fondo soprattutto con Marco De Gasperi (Forestale) e Marco Gaiardo (Orecchiella), con Gabriele Abate (Orecchiella), Emanuele Manzi (Forestale), Michael Mamleev (Brugnera) e Mauro Lanfranchi (Valli Bergamasche) più di altri pronti a giocarsi posti da podio o da questo non lontano, dopo 10.360 metri e 800 di dislivello.

(Comunicato Stampa)

Nella foto: Maria Vittoria Salvini, una delle favorite per la prova femminile (archivio Fidal)

fidal.it

Test su strada per olimpici azzurri

Strada protagonista assoluta del fine settimana. E' infatti il weekend del Giro Podistico di Castelbuono, la più antica classica europea del mondo podistico, essendo giunta alla bella età di 83 anni. Un evento per il quale si muoveranno anche gli operatori della Iaaf, che metteranno in rete uno speciale sulla corsa. La gara palermitana presenta un cast di assoluto livello, il meglio di quanto è possibile ottenere al di fuori delle Olimpiadi. Ma non solo perché per gli spagnoli Martinez e Rios sarà un test sulla via di Pechino. Con loro i kenyani Richard Limo e Paul Kosgei, l'ucraino Sergei Lebid e il portoghese Paulo Gomez. Foltissima la pattuglia degli italiani in gara, con Bourifa, Meucci, Di Cecco, Curzi, Goffi, La Rosa, Lalli, Battocletti, Bennici e Vincenti. La partenza della gara è fissata per le ore 19 con diretta TV su Rai Sport + fino alle 20,15.

Sempre domani a Vipiteno (Bz) 22. edizione della Corsa Podistica locale incentrata soprattutto sulla prova femminile sui 3,1 km con Silvia Weissteiner che sosterrà un ulteriore allenamento agonistico in vista della sua partecipazione ai 5000 di Pechino. Con lei la Tschurtschenthaler che l'ha recentemente preceduta sui 1500 a Trento e le altre mezzofondiste Dal Ri e Bonessi oltre all'ucraina Ruban. La gara partirà alle ore 21,15. Alle 20,50 il via alla prova maschile, su 4,8 km, con De Nard, Maccagnan e forse l'azzurro Obrist impegnati a impedire l'ennesimo successo kenyano.

Anche la Corribianco di domenica in Calabria è importante in ottica olimpica per la presenza nella prova femminile delle due maratonete azzurre Anna Incerti e Vincenza Sicari. Con loro Rosalba Console in preparazione per una grande maratona autunnale e l'algerina Souat Ait Salem (anche lei in gara a Pechino nella maratona) che si è aggiudicata le ultime due edizioni della corsa reggina. Attenzione anche alla ruandese Angeline Nyiransabimana, dotata di un 15:43 sui 5000. Nella prova maschile Ruggero Pertile, appena incluso nella rosa olimpica, affronterà Berradi, Bona, Scaini, Floriani, Buttazzo, Najibe Salami e i kenyani guidati da un'autentica stella come Benson Barus, oltre all'ugandese Wilson Busienei.

Nella foto: Benson Barus vincitore alla Roma-Ostia 2007 (foto organizzatori)

fidal.it

I dopati della domenica. Il popolo degli sportivi truccati


C'è chi rischia la vita per vincere la corsetta ciclistica amatoriale alla sagra del prosciutto, siringandosi da sè. C'è chi riduce i propri testicoli a noccioline rinsecchite pur di gonfiarsi i bicipiti di un altro paio di centimetri. C'è chi va incontro al cancro, alla leucemia, alla trombosi, all'impotenza pur di arrivare al traguardo della maratona di paese prima dell'amico rivale. Sono i pazzoidi del doping della domenica, in Italia almeno mezzo milione di sportivi truccati e senza controllo, vittime del mito della vittoria anche quando la vittoria non vale niente, solo l'orgoglio di arrivare davanti, o di specchiarsi e vedere muscoli lucidi e turgidi da culturista. Sono i "dopati fai da te", cioè il vero motore di un'industria parallela a quella della droga, nelle mani della criminalità organizzata, che fattura due miliardi di euro all'anno e che nel 2007 ha visto commerciare Epo per oltre 200 milioni.

