martedì 29 gennaio 2008

Maratonina di San Gaudenzio: vince Igor Rizzi, bene i Runners Bergamo


Si è disputata ieri a Castelbeltrame (NO) la 12a edizione della "Maratonina di San Gaudenzio".Ha vinto in volata Igor Rizzi (Atletica Running Torre de Roveri), con il tempo di 1h08'04" precedendo di un solo secondo, dopo un' entusiasmante volata, Antonio Armuzzi (Atletica Cento Torri). Sul terzo gradino del podio è salitoMirco Zanovello (Cover Mapei), con 1h10'19".
La gara femminile ha visto la vittoria di Arafi Khadija (Podistica Tranese Unione Industriale), 15a assoluta, con il tempo di 1h16'05". Completano il podio Beatrice Lanza (GS Splendor), con 1h22'21", e Loretta Ciarda (GS Avis Gambolò), con 1h22'27".
Gli atleti dei Runners Bergamo, presenti in numero ridotto rispetto ad una settimana fa in quel di Monteforte, hanno disputato una buona prova. Miki Morlacchi (28° con 1h17'25") vince la sua personale sfida con Giovanni Locatelli (31° con 1h18'24").
Buono il risultato di Luca Sala (che ricordiamo rappresentante per l'Italia negli ultimi campionati mondiali di 24 ore), che, con il tempo di 1h20'11", ottiene la sua migliore prestazione in una disciplina molto lontana dalla sua specialità, cioè l'ultramaratona.
Alla fine sei atleti dei Runners Bergamo si classificano nelle prime cento posizioni.
Unica presenza femminile, Cristina Grazioli, che approfitta della gara per un allenamento di qualità: partenza lenta, dieci chilomenti ad alta andatura e finale in scioltezza. Alla fine sarà quarta di categoria, con il tempo di 1h35'20".
La gara, con percorso rinnovato rispetto allo scorso anno (la variazione più gradita è stata l'eliminazione di un cavalcavia che ha reso il tracciato più veloce), è stata ottimamente organizzata dal comitato Provinciale FIDAL e si è svolta con lo sfondo delle Alpi innevate (visibili sia il Cervino che il Monte Rosa), reso ancor più attraente da una splendida giornata di sole.
Fausto Dellapiana - Addetto stampa ASD Runners Bergamo

Pistorius, per scienziati Usa nessun vantaggio dagli arti artificiali


'Se avessi pensato che queste protesi mi davano un vantaggio allora avrei cambiato qualcosa. Ma abbiamo consegnato i dati a diversi scienziati americani che si sono detti in disaccordo con le sperimentazioni di Colonia. Secondo loro, ad esempio, ci sono altri dati da considerare e i risultati vanno interpretati in maniera diversa''. Lo ha rivelato Oscar Pistorius, lo sprinter sudafricano che corre con arti artificiali ad entrambe le gambe, nel corso del forum sul sito de 'La Gazzetta dello Sport'. Pistorius, a cui la Iaaf (la federazione internazionale dell'Atletica) ha negato la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino proprio perche' sarebbe avvantaggiato dalle protesi, ha illustrato in diretta web gli studi che, presentati al Tas (il tribunale dell'arbitrato con sede a Losanna) gli dovrebbero permettere di riaprire il fascicolo. ''Queste protesi - ha spiegato il sudrafricano - esistono dal 1997. Ogni anno la societa' ne produce migliaia. Vengono utilizzate da atleti a tutti i livelli. Nel 95% delle corse, ho sempre affrontato atleti normodotati. Nel 2003 giocavo a rugby con le protesi che uso per camminare, poi mi sono infortunato ai legamenti e ho cominciato a dedicarmi all'atletica. Per me conta correre, e conta la competizione. Chiedo solo - conclude Pistorius - che mi venga concessa la possibilita' di provare a centrare il minimo per Pechino''.
Fonte it.eurosport.yahoo.com

