lunedì 26 novembre 2007

La battaglia di Edwin Moses


Il più grande ostacolista di tutti i tempi a Milano per la sua fondazione benefica: "La crisi del nostro sport è colpa del doping e di chi gestisce il movimento"
Edwin Moses non cambia: ha 52 anni, ma il fisico e il sorriso di un ragazzino. Un ragazzino, sì. Come i tanti coi quali ieri, nella veste di chairman e portavoce internazionale della Laureus Sport for Good Foundation, ha giocato al Saini di Milano. Divertendo e divertendosi.
Perché ha scelto di sfruttare così il suo passato da grandissimo?
"Lo sport non ha valenza se non incide nel sociale. Sono coinvolto con la Fondazione dal 2000. Eravamo presenti in quattro Paesi, ora ci muoviamo in 28".
Per lei è un lavoro?
"A tempo pieno, ma è un lavoro del quale sono orgoglioso. Il mio ufficio è a Londra e nel mio computer".
Come operate?
"Affianchiamo i giovani tra i 6 e 17 anni a superare disagi ed emarginazioni. La nostra presenza in certi Paesi è fondamentale. Di recente sono stato in Cambogia e in Bosnia. Solo lo sport può far rialzare la testa a popoli piegati e abbattere certe barriere".
Lei è qui e in Sud Africa si svolgono i sorteggi i Mondiali di calcio 2010: mai, l’Africa, ha ospitato una rassegna così.
"Appunto... Ai miei tempi in Sud Africa nemmeno si poteva entrare. Lo sport, nella sconfitta dell’apartheid, ha avuto un ruolo determinante".
La politica le impedì anche di partecipare ai Giochi di Mosca 1980 e di vincere quindi un probabile terzo oro a cinque cerchi...
"E’ un grande rimpianto, forse l’unico, insieme a non essere mai sceso sotto i 47"00 nei miei 400 ostacoli".
Lo stesso anno, all’Arena, a due passi da qui, portò il limite a 47"13: ricordi?
"Arrivai da Oslo, andai a dormire, mi alzai un paio d’ore prima della gara e feci un capolavoro: se avessi spinto sin dai primi passi... Solo al settimo ostacolo mi accorsi di quanto forte stavo andando. Troppo tardi".
L’atletica riempiva gli stadi: perché non più?
"Per colpa del doping, che ha allontanato gli appassionati e per l’incapacità di chi gestisce il movimento. Possibile che non ci siano più veri personaggi?".
Da "sindacalista" qual è sempre stato, con due lauree nel cassetto, ha soluzioni da proporre?
"Nel primo caso serve essere molto drastici, andando a colpire chi bara nel portafoglio. Nel secondo, per l’attività di vertice, vanno abolite le federazioni nazionali, per demandare tutto a enti che gestiscano da un lato gli atleti e dall’altro l’organizzazione degli eventi".
Cosa pensa del caso Marion Jones?
"E’ una sciagura, peggio della questione Ben Johnson, perché Marion ha preso tutti in giro per anni. Chi le stava intorno non poteva non sapere".
Darebbe a Ekaterini Thanou le sue medaglie?
"Assolutamente no. Il no show per me vale come una positività. E mi chiedo come è possibile che, a tre anni dall’Olimpiade di Atene, la sua vicenda non sia ancora stata risolta".
Nove anni, nove mesi e nove giorni per 122 vittorie consecutive: cosa rappresentano queste cifre?
"Valgano più per l’opinione pubblica che per me. E più passa il tempo, più vengono ricordate. I 400 ostacoli, sottoscritto a parte, non hanno mai avuto qualcuno in grado di reggere a lungo la scena".
Ha mai allenato?
"Troppo difficile. Mio figlio Julian ha 12 anni. Si diverte con un sacco di discipline, ma ha corso solo una gara di atletica, un 800. Mi ha detto: 'Papà, si fa troppa fatica'. Sono d’accordo con lui".

sabato 24 novembre 2007

La Jones perde tutto


Due anni di squalifica per doping a partire dall'8 ottobre, e la richiesta esplicita al CIO di ritirare le medaglie olimpiche: è la decisione sulla velocista americana Marion Jones presa oggi dalla IAAF, la federazione mondiale dell'atletica.
La IAAF ha deciso di annullare tutti i risultati di Marion Jones ottenuti dal 1° settembre del 2000, con conseguente restituzione di tutti i premi in denaro, e chiesto al Cio la squalifica dalle gare olimpiche di Sydney, dove Marion vinse tre medaglie d'oro e due di bronzo, considerando che l'uso di doping ammesso dalla statunitense è precedente alle Olimpiadi australiane. La Federazione mondiale dell'atletica ha anche confermato lo stop di due anni già imposto alla Jones dagli organi competenti americani.

Una notizia marginale l'ultima, tenendo presente che l'americana aveva già deciso di essersi ritirata dalle competizioni dopo aver confessato in lacrime lo scorso 5 ottobre di aver assunto steroidi e di aver mentito agli agenti federali. La squalifica è retroattiva e viene considerata partire dall'8 ottobre scorso. Durerà fino al 7 ottobre 2009.

La IAAF ha spiegato le decisioni prese nel seguente comunicato: "Considerando che Marion Jones ha riconosciuto di aver fatto uso di una sostanza vietata a partire dal primo settembre 2000, la IAAF ha comminato una sospensione di di due anni. Il consiglio della federazione internazionale di atletica ha anche fatto la richiesta al comitato esecutivo del Cio di squalificare la Jones e le staffette femminili degli Stai Uniti (4X100 e 4X400) dei Giochi di Sydney e di ordinare la restituzione al Cio delle medaglie".

Fonte eurosport.yahoo.com

lunedì 19 novembre 2007

Ultime Classifiche inserite

18/11Maratona di BergamoBergamo
18/11Alpin Cup MezzamaratonaSesto San Giovanni
18/11In gir ala cavaPeschiera Borromeo
18/11Garda Trentino Half MarathonRiva del Garda
18/116° Palio FiorentinoSesto Fiorentino
18/11Parco StupinigiTetti Valfrè
18/11Corri al tiburtinoRoma
18/1113^ Bari MarathonBari
18/11Maratonina Del Monte Delle 3 CrociScandiano
18/115^ Mezza Maratona Città di PalmanovaPalmanova
18/11Apple RunCavour
18/115^ Castellazzo HalfmarathonCastellazzo Bormida