Perché quelli come Riccò sono soltanto la punta dell'iceberg. Sotto il fenomeno si rivela per quello che è: un commercio mondiale che coinvolge medici, farmacisti, allenatori e naturalmente atleti. Tutti complici per poter prescrivere, comprare, vendere e consumare anabolizzanti, Epo, ormoni della crescita, insulina, integratori, stimolanti, corticosteroidi e farmaci di varia natura che nascono per i malati, ma sono più richiesti dai sani: per andare più forte, per scolpirsi il corpo, per non sentire la fatica. Alla lunga ci si ammala e si muore, ma il dopato della domenica non si cura mai del lunedì.

"Anch'io vado in palestra tutti i giorni, e vedo questi uomini davanti allo specchio, in estatica ammirazione dei propri muscoli". Raffaele Guariniello, procuratore capo vicario a Torino, protagonista di alcuni tra i più importanti processi per doping (Pantani, Juventus) e sportivo a ore perse.
"Ho chiesto al mio istruttore un corpo come quei tizi, e lui mi ha risposto che i pesi non bastano, semmai ci vogliono le pasticche". In Italia, già trentacinque sentenze per casi di doping sono arrivate in Cassazione da quando il reato è penale.

"Il mercato degli anabolizzanti e degli integratori è in continua crescita, e la colpa è il modello distorto di successo. Negli integratori, in particolare, esistono sostanze farmacologimente attive non indicate in etichetta perché la legge non lo prevede. Nel corso di una nostra inchiesta trovammo un aminoacido contenente nandrolone, un anabolizzante. Chiunque, e penso soprattutto ai ragazzi, può comprare questa roba e doparsi".

La vetrina di un negozio per culturisti e palestrati in via Mazzini, pieno centro di Torino. Vasi giganti di creatina a 39 euro, slogan psichedelici e promesse assolute ("Vai oltre i tuoi limiti!"), fotografie di uomini e donne forse gonfiati col compressore, interi scaffali di pillole e pomate. "Vitamin store": ma saranno solo vitamine? Cosa c'è dentro quegli intrugli? "Comprare doping è la cosa più facile del mondo" spiega il professor Mauro Salizzoni, illustre chirurgo del fegato e già responsabile antidoping della Federciclismo. "Se si vuole l'Epo, basta pagare: in Italia, oppure a Lugano. Il problema è legale e sociale al tempo stesso: una cultura malata propone modelli assurdi che gli sportivi senza cervello seguono meccanicamente. Non sapendo, forse, che l'ormone della crescita fa scoppiare cuore e fegato e che l'Epo porta alla trombosi. Almeno venticinque atleti, in Italia, sono già morti così".

Un guasto culturale: per sentirci qualcuno abbiamo bisogno di forza, potenza, affermazione e falsa bellezza. E il Tour de France è solo una briciola nel gigantesco banchetto del doping. Un'inchiesta sviluppatasi a Luino e iniziata a febbraio, ha portato alla denuncia di sedici persone tra cui un medico che intestava false prescrizioni di Epo, morfina, testosterone e anabolizzanti a malati terminali, anziani e persino defunti; nel corso della stessa indagine si è scoperta l'assunzione di 650 compresse e 74 dosi di farmaci ad uso veterinario: medicine per cani e bovini, assunte come doping della domenica. E lo spacciatore era il magazziniere di una farmacia dell'Alto Varesotto che si riforniva in Svizzera. Oppure, è storia della settimana scorsa, 80 indagati a Padova nel mondo dello sport amatoriale, di nuovo con farmacisti e medici nel ruolo di complici.

