lunedì 31 marzo 2008

L'atletica piange la scomparsa di Madella


Un improvviso malore lungo la strada, appena il tempo di accostare l’auto per evitare un tragico incidente. Anche nell’ultimo attimo Alberto Madella ha mostrato il suo grande amore per la vita. Il tecnico siracusano si è spento alla giovane età di 51 anni lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dell’atletica, dello sport tutto ma anche della scienza dello sport. Docente di organizzazione degli organismi sportivo nel corso di Laurea in Scienze Motorie della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze; consulente scientifico e componente del Comitato di Indirizzo Metodologico-Scientifico della Scuola dello Sport del Coni di Roma; autore di un gran numero di monografie di carattere sportivo, articoli divulgativi e scientifici in italiano e in inglese (ma era abituato a parlare correntemente anche francese, spagnolo e tedesco); membro dell’International Society for the Sociology of Sport: sono solo alcune delle cariche rivestite da Madella nel corso della sua prestigiosa carriera che a più riprese incontrò le strade della Fidal, per la quale oltre a prestigiose docenze per corsi e convegni e un contributo fondamentale dato negli ultimi anni al Centro Studi & Ricerche, ha svolto anno dopo anno un preziosissimo lavoro sulla performance organizzativa, aggiornato dal 1998. Un amore per l’atletica che Madella viveva in prima persona (ricordiamo che era allenatore specialista di salti e che ha allenato numerosi atleti nazionali fra i quali suo moglie Luisa Celesia, alla quale vanno insieme a sua figlia Erika le più sentite condoglianze di tutto il mondo dell’atletica italiana), ricavando quotidianamente uno spazio da dedicare alla corsa. I funerali si svolgeranno martedì 1 aprile alle ore 16,00 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Siracusa.
fidal.it

Le mezze rilanciano Ferrara e Sicari

Intenso fine settimana per le prove su strada, Treviso Marathon a parte. Erano in programma ben 5 mezze maratone di rilievo nazionale. Iniziamo da Messina, dove una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alla locale prova intitolata alla città con centinaia di partecipanti. Vittoria scontata per il marocchino dell’Uisp Palermo Hamad Bibi, quest’anno già vincitore delle maratone di Ragusa e Siracusa, che ha chiuso la sua prova solitaria in 1h05:41. Alle sue spalle, come nelle due maratone, è giunto il connazionale e compagno di squadra Adil Lyazali in 1h08:11, terzo Bartolomeo Aprile (Running Modica/1h11:32). Nella prova femminile vittoria per la catanese Sofia Biancarosa (Assindustria) in 1h19:25 davanti a Katia Scionti (Stile Libero Messina/1h26:14) e Carla Grimaudo (Unicredit Milano/1h27:44).

A Vigevano era in programma la Scarpa d’Oro, con un prestigioso passato di prova breve su strada e diventata da un paio d’anni un’apprezzata mezza maratona popolare. La gara, con 1.200 atleti al via, ha visto trionfare Mirko Zanovello (Cover Mapei) che ha chiuso la sua fatica in 1h09:36, nuovo primato della manifestazione. In campo femminile, dove si registra il ritorno alle competizioni della primatista italiana di maratona Maura Viceconte finita al quarto posto, vittoria di Lucilla Andreucci (Forestale) in 1h19:49.

A Bologna, la 14. edizione della maratonina locale ha fatto registrare il previsto dominio africano. Vittoria per Nahashion Rugut che in 1h04:24 ha preceduto di oltre un minuto e mezzo Philemon Metto Kipkering, terzo il marocchino Laalami e quinto il primo degli italiani, Emanuele Zenucchi (Recastello) in 1h06:58. In campo femminile ritorno al successo dopo il ritiro alla Maratona di Roma per Ornella Ferrara (Pbm Bovisio Masciago) che ha chiuso in 1h16:22, tempo di buon valore che potrebbe anche convincerla a riprovare la maratona in questa primavera: “A dir la verità però volevo un tempo di 1h13, ma le gambe hanno girato solo per metà corsa”.

A Villa Lagarina altro ritorno vincente di un’atleta ritiratasi a Roma. E’ Vincenza Sicari (Esercito) che nella mezza maratona locale ha chiuso in 1h13:16, tempo che l’ha convinta della sua ripresa: “Devo scegliere se essere a Torino o Padova per tentare l’assalto alle 2h30, l’importante è che mi sia ripresa del tutto”. Alle sue spalle secondo posto della kenyana Gladys Biwott Jepkurui, staccata di 2:04. Nella gara maschile doppietta kenyana con Julius Too che ha vinto in 1h04:58, 10 secondi meglio del connazionale David Ngeny Cheruiyot, terzo l’austriaco Markus Hohenwarter a 48 secondi, miglior italiano Massimo Leonardi (Forestale) sesto in 1h07:55.

Resta da dire della mezza di Sangano (To) andata al marocchino Hamid El Mouaziz in 1h05:02 davanti a Mustafa Errebbah (1h06:17) e a Luigi La Bella (1h09:57). Nella prova femminile vittoria di Catherine Bertone (Atl.Sandro Calvesi) in 1h20:08. Per il resto a Ciampino (Rm) era in programma la “Vola Ciampino", gara sui 10 km dove si è registrato il ritorno alla vittoria di Rachid Berradi (Forestale) che ha coperto la distanza in 30:09 precedendo di 4 secondi il marocchino Abderrahim Maarouf e di 6 il campione italiano della 100 Km Giorgio Calcaterra (Running Club Futura). La gara femminile è andata alla marocchina Hanane Janat (Acsi Campidoglio) in 34:05 davanti a Gegia Gualtieri (Esercito) in 34:06.

g.g.

Nella foto: l'arrivo vittorioso di Ornella Ferrara a Bologna (foto organizzatori)
fidal.it

2^ Scarpa d`oro Half Marathon: vince Zanovello


Mirko Zanovello tra gli uomini e Lucilla Andreucci tra le donne hanno vinto la 2.a Scarpa d’Oro Half Marathon. Quella della `Maratonina della citta` di Vigevano` e` stata un’edizione da record nei numeri (1200 iscritti, di cui 1097 arrivati).
Zanovello, specialista della Cover Verbania, ha fatto segnare anche il nuovo record della gara con il tempo di 1h09’06``. Per l`Andreucci (G.S. Forestale) il crono ha fatto segnare 1h19’49``. La gara femminile ha visto anche l’eccellente ritorno ad alti livelli della primatista italiana Maura Viceconte che, dopo molti anni di stop a causa di alcuni problemi fisici, ha quest’oggi ottenuto un buon quarto posto con il tempo di 1h28’54``.
datasport.it

Classifica 100 Km Su Strada Trapani A Palermo

Classifica

Treviso: Curzi rivince 3 anni dopo

E’ stato un successo sotto ogni punto di vista. Parliamo della Treviso Marathon, la cui quinta edizione è passata alla storia per essere stata la prima maratona a prevedere tre diversi punti di partenza in contemporanea e un solo punto d’arrivo. Una scelta effettuata per ricordare nel dovuto modo il 90. anniversario delle battaglie nelle terre del Piave della prima Guerra Mondiale. In migliaia si sono presentati al via, 4.716 corridori hanno portato a termine la propria gara.

A condire positivamente la corsa c’è stato poi il bis di Denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri già primo sulle strade trevigiane nel 2005. Certo, il tempo finale, 2h13:27 lontano dalle 2h10:30 valide per il pass per Pechino: “Ero in forma, ma c’era troppo caldo per ottenere un tempo che sentivo nelle mie gambe. A un certo punto ho capito che non dovevo più guardare il cronometro ma solamente pensare alla gara”. Curzi è stato protagonista di un lungo duello con il kenyano Peter Esakete Lomuria, staccato al 39. km e preceduto sul traguardo di Viale Nino Bixio di 20 secondi.

Nella prova femminile vittoria per la 42enne slovena Helena Javornik, ancora una volta capace di scendere sotto le 2h30 per firmare un probante 2h28:36 al termine di una gara tutta in solitaria. Buona prestazione alle sue spalle della marchigiana Laura Giordano, duathleta che per l’occasione si è migliorata di oltre 4 minuti firmando con 2h37:36 la miglior prestazione italiana della stagione (prec. 2h37:40 della Ferrara a Dubai). Era molto attesa in gara Rosaria Console, l’azzurra al ritorno dopo la maternità: la portacolori delle FF.GG. si è ritirata dopo 30 km, mentre Anna Incerti ha chiuso il suo previsto test dopo 23.

g.g.

Nella foto: l’arrivo di Denis Curzi (foto organizzatori)
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TUTTE LE CLASSIFICHE

Cross, Bekele al sesto trionfo mondiale

L'etiope Kenenisa Bekele entra nella storia del cross: con la vittoria mondiale di oggi ad Edimburgo, la sesta individuale sulla distanza lunga dei 12 chilometri, diventa l'uomo con il maggior numero di successi, distanziando i kenioti Ngugi e Tergat (cinque ori). Sconfitto il campione uscente, l'eritreo Tadese, terzo al traguardo alle spalle anche del keniota Komon. Dominio etiope nella rassegna, con un poker di trionfi nelle quattro gare in programma. Titolo donne a Tirunesh Dibaba, titoli junior a Ibrahim Jeilan (uomini) e Genzebe Dibaba (donne, sorella della vincitrice assoluta).

Di seguito, i piazzamenti degli azzurri: senior uomini: 59esimo Gianmarco Buttazzo; 71esimo Andrea Lalli; 100esimo Daniele Meucci; rit. Stefano La Rosa. Junior uomini: 69esimo Ahmed El Mazoury. Senior donne: 32esima Elena Romagnolo; rit. Fatna Maraoui. Junior donne: 47esima Veronica Inglese, 50esima Valeria Roffino.

Nella foto in alto, Kenenisa Bekele sul podio mondiale; in basso, Elena Romagnolo (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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sabato 29 marzo 2008

Sul Lungargine con i campioni


Pertile e Volpato sul camper della Maratona S.Antonio per “Aspettando le Stracittadine”. E’ subito un successo l’iniziativa «Nike Plus». Anche il sole ha baciato la quarta tappa di «Aspettando le Stracittadine», l’iniziativa di Assindustria Sport che porterà dritti dritti al 27 aprile, giorno della nona edizione della Maratona S.Antonio. I campioni azzurri Ruggero Pertile e Giovanna Volpato hanno accolto i podisti sul Lungargine Scaricatore, all’altezza di Ponte Quattro Martiri, dispensando consigli su come affrontare le diverse distanze.

Al camper della Maratona si è affiancato il gazebo della Nike, sponsor tecnico della corsa su strada padovana. I numerosi podisti che usano i 6 chilometri che dal Ponte del Bassanello conducono al Ponte di San Gregorio per i propri allenamenti hanno così potuto provare direttamente “sul campo” il kit «Nike Plus», un dispositivo tecnologico che fa dialogare scarpe da corsa appositamente predisposte con l'Ipod Nano, al quale vengono trasmesse informazioni come distanza percorsa, tempo, velocità, calorie etc.. Tutti dati che vengono poi statisticamente elaborati, dando al podista la possibilità di crearsi un database cronologico utile a valutare nel tempo l'andamento delle proprie prestazioni.

«E’ davvero bello vedere quanta gente usa questa splendida area di Padova per tenersi in forma – sottolineano Pertile e Volpato, che a loro volta hanno utilizzato il Lungargine per il proprio allenamento – Il kit ‘Nike Plus’? Lo conoscevamo entrambi: è pratico da utilizzare e molto utile».

Nel calendario di «Aspettando le Stracittadine» sono previste altre tre tappe, sempre al sabato, il 5, il 12 e il 19 aprile. Anche nei prossimi appuntamenti chi lo desidera potrà provare gratuitamente il materiale messo a disposizione da Nike.