lunedì 28 gennaio 2008

29^ Maratonina dei 3 Comuni


Filali Tayeb vince, 2000 gli iscritti.
29esima edizione della Maratonina dei 3 comuni all’insegna dei record.
La tradizionale gara nazionale di podismo su strada che si svolge sul classico anello che attraversa i Comuni di Nepi, Civita Castellana e Castel Sant’Elia, prima di tornare a Nepi sede d’arrivo, si è confermata anche quest’anno una delle maggiori gare podistiche del Lazio.
Grande partecipazione di atleti con circa 2000 iscritti, record assoluto e circa 1800 arrivati al traguardo (altro record) tra gli applausi di un nutrito pubblico a testimonianza dei sempre maggiori consensi ricevuti e del buon lavoro svolto dagli organizzatori dell’Atletica Nepi.
Quest ’anno un cielo coperto e una temperatura rigida hanno fatto da cornice ad una giornata di festa per tutti i partecipanti, che come consuetudine hanno ricevuto un premio per il loro impegno, e per i bambini della scuola elementare di Nepi, che hanno intrattenuto gli spettatori durante la gara.
Per la cronaca, perentorio successo di Filali Tayeb, che dopo una corsa condotta in testa sin dai primissimi metri, ha fermato il cronometro sullo strepitoso tempo di 1h 09.41 distanziando di oltre 3 minuti un campione come Angelo Carosi, completa il podio un fantastico Guido Arsenti, primo Viterbese a tagliare il traguardo.
Poi via via tutti gli altri a formare un interminabile serpentone per le vie nepesine. Tra le donne successo di Vincenza Sicari, che a pochi mesi da Pechino, vince con il tempo record di 1h 20.30, distaccata di oltre 7 minuti una bravissima Patrizia Cini, sul terzo gradino del podio Roberta Boggiatto.
Tra le società, nuova vittoria del G.S. Bancari Romani, quarto successo di fila, davanti ad una agguerritissima Cat Sport ed alla Podistica Solidarietà, con cui l’Atletica Nepi ha rinnovato un rapporto di collaborazione che si svilupperà nella realizzazione di un pozzo d’acqua nel Malawi.
La 29° Maratonina dei Tre Comuni, è stata organizzata dalla A.S. Atletica Nepi con il patrocinio della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Viterbo e dei Comuni di Nepi, Civita Castellana e Castel S. Elia.
L’Atletica Nepi nel dare appuntamento a tutti i partecipanti per la 30° Edizione della Maratonina dei 3 Comuni ringrazia tutti i volontari, gli sponsor e le Forze dell’ordine, elementi fondamentali per la riuscita della Manifestazione.
Fonte e foto tusciaweb.it

domenica 27 gennaio 2008

Maratona Osaka: vittoria di Yamauchi


Mara Yamauchi ha vinto la maratona femminile di Osaka. La britannica ha chiuso con il tempo di 2h 25 min 10 sec, precedendo di 24`` la giapponese Tomo Morimoto, seconda al traguardo, e di 50`` la keniana Julia Mumbi, terza. Sesto posto per la rumena Lidia Simon, vice-campione olimpica a Sydney 2000, che e` giunta a 2` dalla vincitrice. La sua connazionale Constantina Tomescu, bronzo al Mondiale 2005, ha chiuso invece nona.
27/01/2008 9.56.23 - (AGM-DS) - Milano, 27 gennaio datasport.it

Dedicato ad un amico

Aprendo il sito podisti.it, stasera ho trovato una notizia che mi ha fatto particolarmente piacere. No, no, non si tratta di una nuova maratona di cui non ero a conoscenza, come potreste essere indotti a pensare, ma della "celebrazione" dei 100.000 scatti di Roberto Mandelli che è certamente riduttivo definire solo un fotografo.

Conosco Roberto sin dai suoi primi scatti in ambiente "podistico"; sono stato presentato da Fabio più o meno così: " D'ora in avanti vi vedreste spesso. Mi raccomando, Roberto, lui è "sir marathon": non lesinare le foto!".

Da allora ci siamo visti spesso; lui sempre con la sua macchina fotografica io sempre con il pettorale, e dallo scorso anno, con pettorale + macchina fotografica al seguito (se avete la possibilità di vedere i miei servizi è grazie a lui, che mi ha convinto ad inviarli).

Quello che rende Roberto "speciale" è, oltre alla sua bravura con la macchina fotografica, la sua gentilezza e disponibilità: non ha mai lesinato a nessuno una foto, ha sempre il sorriso (cosa rara di questi tempi) e, oltre alla foto, non fa mai mancare il suo incitamento.