È anche un problema di abuso di farmaci, come sentenziò la Cassazione nei confronti del medico della Juventus, Riccardo Agricola. "Le procure sono molto attive, e quello che si riesce a scoprire dimostra la diffusione e la ramificazione del fenomeno" dice Guariniello. Un caso clamoroso avvenne a Como, dove una dottoressa dell'Asl che era nello stesso tempo cliente di una palestra, prescriveva al suo istruttore un farmaco chiamato Dynabolon, ovvero un anabolizzante. Sentenza arrivata in Cassazione: sette mesi di reclusione al medico che tentò di difendersi goffamente ("Il mio paziente aveva bisogno di quella medicina, non si tratta di doping").

Secondo gli inquirenti, Nas e Guardia di Finanza, la mafia e la camorra gestiscono un mercato in crescita di circa il trenta per cento all'anno, con numeri da grande industria. Del resto in Italia vi sono oltre dodici milioni di sportivi praticanti, e più di tre milioni di tesserati. Le più recenti statistiche indicano che almeno 250 mila atleti agonisti ricorrono alla chimica per alterare le proprie prestazioni, e che almeno una palestra su dieci si rivela luogo di spaccio, commercio e consumo di doping.

"Perché tra i cosiddetti amatori non esiste alcun controllo" spiega il professor Dario D'Ottavio, responsabile del coordinamento antidoping per il Consiglio nazionale dei chimici, nonché perito in numerosi processi. "Nessuno immagina quanto sia diffuso questo fenomeno. E se esistono atleti professionisti che vanno in giro con il beauty del doping, diviso in scomparti e pronto per dosare ogni giorno i diversi farmaci, ci sono molti più atleti della domenica che ingoiano qualunque cosa e si fanno le iniezioni e le flebo da soli, oppure si infilano supposte di caffeina alla partenza delle gare. A volte si tratta di ex professionisti già condannati per doping: passato il tempo della notorietà, non hanno perso il vizio. E il sistema, anziché espellerli li accoglie a braccia aperte".

Il professor D'Ottavio ricorda un'inchiesta che partì dalla morte di un culturista, a Modena: "Una storia tristissima. L'autopsia evidenziò che questo poveretto aveva i testicoli come nocciole, perché se si assumono ormoni maschili in dosi cento volte superiori i livelli fisiologici, è chiaro che l'organismo non li produce più". Effetti collaterali? "Si diventa impotenti. Sequestrammo siringhe che contenevano prostaglandina, una sostanza urticante che veniva iniettata direttamente nel pene e procurava un'infiammazione, ovvero un'erezione artificiale. Qualcosa di mostruoso". Il professore va anche a far lezione di doping e antidoping nelle scuole: "Faccio vedere ai ragazzi una fotografia di Livio Berruti, una di Ben Johnson e una terza di un culturista, per spiegare com'è cambiato il corpo degli atleti e perché. Le immagini servono più di mille parole".

I siringati della domenica ignorano, infine, quanto sia sottile il confine tra doping e tossicodipendenza. Tra i primi a denunciarlo fu "Libera", l'associazione di don Ciotti: del resto, per convincersi basterebbe considerare il percorso di alcuni famosi campioni dal doping alla droga, e talvolta alla morte. "Perché questa roba ammazza due volte" conclude il professor D'Ottavio. "Il corpo, ma soprattutto la mente". Ed è proprio da lì, dal cervello, che parte l'abnorme impulso ad essere più forti, più belli, più veloci, più gonfi, più scolpiti. Povere statue in attesa di sgretolarsi.
repubblica.it

Inaugurato il monumento a Pietri

La falcata è plastica, apparentemente non c'è segno di fatica. I drappi tricolori sono stati tolti alle 12,31, ora la statua di Dorando Pietri fa bella mostra di sé all'ingresso di Carpi. L'inaugurazione del monumento è stata il momento centrale della Giornata mondiale del Centenario dedicato al maratoneta nato a Correggio e cresciuto a Carpi. Esattamente un secolo fa, il 24 luglio 1908, alle 14,33 partiva la maratona olimpica di Londra, che si sarebbe conclusa con uno dei finali più famosi della storia dello sport.