giovedì 15 novembre 2007

Alimentazione ed integrazione prima e durante la maratona

Quando si arriva in questo periodo i podisti appaiono come impauriti non sanno come e cosa mangiare. Le informazioni che arrivano da varie fonti asseriscono che quella o quell’altra è la dieta miracolosa, salvo constatare poi che non è esattamente così. Prima di tutto è bene ricordare che l’essere umano è fatto per correre, per muoversi; allenarsi 3-4-6-7 volte alla settimana non è innaturale, innaturale è stare seduti 8-10-12 ore al giorno. Detto questo prima di tutto non dovete pensare di dovervi riempire di cibo solo perché correte e state per correre la maratona.
All'inizio degli anni '80 quando iniziai a fare questo lavoro consigliavo a tutti la dieta dissociata, sembrava che fosse la “panacea”, scoprimmo invece che molto spesso creava dissenteria e squilibrio anche psicologico nel maratoneta che faceva moltissima fatica mentale. Si trattava di stare 3 giorni senza mangiare carboidrati (lunedì, martedì, mercoledì) prima della maratona, per poi nei successivi tre giorni (giovedì, venerdì sabato) mangiare solo carboidrati senza distinguere fra semplici e complessi. I primi 3 giorni il podista si allenava duramente per consumare tutto il glicogeno possibile, i 3 giorni successivi invece si allenava poco. Se tutto andava bene il podista poteva riuscire a guadagnare 2'-3’ sul tempo finale della maratona, ma il rischio era troppo elevato e questa pratica è stata via via abbandonata.
Premetto che le indicazioni che sto per darvi sui tipi di alimentazione sono di tipo generale e possono non essere adatte a tutti. Dare consigli sull’alimentazione richiede una conoscenza molto approfondita di ogni singolo soggetto.
In pratica. Il consiglio è quello di mangiare in modo normalissimo, come avete sempre mangiato fino al mercoledì prima della maratona. Poi giovedì, venerdì e sabato dovreste aumentare il carico di carboidrati complessi in particolare pasta e pane integrali senza però smettere di mangiare il secondo, ovvero senza privare l’organismo dell’apporto di proteine e grassi. Come secondo sono da preferire le carni bianche ed il pesce, perchè pur garantendo un buon apporto proteico contengono una minor quantità di grassi. Oltre a tutto questo è consigliabile mangiare verdura e frutta per garantire un adeguato apporto di sali minerali e vitamine.
La colazione prima della maratona. Dovreste averla già provata durante i lunghissimi, comunque dovrebbe essere la normale colazione che fate sempre eventualmente, se avete mangiato molto presto incrementatela con una barretta e con della maltodestrine (20-30 g) in acqua o un gel da prendere circa 60’ prima della partenza. La vostra colazione normale sia chiaro, dovrebbe contenere una componente proteica come bresaola, prosciutto crudo, ricotta oppure salmone o tonno al naturale.
Durante la maratona. Non è necessario viaggiare con uno zaino pieno di integratori, ricordatevi che non state andando alla guerra, ma state per fare una della più belle e divertenti esperienze della vostra vita. Quindi tranquilli, prima di tutto. Molti podisti hanno ottenuto ottimi risultati assumendo una barretta di Enervit GT (facilmente trasportabile, da attaccare con lo spillo al pettorale o nella tasca dei pantaloncini) ogni 10-12 –15 km. La frequenza di assunzione è molto soggettiva e dovrebbe essere stata provata in allenamento. Appena avete finito di assorbirla dovrete bere acqua altrimenti vi sentirete la bocca impastata. Buoni risultati sono stati ottenuti anche con le maltodestrine in gel, Enervitene, da assumere con la stessa frequenza dell’Enervit GT. I gel talvolta possono dare dissenteria, quindi se non li avete mai provato in allenamento evitateli. Chi impiega oltre le 4.30’ può darsi che avverta il bisogno di mangiare. In questo caso potrà mangiare la frutta prevista ai rifornimenti. Se vi raggiunge la crisi, cercate di assumere subito una qualsiasi forma di zucchero, meglio se semplice: miele, zucchero o un pezzo di banana.
Bere. Anche bere troppo può essere dannoso e può provocare crampi a causa della diminuita concentrazione di sodio. Quindi il consiglio è di non bere al primo rifornimento, ma iniziare dal secondo alternando un rifornimento ad acqua ad uno ad integratore. Ricordatevi di bere con calma, sorseggiando e lasciando che il liquido scenda lentamente nello stomaco. Per bere potete anche fermarvi e camminare per qualche decina di metri vi farà solo bene. Attenti mi raccomando a non bere troppo. Dovesse essere molto caldo bevete più integratori meno acqua. Buon divertimento

Fulvio Massini training Consultant coordinatore tecnico RW Italia

mercoledì 14 novembre 2007

Giovedì sera incontro con Baldini



Image






















Sarà un'altra occasione per incontrare Stefano Baldini: giovedì sera presso la sala congressi dell'Azienda agrituristica "La Lupa" di Castelfranco Emilia. L'argomento è il percorso, il filo immaginario che collega Atene 2004 a Pechino 2008. Con Stefano, saranno presenti il suo coach Lucio Gigliotti, il direttore di Runner's World Marco Marchei e il volto nuovo del mezzofondo azzurro Elisa Cusma, atleta di casa col giornalista Marco Tarozzi a fare da moderatore. La serata, che è ad ingresso libero, sarà trasmessa anche in diretta sul circuito è-tv che trasmette in chiaro in tutta l'Emilia Romagna e le Marche e su Sky canale 891 dalle 21,30.

dal sito www.stefanobaldini.net

martedì 13 novembre 2007

Domenica tutta keniana, ma Caimmi convince

Giornata di gare su strada con al centro due maratone. A Ravenna oltre 2.000 concorrenti al via fra la prova più lunga e la mezza maratona e ottimo test agonistico per i due maratoneti azzurri Daniele Caimmi (FDF.GG.) e Denis Curzi (Carabinieri) che hanno tirato avanti fino al 30. km. Caimmi è apparso il più brillante, guidando la corsa in solitudine per oltre metà gara transitando ai 21,097 km in 1h06:17 per poi essere raggiunto dai keniani Kirwa Choge e Rugut Kipngetich. Il primo si è presto involato mentre Caimmi ha continuato sul suo passo insiene a Rugut, al suo esordio in maratona. Più distanziato Curzi. Dopo il loro ritiro, Rugut, apparso molto brillante, ha raggiunto Choge che però ha tirato fuori l’orgoglio nel finale andando a vincere in 2h14:05 (terza vittoria dell’anno per lui dopo Jesolo ed Egna) davanti a Nahashon Rugut Kipngetich staccato di 32 secondi e a Ngeny Cheruiyot a un minuto. Primo italiano Massimo Leonardi quarto in 2h20:57. Vittoria al femminile per Francesca Marin in 2h51:53, mentre nella mezza maratona i successi sono andati a Salomon Rotich (Ken) in 1h06:54 (complice un errore di percorso nella parte conclusiva all’ingresso del Paladeandré) e a Monica Orselli in 1h28:39.

A Livorno altro scontato dominio keniano ed ennesima perla da aggiungere al suo palmarés di vittorie in maratona per Philemon Kipkering, che si è aggiudicato la prova toscana in 2h19:41 recuperando nel finale sui connazionali Joshua Kipchumba Rop (2h20:44) e Noah Kutung (2h20:54). Qui il miglior italiano è stato Emanuele Zenucchi, che ha chiuso al sesto posto in 2h28:29, mentre nella gara femminile la vittoria è arrisa alla toscana Cristina Neri in 2h48:38.

Grande spettacolo come di consueto a Cuneo per l’Asics Run, la kermesse su strada giunta alla 19. edizione. La gara maschile su 10 km è andata al keniano dell’Atl.Riccardi Joel Kimurer che ha chiuso in 28:26, staccando di 4 secondi Philemon Serem (Ken/Atl.Saluzzo) e di 16 il marocchino Adil Annani. Quarto a 19 secondi Gabriele De Nard (FF.GG.) primo degli italiani. Nella gara femminile vittoria per Paola Ventrella (Asd Dragonero) che ha completato i 6 km del percorso in 21:35 staccando di 13 secondi l’ungherese Judit Varga. Nella Coppa delle Alpi, competizione a squadre per rappresentative regionali, vittorie per la Lombardia in campo maschile e il Piemonte fra le donne.

g.g.


Nelle foto: Caimmi in compagnia di Rugut a Ravenna e l’arrivo vittorioso di Choge (foto Massimo Argnani)

Fonte www.fidal.it



venerdì 9 novembre 2007

La Maratona del Mare: il 9 dicembre c'e' l'edizione "zero"

Prenderà il via il prossimo 9 dicembre l'edizione zero della Maratona del Mare, la manifestazione podistica con la quale la città di Sanremo inaugura il primo tratto del Parco Costiero del Ponente Ligure in attesa del completamento dei lavori nel 2008.

Il mite clima dicembrino della costa ligure di Ponente e il tracciato spettacolare che si sviluppa lungo la pista ciclabile nata sul dismesso tracciato della ferrovia, garantiscono ai corridori una emozione particolare, una corsa in armonia con la natura a pochi metri dal mare.

La gara, che si sviluppa lungo un circuito di 21 chilometri da ripetersi due volte, partirà alle ore 9.30 da Piazzale Carlo Dapporto e nella prima parte si dirigerà verso Arma di Taggia dove si trova il giro di boa a levante. Rientrati a Sanremo, si prosegue fino al Pian di Poma dove è situato il giro di boa a ponente. Il rientro a Piazzale Dapporto conclude il giro. Contemporaneamente si svolgerà anche una corsa non competitiva di 5 km aperta a tutti, adulti e bambini, da percorrere a ritmo libero.