Nella foto Pertile e Volpato assieme ad alcuni podisti, davanti al camper della Maratona S.Antonio e al gazebo della Nike
Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova

Viceconte e Andreucci alla Scarpa d'Oro

Due nomi illustri tra gli iscritti alla seconda edizione della Scarpa d'Oro Half Marathon, in programma domenica mattina sulle strade di Vigevano. Si tratta della primatista italiana di maratona (e dei 10000 metri) Maura Viceconte (Co-Ver Verbania), e dell'azzurra dei 42 chilometri Lucilla Andreucci (Forestale, vincitrice dell'edizione 2007), più che probabili poli d'attrazione della pattuglia di 1200 iscritti alla gara vigevanese. La prova, che ha ereditato il patrimonio di esperienze della gloriosa Scarpa d'Oro (grande classica sulla distanza degli 8 chilometri, vinta in passato da uomini del calibro di Sebastian Coe) prenderà il via alle 9.30 dallo stadio comunale intitolato a Dante Merlo, luogo designato anche per l'arrivo. Alle 9.45 anche la "Family Run", corsa non competitiva sulla distanza di 4 km che attraverserà il bellissimo centro storico della città (con Piazza Ducale ed il Castello Sforzesco in primissimo piano).

Nella foto, Lucilla Andreucci (Archivio FIDAL)
fidal.it

venerdì 28 marzo 2008

Cross, domenica il Mondiale di Edimburgo

E' una squadra forse fin troppo ristretta, quella che, con addosso i colori azzurri, prenderà parte domenica alla 36esima edizione dei Campionati del Mondo di cross, in programma sul tracciato dell'Holyrood Park di Edimburgo. Nove gli atleti convocati dal DT Nicola Silvaggi per le quattro gare del programma iridato (composto dalle due prove assolute e dalle due Junior), il pacchetto di mezzofondisti ITA più concentrato da quando la manifestazione - era il 1973 - cambiò identità, passando dall'aura, mitica, del cross delle Nazioni (anno di nascita 1906), alla luce del Campionato del Mondo. Il drastico taglio delle truppe tricolore, avrebbe una natura esclusivamente agonistica (si badi bene: non è stato utilizzato il termine "tecnica"): starebbe quindi nella scarsa competitività delle formazioni italiane, attese dall'ormai abituale marea africana e destinate di conseguenza ad un molto più che probabile affondamento. Ad ognuno libertà di pensiero ed espressione, come è giusto che sia, e soprattutto di valutazione. Al di là delle opinioni, resta il fatto che, almeno in campo maschile assoluto, schieriamo un gruppo di giovanissimi come non accadeva da almeno due decenni, segno della conferma di quella crescita del settore già evidenziata nel corso dell'inverno (salvo il tragico ed inspiegabile passaggio degli Europei di cross di Toro). Il campione italiano assoluto di campestre Andrea Lalli (Fiamme Gialle, 20 anni e spiccioli), il campione italiano assoluto dei 3000 indoor Daniele Meucci (Esercito, 22 anni e mezzo, primo nei societari di Monza malgrado il fuori classifica), il più che promettente Stefano La Rosa (Carabinieri, 22 anni e mezzo), e il leader della classifica del Grand Prix FIDAL di specialità, Gianmarco Buttazzo (Esercito, una sorta di fuori quota con i suoi trent'anni). Se si considera che sono rimasti fuori due come il non ancora 25enne Scaini (il più continuo italiano dell'anno, salvo la fatale battuta a vuoto di Carpi, prodotta da un attacco allergico), e il 27enne Cannata, è chiaro come l'atteso ricambio generazionale sia ormai del tutto compiuto.

In campo femminile, due atlete a titolo individuale: la siepista Elena Romagnolo (Esercito, assai positiva nell'inverno, tra pista e campestre) e la piemontese Fatna Maraoui (Esercito). Tra gli Under 20, spazio ad Ahmed El Mazoury (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), Veronica Inglese (Atl. Gran Sasso), e Valeria Roffino (Runner Team 99), un terzetto che ha già fatto parlare di sé nei mesi appena passati. Curiosità in particolare per il lecchese (di Brivio) El Mazoury, nato a Tazza (Marocco) nel 1990 ma trasferito in Italia all'età di tre anni: vincitore del Campaccio in gennaio, e campione italiano di categoria, affronta per la prima volta lo sterminato agone mondiale. Servirà per capire di che pasta è fatto.

Azzurri a parte, Edimburgo sarà teatro di una sfida che potrebbe finire per caratterizzare il 2008: quella tra l'eiope Kenenisa Bekele (il "re" della specialità, cinque titoli "doppi" fino all'abolizione della corsa sui 4 chilometri) e l'eritreo Zersenay Tadesse (campione in carica, dopo aver soprendentemente battuto proprio Bekele a Mombasa, lo scorso anno). E' una vera e propria rivincita (fossimo nella boxe, i promoter sarebbero andati a nozze), tra atleti che finiranno per battagliare in pista anche ai Giochi di Pechino. Bekele punta riprendersi il regno (e rimanere da solo nella storia dei plurivincitori: ora divide il podio con i keniani Ngugi e Tergat); Tadesse a certificare, con i fatti, che il suo fantastico 2007 (oro anche nel mondiale di mezza maratona di Udine) non è stato un caso. L'unica sfida già celebrata quest'anno tra i due, ha avuto come teatro proprio Edimburgo, a metà gennaio: si impose Bekele, ma col minimo margine. Esito sufficiente per rendere incertissimo il pronostico. Tra le donne, non ci sarà l'olandese di origine keniana Lornah Kiplagat: e questa è una notizia, perché si tratta, oltre che di una atleta straordinaria, della campionessa uscente. Spazio quindi, con ogni probabilità, all'Etiopia: Tirunesh Dibaba in testa, ma forse anche Meselech Melkamu, già in grandi condizioni nelle indoor (argento mondiale dietro la connazionale Defar). Unica incognita, che potrebbe rimescolare le carte sia tra gli uomini sia tra le donne, la natura del percorso, che presenta uno "strappo" (la salita dell'Haggis Knowe, con sucessiva discesa) che non starebbe male in un tracciato di corsa in montagna.

Marco Sicari

LA SQUADRA ITALIANA / Italian Team

UOMINI / Men

Senior (12.000)

Gianmarco Buttazzo (Esercito)
Andrea Lalli (Fiamme Gialle/Atl. Campochiaro)
Stefano La Rosa (Carabinieri/Atl. Pellegrini Grosseto B. Maremma)
Daniele Meucci (Esercito)

Junior (8000m)
Ahmed El Mazoury (Atl. Lecco Colombo Costr.)

DONNE / Women

Senior (8000m)

Fatna Maraoui (Esercito/Co-Ver Sportiva Mapei)
Elena Romagnolo (Esercito)

Junior (6.000m)
Veronica Inglese (Atl. Gran Sasso)
Valeria Roffino (Runner Team 99)

TV: Rai Sport Satellite, 14.10-16.

Nella foto, Andrea Lalli (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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IL SITO IAAF

"24 ore del Delfino" i protagonisti


Il prossimo 4 aprile, alle ore 21, presso la sala consigliare del Comune di Ciserano (Piazza della Pace), si terrà la presentazione ufficiale della "24 ore del Delfino", valida come campionato Italiano Individuale Assoluto e Master Fidal.
Alla presentazione, coordinata dal presidente dei Runners Bergamo, Andrea Dinardo, saranno presenti Pierluigi Migliorini, consigliere nazionale FIDAL con delega al settore ultramaratona, Stefano Scevaroli, coordinatore tecnico FIDAL ultramaratona, Amedeo Merighi, presidente Comitato provinciale FIDAL, e Antonio Mazzeo, delegato IUTA, oltre al vicesindaco ed assessore allo sport di Ciserano, Enea Bagini.
Hanno assicurato la loro presenza i giornalisti Luca Speciani, della rivista "Correre", Renata D'Antoni, della rivista "Nuovo Vai" e Giancarlo Gnecchi, dell' "Eco di Bergamo".
La presentazione della gara, che ricordiamo sarà affiancata da altre due competizioni di minor "sforzo atletico" (la "6 ore Bergamasca", valida per  il titolo di Campione Regionale assoluto  IUTA  e la "12 ore per Irene", valida per  il titolo di Campione Italiano IUTA), ma non certo di minor importanza, visti anche i titoli messi in palio, offre anche lo spunto per una discussione sul mondo dell'ultramaratona, in particolare sugli sviluppi futuri e sulle problematiche di allenamento e di alimentazione in gara.
 
Allo stato attuale gli atleti che hanno confermato l'iscrizione alle varie gare fanno presagire risultati finali di assoluto valore.
Nella 24 ore sarà presente ai nastri di partenza Monica Casiraghi, detentrice del record italiano. A contenderle la vittoria finale saranno Stefania Tonnini, Monika Moling, Virginia Oliveri e Nunzia Patruno: sulla carta atlete meno forti di Monica, ma che possono vantare più esperienza in gare di questo genere.
E' facile prevedere che con queste premesse il record della manifestazione di km 194,445, stabilito nel 2003 da Elvira Zaboli, potrà essere battuto.
In campo maschile sarà al via il vincitore delle due ultime edizioni, Mario Pirotta, neoacquisto dei Runners Bergamo.
La gara maschile vivrà sulla rivalità atletica tra le due più quotate società nel mondo dell'ultramaratona: l'Atletica Villa de Sanctis, capitanata dall'inossidabile Giovanni Migneco, che ha saputo formare una formidabile squadra (al via ben 13 atleti) e che tenterà di battere i Runners Bergamo in casa propria.
Per dovere di cronaca, un rapido sguardo agli atleti RB che prenderanno il via alla 24 ore: oltre al già citato Mario Pirotta, campione italiano in carica, le speranze di vittoria assoluta sono legate all'atleta "emergente" dei Runners Bergamo, Luca Sala, che fonti bene informate danno in uno smagliante stato di forma; Luciano Micheletti e Marco Cattaneo (da citare sempre in coppia!) che in attesa di partecipare al giro del Monte Bianco, scaldano i muscoli con una 24 ore. Saranno presenti anche i veterani Nori Bertola e Vitaliano Grassi; completano la squadra  gli esordienti Giuseppe Bertola e Eugenio Cornolti.
L'introduzione della 12 ore, che al momento è la gara con meno iscritti, ha una duplice funzione:  mantenere un "interesse agonistico" anche nelle ore notturne (ricordiamo che il via sarà dato alle 22.00) ed avvicinare gli atleti alla più impegnativa "doppia distanza" della 24 ore.
La "6 ore", così come la "24 ore" avrà in campo femminile i motivi di maggior interesse. Saranno presenti al via quelle che io reputo, attualmente, le maggiori specialiste sulla distanza: Monica Carlin e Paola Sanna. La gara non sarà certamente una gara tattica ed è prevedibile un ritmo elevato fin dall'inizio.
Fare un pronostico in questa gara è molto arduo: da una parte la forza di Monica, dall'altra le motivazioni di Paola, che sarà inoltre "sostenuta" dal tifo casalingo visto che corre con i colori dei Runners Bergamo.
In campo maschile Luca Baroncini è il favorito d'obbligo. Ricordiamo che Luca ha vinto le ultime due edizioni della "Maratona sul Brembo", gara organizzata dai Runners Bergamo.
Fin qui sono stati presentati i maggiori protagonisti che hanno confermato la presenza alle varie gare (mi scuso fin da ora se ho tralasciato la presentazione di qualche atleta), ma il solerte organizzatore, Gregorio Zucchinali, sta cercando di superare tutti gli aspetti burocratici che, se risolti, vedranno la partecipazione in campo maschile del fortissimo atleta che vanta un record personale di 303 km su pista e 290 km su strada, mentre in campo femminile l'atleta che ai recenti campionati mondiali del Canada ha corso per 233 km.
Se confermate queste due presenze, oltre a quelle già citate, si potrà assistere ad una gara che sicuramente avrà dei risultati finali di assoluto livello mondiale.
 