La statua di bronzo, il cui titolo è "La vittoria è di Dorando", è stata scolpita dall'artista reatino Bernardino Morsani ed è alta otto metri, compreso il basamento, sul quale è raffigurato un mosaico con la sagoma della famosa immagine della gara londinese, con Pietri sorretto da un giudice e un medico, motivo per cui sarebbe stato successivamente squalificato. Nei prossimi giorni sarà anche installata una formella con le impronte delle mani di ben tre campioni olimpici del passato, presenti all'inaugurazione: Livio Berruti (200 metri, Roma 1960), Sara Simeoni (salto in alto, Mosca 1980) e Gelindo Bordin (maratona, Seul 1988). Erano presenti anche gli ex campioni europei Alessandro Lambruschini (3000 siepi, Helsinki 1994) e Maria Guida (maratona, Monaco di Baviera 2002).

In precedenza era stata inaugurata anche la mostra «Dorando Pietri tra mito e realtà», curata da Luciana Nora, che verrà ospitata nel castello dei Pio di Carpi fino al 12 ottobre, giorno della 21. Maratona d'Italia memorial Enzo Ferrari, quest'anno valida quale Campionato Italiano Fidal e Campionato Mondiale Militare. Il pezzo più pregiato della mostra sarà la famosa coppa consegnata dalla regina Alessandra a Dorando in occasione della premiazione olimpica.

(Comunicato Stampa Comitato Organizzatore)

Nelle foto: la statua dedicata a Dorando Pietri e il taglio del nastro con tutti i campioni e le autorità presenti (foto organizzatori)

fidal.it


   


giovedì 24 luglio 2008

Trento: bella sfida altoatesina nel GP

E' stata la gara dei 1500 femminili il piatto forte della prima giornata del Grand Prix del mezzofondo, tradizionale kermesse estiva di Trento. Questo grazie all'iscrizione in extremis di Silvia Weissteiner, l'azzurra già qualificata pern i Giochi Olimpici di Pechino sui 5000 che cercava un test veloce. E l'ha trovato grazie alla sfida con la corregionale Agnes Tschurtschenthaler. Le due si sono scambiate spesso il compito di fare l'andatura con l'obiettivo di giocarsi la vittoria in volata e questa è andata alla Tschurtschenthaler in 4:19.30 con 53 centesimi sulla Weissteiner: "Ma io sono soddisfatta - ha spiegato la rappresentante della Forestale - Nel finale volevamo vincere entrambe. Ma le mie gambe erano troppo pesanti". La Weissteiner tornerà in gara sabato quale lepre della prova su strada di Vipiteno, altro test sulla strada che porta a Pechino.

Per il resto va segnalato che la prima giornata di gare ha avuto oltre 500 iscritti, un vero record. Nella prova maschile assoluta vittoria di Karim Abdeddine (Sem Virtus Emilsider) in 3:56.42 davantiu a Stefano Grima (Atl.Trenmto Cmb) in 3:56.74. Quest'ultimo partirà perm l'incontro internazionale Under 20 di Rabat, in Marocco dove gareggerà sempre sui 1500.

Nella foto. Silvia Weissteiner (archivio Fidal).

fidal.it


   


TUTTI I RISULTATI

Marcialonga Running al sesto compleanno


Dopo aver archiviato con successo la 35.a edizione della granfondo invernale (alla quale hanno partecipato ben 5600 fondisti) ed il secondo episodio dell’ultima nata Cycling (disputata il primo giugno scorso con 1300 cicloamatori), la Marcialonga delle Valli di Fiemme e Fassa (in Trentino) continua la propria corsa. Ed è corsa a tutti gli effetti, in quanto il prossimo appuntamento è proprio quello con la Marcialonga Running, corsa podistica di 24,120 km riproposta per il sesto anno consecutivo. La data è quella di domenica 7 settembre.