E' possibile iscriversi fino a venerdì 7 dicembre utilizzando le modalità descritte sulla scheda di iscrizione che si trova sul sito www.asfocesanremo.it e sul retro del volantino distribuito alle società sportive del territorio e in occasione di molte altre manifestazioni sportive.

"Mi auguro che la maratona del mare diventi per Sanremo un appuntamento importante nel calendario degli eventi che ospita la nostra città nonché una delle gare podistiche più importanti d'Italia - afferma il presidente di Sanremo Promotion Maurizio Caridi - Noi crediamo molto in questo tipo di manifestazioni anche come strumento promozionale della nostra offerta turistica- prosegue Caridi - in quanto il percorso su cui si svolgerà la maratona, il Parco Costiero del Ponente Ligure, unico per la sua posizione strategica, si estende interamente sul mare e permette di godere di un paesaggio incantevole. Sanremo Promotion, inoltre, metterà a disposizione un tariffario calmierato che consentirà a tutti gli iscritti alla Maratona di usufruire di tariffe molto vantaggiose".

Per la realizzazione e la buona riuscita di una manifestazione sportiva è indispensabile la collaborazione di un nutrito numero di volontari appassionati, partecipi e competenti. Con la Maratona del Mare e sotto la regia della AS Foce Sanremo collaboreranno le più qualificate società sportive del territorio: Triathlon Riviera, Coni comitato Provinciale di Imperia, Unione Sanremese 1904, FIDAL e Area 24, per garantire alla manifestazione gli oltre 150 volontari necessari per lo svolgimento della gara.

Per chi volesse approfittare del ponte di Sant'Ambrogio per visitare Sanremo e il suo territorio, Sanremo Promotion (www.sanremopromotion.com) offre delle soluzioni turistiche di particolare interesse.

Nel corso della presentazione, stamani, a Villa Zirio di Sanremo, era presente anche il presidente di Area 24 (la società per il recupero delle aredd ex Fx), Tullio Russo, che ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori della pista ciclabile e del parco costiero. E' possibile ascoltare o scaricare l'audio (in formato .mp3).

di Fabrizio Tenerelli

Fonte www.riviera24.it

mercoledì 7 novembre 2007

Baldini "vede" Pechino: "Sono rinfrancato"

Fossimo su un palco di cabaret, tentando - ovviamente senza risultato - di fare dello spirito, potremmo dire che si è trattato di un regalo di Natale anticipato. Il più bello, o uno dei più belli, che l'atletica italiana potesse chiedere all'uomo con la barba bianca. Il ritorno, convinto e (abbastanza) convincente di uno dei suoi uomini-copertina: il campione olimpico Stefano Baldini. Non sappiamo se New York - intesa come maratona - ce lo abbia restituito rigenerato nel fisico (in realtà c’è da dubitarne, considerato ciò che significa dal punto di vista fisiologico portare a termine una 42 chilometri); ma certamente ce lo ha ridato ricostruito nel morale, provvisto addirittura di quel pizzico di spavalderia che nello sport, ai massimi livelli, davvero non guasta. Ora il reggiano bicampione d’Europa può guardare con ottimismo al 2008, all’anno che verrà, e soprattutto all’Olimpiade di Pechino. Laggiù, Baldini si presenterà da campione in carica, defending champion, con tutto il carico di attese che la qualifica, inevitabilmente, comporta. Ma grazie a quanto dimostrato domenica scorsa a Central Park, l’azzurro potrà costruire l’assalto olimpico anche senza quella specie di peso sullo stomaco che gli ultimi dodici mesi passati a tribolare – tra infortuni e rinunce – avevano contribuito a produrre.

“Ad essere sincero – racconta Baldini, appena rientrato dall’America – a mente fredda sono confortato soprattutto dalla classifica. Da un punto di vista più tecnico, mi rendo conto che le quasi due ore e dodici con cui ho chiuso la gara non costituiscono nulla di particolarmente esaltante. Certo, quando concretizzi, quando i risultati ti danno ragione, va meglio: è stata una gara difficile, senza lepri, tutta tattiche e scatti, e vedere alla che fine io ci sono ancora, là, nelle posizioni di testa, davvero mi conforta”. Sono soprattutto un paio di cose ad aver fatto sorridere Baldini: “L’aver constatato che alcune delle mie migliori qualità sono ancora lì, integre: mi riferisco alla capacità di “leggere” la gara, e al saper soffrire in fondo, quando le energie vengono meno. Detto questo, sono cosciente del fatto che la strada da fare sia ancora lunga”. L’azzurro mette nel mirino, dopo i pregi, anche i difetti: “Soprattutto uno: la mia meccanica di corsa. Attualmente non è al massimo, rispetto al passato, i piedi sono meno brillanti, e questo vuol dire che per sostenere le stesse velocità di corsa devo spendere più energie, arrivando quindi prima con il serbatoio in rosso. Dovrò lavorare soprattutto su questo, nel 2008, per essere competitivo, e, ovviamente, sperare di potermi allenare con la giusta continuità”.

Il 2007 si chiude dunque con auspici diversi da quelli, temuti, a metà anno: “Devo ringraziare anche la Federazione, che ha continuato a sostenermi in ogni momento, allo staff che ha lavorato con me senza soste. A 36 anni i progetti devono essere per forza di cose pluriennali: l’Olimpiade, quello è sempre stato l’obiettivo, anche nel corso di quest’anno, anche quando le cose, in una prospettiva a breve termine, sembravano volgere al peggio”. Il 2008 vedrà Baldini percorrere le stesse tappe di preparazione. O quasi. “Ci stiamo ancora pensando, ma io ho anche l’idea di fare qualcosa di diverso. Sento sempre più il bisogno di lavorare in compagnia, con qualcuno in grado di dare i giusti stimoli. E allora perché non il Kenya? Perché non buttarsi in mezzo ai tanti che laggiù sanno come correre la maratona? Mi piacerebbe, e anzi, spero che qualche azzurro sappia conquistare, nelle maratone che restano da qui alla fine dell’anno, un buon risultato, per potersi inserire in questo progetto di preparazione. Vedremo. In ogni caso, chilometri e quota saranno la ricetta di sempre, evitando però quei ritmi estremi che il mio organismo sembra proprio non digerire più”. Un solo timore, per l’Olimpiade: “Che spostino, per i problemi di inquinamento, la data di svolgimento delle maratone. Ne ho letto sui giornali americani, e sembra che si stia prendendo in seria considerazione la cosa. Sarebbe un vero peccato. Come togliere una bella fetta di significato a quella gara”.

Marco Sicari

Nelle due foto, Stefano Baldini alla maratona di New York. Nell'immagine in basso, il reggiano è con l'altro azzurro Ruggiero Pertile (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

martedì 6 novembre 2007

Athletes of the Year 2007


Nel corso delle ultime settimane, la IAAF ha dato l'opportunità unica a tutti di contribuire a scegliere l' Atleta dell'Anno 2007. La votazione si è conclusa mercoledì 31 ottobre, a mezzanotte.
I risultati di questi voti sono stati aggiunti a un sondaggio IAAF, una rosa di 3 soli atleti verrà poi presentata a una speciale giuria della International Athletic Foundation, che farà poi una selezione finale e annuncerà i vincitori, dal vivo, sul palco, al "2007 IAAF World Athletics Gala"che si svolgerà nel Principato di Monaco il prossimo 25 novembre.
Per la selezione i voti sono stati così divisi: il 70% deciso dalla IAAF e il 30% dal voto su Internet
Dalla rete la IAAF ha ricevuto un totale di 165.616 voti (112.571 per gli uomini e 53.045 per le donne)

Questi sono i finalisti (in ordine alfabetico):

Uomini
Tyson Gay USA
Haile Gebrselassie ETH
Liu Xiang CHN

Donne
Meseret Defar ETH
Carolina Klüft SWE
Blanka Vlasic CRO


Gli altri atleti che erano stati selezionati per l' "Athlete of the Year Award "sono stati (in ordine di numero voti ricevuti dal 4° all'11° posto):

Uomini
Irving Saladino PAN
Asafa Powell JAM
Jeremy Wariner USA
Bernard Lagat USA
Kenenisa Bekele ETH
Tero Pitkämäki FIN
Zersenay Tadese ERI
Reese Hoffa USA

Donne
Yelena Isinbayeva RUS
Allyson Felix USA
Janeth Jepkosgei KEN
Lornah Kiplagat NED
Sanya Richards USA
Maryam Yusuf Jamal BRN
Tatyana Lebedeva RUS
Valerie Vili NZL

Sul nostro blog un sondaggio per scegliere ancora i due vincitori.