Da ultimo ricordiamo che le gare si svolgeranno il 19 e 20 aprile e che la partenza della prima gara sarà data alle ore 10.00.
Invitiamo tutti ad assistervi e a non far mancare a tutti gli atleti in gara, anche e soprattutto nelle ore notturne, "un sano tifo", che sicuramente saprà aiutare gli atleti a superare quei momenti di "crisi" che inevitabilmente giungono in gare di questo tipo.
Come gli scorsi anni i Runners Bergamo metteranno a disposizione un'area accoglienza anche per i tifosi.
Tutte le informazioni sulle gare su www.runnersbergamo.it

Fausto Dellapiana
addetto stampa ASD Runners Bergamo

giovedì 27 marzo 2008

Strada fra Treviso e le mezze

Weekend molto intenso per le prove su strada, dominato chiaramente dalla Treviso Marathon che alla sua quinta edizione si candida per un a giornata storica non solo per la sua tradizione ma per tutta la maratona italiana. Si tratterà infatti della prima gara al mondo sui 42,195 km con tre diversi punti di partenza: gli organizzatori, per festeggiare il 90. anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, hanno deciso di far partire la manifestazione da tre punti diversi, luoghi teatro di epiche battaglie della Grande Guerra: Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave. I tre percorsi si ricongiungeranno dopo 22 km, poco prima del passaggio sul Piave per poi continuare il viaggio di avvicinamento a Treviso con conclusione in Viale Nino Bixio.

Gli iscritti alla Treviso Marathon sono oltre 6.000, un numero incredibile considerando che solamente due settimane fa abbiamo vissuto l’invasione di maratoneti di Roma. Fra loro si preannuncia una gara anche qualitativamente molto valida, con i colori italiani affidati a Denis Curzi (Carabinieri) vincitore a Treviso nel 2005, che proprio sulle strade venete ha stabilito il suo personale in 2h11:17 e che a Treviso proverà il proprio assalto al minimo olimpico fissato a 2h10:30. I favoriti però sono i kenyani Benjamin Kipchumba Kosgei, già sceso sotto le 2h10, e Samson Kosgei, vincitore a Firenze nel 2005. Fra le donne spicca la presenza di Rosalba Console (FF.GG.), alla sua prima maratona dopo la maternità: difficile dire che cosa potrà fare, sicuramente troverà nella slovena Iavornik, vecchia conoscenza delle strade italiane, un’avversaria di tutto rispetto, più volte capace di scendere sotto le 2h30. Da notare che la gara maschile d’elite partirà da Vittorio Veneto, quella femminile da Vidor. Il via alle ore 9,45 in contemporanea per i tre percorsi.
Il programma della giornata comprende anche quattro mezze maratone. A Bologna la classica che ha preso il posto della prova sui 42,195 km dovrebbe avere oltre 3.000 podisti in gara nelle varie prove fra cui 600 per la gara agonistica. Afare tutto africano per la vittoria con i kenyani Kipkering e Rugut e i marocchini Nasef, Laalami e El Hachimi, fra le donne c’è grande curiosità per il ritorno alle gare di Ornella Ferrara dopo il ritiro di Roma. Altra atleta che si riaffaccia all’agonismo dopo la delusione capitolina è Vincenza Sicari, in gara a Villa Lagarina nella Maratonina della Pace dove troverà probabilmente l’ex azzurra Simona Viola, ma si vocifera di una rivale kenyana di gran pregio. In campo maschile fari puntati sul tunisimo Amour e il marocchino con passaporto italiano Said Boudalia, datom però in partenza anche a Treviso. 450 gli iscritti alla classica trentina. Altra maratonina a Sangano, dove da seguire saranno il marocchino El Mouaziz che ha ben impressionato ai Societari di cross a Monza, Mustafa Errebbah (Sc Catania) e Luigi La Bella (Esercito), stelle fra oltre 1.000 partecipanti. 350 invece a Messina, con un parterre quasi tutto locale. Da ricordare infine che sempre in Sicilia fra sabato e domenica si disputa la 100 Km Trapani-Palermo, mentre domenica è in programma la Vola Ciampino, su 10 km.

g.g.

Nella foto: Ornella Ferrara, di scena a Bologna (archivio Fidal)
fidal.it

Maratoneti si diventa: corsa e alimentazione con Luca Speciani


Giovedì 3 aprile incontro con il coordinatore editoriale del mensile “Correre”. Tema della serata: “Lavorare sul consumo dei grassi per gare di lunga durata”. La maratona si prepara correndo, questo va da sé. Ma la corsa da sola non basta. Anche l’alimentazione è un aspetto fondamentale tanto per chi affronta i 42,195 km per la prima volta quanto per chi vuole abbassare il proprio primato personale sulla distanza. E proprio di alimentazione si parlerà nell’incontro con Luca Speciani organizzato dal gruppo podistico di Assindustria Sport. La riunione, aperta a tutti, si terrà

GIOVEDI’ 3 APRILE 2008, ALLE ORE 21
ALLO STADIO COLBACHINI – INGRESSO LIBERO
(PIAZZA AZZURRI D’ITALIA – ZONA ARCELLA)

Tema della serata sarà “Lavorare sul consumo dei grassi per gare di lunga durata: allenamenti e alimentazione corretta”. A poche settimane dalla nona edizione della Maratona S.Antonio si rinnova dunque l’appuntamento annuale con Luca Speciani, dottore in scienze agrarie, tecnico Fidal e personal trainer, consulente della nutrizione e coordinatore editoriale di “Correre”, coautore del libro “Dietagift” e di “Lo Zen e l’arte della corsa”, “Mente e Maratona” e “L’Ultramaratona”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.lucaspeciani.it.

Primo mese per "aspettando le stracittadine"


Pertile, Volpato e il Gruppo Amatori di Assindustria dalle 11 di sabato mattina aspetteranno i podisti sul Lungargine Scaricatore. La Nike metterà a disposizione il kit da corsa «Nike Plus». Correre è facile. Ma lo è ancora di più seguendo i consigli di due campioni come Ruggero Pertile e Giovanna Volpato. Tutti e due, sabato, dalle 11 di mattina sino alle 16, parteciperanno alla quarta tappa di “Aspettando le Stracittadine”, l’iniziativa di Assindustria Sport che porterà alla Maratona S.Antonio, in programma il 27 aprile. Il camper della società gialloblù stazionerà anche questa settimana nei pressi di Ponte Quattro Martiri, sul Lungargine Scaricatore: appassionati di podismo e semplici curiosi potranno approfittare dell’occasione per chiedere consigli sugli allenamenti e su come affrontare le diverse distanze ai due azzurri, che saranno accompagnati anche dagli atleti del Gruppo Amatori della società.

Nell’occasione sarà inoltre possibile provare direttamente “sul campo” il kit «Nike Plus» messo a disposizione da Nike, sponsor tecnico della Maratona padovana che sarà presente sul Lungargine con un proprio gazebo. Si tratta di un dispositivo tecnologico che fa dialogare scarpe da corsa appositamente predisposte con l'Ipod Nano, al quale vengono trasmesse determinate informazioni (fra cui distanza, tempo, velocità, calorie etc.). Queste informazioni vengono poi statisticamente elaborate, dando al podista la possibilità di crearsi un database cronologico utile a valutare nel tempo l'andamento delle proprie prestazioni.

In casa gialloblù, dunque, fervono i preparativi in vista della nona edizione della gara, ma si trova comunque il tempo per festeggiare quando arrivano risultati importanti. Rientra in questa categoria la medaglia d’argento vinta da Natali Marcenco nella prova a squadre dei Mondiali della categoria Master, in cartellone negli scorsi giorni a Clérmont Ferrand, in Francia. Natali ha chiuso con due quarti posti nelle gare individuali, categoria MF50: ha completato i 3 chilometri di marcia indoor in 16'17" e i 10 su strada in 57'58". In questa seconda prova il suo risultato è servito, come detto, per la classifica di squadra, nella quale l'Italia ha chiuso al secondo posto.

«Sono contenta perché questo è stato un anno difficile per problemi personali che mi hanno impedito di allenarmi come nelle scorse stagioni – spiega la cinquantatreenne marciatrice italo-russa – I 3 chilometri restano una gara troppo veloce per le mie caratteristiche, ma mi fa piacere riscontrare che sono andata molto meglio rispetto agli ultimi campionati italiani. Sono molto soddisfatta anche del tempo realizzato nella prova su strada, perché è il mio personale degli ultimi anni. Faceva molto freddo quando abbiamo gareggiato noi e questo lascia presupporre che, con la bella stagione, potrò andare ancora più forte».

Nella foto Ruggero Pertile assieme a un podista davanti al camper di Assindustria Sport

Vittorio Veneto e Ponte di Piave, arrivano due treni di maratoneti


Maratona grandi numeri. Le iscrizioni, innanzitutto. Ma anche il supporto organizzativo necessario per gestire un evento senza precedenti. Oltre 6.200 atleti (6.220 per la precisione, ma la cifra non è ancora definitiva) hanno richiesto il pettorale per partecipare alla gara che domenica 30 marzo scatterà da tre diversi punti della provincia di Treviso (Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave), per poi confluire su un unico percorso poco prima del passaggio sul Piave, a Ponte della Priula.
Per la Treviso Marathon significa un incremento del 24% rispetto al risultato del 2007 (quando gli iscritti superarono di poco quota 4.700) e la conferma di un posto tra le primissime maratone d’Italia.
Circa tremila volontari saranno impegnati nell’organizzazione dell’evento, con Protezione Civile e Alpini in prima fila. Una media di uno ogni due atleti.
Eccezionali sono anche altri numeri: quelli, per esempio, che riguardano i punti di ristoro dei maratoneti. Previsto l’utilizzo di 36 mila litri di acqua e 3.800 litri di thè caldo. Oltre a 1.200 kg di banane, 800 kg di mele, 80 kg di uva passa. Al Pasta Party saranno serviti 4.300 kg di pasta, conditi con 600 kg di polpa di pomodoro.
Lungo gli 86 km complessivi di sviluppo dei tre percorsi (18 i comuni direttamente toccati dalla gara) saranno utilizzate 4.570 transenne e 9 km di nastro stradale. In funzione anche 97 bagni chimici. E 58 mila spugne rinfrescheranno gli atleti nel caso di una giornata non particolarmente fredda.
A proposito di assistenza agli atleti: sui tre percorsi di gara opereranno 11 medici e 18 fisioterapisti, oltre ad essere a disposizione ben 21 ambulanze.
L’organizzazione della Treviso Marathon garantirà anche il trasporto dei maratoneti dal capoluogo alle tre partenze. Previsti 40 bus navetta gratuiti, che, tra le 6.15 e le 7.45 di domenica, faranno la spola tra Prato Fiera, a Treviso, e le partenze di Vidor e Vittorio Veneto.
Quest’ultima partenza sarà raggiungibile anche utilizzando (gratuitamente, per gli atleti) il treno regionale 20770, che partirà da Venezia alle 7.02 e - dopo essersi fermato anche Mestre (7.15), Mogliano (7.25), Preganziol (7.31), Treviso (7.39), Spresiano (7.50) e Conegliano (8.02)" arriverà a Vittorio Veneto alle 8.15.
Per salire sul treno o sul bus navetta, gli atleti che partiranno da Vittorio Veneto dovranno munirsi di un apposito tagliando che verrà consegnato, tra venerdì e sabato, al momento del ritiro del pettorale all’Expo di Treviso.
Un altro treno sarà a disposizione, gratuitamente, dei maratoneti che dovranno raggiungere la partenza di Ponte di Piave (per loro non è previsto un bus navetta). Il convoglio partirà da Treviso alle 7.45 e fermerà anche a Olmi (7.53), San Biagio di Callalta (7.58) e Fagarè (8.03). Arrivo a Ponte di Piave alle 8.06.
sportisland.net

mercoledì 26 marzo 2008

Pechino2008: antidoping a tutti gli atleti inglesi


Tutti gli atleti britannici che andranno alle Olimpiadi di Pechino saranno sottoposti ad almeno un esame antidoping prima dell'inizio dei Giochi. Nell'ambito del programma concordato dalla British Olympic Association (Boa) e dalla British Paralympic Association (Bpa), tutti gli atleti britannici che andranno alle Olimpiadi di Pechino saranno sottoposti ad almeno un esame antidoping prima dell'inizio dei Giochi, nel quadro della più vasta campagna di test eseguita a livello nazionale.
it.eurosport.yahoo.com

Sempre piu` Trenzalonga


Sono stati 1200 i partecipanti alla corsa podistica di pasquetta a Trenzano (bs). Le aspettative non erano delle migliori : le previsioni metereologiche  che davano per certo pioggia e freddo , le sempre piu’ concomitanti gare podistiche nella zona e la tradizionale gita fuoriporta ,consolidata abitudine di molte famiglie italiane ,  facevano si che il comitato organizzatore  non avesse come prerogativa quello di fare un gran numero di iscritti.