Una corsa unica nel suo genere e per più di un semplice motivo. Unica per la tipica atmosfera che solo Marcialonga sa regalare, con un tracciato che, in parte, va a ripercorrere quello della granfondo invernale, con la quale ha in comune anche l’arrivo nello storico viale Mendini di Cavalese. Unica per le sue caratteristiche: 24,120 km, distanza inedita, e quasi tutti in leggera discesa, prima della salita finale da Masi a Cavalese, a dare lo scossone definitivo alla classifica.

È l’evento di fine estate, una delle ultime fatiche estive per gli amanti del podismo, ottima anche come preparazione in vista delle maratone di ottobre. Insomma, c’è più di un semplice motivo per presentarsi al via di Moena il prossimo 7 settembre, per una gara che l’anno scorso vide schierati in griglia di partenza ben 1300 concorrenti, record per la manifestazione.

Allo stato attuale delle cose, invece, sono già 250 i podisti ad aver formalizzato la propria iscrizione e, seppur per i grandi numeri si debbano aspettare le prossime settimane, c’è da sottolineare come le nazioni rappresentate al via siano ben 11. A fianco dell’Italia, chiaramente presente in massa, ci sono infatti anche Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Gran Bretagna, Romania, Russia, Svizzera, Svezia, Norvegia (già con una quindicina di atleti) e addirittura gli Stati Uniti, per un evento sempre più internazionale che sembra voler seguire le orme della sorella maggiore dello sci di fondo.

Per quanto riguarda il percorso, tutto come un anno fa, con gli atleti a scattare da Moena, per poi attraversare la Val di Fiemme con passaggi da Predazzo, Ziano, Panchià, Lago di Tesero e Masi di Cavalese, da dove poi imboccheranno la salita conclusiva che li porterà sullo storico traguardo di viale Mendini a Cavalese.

Una salita breve ma tosta: sono 159 i metri di dislivello della corsa, racchiusi tutti in questo tratto finale. La selezione decisiva, come ogni anno, avverrà lì, a decretare quale sarà il sesto nome da inserire nell’albo d’oro della corsa che, anche quest’anno, assegnerà pure il titolo di campione del mondo per laureati in medicina ed odontoiatria.

Nel 2007 la gara fu dominata dai forti atleti del “continente nero”, grazie alla vittoria dell’ugandese Moses Aliwa (1h14’14”), davanti al keniano Joel Selean Saitoti ed a Rached Amour, mentre il primo degli italiani fu lo specialista del cross Gabriele De Nard (Fiamme Gialle), quarto in 1h16’23”. Al femminile, invece, trionfò una specialista delle ultra maratone, la trentina Monica Carlin, a precedere le conterranee Francesca Iachemet e Lorenza Beatrici.

Quest’anno, inoltre, la vittoria della Marcialonga Running potrebbe rappresentare una vittoria doppia. Ai vincitori della combinata Punto 3, speciale classifica ottenuta dalla somma dei risultati delle tre gare proposte da Marcialonga, verrà omaggiato dal comitato organizzatore un viaggio “all inclusive” alla Vasaloppet, la regina delle granfondo (oltre 15 mila i partenti ogni anno) che si corre in Svezia la prima domenica di marzo.

Da non dimenticare, infine, l’appuntamento con la MiniRunning, manifestazione in programma per il giorno della vigilia e riservata ai baby atleti dai 6 ai 12 anni, mentre proseguono le iscrizioni per la gara della domenica, effettuabile anche on-line al costo di 20 Euro fino al 22 agosto, di 25 Euro fino a venerdì 5 settembre e di 30 Euro nella sola giornata di sabato 6 settembre.
sportisland.net

Ecco i convocati per i Mondiali della 100 Km

Sono state diramate le convocazioni per i Campionati Mondiali della 100 Km su strada, che saranno ospitati dall'Italia e si svolgeranno a Tarquinia il prossimo 8 novembre, in abbinamento alla 100 Km degli Etruschi. Alla prova potranno partecipare 9 uomini e 9 donne che concorreranno tutti alla classifica individuale. Entro il 10 settembre verrà stilata un'ulteriore selezione di 6 atleti per ogni sesso che gareggeranno anche per la contemporanea prova a squadre.