Prima UltraMaratona degli Etruschi

La prova è valida come Campionato italiano, nel 2008-9 in lizza per il Campionato europeo.
L'Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio e l’Italia Marathon Club propongono per sabato 10 novembre 2007, la 1^ edizione della “Ultramaratona degli Etruschi”, gara su strada di 100 km, con partenza da Tuscania (viale Trieste) e arrivo a Tarquinia (piazza Cavour – corso Vittorio Emanuele).
La gara, organizzata dall'Atielle Roma srl, è valida come Campionato Italiano Fidal Senior/Master della 100 Km su strada.

Un evento sportivo ideato e promosso dall’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, l’on. Giulia Rodano, per dare ulteriore slancio al turismo nell’area etrusca più famosa e importante al mondo.
Dopo l’edizione sperimentale del 2006 che ha riscosso un buon successo di partecipazione, nel Lazio andrà in scena la prima edizione ufficiale che già ha avuto il prestigioso riconoscimento da parte della Federazione Italiana di Atletica Leggera di Campionato Italiano assoluto e master. Sarà questa una prova generale per ospitare nel 2008 o 2009 il Campionato Europeo della più difficile prova di corsa in assoluto che conta migliaia di praticanti in tutto il mondo. Arriveranno da tutta Italia 170 ultramaratoneti, 5 anche dall’estero, tra i quali alcuni tra i migliori specialisti della lunga distanza che avranno a disposizione 18 ore per terminare la gara che attraverserà i più suggestivi luoghi dell’Alto Lazio. E dopo la significativa vittoria della passata stagione, quando in 7:06.43 tagliarono il traguardo per primi tenendosi per mano Giorgio Calcaterra e Marco d’Innocenti, quest’anno, oltre alla vittoria, gli ultramaratoneti andranno a caccia del record della prova maschile e femminile (quest’ultimo appartiene a Giovanna Cavalli che vinse nel 2006 in 8:25.51).
Abbinata alla prova di 100 km ci sarà una corsa su strada di distanza inferiore, quasi 30 km. Si tratta de “La Tuscania – Tarquinia” che, sempre sabato 10 novembre alle ore 10 partirà da Tuscania in concomitanza con l’Ultramaratona.

PERCORSO ULTRAMARATONA 100 KM: DI CORSA NEI LUOGHI DEGLI ETRUSCHI
Si parte da Tuscania, i primi 1800 metri saranno all’interno del centro storico racchiuso da una cinta di mura tufacee tardo medioevale, caratterizzato da antiche chiese, aristocratici palazzi, vicoli, archi, torri, portali, fontane.
Usciti da Tuscania, dalla porta del Poggio, ci si tuffa in un tratto in linea in una delle zone più fertili della Tuscia, fino ad arrivare nei pressi di Tarquinia dove inizia la parte a “circuito” da ripetere più volte e poi la parte finale in salita fino a piazza Cavour, Tarquinia, accanto al Museo Nazionale Etrusco. La gara si svolgerà su un percorso asfaltato in larga parte pianeggiante, con alternanza di saliscendi.
Il percorso de “La Tuscania – Tarquinia” sarà di quasi 30 km: identica alla 100 km per la parte in linea e gli ultimi metri in salita verso Tarquinia.


STAFFETTA DEI COMUNI ETRUSCHI
La Staffetta dei Comuni Etruschi con il simpatico sottotitolo “Piccoli Etruschi corrono!” farà da prologo all’Ultramaratona degli Etruschi di sabato 10 novembre.
Il 9 novembre saranno coinvolti i bambini delle 3^,4^,5^ elementare dei Comuni di Tarquinia, Tuscania, Canino e Montalto di Castro che daranno vita ad una staffetta non competitiva sulla pista di atletica leggera dell’impianto sportivo comunale di Tuscania.
Per ogni classe di ciascun Comune correranno 40 bambini (120 in tutto per le tre classi), ciascuno dei quali percorrerà una frazione di 100 metri; complessivamente saranno così 480 i Piccoli Etruschi che animeranno la giornata di venerdì 9 novembre.
Saranno riconoscibili per le t-shirt di colore diverso e così i bambini di Tarquinia indosseranno magliette di colore rosso, quelli di Tuscania di colore giallo, quelli di Canino di colore verde ed infine i bambini di Montalto di Castro indosseranno il colore blu: tutti con la grafica dei “cavalli alati”, logo ufficiale della manifestazione.
Verranno premiate tutte e quattro le Direzioni Didattiche con buoni acquisto di materiale scolastico, con coppe e trofei.

LA NOTTE BIANCA DELLO SPORT
Da sabato 10 a domenica 11, a Tarquinia, si svolgerà la “Notte Bianca dello sport”, con l’organizzazione di numerosi eventi sportivi, culturali e percorsi enogastronomici che animeranno la città etrusca per tutta la notte.


PARTNER ISTITUZIONALI
Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport
Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia, Comune di Tuscania, Comune di Montalto di Castro, Comune di Canino, Università Agraria di Tarquinia.



Info: 06.4065064 - www.ultramaratonadeglietruschi.it

Zanardi brilla alla maratona di NY


Alessandro Zanardi ha ottenuto un risultato straordinario nella Maratona di New York. Alla sua prima partecipazione alla famosissima maratona l"azzurro ha completato i 42.2 km da Staten Island fino a Centrale Park in un ora e 33 minuti e 17 secondi.
Zanardi
è arrivato al traguardo quarto nella categoria hand bike che è stata vinta da Alejandro Albor che ha chiuso con il tempo di 1:17:48.

"Sono estremamente contento. Ero convinto di poter fare un buon tempo ma non pensavo di andare così bene!" Zanardi ha ammesso. "Mi sono allenato tantissimo nell'ultimo mese e sapevo che potevo coprare la distanza in meno di 90 minuti, ma tutti mi dicevano che a New York ci aver messo almeno 10 minuti in più. Alla fine ho dimostrato che avevo ragione io. Questa rimarrà una delle più grandi esperienze della mia vita".

Questi i rilevamenti di Zanardi nella gara: 5k/10:06, 10k/20:11, 20k/41:46, metà maratona/ 44:23, 30k/1:05.31, 40k/1:28.36.