Ed invece  ne e’ venuta fuori una stupenda manifestazione, toccata da un timido sole che ha fatto capolino su Trenzano ed ha accompagnato i 1200 partecipanti alla 21^ edizione della tradizionale corsa del lunedì di Pasqua.
Quest’ultimo dato non fa altro che confermare  di come  gli appassionati podisti, competitivi e non , e la popolazione locale, dai piu’ giovani ai piu’ anziani , apprezzino sempre piu’ questa manifestazione : sono infatti ormai 5-6 anni consecutivi che  gli iscritti effettivi sono in continua ascesa. Si e’ passati infatti dai 700 partecipanti dell’anno 2003 , ai 1100 del 2007  , fino ai 1200, ennesimo record, per l’edizione 2008.
Seppure solamente di carattere non competitivo , la manifestazione ha visto la partecipazione anche di molti atleti cosidetti ‘’ agonisti’’ , segno che molte volte la sana corsa viene preferita alle sirene dei premi in denaro.

Come sempre molto apprezzati  i riconoscimenti di partecipazione, sia quello individuale ,consistente in due pacchi di pasta  e una confezione di sei bottigliette di LC1 Nestle’, come apprezzati sono stati anche i premi riconosciuti ai gruppi piu’ numerosi: i primi 45 dei 67 totali , quelli premiati dall’organizzazione ,alla presenza del vicesindaco Ignazio Parolari e del vicepresidente della Polisportiva Fernando Ghilardi, con bicicletta,tv color,robot multifunzione da cucina,orologi,macchine fotografiche,cesti gastronomici e coppe fino ad esaurimento.
Sono stati premiati separatamente i gruppi locali con in testa le scuole medie di Trenzano,l’oratorio di Trenzano,l’Associazione Rustico Belfiore e le scuole elementari di Cossirano e poi a seguire i gruppi podistici tradizionali con al primo posto i Podisti Pandino (CR) seguiti nell’ordine da La Soldanella di Provaglio d’Iseo,l’Atletica Franciacorta, i Podisti Pompiano, Podisti Bresciani,Bar Gigi Nosadello(CR), Amici della Natura Ambivere(BG), Urago Mella e via via tanti altri.
La novita’ di quest’ultima edizione e’ stata poi la 1^ edizione del Trofeo Avis ,  gara  che vedeva impegnati sul percorso di km 11,600 gli atleti ‘’ donatori  di sangue’’dei gruppi di Trenzano, Cazzago San Martino e Castrezzato. La corsa era valida per la classifica finale del trittico che proseguira’ il 27 Aprile a Castrezzato e si chiudera’ il 4 Maggio a Cazzago.  Anche qui premiazioni finali dei gruppi e dei primi classificati della gara individuale che hanno ricevuto una consistente bistecca fiorentina a testa, oltre ad un cesto gastronomico.

Da  tradizione molto ben curati, presidiati e con segnalazioni kilometriche e direzionali, i percorsi che erano di 7,300 – 11,600 e 21,097 km  e  che si snodavano quasi interamente tra sentieri e strade di campagna, con passaggi caratteristici attraverso le sorgenti , le risorgive i cascinali e le santelle tipiche della zona.

Infine il fiore all’occhiello della nostra organizzazione: i ristori.  Come al solito abbondanti e ricchi di ogni ben di Dio e per questo giustamente presi d’assalto  dai podisti affaticati,ma anche dalla popolazione locale , per la quale la Trenzalonga e’ motivo di ritrovo e festeggiamento comunque ,anche per chi non partecipa materialmente alla gara.

Il ringraziamento finale va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della manifestazione : la Polisportiva Trenzanese,l’Amministrazione Comunale di Trenzano,l’Assessorato allo sport della provincia di Brescia,la Direzione generale dello Sport della Regione Lombardia , il Comitato provinciale FIASP di Brescia, l’AICS di Brescia, il Comitato Podismo Amatoriale Cremonese-Bresciano,  tutti gli sponsor sia locali che nazionali che hanno  dato il loro contributo ma soprattutto l’esercito dei volontari  rappresentanti delle associazioni locali (Avis, Gruppo Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri,Polizia locale di Trenzano ,Motoclub Trenzano,Volontari Pronto Soccorso Trenzano)che hanno svolto le loro mansioni con dedizione e professionalita’.

Un grazie a tutti e arrivederci all’edizione 2009.

IL COMITATO ORGANIZZATORE

Kallur e Roethlin atleti di Febbraio

L’ostacolista svedese Susanna Kallur, già prima a gennaio, e il maratoneta svizzero Viktor Roethlin sono i vincitori del referendum mensile indetto dalla Federazione Europea di atletica leggera per designare il miglior e la miglior atleta del mese di febbraio (che a fine stagione concorreranno all’attribuzione del titolo di atleta 2008). Nella classifica finale del referendum, che prevedeva tre differenti sezioni di voto per media, esperti del settore e pubblico ognuna valida per il 33% del voto finale, la Kallur, premiata per il record di 7.68 sui 60hs stabilito a Karlsruhe il 10 febbraio, ha preceduto l’astista russa Isinbayeva e la mezzofondista russa Yelena Soboleva, nella classifica maschile Roethlin, vincitore a Tokyo con la miglior prestazione mondiale dell’anno in 2h07:23, è seguito dal velocista polacco Marcin Urbas e dal triplista portoghese Nelson Evora, primo a gennaio. Più indietro in classifica sono finiti gli italiani Ivano Brugnetti e Simone Collio in campo maschile ed Elisa Rigaudo fra le donne.

g.g.

Nella foto: Elisa Rigaudo (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
fidal.it

Internazionale, primavera americana

Settimana interlocutoria nell'atletica internazionale, in fibrillazione per gli imminenti verdetti mondiali del cross. Il panorama degli ultimi giorni è perciò incentrato su alcuni "big" statunitensi impegnati a rodare il motore e sui piccoli campioni dei Caraibi che hanno dato lustro all'edizione appena conclusa dei Carifta Games.

Powell solo in frazione

Dopo essere stato annunciato (e poi smentito) sui duecento metri, Asafa Powell ha corso l'ultima frazione della 4x100 con cui il suo club ha vinto in 39.22 a Kingston, sabato, in occasione del cinquantenario dell'Università della Tecnologia. Le puntuali cronache ne riportano una frazione corsa in completa deconcentrazione ed il solito rallentamento nel finale.

Con lui Nesta Carter (capace di correre a marzo in 20.38 sui 200), Mike Frater e l'uomo di Trinidad Darrel Brown. Altro buon risultato da Hinds, velocista di Barbados, autore di 10.20 nelle batterie dei cento metri. In chiave femminile Sherone Simpson, che dominò la scena mondiale dello sprint due stagioni fa, ha vinto i 400 metri in 51.25 precedendo la ventunenne Sutherland, seconda in 51.32.

Caraibi del futuro

A Basseterre, nell'isola di St. Kitts & Nevis che ha dato i natali all'ex-campione del mondo dei cento metri Kim Collins, si sono disputati i Carifta Games, tradizionale appuntamento d'inizio stagione che vede solitamente impegnate tutte le categorie giovanili dell'atletica dei Caraibi. Anche quest'anno la parte del leone è stata di impronta giamaicana, ma non sono mancate alcune individualità di spicco provenienti da altre zone dell'area centro-americana. Il tutto nell'ottica dei mondiali under 20 che si disputeranno nella seconda settimana di luglio a Bydgoszcz, in Polonia.

Il risultato più impressionante, seppur fortemente ventoso (5,2 metri al secondo), è arrivato dalla finale dei 200 maschili junior, dove il già noto duo giamaicano Ashmeade-McKenzie si è espresso su tempi rispettivamente di 20.16 e 20.33. Nell'attesa finale dei cento metri il favorito Blake, un altro giamaicano, ha vinto in 10.32 dopo aver segnato un 10.20 ventoso nelle fasi preliminari. Nella velocità femminile ha sorpreso la bahamense Nivea Smith (classe 1990, 20.45 la scorsa stagione), che oltre a cogliere un eccezionale 23.01 ha preceduto un'altra novità (Meritzer Williams di St.Kitts, 23.11) e la giamaicana Levy (23.28).

Wariner, Dix, Carter: per tutti gioco di squadra

Il personaggio più famoso si è visto a Houston, ancora in staffetta: è Jeremy Wariner, cronometrato in 44.2 nella frazione conclusiva di una 4x400 conclusa in 3:01.10, tempo appesantito dalle non buone prime frazioni del giamaicano Ayre e di Reginald Witherspoon, ancorché il terzo frazionista, l'amicone di Wariner Darold Williamson, ha assolto il proprio compito in 44.6. Riesce dai blocchi anche John Capel, primo frazionista di una selezione nazionale che ha vinto la staffetta veloce in 39.60 e vincitore dei cento metri in 10.42.

Calendario USA fitto di appuntamenti con l’arrivo della primavera, e qualche avvio promettente: l'ostacolista David Oliver ha aperto con 13.33 a Lake Buena Vista, nel Disney Invitational, dove è rientrata a pieno regime Chaunte Howard, argento mondiale nell'alto femminile a Helsinki: per lei 1.95, buon viatico verso la totale efficienza ad un anno dalla maternità. Dagli ostacoli anche 13.47 di Jason Richardson nel Coastal Carolina Invitational di Conway. Johnny Godina, un mito del mondo dei lanci, è tornato a Tempe, dove ha gareggiato nel disco aggiudicandosi la gara con un lancio di 59.47.

A Clemson il velocista Padgett ha corso in 10.11 particolarmente ventoso, identico beneficio di cui ha goduto Joe Allen, vincitore del lungo a Tallahassee con 8.03. Ancora dal meeting della Florida il primato nazionale del giamaicano Scott nel peso (20.65 con secondo Garrett Johnson con 20.56), ed il contributo di Walter Dix (seconda frazione in 45.24 non ufficiale) al 3:08.16 con cui il suo team (Florida State) ha vinto la 4x400. Nel peso anche 20.28 di Mitchell Pope (personale) a Charlotte. Per il canadese Steacy, invece, una martellata da 76.95 a Tucson.

Giovani e giovanissimi: nell'Hurrican Invitational di Coral Gables due ostacoliste ventenni hanno messo in fila atlete assai più quotate: si tratta di Kristi Castlin (12.91 la scorsa stagione e vicina al mondiale di categoria) e Queen Harrison. La Castlin ha beneficiato di un vento calcolato in 1,8 metri al secondo per stravincere in 12.81 e lasciare a due centesimi la sorprendente Harrison. Dietro di loro l'esperta Moss e soprattutto Tiffany Ross-Williams, star dei 400 ostacoli.

Nella stessa manifestazione Xavier Carter ha corso in 44.9 la sua frazione di una 4x400 vinta in 3:07.43 (con Modibo, Richard Harris e l'ottocentista Jonathan Johnson). il martellista Henning, dopo aver fatto bene nelle indoor con l'attrezzo a maniglia, ha portato il record nazionale junior (col martello da senior) a 68.75. La sede: Winston-Salem, nel North Carolina.