I convocati sono i seguenti:

Uomini: Andrea Bernabei (Primato personale 6h57:08), Marco Boffo (6h51:36), Giorgio Calcaterra (6h37:45), Francesco Caroni (7h13:04), Diego Di Toma (7h31:11), Marco D'Innocenti (6h47:58), Mario Fattore (6h34:23), Pio Malfatti (7h25:45), Andrea Rigo (7h22:59).
Donne: Monica Carlin (7h29:16), Giovanna Cavalli (8h00:22), Sonia Ceretto (9h17:47), Daniela Da Forno (8h18:33), Roberta Monari (8h41:34), Paola Sanna (7h42:12), Elena Simsig (9h06:31), Cristina Zantedeschi (9h19:11), Luisa Zecchino (9h25:53).

Nella foto: Giorgio Calcaterra, punta della nazionale maschile (archivio Fidal)

fidal.it

 

Pechino, ecco l\'Italia: ai Giochi in 49

Saranno 49 gli atleti (27 uomini, 22 donne) che vestiranno la maglia azzurra ai Giochi Olimpici di Pechino. L'annuncio ufficiale questa mattina da parte del Presidente del CONI Giovanni Petrucci che, al termine della riunione di Giunta, ha comunicato i dettagli della spedizione italiana all'Olimpiade. Complessivamente la delegazione italiana sarà composta da 347 atleti (215 uomini, 132 donne), che prenderanno parte alle gare di 31 discipline o tornei a cinque cerchi. Rispetto all'elenco annunciato dalla FIDAL domenica scorsa a Cagliari, sono stati definitivamente inseriti in squadra quattro dei cinque atleti considerati in sospeso (l'ostacolista Micol Cattaneo, il marciatore Jean Jacques Nkouloukidi, i maratoneti Ottavio Andriani e Ruggero Pertile), mentre non ha trovato conferma la candidatura dell'ostacolista dei 400 Benedetta Ceccarelli, così come quella dell'ottocentista Lukas Rifesser (quest'ultima maturata come evoluzione delle gare della seconda giornata degli Assoluti). La selezione dell'atletica è nettamente più numerosa rispetto a quella dei Giochi di Atene 2004, quando partirono per la Grecia in 37; a pesare nel conto sicuramente la presenza di una staffetta in più (la 4x100 donne), ma anche una più generale crescita del settore femminile (ben 22 le convocate). Non è quella di Pechino, però, la squadra più corposa: ad Atlanta 1996 e a Los Angeles 1984 mandammo in campo 50 atleti (senza contare le riserve); a Pechino, se i quartetti 4x100 non accederanno in finale (o, più ottimisticamente, se non muteranno la formazione della semifinale), vedremo scendere in gara 45 atleti (salvo, facendo gli scongiuri, defezioni dell'ultimora). 

Due i campioni olimpici in squadra: i trionfatori di Atene 2004 Ivano Brugnetti (20km marcia) e Stefano Baldini (Maratona). Con loro, il campione del mondo di Parigi 2003 (nonché bronzo olimpico ad Atene) Giuseppe Gibilisco (asta), i vicecampioni del mondo di Osaka 2007 Andrew Howe (lungo) e Antonietta Di Martino (alto), il bronzo della stessa rassegna iridata (e di quella di Helsinki 2005) Alex Schwazer (50km di marcia), l'argento olimpico di Sydeny 2000 Nicola Vizzoni (martello), il bronzo iridato di Parigi 2003 Magdelin Martinez (triplo), il bronzo europeo di Goteborg 2006 Elisa Rigaudo (20km marcia), la campionessa europea indoor di Birmingham 2007 Assunta Legnante (peso), e il bronzo europeo indoor di Birmingham 2007 Silvia Weissteiner (5000). Nella storia dei Giochi olimpici, l'Italia ha collezionato 18 medaglie d'oro, 15 d'argento e 24 di bronzo; la prima in assoluto, fu l'argento dell'ottocentista Emilio Lunghi a Londra 1908; l'ultima, quella d'oro di Baldini ad Atene, quattro anni fa.