Il giorno prima della gara Zanardi è stato l'ospite d'onore nel tradizionale Pasta Party organizzato da Barilla a Central Parl dove 500 piatti di pasta sono stati serviti ai corridori

Fonte http://it.eurosport.yahoo.com

domenica 4 novembre 2007

4 Novembre 2007

Oggi è stata una domenica molto intensa a livello internazionale con la Maratona di New York e quella di Atene.
In quella di New York ha vinto in campo maschile Martin Lel (2:09:04), in seguito a una bella sfida col marocchino Goumri(2:09:16), stessa immagine dello scorso anno a Londra col distacco finale di Lel all'ultimo kilometro.
Terzo posto per il sudafricano Ramaala in 2h11:25.
Stefano Baldini quarto posto con 2h11:58
Sesto posto per Ruggero Pertile 2h13:01
Molto più emozionante è stata invece la competizione femminile: vittoria della Radcliffe (2:23:09).
Sempre insieme all’etiope Gete Wami (2:23:32) dal primo miglio fino all'ultimo. A 800 metri dall'arrivo l'etiope tenta il sorpasso che dura però solo alcuni metri, la Radcliffe allunga il passo lasciandosela definitivamente alle spalle di ben 24 secondi!
La Radcliffe (assente dalla maratona da oltre due anni) ha subito abbracciato la figlia Isla e il marito che è anche il suo allenatore.
Terza invece la vincitrice uscente la lettone Prokopcuka con 2:26:13.
Da evidenziare la prestazione eccezionale dell’ex pilota di formula Uno Alessandro Zanardi, al suo esordio in maratona, ha chiuso al quarto posto in 1h33:17.
Nella maratona di Atene si impone il keniano Benjamin Kiprotich negli uomini (2:14:40) e nelle donne la russa Svetlana Ponomarenko(2:33:19) entrambi stabilendo il nuovo primato della gara.

Maratona Atene, vince keniano Kiprotich, tra donne Ponomarenko


ATENE (Reuters) - Il keniano Benjamin Kiprotich ha vinto oggi la Maratona classica di Atene, e la russa Svetlana Ponomarenko ha vinto la gara femminile con un tempo da record.

Kiprotich ha completato i 35 chilometri del percorso in due ore, 14 minuti e 23 secondi, davanti al connazionale Hosea Kiptanui.

Tra i primi dieci arrivati, otto atleti sono keniani.

Ponomarenko ha concluso in 2:33:44, un record per la maratona che si snoda lungo il tradizionale percorso che parte dall\'omonima cittadina greca, teatro nel 490 a.C. della battaglia in cui gli ateniesi sconfissero i persiani.

Fonte reuters.it

Maratona di New York, trionfa mamma Radcliffe


NEW YORK (4 novembre) - Il keniano Martin Lel ha vinto la maratona di New York, dove si era già imposto nel 2003. Lel, allenato da Gabriele Rosa, ha preceduto il marocchino Abderrahim Goumri. Stefano Baldini si è piazzato al quarto posto con il tempo di 2h11'58”. Il campione olimpico ha così ottenuto il minimo di partecipazione ai Giochi di Pechino. Fra le donne trionfo di Paula Radcliffe, tornata a gareggiare dopo due anni e a nove mesi dalla nascita della figlia. L'atleta britannica ha tagliato per prima il traguardo e ha subito preso in braccio la sua bambina, Isla, davanti alla folla esultante di Central Park. La Radcliffe è arrivata al traguardo in due ore, 23 minuti e nove secondi, 23 secondi prima della Wami. Terza è stata la vincitrice degli ultimi due anni, la lettone Jelena Prokopcuka con un ritardo di 3 minuti e 4 secondi.
Fonte www.ilmessaggero.it

sabato 3 novembre 2007

38 mila al via nella maratona dei record

NEW YORK – Tutti i record quest’anno sono stati battuti. Dire «la solitudine del maratoneta», come il titolo di quello stupendo racconto dello scrittore inglese Alan Sillitoe, quando si aspetta al freddo, nel buio dell’alba autunnale, il segnale della partenza sul ponte di Verrazzano, soffocati da tutte le parti in mezzo alla folla dei 38.000 che si sono dati convegno quest’anno per partecipare alla maratona più famosa del mondo, può sembrare una frase priva di senso. Invece è così. All’ultimo momento, in attesa del via, ognuno dei trentottomila vive in una specie di strana euforia che gli fa credere di essere il solo a tentare.

Un uomo o – sempre più spesso – una donna (il 34%) che si sente protagonista di una sfida alla fatica dei muscoli, al cronometro e perfino all’età. Ne sa qualcosa la britannica Paula Radcliffe, 33 anni, primatista mondiale con il tempo di 2 ore, 15 minuti e 25 secondi, ottenuto nella maratona di Londra del 2003. A New York l’atleta aveva deciso di correre anche quest’anno, per «darsi la carica» in attesa delle Olimpiadi del 2008, quando era in tutt’altre faccende impegnata, incinta di sette mesi e in attesa del suo primo bambino, che è poi risultata essere una bambina, Isla che è nata il 17 gennaio scorso. Si può essere al tempo stesso madri e campionesse olimpioniche? I ginecologi, i genetisti e i pediatri probabilmente lo sconsiglieranno. Ma Paula, come aveva già fatto dopo l’umiliante ritiro dell’Olimpiade di Atene, quando a trentun anni molti la davano per finita, ha deciso di non ascoltarli.

Mappa e numeri della Maratona di New York

Nelle maratone lo spirito è questo, a tutti i livelli agonistici e a tutte le età. Anche se sul ponte di Verrazzano, a seconda del grado di preparazione e del livello atletico, i concorrenti, come sugli aerei, vengono divisi in tre classi. In testa, nel settore «rosso» sono irreggimentati i potenziali campioni, che corrono molto più in fretta e che non devono trovarsi bloccati in mezzo alla massa. Poi seguono i corridori di medio livello nel settore «verde» e, all’ultimo posto, nel settore «blu» quelli per i quali anche il fatto di partecipare rappresenta un successo.

Ma a parte l’aspetto agonistico nella maratona di New York c’è dell’altro. Nell’edizione di quest’anno, a parte gli Stati Uniti che come padroni di casa sono il gruppo di gran lunga più numeroso, l’Italia con 3700 partecipanti occupa il secondo posto fra le concorrenti straniere, dopo la Gran Bretagna. E fra le città italiane, con 400 partecipanti fra cui circa 130 donne, Milano è la prima, con presenze significative non solo atletiche ma politiche, come l’assessore allo Sport del Comune di Milano Giovanni Terzi e l’onorevole Maurizio Lupi, esperto in problemi dell’inquinamento metropolitano.

Un’iniziativa importante è stata inoltre a Milano l’idea di legare la partecipazione alla maratona con la raccolta di fondi a favore dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. E’ un aspetto, questo, che negli Stati Uniti è enormemente incoraggiato, anche con incentivi fiscali. Ma la Maratona di New York, anche se gestita senza fini di lucro, è anche divenuta un notevole business che quest’anno ha incassato, fra quote di partecipazione e altri diritti, 27 milioni di dollari (19 milioni di euro) con un utile stimato in 6 milioni di dollari (4,2 milioni di euro).

Dietro il boom delle maratone, alle quali negli Stati Uniti lo scorso anno hanno partecipato più di 400.000 persone di reddito alto, ruotano poi gli enormi interessi delle industrie dell’abbigliamento, delle attrezzature sportive e degli alimenti e integratori speciali. Si spiega così anche l’interesse del gruppo bancario-assicurativo olandese Ing (il quinto per importanza in Europa, davanti all’Unicredito) che quest’anno ha sponsorizzato la maratona di New York consentendole di offrire ricchi premi ai partecipanti per complessivi 700.000 dollari (490.000 euro), di cui 130.000 dollari (90.000) per il primo classificato.

Renzo Cianfanelli

Fonte www.corriere.it

Divieto di iPod alla maratona La musica è come un doping


NEW YORK - La musica come il doping, qualcosa da vietare perché altera le prestazioni e aumenta il rendimento. I Rolling Stones come gli steroidi anabolizzanti. Mentre perde la partita contro le droghe vere, vede cancellare medaglie olimpiche e incorona re dei fuoricampo nel baseball un uomo gonfio di sostanze proibite, lo sport americano sembra voler parlar d'altro. E prende di mira il più antico degli aiuti psicologici: dai tamburi africani fino ai Sufi, dall'induzione di stati di trance e resistenza fisica in cui si può ballare per ore ed ore all'induzione di analgesia, per cui i partecipanti al rituale possono camminare sul fuoco senza sentire dolore, la musica ha avuto un ruolo fondamentale nella vita degli uomini. Ma ora si cambia. Niente più iPod nelle orecchie dei corridori. Ieri il New York Times lo annunciava con un lungo articolo in prima pagina.