Chi si rivede

L'ex-iridata dei diecimila femminili Xing Huina è all'opera negli States. A Tucson ha vinto un cinquemila in 16:50.42; una settimana prima era scesa in pista per un 1500 metri a Eagle Rock, corso in 4:32.24. Nuova apparizoine anche per Yulia Calatayud, oro mondiale sugli 800 metri nel 2005 e per due volte finalista olimpica. A L'Avana ha corso un 1500 metri in 4:28.5; nella stessa manifestazione in evidenza Yeimer Lopez (1:45.0 manuale sul doppio giro) e Andy Gonzalez, un ventenne capace di chiudere in 1:45.3.

Cambio in corsa

Se le cronache dovessero registrare le imprese del maratoneta del Qatar Yaser Belal Mansour, in particolare quelle che si disputano in terra tedesca, non si pensi ad un nuovo atleta uscito dal nulla: altri non è che Bellor Minigwo Yator, kenyano di trent'anni con 2:09:48 di personale, che ha cambiato nome e nazionalità.

Restando in tema maratone, la tedesca ex-bielorussa Mikitenko, che sarà al via alla Flora London Marathon in aprile, ha vinto la mezza maratona di Paderborn in 1:08:51, mentre la gara maschile è stata vinta da Charles Ngolepusn in 1:01:24. Ad Utrecht, in Olanda, vittoria di Samuel Chumba in 2:12:07. A proposito della maratona di Londra, oltre alla rinuncia della Radcliffe gli organizzatori incassano anche il no di Mebrahtom Keflezighi, argento olimpico, in ragione dello stato di forma non soddisfacente.

Marcia e indoor

Dal Giappone 1:21:55 di Koichiro Morioka e 1:31:39 di Mayumi Kawasaki, a Nomi. Appendice indoor: a Taipei il britannico Lewis ha superato 5.71 nel salto con l'asta. Identico risultato a Jonesboro per il gigante statunitense Jeremy Scott, alto due metri e due centimetri.

Coming soon

Occhi puntati sui mondiali di cross, in svolgimento nel fine settimana ad Edinburgo. Kenenisa Bekele troverà un avversario agguerrito in Joseph Ebuya, determinato a tentare il colpaccio quale unico rappresentante dell'etnia Turkana, ed in Gideon Ngatuny, uno che si è fatto (benissimo) le ossa sulle piste giapponesi ed è pronto per il salto definitivo. Le notizie più recenti danno il pluridecorato ucraino Lebid fuori causa per un raffreddore e ben settanta nazioni schierate sul prato scozzese.

Nel panorama USA è il momento delle classiche "relays" in Florida, a Raleigh ed in Alabama. Tra un mese le migliori del paese, Austin, Des Moines, Philadelphia e Walnut. Su strada la mezza maratona di Praga e le solite maratone sparse nel mondo. Si ringrazia, per la realizzazione di questo lavoro, la collaborazione di Heinrich Hubbeling, Alfons Juck e Alfredo Sanchez.

MarcoBuccellato

martedì 25 marzo 2008

Nella mezza di Prato bene la Desco

Il kenyano Fredkosgei Chesondin e la sua connazionale Jepkuru Gladys Biwott sono i vincitori della 20. Maratonina Città di Prato, classica manifestazione del lunedì di Pasquetta. La manifestazione pratese ha confermato le sue caratteristiche di corsa molto veloce con il vincitore che ha fatto segnare il tempo di 1h03:58. La prova ha visto sin dal via una nuvola nera al comando, composta da 8 kenyani andatisi progressivamente ad assottigliare.Chesondi ha atteso l’ultimo km per allungare su Philemon Serem Kipketer, giunto a 10 secondi, mentre al terzo posto è finito David Ngeny Cheruiyot a 11 secondi. Primo degli italiani Carlo Barrile Spinelli, decimo in 1h09:08.

In campo femminile bellòa prova di Elisa Desco, l’azzurra della corsa in montagna che ha trobvato nell’iridato Marco De Gasperi (in preparazione per la Treviso Marathon di domenica prossima) un valido accompagnatore. La Desco, staccata dal via dalla rivale kenyana Biwott Jepkuru, , pian piano le rosicchiava il vantaggio per riagganciarla al 19. km. Lo sforzo però si faceva sentire nelle battute finali con l’africana che andava a vincere in 1h13:17 ma la Desco con 1h13:22 andava a segnare uno dei migliori tempi italiani della stagione. Terza Veronica Vannucci in 1h16:39. Sempre al lunedì dell’Angelo era previsto anche il classico 10000 di Gualtieri, quest’anno interamente amatoriale con vittorie per il marocchino della Pod.Cavriago Hamid Denguir in 31:37 e per Maria Vittoria Fontanesi (Pod.Biasola) in 35:24.

g.g.

Nella foto: l’arrivo vittorioso del kenyano Chesondin (foto organizzatori)
fidal.it

Clermont chiude con una pioggia di medaglie

27 medaglie d’oro, 19 d’argentpo e 27 di bronzo: è questo il bilancio della spedizione azzurra ai Campionati Mondiali Indoor Master chiusisi a Clermont Ferrand in Francia. Un’edizione generalmente caratterizzata purtroppo da una diffusa disorganizzazione che ha reso ogni prova davvero più faticosa di quanto preventivato, a cominciare dalla mancanza di un adeguato luogo di riscaldamento (teniamo conto che si trattava dio un evento per migliaia di partecipanti) per continuare con cronici ritardi nella disputa delle competizioni, arrivati anche a ore.

Venendo ai fatti di casa nostra, la rappresentativa azzurra si è nel complesso difesa più che bene con le punte della squadra che non hanno fallito, come Enrico Saraceni (M40) primo sui 200, 400 e nella 4x200 M35; Bruno Sobrero, il nonnino volante che fra gli M85 ha vinto l’oro nei 60, 200, 60hs e lungo, oltre all’argento nel peso; Gabre Gabric, nome storico dell’atletica italiana che fra le W90 ha portato a casa l’oro nel peso, nel disco e nel giavellotto. Alla fine quinto posto nel medagliere, dietro Germania prima con 87 ori, Francia (54), Usa (44) e Gran Bretagna (33). Un risultato più che soddisfacente. A ciò vanno aggiunte tre nuove migliori prestazioni mondiali (Enrico Saraceni nei 400 M40 in 48.95, la staffetta M35 in 1:30.38 e Gabre Gabric nel peso W90 con 4,73) e 43 nuovi primati nazionali.

TUTTI I MEDAGLIATI

27 MEDAGLIE D’ORO

Donne

W35: Patrizia Aletta (Pol.Astro 2000) Martello e Martellone
W35: Tiziana Bignami (Cus Parma) 60 e 200
W35: Roberta Bugarini (Cus Parma) Alto
W40: Elisa Neviani (Moll.Modenese) Triplo
W40: Samia Soltane (Atl.Calvesi) 3000
W45: Carla Forcellini (As Roma) Asta
W65: Brunella Del Giudice (N.Atl.Friuli) Disco
W90: Gabre Gabric (Atl.Calvesi) Peso, Disco e Giavellotto

Uomini

M35: Benatti-Saraceni-Biffi-Serrani nella 4x200
M40: Roberto Bonvicini (Atl.Pistoia) Lungo
M40: Fausto Frigerio (Pol.Capriolese) 60hs
M40: Giorgio Gennari Litta (Atl.Cento Torri) 1500
M40: Enrico Saraceni (Riccardi) 200 e 400
M45: Giancarlo Ballico (Lib.Cento Torri) Giavellotto
M45: Marco Segatel (Olimpia Amat Rimini) Alto
M65: Lamberto Boranga (Avis Perugia) Lungo
M80: Benito Piccirilli (Atl.Promotion) 60
M85: Bruno Sobrero (Atl.Calvesi) 60, 200, 60hs e Lungo
M85. Lino Tadei (Atl.Calvesi) Marcia 3 Km

19 MEDAGLIE D’ARGENTO

Donne

W35: Paola Garinei (Avis Perugia) Mezza Maratona
W40: Milena Megli (Assi banca Toscana) Marcia 10 Km
W55: Anna Micheletti (Acsi campidoglio) 400
W55: Lucia Soranzo (Cus Bologna) 3000 e cross
W55: Rosalia Zanoner (Atl.Trento) Mezza maratona
W65: Brunella Del Giudice (N.Atl.Friuli) Giavellotto e Martellone

Uomini

M35: Daniele Biffi (Ass.Capriolese) 400
M45: Giancarlo D’Oro (Atl.Ambrosiana) 60
M50: Massimo Terreni (Lib.Livorno) Martello
M55: Albert Rungger (Sud Tirol) Mezza maratona
M65: Lamberto Boranga (Avis Perugia) Triplo
M65: Alberto Sofia (Cus Bari) Pentathlon
M75: Enzo Azzoni (Sport e Sportivi) 60hs
M75: Alberto Celant (Atl.Ambrosiana) Giavellotto
M80: Silvano Pierucci (Sef Macerata) 60hs e Alto
M80: Bruno Sobrero (Atl.Calvesi) Peso

27 MEDAGLIE DI BRONZO

Donne

W35: Patrizia Aletta (Pol.Astro 2000) Disco
W35: Giusy Lacava (Avar) Giavellotto
W40: Cristina Amigoni (Acsi Campidoglio) 400
W40: Milena Megli (Assi banca Toscana ) Marcia 3 Km
W40: Tiziana Piconese (Crus Ittica Pedersano) Alto
W40: Susanna Tellini (Atl.Ambrosiana) Triplo
W50: Paola Melotti (Cus Lecce) Peso e Martello
W55: Anna Micheletti (Acsi Campidoglio) 200
W55: Lucia Soranzo (Cus Bologna) 1500
W65: Brunella Del Giudice (N.Atl.Friuli) Peso e Martello
W70: Giulia Perugini (Sef Macerata) Alto

Uomini

M35: Stefano Quazza (Ug Biella) Alto
M45: Lucio Buiatti (Atl.Belluno) Giavellotto
M45: Enrico De Bernardis (Pod.Fisiosport) Martello
M45: Giuseppe Romeo (Gs Daini Carate Brianza) 800
M50: Niro-Cirpiani-Rapaccioni-Felicetti 4x200
M55: Lucio Azzalin (us San Michele) Cross
M55: Vincenzo Felicetti (Sef Macerata) 400
M55: Antonio Maino (Atl.Rovellasca) Peso
M55: Piercarlo Molinaris (Ss Vittorio Alfieri) Lungo
M60: Ino Abbo (As Foce Sanremo) Marcia 10 Km
M65: Andrea Nicolai (Uisp Marina di Carrara) 3000
M70: Bertaggia-Veronesi.-Carolla-Dafarra 4x200
M70: Franco Rebonato (Pol.Lupatotina) Pentathlon
M85: Ottavio Missoni (Am.Novara) Peso

Nella foto: Roberta Bugarini, prima nell'alto W35 (archivio Fidal)
fidal.it

   

IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE

Classifica 1^ Maratona dei Borghi Frentani 2008

Classifica

Classifica 20^ Maratonina Internazionale Città di Prato 2008

Classifica

lunedì 24 marzo 2008

Classifica 10000 Della Pasquetta 2008

Classifica

Classifica Caffarella Cross 2008

Classifica

Stefano MEI (10000m) "Hall of Fame"

Nato a La Spezia il 3 febbraio 1963. Alto 1.82 per 66 kg di peso. Allenatore : Federico Leporati. Presenze in Nazionale : 41. Campione europeo dei 10000 metri nel 1986.

Ha iniziato l’ attività con gli Studenteschi nel 1976, e nel 1977 ha partecipato ai Giochi della Gioventù. È riuscito a mettersi in evidenza nel 1978, salendo sul podio sia nei Giochi della Gioventù di corsa campestre, che nei Campionati Italiani allievi su pista (3000m). Nel 1979 primo titolo italiano e prima maglia della Nazionale nella categoria allievi. Allenato da sempre dall’ ex mezzofondista azzurro ‘Chicco’ Leporati, diplomatosi maestro all’ Istituto magistrale Mazzini di La Spezia, e poi insegnante di educazione fisica a Genova. Da junior ha conquistato tre titoli italiani. All’ inizio impegnato più che altro nel mezzofondo, ha poi allungato le distanze fino a concludere la carriera come specialista dei 10000. Dopo la vittoria ai Campionati Europei 1986, conquistò il titolo mondiale universitario dei 5000 nel 1989 ed il bronzo agli Europei 1990 sui 10000.