Da ultimo voglio segnalare la sua simpatia verso i Runners Bergamo dei 100.000 scatti ben 6593 sono stati fatti alle gare che abbiamo organizzato. Le foto sono state pubblicate su podisti.it e questo ha fatto sì che le nostre manifestazioni ("Maratona sul Brembo" & "24 ore del Delfino") abbiano avuto una maggiore visibilità (tutti contenti: organizzatori, atleti e sponsor). Per questo non capisco gli organizzatori che non tollerano la presenza dei fotografi "free lance" alle loro manifestazioni; ma, come direbbe un famoso speaker, "Questa è un'altra storia!".

Ai prossimi 100.000 click, "ragazzo"!


(foto: si tratta di un nostro "particolarissimo" duello all'ultimo ... CLICK, fatto all'ultima edizione della Milano Pavia, in alto Roberto, sotto Fausto)

Articolo di Fausto "sir marathon" Dellapiana Addetto stampa ASD Runners Bergamo

venerdì 25 gennaio 2008

Colpo grosso alla Maratona della citta’ di Roma: ingaggiata la russa Bogomolova


Ufficializzato oggi l’ingaggio di una delle maratonete più forti di sempre: la russa Galina Bogomolova.
Una delle sole 12 donne al mondo capace di fermare il crono in una maratona a 2:20 (2:20.47 il suo personale stabilito a Chicago 2006). Atleta che nel 2006 ha ottenuto, oltre al personale a Chicago, anche una prestazione importante a Londra dove ha chiuso in 2:21.58. Due risultati che l’hanno consacrata come una delle più forti maratonete al mondo.
La russa arriverà a Roma per vincere abbattendo il record della maratona più veloce su suolo italiano (2:24.59) accaparrandosi così il bonus di 50.000 euro messo in palio dagli organizzatori.
Ma la concorrenza sarà nutrita. Sempre oggi, infatti, è stata ingaggiata per la prova capitolina del 16 marzo anche la keniana Hellen Kirop Loshanyang, vincitrice nel settembre scorso della Berlin Marathon (l’edizione del record mondiale maschile di Gebrselassie) in 2:26.27, suo personale. Tra le partenti anche la fortissima ungherese Aniko Kalovic (2:26.43) e l’azzurra Vincenza Sicari (2:30.34).
ISCRIZIONI: SUPERATA QUOTA 12.000
A poco più di 50 giorni dallo svolgimento della 14^ Maratona della Città di Roma Trofeo AceaElectrabel le iscrizioni hanno superato quota 12.000. Un dato in linea con i numeri della passata edizione, confermando Roma tra le prime 13 maratone al mondo per partecipanti.

COSTERNAZIONE PER NGETICH
Il Comitato Organizzatore esprime costernazione per la tragedia che sta affliggendo il Kenya e per i tanti maratoneti colpiti, tra i quali Wesley Ngetich, ucciso l’altro ieri a Trans Mara.
Ngetich, era stato uno dei protagonisti a Roma nel 2006.

Ufficio Stampa

mercoledì 23 gennaio 2008

Training Holidays 2008


Vacanza e sport, due momenti che si fondono perfettamente nei nostri Training Holidays, soggiorni da scegliere tra mare e montagna. Un programma su misura per te, per combinare relax, benessere e forma fisica, per iniziare a correre o per migliorare le tue prestazioni.
La formula ormai collaudata dei Training Holidays con Fulvio Massini propone momenti di allenamento controllato, teoria sugli elementi fondamentali per una buona conoscenza dei principi di allenamento, alimentazione, integrazione, abbigliamento e atteggiamento mentale verso la corsa, ma anche visite ed escursioni panoramiche sia al mare che in montagna e momenti di divertimento con nuovi amici.
I corsi sono aperti ad podisti di tutti i livelli. Tutti sarete seguiti con medesima attenzione. Abbiamo pensato anche ai vostri accompagantori che, vedrete, non si annoieranno. Vi proponiamo una vacanza dinamica, divertente ricca di contenuti culturali.
Leggete i racconti di chi ha già vissuto questa esperienza gli anni passati!
Richiedi i programmi ed ulteriori informazioni.
Scarica il volantino