Alla vigilia della più famosa maratona del mondo, quella che parte dal ponte di Verrazzano e si conclude a Central Park, la federazione americana di atletica, la Usa Track and Field, ha messo al bando l'uso di auricolari e riproduttori di musica portatile nelle competizioni ufficiali. Le nuove regole sono state prima giustificate con motivi di sicurezza, ma poi si è chiarito che il divieto è figlio della volontà di non dare "un vantaggio competitivo" a chi corre con la musica nelle orecchie. Certo, studi seri sostengono che esiste una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni e che la musica riduce la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce il consumo di calorie. Ci sono perfino teorie più avanzate e i triatleti selezionano compilation di canzoni in cui le battute al minuto sono identiche ai passi della corsa, per creare un'identificazione perfetta di ritmo.

Alcuni scienziati teorizzano che ci sia un collegamento tra musica e movimento, e per dimostrare che evolvono insieme, all'università canadese di McMaster, ne hanno provato gli effetti sui neonati, scoprendo nei bambini di sette mesi dei legami multisensoriali tra il sistema dell'udito e la parte motoria. Il direttore dell'Institute for Music and Brain Science di Harvard, Mark Tramo, era un musicista rock professionista prima di fare medicina e si convinse del legame tra musica e risultati quando vinse i 100 metri al liceo ripetendosi nella testa "Brown Sugar" dei Rolling Stones.

Così si è deciso di vietarli. Ma ora i lettori Mp3 sono sempre più piccoli e invisibili, possono essere facilmente celati sotto una maglietta, in un reggiseno o nel bordo dei pantaloncini, e le cuffie nascoste da cappellini e fasce per il sudore. Così il bando sarà difficile da applicare: a New York sarà praticamente impossibile, alla maratona della Grande Mela partecipano 38mila persone.

Apparentemente più severi sono stati domenica scorsa alla maratona del corpo dei Marines, gli ufficiali avevano promesso di squalificare chi fosse stato trovato con gli auricolari ma la minaccia è stata inutile e decine di corridori sono arrivati al traguardo accompagnati dalla musica. L'unica volta in cui fino ad oggi il divieto è stato fatto rispettare scrupolosamente è alla "Maratona della Nonna" che si corre a Duluth in Minnesota: ai 7,000 partecipanti sono stati ritirati gli iPod, che poi l'organizzazione ha spedito a casa il giorno dopo. In trenta hanno cercato di fare i furbi ma sono stati intercettati e squalificati.

L'organizzatore, Scott Keenan, deve aver preso la cosa un po' troppo sul serio se è arrivato a dichiarare al New York Times di essere riuscito "a dimostrare che è possibile far rispettare il divieto: gli altri che non ci riescono si dovrebbero vergognare". Mary Whittenberg, che dirige invece l'organizzazione di New York, spiega che lei questa volta non riuscirà a far rispettare il divieto anche se per il futuro cercherà di organizzarsi, ma poi ammette: "Io per superare i momenti più duri ho bisogno degli U2 nelle orecchie".

Linus, il più famoso dj italiano, è arrivato a Manhattan da poche ore, correrà la maratona, la sua passione per la corsa è ormai proverbiale. Appena vede il New York Times non si trattiene: "Ma la Federazione americana non ha niente di meglio a cui pensare? Non ho mai visto incidenti causati da chi ha le cuffiette, e se anche può essere considerato un aiuto psicologico non è certo in grado di fare la differenza. Basta farci caso, chi ha gli auricolari è chi sta sopra le tre ore". Linus domenica non avrà l'iPod: "Mi piace correre in compagnia e se forse vogliamo trovare un aspetto positivo in questo divieto è proprio questo: isolarsi è contro lo spirito etico delle grandi maratone, sono imprese da condividere. Io ascolto musica quando mi alleno da solo, mi fa dimenticare la fatica e i dolori. Ascolto il rock, anche se non è il mio genere preferito. Ma non ci sono dubbi: la corsa è rock".

I corridori di razza, l'élite della categoria, e i puristi disdegnano la musica in gara perché dicono che devono concentrarsi sui movimenti e le armonie del loro corpo e sentire gli altri corridori. Preferiscono il suono della folla e il rumore del proprio respiro. Tucker Andersen, che partecipa alla maratona di New York dal 1976, deride i fanatici della musica come strumento per la concentrazione e sostiene che chi ha la musica nelle orecchie non rispetta gli altri e taglia la strada, ma poi non si accorge di contraddirsi: "Mi ricordo la mia prima volta, ero nel Bronx, verso la fine, non ero sicuro se ce l'avrei fatta, poi un ragazzino ha messo sul davanzale della sua finestra uno stereo che sparava la colonna sonora di Rocky a tutto volume. Se avessi avuto l'iPod non me ne sarei mai accorto... ".

Chi però è abituato ad usare la musica per darsi la carica, per resistere alla fatica, ora si sente smarrito di fronte alle nuove regole, alcuni sostengono che sarebbe come obbligare tutti a correre scalzi. Ma anche prima della nascita del walkman, del cd portatile e dell'iPod, la musica veniva considerata uno strumento per migliorare le prestazioni, non solo degli atleti ma anche dei chirurghi e perfino delle mucche, che la leggenda vuole siano in grado di fare più latte se si diffondono brani di classica nelle loro stalle.

Nelle sale operatorie la musica è una costante, e solitamente il dj è l'anestesista. L'idea è che la musica in sala operatoria diminuisca le ansie, aiuti la concentrazione e il ritmo dei movimenti, ma quando ci sono complicazioni di solito si sceglie di spegnerla. Camillo Ricordi porta un cognome importante, anzi fondamentale, nella storia della musica italiana: è discendente diretto di quel Giovanni che duecento anni fa "inventò" l'Opera italiana e suo padre Nanni è uno dei discografici che ha segnato la nascita della nostra musica leggera. Ma nella sua vita ha scelto la professione medica, con un successo notevole.

Lo troviamo in Florida dove dirige il centro di trapianti cellulari dell'Università di Miami: "Per me è fondamentale ascoltare musica mentre opero, serve a rilassare le tensioni, i miei preferiti sono Giuseppe Verdi, Billy Joel, i Pink Floyd e Bruce Springsteeen, ma ogni occasione ha la sua colonna sonora: per fare un trapianto o un'operazione di microchirurgia ci vuole qualcosa di molto leggero, non ci possono essere attacchi di batteria o tromboni a far sobbalzare chi tiene i ferri. In altri casi, se è necessario tenere alta l'attenzione e l'adrenalina allora trovo perfetta la musica sinfonica".

Anche Ricordi è convinto che il suono nelle orecchie garantisca migliori prestazioni: "Aiuta a tenere il ritmo, ma non solo, molti studi dimostrano che la musica ha effetti terapeutici, e recenti ricerche ci raccontano come aiuti lo sviluppo del cervello dei feti quando la madre ascolta musica sinfonica. Può avere effetti portentosi, ma non è doping, questo no: è invece qualcosa che migliora la nostra vita". Addirittura è stato scoperto un "Effetto Mozart": secondo uno studio del dipartimento di fisica dell'Università californiana di Irvine, l'ascolto della sonata K.448 migliora significativamente la capacità di ragionare e aumenta il metabolismo cerebrale in alcune zone del cervello importanti per le funzioni cognitive.