Curriculum
Titoli italiani : 1500 1985 - 5000 1984, 1986, 1989, 1991 - 3000 indoor 1985, 1986, 1989
Giochi Olimpici : elimin. sf/1984 1500, 7/1988 5000
Campionati Mondiali : elimin. sf/1983 1500, ritirato/1991 finale 5000
Campionati Europei : elimin. batt./1982 1500, 2/1986 5000, 1/1986 10000, 7/1990 5000, 3/1990 10000
Campionati Mondiali indoor : 9/1985 3000, 8/1989 3000
Campionati Europei indoor : 7/1985 1500, 2/1986 3000, 7/1992 3000
Campionati Europei juniores : 8/1979 3000, 4/1981 3000
Coppa del Mondo : 2/1985 5000
Coppa Europa : 3/1985 1500, 6/1987 1500

Performances 5000 metri
13:11.57 (2)Stoccarda 31-8-86
13:14.29 (2)Roma 10-9-86
13:16.28 (3)Zurigo 13-8-86
13:17.79 (7)Roma 17-7-91
13:20.02 (6)Oslo 6-7-91
13:21.05 (4)Zurigo 21-8-85
13:23.30 (3)Stoccolma 1-7-86
13:23.46 (6)Rieti 3-9-89
13:24.20 (1)sf2 Seul 29-9-88
13:24.98 (9)Zurigo 15-8-90

Performances 10000 metri
27:43.97 (4)Oslo 5-7-86
27:56.30 (10)Oslo 14-7-90
27:56.79 (1)Stoccarda 26-8-86
27:57.06 (11)Oslo 2-7-88
28:04.46 (3)Spalato 27-8-90
28:17.42 (1)Firenze 28-5-86
28:33.2 (1)Livorno 7-5-88
29:07.6 (1)Cittadella 10-5-86
29:12.13 (1)Celle Ligure 2-5-92
30:14.72 (1)Salsomaggiore 30-4-85

sf = semifinale

Torcia olimpica al via tra le proteste


Parte male, malissimo la marcia di avvicinamento alle Olimpiadi di Pechino. Oggi a Olimpia, sede degli antichi Giochi greci, era in programma la cerimonia di accensione della torcia olimpica. E com’era previsto ci sono state manifestazioni contro la Cina per la repressione della resistenza tibetana. Nel corso dell’evento, trasmesso in diretta nei cinque continenti (ma non in Cina, dove, per evitare problemi, il programma è stato mandato leggermente in differita), alcuni dimostranti hanno provato a penetrare il cordone di poliziotti che proteggeva il palco per rubare la fiaccola, ma sono stati fermati. Un manifestante di 48 anni, a quanto pare di origine tibetana, che portava un cartellone nero su cui al posto dei cinque cerchi erano disegnate cinque manette, ha cercato di aggredire Liu Qi, capo dell’organizzazione delle Olimpiadi cinesi, che stava tenendo un discorso. Anche lui è stato stoppato dalla polizia greca. Liu Qi o non si è accorto di quanto stava accadendo oppure ha fatto finta di niente. Certo, le sue parole sono sembrate paradossali viste le proteste. «La fiamma olimpica - ha detto il dirigente cinese - irradierà luce e felicità, pace e amicizia, speranza e sogni sul popolo cinese e al mondo intero». Visto l’inizio, c’è da pensare che la Marcia della torcia, che durerà cinque mesi, lungi dall’essere motivo di festa per i paesi attraversati, darà invece decine di occasioni per azioni dimostrative a quanti si oppongono al regime di Pechino. E non sempre la polizia sarà in grado di fermare i manifestanti.

LA CERIMONIA - Tornando alla cerimonia, ad accendere la fiaccola, avvenuta con l'ausilio dei raggi del sole riflessi dallo specchio concavo dove la torcia era stata collocata, di fronte al tempio dedicato a Era è stata l’attrice greca Maria Nafpliotou nel ruolo dell’alta sacerdotessa. Il primo tedoforo è stato il vice-campione olimpico di taekwondo Alexandros Nikolaidis. «Esprimo qui il desiderio che il simbolo della torcia sarà riconosciuto da tutti - ha dichiarato il presidente del Cio Jacques Rogge - e che in ogni luogo dove essa passerà possano esserci le giuste condizioni affinché questo simbolo possa risuonare». Anche questa sembra un pia illusione, se è vero che parecchie organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno promesso di far sentire la propria voce contro la Cina e contro lo stesso Comitato Olimpico Internazionale, reo, ad avviso di molti, di non fare nessuna pressione su Pechino perché allenti la morsa repressiva nei confronti degli oppositori politici e delle minoranze etniche.

NUOVE PROTESTE - L'associazione "Reporters senza frontiere" ha reso noto di avere programmato le proteste odierne. «Se la fiamma olimpica è sacrificata, i diritti umani lo sono ancora di più. Non possiamo lasciare che il governo cinese si impossessi della torcia, un simbolo di pace, senza condannare la drammatica situazione dei diritti umani nel paese». Dichiarazioni che fanno chiaramente capire che le dimostrazioni contro Pechino 2008 sono appena all'inizio. Alcuni manifestanti hanno poi cercato di bloccare i tedofori lungo il percorso, quando questi si fermavano. Altri ancora indossavano t-shirt con la scritta "Free Tibet" e un lungo striscione dello stesso tenore è stato appeso a un edificio.
corrieredellosport.it

Mezza maratona di Prato doppietta keniana


Doppietta keniana alla 20a edizione della mezza maratona di Prato. In campo maschile ha vinto Fredkosgei Chesondin col tempo di 1h03'58". La gara femminile é stata vinta da Jepkuru Gladys Biwott che ha coperto la distanza di 21 Km 97 metri in 1h13'17", stabilendo il record della corsa: il precedente primato di 1h14'25" apparteneva alla tanzaniana Banuelia che lo aveva stabilito nel 2002.

Gli atleti hanno gareggiato sotto una pioggia battente. Non ha partecipato Gelindo Bordin: il campione olimpico di Seul 88 é stato fermato da un problema a un adduttore.

it.eurosport.yahoo.com

sabato 22 marzo 2008

A Pasquetta la XX Maratonina Internazionale città di Prato


Si è svolta al WallArt Hotel di Prato la presentazione della XX° Maratonina Città di Prato che si svolgerà lunedi 24 Marzo 2008. La gara patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune di Prato e dalla Provincia di Prato, organizzata con la collaborazione dell'Assessorato allo Sport del Comune di Prato, della A.S.D. Podistica Narnali e della Lega Atletica UISP di Prato si svilupperà sul classico percorso della mezza maratona ( Km. 21,097).

Al via tutte le categorie con la gara riservata alle categorie disabili. La manifestazione regolarmente inserita nel calendario Internazionale FIDAL-IAAF, lo scorso anno ha visto al traguardo vincitore il keniano Kiprotich Tanui Isaak con il tempo di 1:02:27, che ha preceduto il connazionale John Kipsiele Rotich e il terzo posto di Kemei Kenedy Kimeli, mentre nella gara femminile fu la pisana Ilaria Bianchi a tagliare per prima il traguardo seguita da Simona Viola.

PERCORSO. La partenza si terrà da viale Piave a Prato alle ore 9,30 come al solito il Lunedì di Pasquetta (24 marzo 2008). Dopo le modifiche dello scorso anno con il passaggio per via Pistoiese quest’anno grosse novità non ci sono, se non per migliorare il percorso. Il tracciato è pianeggiante e i corridori partiranno e arriveranno in Viale Piave

ISCRIZIONI. L’ultimo giorno utile per l’ iscrizione è il 21 marzo 2008 e la quota è di 15€. Per altre informazione è sufficiente ciccare su www.maratonina.prato.it . 9a STRACITTADINA. Insieme alla corsa internazionale si svolgerà anche la nona edizione della Stracittadina Pratese una camminata a passo libero aperta a tutti. La manifestazione rientra nell’attività motoria e ricreativa con partenza dietro ai partecipanti della gara competitiva. La Tassa di iscrizione è di 3 €. Durante le premiazioni ufficiali, saranno sorteggiati, tra tutti i partecipanti alla STRACITTADINA, premi offerti dai vari sponsor della manifestazione. La distanza della non competitiva sarà di km. 9,5 e km. 4,5. L’attesa per la manifestazione è tanta e dopo il record di partecipanti dello scorso anno con ben 1.500 iscritti tra competitiva e non quest’anno l’organizzazione cercherà di superare questo traguardo.

ATLETI. Tre nomi su tutti per la 20esima edizione della Maratonina Città di Prato. Nel maschile ci saranno i soliti keniani e sono due i nomi su tutti: Chesondin Fred Kogsei , terzo alla mezza maratona di Torino e il giovane Biwott Gladys Jepkurui molto forte nei 10 Km e che tenterà di mettersi in gioco sulla distanza più lunga. Insieme a loro anche il marocchino Slimani Kaddour, cittadino italiano, che ha un personale nella mezza Maratonina di 1.02.27 ed è giunto 3° alla “5 Mulini”. Tra le donne si è iscritta Elisa Desco senz’altro una delle atlete italiane più forti nella corsa in montagna, recentemente quarta classificata ai campionati del mondo di cross e in gara ai campionati europei di corsa campestre del 10 dicembre scorso disputati a Toro in Spagna.
adnkronos.com

venerdì 21 marzo 2008

Ivana Iozzia, quando la prevenzione ti salva


La comasca Ivana Iozzia, domenica 9 marzo e` tornata a correre. Con un sorriso grande cosi`, ha disputato la maratonina di Como, senza alcuna ambizione di classifica, solo per la gioia di essere tornata in quel magico mondo podistico, che aveva temuto di perdere. La campionessa italiana di maratona negli ultimi due anni, si era fermata a inizio anno, dopo aver vinto una gara su strada a Modena.
Il 16 gennaio, ad una visita di routine per le mappature nevi (nei) le riscontrano una lesione melanocitaria, fortemente atipica all’altezza del ginocchio della gamba destra. Scoprire all’improvviso di avere un timore maligno ti puo` cambiare la vita e gettarti nella disperazione.
I giorni successivi illustrano un percorso che ha lasciato tracce indelebili. Ha voluto comunque raccontare questa esperienza, che dopo quasi due mesi di alterne sensazioni, ha ritrovato la luce della speranza concreta, di essere uscita dal tunnel.

Quando ti hanno consigliato l’intervento?
“L’asportazione cutanea e` stata effettuata subito. Confermando, caratteristiche di irregolarita` cliniche e dermatoscopiche. Ero serena. Se un nevo presenta il rischio di degenerare in tumore, c’e` la biopsia. “E’ la prassi” ho pensato “nulla di grave”`.

A casa?
“Legittima preoccupazione al mio dramma, ma anche e soprattutto grande supporto morale e incoraggiamento. L’esperienza ha innestato in me e nei miei famigliari una nuova presa di coscienza nei confronti di alcune forme tumorali, come il melanoma appunto, che, se non diagnosticate precocemente, possono portare in breve alla morte`.

Il tuo tecnico?
“Con Eugenio Frangi facciamo gioco di squadra nel bene e nel male. In questo periodo ci siamo sostenuti e incoraggiati a vicenda, uno era la stampella dell’altro. Naturalmente, di fronte alla salute tutto viene relegato in secondo piano, anche le ambizioni sportive piu’ elevate. C’e` tutto il tempo per la riscossa. Abbiamo affrontato a muso duro il pericoloso avversario, trionfando laddove la medaglia d’oro era obbligatoria. Il piu’ prestigioso trofeo da aggiungere al mio palmares”.

datasport.it

37° Stramilano: la piu` amata dagli italiani


La Stramilano ha una caratteristica particolare, e` l’unica corsa a piedi che i milanesi amano da sempre. Ovvero dal 1972, quando debutto` di sera, partendo da un oratorio in zona Niguarda finendo alla periferia della citta` in quel viale Zara, dove tra lampioni e lucciole, quell’esercito di gente in mutande o tuta fece un effetto clamoroso. Gente affacciata ai balconi, signore di minuscola virtu` curiose e sorprese da quell’invasione pacifica ma intempestiva che scombinava i rapporti usuali delle ore notturne.