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO 2008
LA SQUADRA ITALIANA

Uomini (27)

100, 4x100      Fabio Cerutti                         (Fiamme Gialle)
                      Simone Collio                       (Fiamme Gialle)

400                Claudio Licciardello                 (Fiamme Gialle)

1500              Christian Obrist                      (Carabinieri)

3000st            Matteo Villani                        (Carabinieri)

Alto/HJ            Andrea Bettinelli                    (Fiamme Gialle)
                      Filippo Campioli                    (Esercito)
                      Alessandro Talotti                 (Carabinieri)

Asta/PV           Giuseppe Gibilisco                 (Jaeger Vittorio Veneto)

Lungo/LJ         Andrew Howe                        (Aeronautica)

Triplo/TJ         Fabrizio Donato                     (Fiamme Gialle)

Disco/DT         Hannes Kirchler                     (Carabinieri)

Martello/HT     Marco Lingua                         (Fiamme Gialle)
                     Nicola Vizzoni                        (Fiamme Gialle)

Marcia K20      Ivano Brugnetti                     (Fiamme Gialle)
                     Giorgio Rubino                      (Fiamme Gialle)
                     Jean Jacques Nkouloukidi       (Fiamme Gialle)

Marcia K50      Diego Cafagna                           (Carabinieri)
                     Marco De Luca                       (Fiamme Gialle)
                     Alex Schwazer                        (Carabinieri)

4x100            Emanuele Di Gregorio                (Aeronautica)
                     Jacques Riparelli                      (Aeronautica)
                     Massimiliano Donati                  (Fiamme Gialle)
                     Maurizio Checcucci                     (Fiamme Oro)

Maratona        Ottavio Andriani                       (Fiamme Oro)
                     Stefano Baldini                       (Corradini Rubiera)
                     Ruggero Pertile                        (Assindustria Padova)

Donne (22)

100, 4x100      Anita Pistone                          (Esercito)

200, 4x100      Vincenza Calì                          (Fiamme Azzurre)

400                 Libania Grenot                        (Cus Cagliari)

800                 Elisa Cusma                           (Esercito)

5000               Silvia Weissteiner                    (Forestale)

100hs              Micol Cattaneo                       (Carabinieri)

3000st             Elena Romagnolo                   (Esercito)

Alto /HJ            Antonietta Di Martino              (Fiamme Gialle)

Triplo/TJ          Magdelin Martinez                   (Assindustria Padova)

Peso/SP           Assunta Legnante                   (Italgest Athletic Club)
                       Chiara Rosa                          (Fiamme Azzurre)

Martello/HT        Clarissa Claretti                    (Aeronautica)
                        Silvia Salis                           (Forestale)

Giavellotto/JT    Zahra Bani                            (Fiamme Azzurre)

Maratona           Bruna Genovese                   (Forestale)
                        Anna Incerti                         (Fiamme Azzurre)
                        Vincenza Sicari                     (Esercito)

Marcia K20        Elisa Rigaudo                        (Fiamme Gialle)

4x100             Audrey Alloh                          (Firenze Marathon)
                      Giulia Arcioni                         (Forestale)
                      Manuela Grillo                       (Forestale)
                      Martina Giovanetti                  (Forestale)

Nella foto, l'esultanza di Stefano Baldini ad Atene 2004 (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it