Certamente non sapeva tutto questo, ma Archie Moore, pugile degli anni Cinquanta e campione del mondo dei massimi, si allenava chiedendo al sassofonista Lucky Thompson di suonare a bordo ring. Ascoltare il jazz, diceva, mi aiuta a prepararmi al meglio e ad essere il più forte. Possiamo credergli visto che ancora oggi, mezzo secolo dopo, detiene il record degli avversari messi al tappeto: centoquarantacinque.
Fonte www.repubblica.it

venerdì 2 novembre 2007

Le gare di Domenica 4 Novembre


ORA NOME KM LOCALITA DET
09,00 34^ STRATREVIGLIO varie Treviglio[Lombardia] X
09,00 9^ LA SALAMANDRA varie Cenate Sopra[Lombardia] X
08,00 Etna Sky Marathon 42.195 Nicolosi[Sicilia] X
08,00 Etna Sky Marathon 42.195 Nicolosi[Sicilia] X
08,00 30^ MARCIA DEL BARBAROSSA varie Roncaglia[Emilia Romagna] X
08,00 17^ STRACANTU' varie Cantu[Lombardia] X
08,00 Maratonina Di Montenero varie Livorno[Toscana] X
08,00 Passeggiata Nel Verde varie Colognora Di Compito Comune Capannori[Toscana] X
08,00 Scarpinata Montecalvolese varie Montecalvoli[Toscana] X
08,00 4^ LONGA DA VEDERE varie Longa Comune Schiavon[Veneto] X
09,30 32^ MARCIA DELLE CASTAGNE varie Castegnero[Veneto] X

45^ Trofeo CITTA' DI FERRARA varie Parco Urbano Ferrara (via Bacchelli)[Emilia Romagna] X
08,30 Athens Classic Marathon 42.195 Atene[ESTERO] X
09,00 16^ CAMM. CASTIONESE 8-12 Castione Marchesi Comune Fidenza[Emilia Romagna] X
09,00 8ª CAMMINATA D’AUTUNNO varie Veniaco[Lombardia] X
08,00 34ª MARCIA DELLA VITTORIA varie Noventa Di Piave[Veneto] X
08,00 14^ CAMINADA
TRA I FOSSI DELLA BASSA
varie Isola Rizza[Veneto] X
08,30 8^ MARCIA DELLA
CITTA' FORTIFICATA
21 Peschiera Del Garda[Veneto] X
09,00 New York Marathon 42.195 New York[ESTERO] X
09,00 Maratonina Dei 6 Ponti 21,097 Agliana[Toscana] X
09,00 Mezza Maratona di Cesano Boscone 21,097 Cesano Boscone[Lombardia] X
09,00 CORRI PER IL VERDE varie Circo Massimo Roma[Lazio] X
09,10 28^ MARCIA
ATTRAVERSO IL PARCO
DELLE RISORGIVE
10 Campegine[Seleziona la regione] X
09,00 Camminata Di San Martino 10 Lugo[Emilia Romagna] X
09,30 32° Giro Dei Gessi varie Cesena[Emilia Romagna] X
09,30 31ª MARCIA DAL DINDIAT 6-12 Ajello del Friuli [Friuli Venzia Giulia] X
09,30 6° ed. CORRI per il LAGO 8,100 Castel Gandolfo[Lazio] X
09,30 RUNNING DAYS Monza
Monza[Lombardia] X
09,30 Circuito Di Porsenna 4-13 Chiusi[Toscana] X
09,30 MEMORIAL FERRARI SILVANO 6 Besenello [Tentino Alto Adige] X
09,30 GRASPAROLA 11-18 Pergolese[Tentino Alto Adige] X
10,00 1^ Mezza Maratona
"Fuori Le Mura" Città Di Melfi
21,097 Matera[Basilicata] X
10,00 17^ CORRI GAETA 10 Gaeta[Lazio] X
10,30 12^ S.MASSENZA 3 Fraveggio Comune Vezzano[Tentino Alto Adige] X

Ultima classifiche inserite

28/1014a Maratonina dei Tre ComuniBronzolo
28/1042000 Passi In ValsusaAvigliana
28/10Trofeo Monte StellaMilano
28/10Gazzetta Run - San PatrignanoSAN PATRIGNANO
28/10Venice MarathonVenezia
28/10Corri alla GarbatellaRoma
28/10Trecate Half MarathonTrecate
28/10Marartonina delle castagneRocca di papa
28/10Memorial Franco CalissoniAprilia
28/10Gran Premio Grottarossa 2007Grottarossa
28/10Maratonina città di ArezzoArezzo
28/105° TROFEO MONTESTELLALampugnano
28/10CastagnataCaravino
29/10Dublin MarathonDublino
01/1132° Trofeo AvisCastel S. Elia
01/111° Trofeo bonifica di OstiaOstia antica

A New York Pertile punta alle 2h10

A New York quest’anno hanno fatto le cose in grande, soprattutto in campo femminile. E’ chiaro che per noi italiani l’attenzione principale sarà rivolta alle prove di Stefano Baldini e Ruggero Pertile, punte di uno schieramento comprendente circa 3.500 connazionali iscritti (e una citazione la meritano anche Antonino Liuzzo e Hermann Achmuller, vicecampione mondiale di maratona in montagna, che puntano a un buon piazzamento di rincalzo) ma soppesando la prova maschile e quella femminile, è quest’ultima che propone i maggiori motivi d’interesse. A conti fatti è la gara più interessante della stagione, ancor più della prova londinese di primavera, intanto per il ritorno alle gare della primatista mondiale Paula Radcliffe dopo la maternità. La britannica si trova subito a fare i conti con il meglio della specialità, costituito dalla campionessa mondiale Catherine Ndereba (saranno stati sufficienti un paio di mesi per la keniana per recuperare dalla vittoria di Osaka ottenuta in tremende condizioni climatiche? Questo è un altro motivo d’interesse) e dalla campionessa uscente, la lettone Jelena Prokopcuka, prototipo tipico di quelle atlete che si esaltano nelle sfide classiche soffrendo di più nelle prove titolate. Ma anche il contorno non è di molto inferiore, essendo popolato di atlete che viaggiano correntemente e abbondantemente sotto le 2h25, come l’etiope Gete Wami, la rumena Constantina Dita-Tomescu che è solita agitare le acque di una maratona (ancor più quest’anno dove non sono previste lepri), la kenyana Salina Kosgei.

La gara maschile vive sul filo dell’incertezza. Marilson Gomez Dos Santos, vincitore a sorpresa lo scorso anno, ha legittimato il suo successo con un 2007 sempre in prima linea, culminato con lo straordinario 59:33 al mondiale di mezza maratona a Udine, unico avversario dei campioni africani presenti alla grande sfida friulana. Il brasiliano si dice in gran forma e pronto a scendere sotto il 2h08:37 che gli valse la vittoria dello scorso anno, ma gli avversari sono di gran livello, come i keniani Martin Lel vincitore per due volte a Londra; Stephen Kiogora secondo lo scorso anno a New York e terzo in primavera a Boston; Rodgers Rop già primo a New York nel 2002 e quest’anno trionfatore ad Amburgo in un probante 2h07:32; William Kipsang con 2h06:39 di personale, quest’anno terzo a Rotterdam. Fra gli altri da seguire saranno il marocchino Goumri, 2h07:44 a Londra (2.) nel 2007 e l’ucraino Dmytro Baranovsky, 2h07:15 di personale che finora ha tirato fuori il meglio di sé sempre e solo a Fukuoka.

Due come detto le punte azzurre. Se di Baldini è già stato detto quasi tutto, con la sua ambizione di correre guardingo pensando soprattutto a una prestazione cronometrica confortante sulla strada che porta a Pechino 2008, Ruggero Pertile parte pensando anch’egli alla gara olimpica: “Un tempo non superiore alle 2h10, quindi l’ottenimento del mio personale, sarebbe un primo passo verso la qualificazione olimpica – afferma il portacolori dell’Assindustria Padova – A New York non sarà facile considerando le caratteristiche del percorso, ma voglio fare comunque meglio del settimo posto di Boston. Dopo la caduta a Udine mi sono usciti alcuni ematomi al costato e qualche dolore nella respirazione durante gli allenamenti, ma ora va meglio e non ho saltato alcun lavoro importante, quindi le condizioni per far bene ci sono tutte”.