I responsabili dell’evento erano tre signori accumunati dalla stessa passione: portare la gente a correre sempre e ovunque. Renato Cepparo che ebbe l’idea, Francesco Alzati e Camillo Onesti che misero in pratica quello che sembrava impossibile. Oggi maratone e mezze in Italia sono una continuita` assoluta, siamo nell’ordine di oltre cento all’anno e non soffrono di solitudine. Poco meno di quarant’anni era tutt’altra storia. Molto piu` facile l’invito ad andare a lavorare da parte della stragrande maggioranza di persone osservando i runner dell’epoca. Ma potevi trovare anche peggio. Se poi a provarci erano le donne, apriti cielo. La piu` onesta era di facili costumi, le altre da isolare.
Oggi e` una pacchia, trovi anche chi ti incoraggia, salvo gli automobilisti che non vogliono essere fermati da alcun blocco, per cui hanno le fiamme agli occhi quando incrociano la Milano City Marathon di fine anno. Solo per la Stramilano fanno eccezione. Potremmo dire, difficile fermare un fiume di 50.000 persone in piena tranche di felicita`, tra colori e musiche, un festival mobile per la strade di Milano.

In questo contesto e` nata la Stramilano agonistica che si e` inserita come un gioiello prezioso e non mostra di sentirsi opaca, semmai il contrario, se dopo 33 edizioni e` ancora la piu` veloce mezza maratona d’Italia. Nell’arco degli anni ha ospitato anche la classica distanza dei 42,195 km. e una maratona a staffetta, ma il cuore che batte e` quello sui 21,095 km.

Stramilano per tutti, di tutti e con tutti. Nella presentazione 2008 a Palazzo Marino, della corsa fissata il 6 aprile con partenza da Piazza Castello e arrivo all’Arena Civica “Gianni Brera”, il clima era festoso come da sempre. Lo hanno ripetuto gli amministratori regionali, da Prosperini a Terzi che non perdono mai gli appuntamenti sportivi e si battono per migliorare la situazione. A dare la carica il presidente del Fior di Roccia, ovvero Camillo Onesti lo stesso che nel ’72 fu lo starter ufficiale. Oggi oltre le 80 primavere, ha l’entusiasmo di un neofita e la carica di un giovanotto.

Appuntamento dunque al 6 aprile, per una giornata tutta da vivere a piedi, per scoprire una citta` nuova, diversa, piu` umana. L’hanno chiamata una domenica da leoni, con inizio alle 9 da Piazza del Duomo, per la partenza dei 50.000, alle 9.45 tocca ai bambini e ai genitori a cui sono riservati 6 km., infine da Piazza Castello, la maratonina agonistica con tanti campioni e lo zoccolo duro degli amatori, parecchie migliaia che non tradiscono mai. Sara` cosi` anche stavolta. Grazie alla Stramilano.

di Giuliano Orlando
datasport.it

Lunedì la mezza di Prato con la Desco

Nel weekend dedicato alla Pasqua anche l’atletica riposa. Unico evento inserito nel calendario nazionale è la Mezza Maratona Città di Prato, alla sua ventesima edizione, in programma nel Lunedì di Pasquetta. Una delle classiche sulla distanza che negli ultimi anni più si è guadagnata spazio e rinomanza anche grazie a un percorso giudicato estremamente veloce. Quest’anno le iscrizioni pervenute al comitato organizzatore sono già più di 900, ma è stato richiesto da parte di molti atleti di prorogare la chiusura a domani per poter provvedere direttamente sul posto, quindi è probabile che si sfondi quota 1.000. Da notare che gli organizzatori della Pod.Narnali segnalano la presenza in gara di molti atleti provenienti da Svezia, Germania e Finlandia.

Anche quest’anno la gara appare di ottima qualità: in campo maschile spiccano i nomi dei kenyani Chesondin Fred Kosgei, terzo alla mezza di Torino di domenica scorsa, e Biwott Gladys Jepkurui, al suo esordio sulla distanza. Insieme a loro l’ecuadoregno Jefferson Monserrate e il marocchino di passaporto italiano Benazzouz Slimani, cn un primato di 1h02:27. Fra le donne spicca il nome dell’azzurra di corsa in montagna Elisa Desco, reduce da una brillante stagione nella corsa campestre. Il via alle ore 9,30 da Viale Piave a Prato.

Nella foto: la vittoria del kenyano Isaac Tanui nell’edizione dello scorso anno (foto organizzatori)
fidal.it


   

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giovedì 20 marzo 2008

Presentata la Stramilano numero 37

E’ stata presentata la 37. edizione della Stramilano, la manifestazione podistica che ogni anno porta nel capoluogo lombardo decine di migliaia di appassionati della corsa. La formula di gara non cambia rispetto alle edizioni più recenti, con l’assemblaggio della prova per campioni con quella dei 50.000, ma con partenze diverse per unire Milano in un ideale abbraccio. Quest’anno la Stramilano, per la quale è pienamente in corso la costruzione del cast dei partecipanti che verrà svelato solamente in prossimità della manifestazione, avrà un testimonial d’eccezione, il cantante-corridore Gianni Morandi che proprio in quei giorni sarà a Milano per le tappe del suo tour. Per l’occasione Morandi ha scelto di non mancare alla gara, partecipando alla prova agonistica e dando il via alla Stramilano dei 50.000. Perquesto sabato 5 aprile non ci sarà spettacolo al Teatro Tenda.

La prima gara a partire sarà la Stramilano dei 50.000 sulla distanza di 12 km con il via dal Duomo alle ore 9,00 e arrivo all’Arena Civica. La Stramilano Agonistica sarà invece in scena dalle 10,45 con partenza in Piazza Castello e conclusione sempre nello scenario dell’Arena Civica su un tracciato pianeggiante che potrebbe favorire, come spesso ha fatto in passato, grandi prestazioni cronometriche. Al termine, fra musica e spettacoli, si terrà la cerimonia di premiazione che chiuderà la manifestazione, organizzata dallo staff presieduto da Camillo Onesti con il patrocinio di Regione, Provincia e Comune, di Iaaf, Fidal e Coni e la collaborazione di illustri sponsor.

Nella foto: la conduttrice radiofonica Tamara Donà, madrina della manifestazione, con il pettorale di gara (foto organizzatori )
fidal.it

   

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Riparte il programma di Casa Italia Atletica

Continuità ed affidabilità. Sono queste le due caratteristiche che animano il progetto Casa Italia Atletica anche per il prossimo quadriennio. Continuità perché dal 1998 Casa Italia Atletica promuove incessantemente il "Made in Italy" in giro per il mondo, offrendo una palcoscenico unico ai successi degli azzurri nei campionati europei e mondiali. Affidabilità perché i numerosi Partner che hanno creduto e quelli che crederanno in questo progetto di marketing territoriale, avranno a disposizione uno strumento capace di attivare un circuito virtuoso di sviluppo attento a valorizzare le realtà produttive d’eccellenza ed i progetti più innovativi secondo una precisa visione strategica.

Nel 2008 Casa Italia Atletica ha scelto di essere presente ad un altro appuntamento internazionale di grande rilievo: i Campionati Europei Master in programma a Lubiana dal 23 luglio al 4 agosto. Previsti oltre 2500 atleti provenienti da tutta Europa di età compresa tra i 35 e i 70 anni appartenenti alle più disparate attività professionali senza contare i numerosi accompagnatori, familiari, appassionati e turisti che parteciperanno alla kermesse continentale. Nella capitale slovena sarà allestito uno stand di circa 250 metri quadrati, ripartito in spazi dedicati ai vari Partner e funzionante per tutto il periodo delle gare, nell’area stadio, con degustazioni e presentazioni di progetti e attività promozionali.

Lubiana costituirà così un’occasione prestigiosa per presentare, in un contesto internazionale, i Campionati Europei Master indoor che saranno ospitati ad Ancona nel 2009. Ma l’attività di Casa Italia Atletica partirà ufficialmente in occasione dei Campionati Italiani Individuali su Pista a Cagliari dal 18 al 20 luglio, momento ufficiale per lanciare la trasferta slovena dove la squadra azzurra è attesa per grandi prestazioni.

Poi il futuro: negli eventi internazionali dei prossimi anni Casa Italia Atletica riproporrà la formula che ha riscosso enorme successo agli ultimi mondiali di Osaka con azioni di marketing territoriale, promozione culturale e turistica, enogastronomia e seminari tematici. Dai mondiali di Berlino (15 - 23 agosto 2009), agli europei di Barcellona (26 luglio - 1 agosto 2010) fino ai mondiali di Daegu (agosto/settembre 2011), l’avventura continua con l’intento di coniugare sapientemente sport, marketing, cultura e tradizioni tutte italiane. Anche per questo progetto quadriennale Casa Italia Atletica potrà giovarsi del patrocinio dell’ICE - Istituto nazionale per il Commercio Estero, dell’Enit - Agenzia Nazionale del Turismo e dell’UPI - Unione delle Province Italiane.
Fidal.it

Mondiali Master: altro pokerissimo azzurro

Continua il momento felice della spedizione italiana ai Mondiali Master Indoor di Clermont Ferrand (Francia). Nella terza giornata gli azzurri hanno conquistato 5 titoli, uniti a 4 argenti e 2 bronzi. Protagonista assoluto è stato Enrico Saraceni, l’uomo forse più atteso della rappresentativa italiana che aveva rinunciato ai 60 metri proprio per concentrarsi su 200 e 400. Nel giro di pista (i 200) il portacolori dell’Atl.Riccardi ha vinto l’oro nella categoria M40 con 22.14, ma quel che ha impressionato è stato il distacco che ha inflitto ai rivali in finale.

Sempre sui 200 secondo titolo per Bruno Sobrero (Cus Torino/M85) e per Tiziana Bignami (Cus Parma/W35) dopo quello sui 60, quest’ultima con 25.27 abbassa il primato di categoria di ben 72 centesimi. Altri titoli a Patrizia Aletta (Pol.Astro 2000/W35) nel martello e a Samia Soltane (Atl.Calvesi/W40) prima nei 3000 metri.

Gli argenti sono stati appannaggio di Alberto Celant (Atl.Ambrosiana/M75) nel giavellotto; di Silvano Pierucci (Sef Macerata/M80) nell’alto; di Lucia Soranzo (Cus Bologna/W55) nei 3000 e di Brunella Del Giudice (N.Atl.Friuli/W65) nel martello. I bronzi di Paola Melotti (Cus Lecce/W50) nel martello e di Anna Micheletti (Acsi Campidoglio/W55) nei 200.

Nella foto: Enrico Saraceni (archiovio Fidal)
fidal.it

   

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Baldini: "Noi a Pechino in missione di pace"


Stefano Baldini non ci sta: `Boicottare i Giochi di Pechino sarebbe una sconfitta`. Nonostante la pressione (anche da parte di alcuni esponenti politici) che si sta sviluppando in questi ultimi giorni relativamente alla possibilita` di non far partecipare la selezione italiana alla prossima Olimpiade per le atrocita` che stanno avvenendo in Tibet, c`e` anche chi prende posizione in modo diretto e schietto. E` Stefano Baldini, oro olimpico nella maratona di Atene 2004, che dall`alto della propria esperienza, dice: `Noi, come atleti, andiamo in Cina in missione di pace - ha spiegato l`azzurro in un`intervista a `DNews` -. Il boicottaggio dei Giochi Olimpici rappresenterebbe una sconfitta. E´ facile strumentalizzare gli atleti. Quello che sta avvenendo non deve essere usato per politicizzare lo sport. Non credo che ci saranno problemi. Conosco la situazione. Sono convinto che quest´anno Pechino fara` tutti record in positivo`.

Tornando a parlare si sport, Baldini da` un giudizio sulla scelta di Haile Gebrselassie, che nei giorni scorsi aveva rinunciato alla maratona a causa del troppo smog che avvolge la metropoli cinese. `Mi sembra di aver capito che Gebrselassie non partecipera` alla maratona ma fara` i 10.000 metri - ha concluso Baldini -, una gara che peraltro si svolge con batterie e finale. Non credo che dentro lo stadio Olimpico ci sia l´aria condizionata o comunque un´aria diversa rispetto al percorso della maratona. Mi sembra una piccola contraddizione`.
Fonte datasport.it

Gebre: "Pechino? Non voglio suicidarmi"


Il due volte campione olimpico dei 10 mila conferma che non parteciperà alla maratona olimpica: «In Cina troppo smog, devo difendere la mia salute». Ma la federazione etiope spera ancora di fargli cambiare idea «Non mi va di andare a Pechino per suicidarmi». Haile Gebreselassie, in un'intervista al quotidiano spagnolo “El Pais”, ribadisce che non correrà la maratona alle prossime Olimpiadi e chiarisce perché ha rinunciato a gareggiare sulla distanza maggiore, sulla quale detiene il record mondiale, a causa dell'inquinamento atmosferico che nella capitale cinese potrebbe raggiungere livelli d'allarme durante le gare. «La mia è stata una scelta puramente personale che ho dovuto prendere per proteggere la mia salute. Non posso rischiare di mettere in pericolo il mio avvenire - ha detto il campione etiope, che soffre d'asma - e penso che partecipare alla maratona equivarrebbe a un suicidio. So che altri atleti cominciano ad avere dei dubbi e potrebbero esserci altre rinunce. La maratona di Pechino sarà impossibile per la combinazione di inquinamento atmosferico, caldo e umidità» teme Gebre, che però conferma la partecipazione alle qualificazioni dei 10 mila metri, distanza sulla quale ha vinto due ori ai Giochi (Atlanta 1996 e Sydney 2000) e quattro titoli mondiali consecutivi (1993, 1995, 1997 e 1999): «Ci tengo a vincere ancora in una gara olimpica e a partecipare ai Giochi di Pechino. Per questo ho deciso di correre i 10 mila, come già ad Atlanta, Sydney ed Atene».

SPERANZE - La Federazione etiope, però, non vuole arrendersi all’idea di perdere la possibilità di vincere una medaglia. E spera ancora che Gebre cambi idea a proposito della maratona. «Non ci ha ancora informati sulla sua decisione - dice il direttore tecnico federale Dube Jilo -. Per noi è ancora un elemento fondamentale in vista della maratona di Pechino. Sarebbe un duro colpo per la nostra nazionale se non cambiasse idea. Faremo le convocazioni finali dopo la qualificazione per la maratona, in programma il 30 aprile. Ma se Gebre rimane sulle sue posizioni, rischia di disturbare la nostra preparazione e di ridurre le nostre possibilità di vincere in questa gara a Pechino».
Fonte corrieredellosport.it

A Treviso tre percorsi in una maratona

Sarà un’edizione veramente particolare, quella della Treviso Marathon che si svolgerà il prossimo 30 marzo e che è stata presentata oggi. Inserita nel quadro del novantenario della fine della Grande Guerra, la maratona partirà da tre punti distinti, con partenze da Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave, ossia tre teatri fondamentali degli scontri di 90 anni orsono, ricongiungimento dopo 22 km poco prima del passaggio sul Piave e arrivo nel cuore di Treviso, in viale Bixio. La maratona attraverserà il territorio di 18 comuni con ognuno dei tre percorsi di colore diverso e intitolato a un eroe del conflitto. Tutti i percorsi sono stati certificati dall’Aims.

A meno di due giorni dalla chiusura delle iscrizioni le richieste di pettorale hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 6.020. Un risultato eccezionale considerando che solamente tre giorni fa oltre 10.00 corridori hanno concluso la Maratona di Roma. Tante le donne presenti, oltre 700 per un 12% del totale. Dal punto di vista agonistico l’obiettivo degli organizzatori è veder cadere i record della manifestazione, soprattutto quello maschile fissato lo scorso anno dal kenyano Pseret in 2h10:18. A provarci saranno i kenyani Benjamin Kipchumba Kemboi, 2h09:23 di pettorale, e Samson Kosgei, 2h11:27 e primo a Firenze nel 2005. I colori italiani saranno difesi da Denis Curzi (Carabinieri) primo nel 2005 e che nel 2006 sempre a Trevoiso stabilì il suo personale in 2h11:17 e da Said Boudalia, atleta di nascita marocchina che da pochi giorni ha ottenuto il passaporto italiano ed è tesserato per la Biotekna Marcon ed è al suo esordio in maratona. Fra le donne fari puntati sulla neomamma Rosaria Console, al suo rientro agonistico, che nel suo tentativo di scendere sotto il limite di qualificazione olimpica di 2h30 sarà stimolata dalla veterana slovena Helena Javornik. Doveva esserci anche Anna Incerti, ma la portacolori delle Fiamme Azzurre reduce daun infortunio si limiterà a un test sulla mezza distanza. Da notare che la gara maschile d’elite partirà da Vittorio Veneto, quella femminile da Vidor, quella per diversamente abili da Ponte di Piave.

Nella foto: lo scambio del pettorale di gara tra il presidente di Maratona di Treviso, Federico Zoppas (a destra), e il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro (foto organizzatori)
fidal.it

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mercoledì 19 marzo 2008

Verso Pechino: Mennea "Olimpiade, esperienza unica"


Pietro Mennea ha scritto pagine importanti dell`atletica italiana. Un oro olimpico, nei 200 a Mosca nel 1980, sei medaglie agli Europei e soprattutto un record del mondo, sempre nei 200 (19``72) durato ben 17 anni. Datasport ha incontrato Mennea, ex politico e oggi avvocato, in occasione di una lezione sulla materia nell`ambito del Master Universitario di II Livello in `Organizzazione e sociologia dello sport` diretto dal prof. Franco Ascani presso la Bicocca di Milano, per parlare del suo glorioso passato e del futuro.

Qual e` stato il momento piu` bello della sua carriera?
’La medaglia d’oro alle Olimpiadi e il record del mondo su tutti. Una partecipazione alle Olimpiadi non la cambierei con nessuna somma di denaro. A giorni uscira` un libro che ho scritto sul primato del ’72, un record di un altro tempo, rimasto imbattuto per 17 anni. E’ possibile fare ancora grandi prestazioni agonistiche pero` bisogna convincersi che la strada maestra e` quella del sacrificio, del lavoro, della dedizione, del grande impegno, di 5-6 ore al giorno di allenamento quasi tutti i giorni per 350 giorni all’anno. In questo modo e` stato anche possibile raggiungere una longevita` sportiva che non ha eguali al mondo. Sono stato sempre presente, non ho mai saltato un appuntamento importante, non mi sono mai strappato, cosa che per uno sprinter e` un fatto singolare’.
Cosa pensa di Michael Johnson, che le ha strappato quel record?
’Lo ha battuto e` ed giusto che ci sia lui davanti a tutti in questa graduatoria mondiale. Devo rendere onore a Johnson per averlo battuto dopo 17 anni. A quel record avevano dato tre mesi di vita. Hanno messo anche degli incentivi per batterlo. Per i dodici record conquistati in carriera ho ricevuto la somma di 8 milioni di lire di premi. Quando ho battuto quei record a Citta` del Messico il mio allenatore era preoccupato perche` chi batteva un record ne diventava succube e non vinceva piu`. Era successo a diversi atleti. Noi pero` abbiamo seguitato a vincere e a scrivere belle pagine di atletica. Ho fatto dieci risultati intorno ai 20”10, tempo che anche oggi mi permetterebbe di vincere il 90% delle gare.

Su quel record sono state fatte anche delle illazioni…
’L’altura aiuta ma non basta. In quell’edizione dei Mondiali universitari ad esempio venne a gareggiare Marita Koch, primatista del mondo dei 400 e non fece nulla. Il mio allenatore Vittorio dichiaro` che li` potevo conseguire un 19”65 anche se il mio valore reale era vicino ai 19”50’.

Pensa di aver ricevuto i giusti riconoscimenti per quanto conquistato in carriera?
’No, potevo raccogliere di piu`. Ho fatto cinque Olimpiadi, vincendo una medaglia d’oro e due bronzi. Ho vinto tutto quello che c’era da vincere a quei tempi in discipline come la velocita` in cui non e` facile e in cui c’era molta concorrenza. Ho cominciato a gareggiare con la generazione del 1978 dei Pablo Montes, Ramirez, per poi terminare con Carl Lewis`.

Chi e` stato il suo avversario numero uno?
’Valery Borzov all’inizio, poi e` arrivato Don Quarrie ma in generale ce ne sono stati tanti’.

Cosa le ha fatto dire basta?
’Mi sono ritirato per la prima volta dopo Mosca: ero stanco mentalmente piu` che fisicamente. Poi erano 15 anni che bevevo acqua naturale, non ce la facevo piu`. Poi sono tornato per cercare di dire ancora qualcosa’.

Perche` l’atletica italiana non ci ha regalato un altro Mennea?
’Dopo la mia ultima finale olimpica l’Italia non e` stata piu` in grado di portare un atleta in finale a un’Olimpiade. Lo sport italiano non e` fatto di programmazione ma di individualita`, ci sono strutture che non funzionano, i talenti ci sono ma quando si esprimono non restano impigliati nella rete, quindi si perdono’.

Cosa rappresentano le Olimpiadi in Cina?
’Per la Cina, dopo gli enormi sacrifici economici per aprirsi al mondo, la piu` grande vittoria che puo` conseguire e` quella della credibilita`. Se ci riesce avra` vinto la medaglia piu` importante. Boicottaggio? Non ci si riuscirebbe piu` oggi, io non gliele avrei date ma non per pregiudizio. Io avrei detto alla Cina: migliori in alcuni settori della vita sociale (diritti umani, principi democratici) poi non ti diamo un’Olimpiade ma dieci’.

Quali sono le sue aspettative per l’Italia?
`Gli atleti azzurri sono attesi da un’atmosfera particolare, per molti sara` paese nuovo, l`impatto sara` diverso. Credo che Italia potra` sfruttare bene le sue individualita`’.

Tra queste c’e` Andrew Howe…
`Lo conosco, lui e` uno dei piu` grandi talenti dello sport italiano in assoluto. E’ destinato a rappresentare nella sua disciplina sportiva il paese per tanti anni. Ha detto che si sta allenando come me e fa bene pero` deve cercare di allenarsi ancora di piu` perche` la competitivita` sara` sempre maggiore. Nel lungo puo` salire sempre sul podio, ma dipende soltanto da lui. Anche nella velocita` puo` fare grandi cose’.

Caso Pistorius, cosa ne pensa?
’Io sono favorevole. Ci si e` posti il problema prima che si verificasse. Il tempo non l’ha ancora conseguito. Tu hai fermato il sogno di un giovane: adesso stai decidendo su un individuo che ha protesi non attive ma passive. Quando Pistorius accelera non lo fa come un normodotato. Pistorius da` una grande occasione per fissare dei paletti sulla questione. Bisogna dire che le protesi devono essere in un certo modo. La Federazione Mondiale insomma ha perso una possibilita`’.

Lei e` molto attivo nella lotta al doping. Da dove e` partita questa cosa?
’Quando vedi un atleta che fa un balzo e non scende piu` ti impressiona. Il doping non si potra` mai fermare, si puo` soltanto circoscrivere. C’e` anche molta confusione anche nel rapporto tra Wada e Federazioni internazionali e nazionali. Ecco perche` io mi sono sempre battuto per avere norme ordinarie, che non escludono regolamenti sportivi e viceversa. Il doping c’e` da sempre, non e` un fenomeno attuale. Il caso di Ben Johnson nel 1988 e quello piu` recente di Marion Jones sono casi importanti’.

Fonte datasport.it