Un’ultima curiosità riguarda le nuove normative decise dal comitato organizzatore, che non si è limitato a rinunciare alle lepri, ma ha anche imposto a tutti i partecipanti di non utilizzare alcun supporto musicale, mp3 o I-pod o semplici e più vetusti walkman, dichiarando che la musica è in grado d’incidere sulla prestazione agonistica di un atleta quanto l’assunzione di una sostanza dopante e quindi di alterare l’esito della gara. Una scelta nata da motivazioni che sinceramente lasciano perplessi e che è destinata a far discutere l’ambiente.

Gabriele Gentili

Nella foto: Ruggero Pertile (archivio Fidal)




LA STARTING LIST


Fonte www.fidal.it

Maratona di NY, IPOD vietato per sicurezza


A meno di tre giorni dalla maratona di New York, una nuova imprevista difficoltà incombe sui corridori che affronteranno gli oltre 42 chilometri di percorso nella Grande Mela. La questione non ha nulla ha a che fare con crampi, perdita di liquidi o dolori di stomaco. Piuttosto, temono gli atleti: ci sarà a motivarli e a sostenerli nella fatica il loro cantante preferito, ascoltato attraverso l'immancabile iPod? Come ben sanno tutti coloro abituati a correre per sport o per passione, l'interrogativo non è da poco dal momento che la musica rappresenta uno dei principali strumenti per istillare motivazione ed entusiasmo, e sconfiggere l'invitabile stanchezza fisica e mentale. Come riportato dal New York Times, da quest'anno tuttavia l'ente del governo americano che regola le maratone, la Usa Track & Field, ha proibito per motivi di sicurezza l'utilizzo di cuffie, iPod e qualunque altro lettore di musica nelle maratone di tutti gli Stati Uniti: i corridori devono essere in grado di udire le direttive gridate da bordo pista e comunque non devono avere alcun vantaggio rispetto ai loro avversari. Il New York City Marathon, l'ente che organizza la maratona della città, sconsiglia vivamente l'uso di cuffie e musica, ma ha già fatto sapere che non cercherà di far rispettare il bando a tutti i costi, a causa di mancanza del personale necessario. Il nuovo regolamento ha già scatenato un'ondata di proteste, e molti partecipanti contano sul fatto che applicarlo sarà estremamente difficile: lettori di musica digitale, ormai delle dimensioni di un pacchetto di fiammiferi, si possono nascondere facilmente e controllare migliaia di persone lungo un percorso di 42 chilometri non è impresa da poco. "Credo che il bando sia sciocco. Se mi vogliono squalificare che lo facciano pure - ha commentato Jennifer Lamkins, che nei giorni scorsi ha corso la Marine Corps Marathon a Washington - E poi, se non possiamo correre perché non sentiamo le direttive, allora cosa significa? Che i non udenti non potrebbero partecipare?".

Fonte www.la7.it

Torna TUTTA DRITTA


Il 2 dicembre 2007 si avvicina e già fervono i preparativi di Tutta Dritta, la 10 km di fine anno, il cui percorso, quasi somigliando ad una linea retta, conduce migliaia di corridori sui lunghi viali alberati della Città di Torino per terminare a Nichelino nell'affascinante quanto maestosa Palazzina di Caccia di Stupinigi, messa a disposizione dalla Fondazione dell'Ordine Mauriziano.

Come ormai tradizione per questa competizione, la partenza sarà situata in piazza Solferino, mentre l'arrivo sarà posto "tra le braccia" di quella che fu la residenza di caccia dei Savoia.

I primi passi di questa manifestazione si mossero proprio da piazza Solferino e dall'inaugurazione dei due padiglioni di Atrium, oggi in grave pericolo di scomparsa, che, se si avvererà, determinerà un abbandono al suo destino di una delle più belle piazze di Torino.
Era il dicembre del 2003, cinque edizioni fa. L'ambizione era, senza dubbio, molto alta e quelli che, allora, erano degli obiettivi (emulare la Parigi-Versailles, fare correre migliaia di torinesi e non solo), oggi sono diventati una realtà, che però si autoalimenta e fa sperare bene sia per quanto riguarda l'entusiasmo trasmesso a centinaia di principianti, che per la prima volta si avvicinano al mondo delle corse su strada, sia in termini di numero di partecipanti. Lo scorso anno al via si presentarono oltre 3000 concorrenti, confermando un trend di crescita che, nelle ultime tre edizioni, è stato addirittura del 50% ogni anno. Le motivazioni di ognuno a partecipare sono le più variegate. Alcuni scelgono Tutta Dritta per l'ambiente magnifico in cui si svolge, altri per il clima di festa che pervade la manifestazione, altri ancora per migliorare la propria performance cronometrica su un percorso veloce, altri ancora … per mille valide ragioni. Al fine di soddisfare appieno i diversi desideri, al termine sarà anche organizzato un pranzo, che terminerà con tanta musica e magari con qualche passo di danza.

Anche dal punto di vista tecnico la gara rappresenta un punto di riferimento per quegli atleti italiani o stranieri, che vogliano correre un 10.000 su strada veloce. Come fu già negli scorsi anni, saranno invitati alcuni dei più importanti nomi del panorama dell'atletica internazionale che, spalla a spalla, si contenderanno la vittoria finale e magari il record della gara, come fu lo scorso anno per Docus Inzikuru, che fissò in 33'04'', il record della corsa femminile.

Le iscrizioni sono già aperte sia presso la sede della Turin Marathon sia presso alcuni punti d'iscrizione in città. Per tutte le informazioni e per essere aggiornati sulle novità, che andranno a costruirsi, www.turinmarathon.it oppure 0114559959.

La manifestazione avrà anche un buon riscontro mediatico e sarà trasmessa su Rai Sport Satellite.

Turin Marathon S.r.l.
Ufficio Stampa

Dove corriamo, e soprattutto perché

Dove corriamo, e soprattutto perché
Più di 3000 italiani, inclusi alcuni vip, partecipano alla Maratona di New York, che si tiene domenica
Ma altri due milioni e mezzo si allenano regolarmente
Quando fa bene, quando fa male e qual è la molla psicologica che ci spinge

di PAOLO GARIMBERTI, MARCO CICALA, LUCA FRAIOLI, EMILIO MARRESE

Diario (di uno come noi) dalla madre di tutte le maratone di PAOLO GARIMBERTI
"La vigilia, il sabato, è il giorno della crisi. Quando tutti i malanni, più presunti che veri, vengono fuori riempiendo di ansia lo stomaco e la testa, dalla quale in realtà partono perché sono la somatizzazione della paura di non farcela. Il maratoneta, specie quello detto con parola onomatopeica "tapascione", dal pesante rumore del passo sull'asfalto paragonato al lieve fruscio delle gazzelle kenyote, quello che per intenderci ci impiega quattro ore o giù di lì a fare i 42.195 chilometri, vive gli ultimi tre mesi prima della gara in una sorta di camera iperbarica mentale: guai se gli viene un raffreddore, figurarsi una contratturina, che potrebbe compromettere il tempo sognato, per migliorare il proprio "personale" o arrivare un minuto prima dell'amico con il quale ti alleni tutto l'anno.

Queste ossessioni si moltiplicano all'ennesima potenza il giorno che precede la data fatidica, la prima domenica di novembre, quando la tradizione vuole che si corra la Maratona di New York, o semplicemente la Maratona. Perché anche se altre sono diventate più ricche e più partecipate, New York resta la più nobile, l'indiscussa regina".

Ma con i tempi che corrono, il jogging fa bene o fa male? di LUCA FRAIOLi "Ottimo per i diabetici. E, sorpresa, anche per i cardiopatici. Si scopre così che lo sport più facile da praticare è anche uno dei più sani. Ma, se le distanze diventano troppo lunghe, invece diventa tutta un'altra storia".

Settemila chilometri in aereo sognandone 42 (a piedi) di EMILIO MARRESE "Morandi, Linus, la Santanché, il giudice Spataro. Sono tra le migliaia di italiani conquistate dal fascino della Maratona di New York. E qui raccontano il perché di una passione. Che lascia senza fiato".
Su Venerdi' di oggi
Fonte www.repubblica.it

Open Post



E' ufficialmente aperto il blog di dicorsa.it