Zanotti trascina alla vittoria i Runners Bergamo


Domenica si è disputata a Monteforte d'Alpone (VR) la 14a edizione della maratonina Negozi DEM, che si è saputa ritagliare nel calendario nazionale uno spazio di primo piano, ed è ormai considerata la classica d'apertura di stagione delle mezze in Italia.
La via circa 1500 concorrenti provenienti da tutta Italia. La vittoria finale, con il tempo di 1.11.33, è andata ad Alberico Di Cecco. Il tempo abbastanza alto non tragga in inganno, infatti la maratonina veronese si è svolta su un tracciato molto impegnativo, con diversi chilometri di salita ed alcuni tratti su terreno sterrato, con fondo sconnesso e fangoso, che ha messo a dura prova la stabilità degli atleti.
Molto buona la prova degli atleti bergamaschi presenti al via: quinto assoluto Franco Zanotti (1.14.20), neo acquisito dei Runners Bergamo, che ha preceduto Emanuele Zenucchi (1.16.21).
Nella prova femminile Daniela Vassalli (1.27.56) è giunta seconda alle spalle di Giovanna Ricotta (1.26.16)
La prestazione più prestigiosa per i colori bergamaschi è stata ottenuta dai Runners Bergamo, che, trascinati da un grande Franco Zanotti, hanno vinto la classifica di società.
I Runners Bergamo sono riusciti a "piazzare" ben nove atleti tra i primi cento, questo a dimostrazione, che possono ben figurare anche in gare relativamente "corte". Ricordiamo solo i piazzamenti di Miki Morlacchi (1.23.10) e di Giovanni Locatelli (1.23.58) rispettivamente 27° e 32°.
Nella classifica di categoria due vittorie arricchiscono il palmares dei RB: Marco Cattaneo e Flavio Mangili si posizionano sul gradino più alto del podio.
A fine competizione si possono contare ben 34 atleti classificati, che avrebbero potuto essere molti di più se alcuni, in previsione delle prossime maratone non avessero deciso di optare per la gara più lunga, circa 30 chilometri, gara non competitiva ma certo non meno impegnativa.
(Fonte e Foto Fausto Dellapiana Addetto stampa ASD Runners Bergamo)

lunedì 21 gennaio 2008

Corsa di Miguel: Vincenti fa il bis

Il richiamo della Corsa di Miguel, a Roma e non solo, è sempre più forte. Sono stati ben 4.500 i partecipanti alla nona edizione della prova, articolata su 10 km del classico percorso dei ponti dell’Acquacetosa nella Capitale. A dare il via, c’èra Elvira Sanchez, la sorella di Miguel, che ormai ogni anno viene a Roma per lo start prima di immergersi nell’organizzazione della “Carrera di Miguel” che in marzo a Buenos Aires vedrà la partecipazione di oltre 9.000 podisti. Il fiume colorato di podisti ha percorso il classico giro dei ponti del Tevere quest’anno vivacizzato da diversi gruppi di musicisti gitani e, grazie alla bella giornata, anche da centinaia di spettatori. Una grande festa più che una gara, ma la parte agonistica ha avuto il suo spazio con i tanti atleti nazionali dei gruppi sportivi militari impegnati per la vittoria. E, come nelle ultime edizioni, a trionfare sono state le Fiamme Gialle. In campo maschile primo sul traguardo Salvatore Vincenti, classe 1972, già vincitore nel 2006, che ha chiuso in 30.17, precedendo il compagno di società Yuri Floriani (30:25); terzo l’altra Fiamma Gialla Luciano Di Pardo (30:5). In campo femminile invece successo per Adelina de Soccio, classe 1986, anche lei atleta delle Fiamme Gialle, che ha chiuso in 36:21. Secondo posto per Jocelyne Farruggia della Giovanni Scavo 2000 (36:32), terzo per la marocchina Touria Samiri dell’Atletica Lagos (36:34). Sesto posto invece (37.48), per la romana Lucilla Andreucci della Forestale, attesa alla vigilia per il suo ritorno alle gare a Roma.

Tra le tante curiosità, spiccano le due tonnellate e mezzo di pasta asciutta distribuita gratuitamente da Libera, l’associazione di Don Luigi Ciotti che da anni si batte contro tutte le mafie italiane: pasta ricavato da coltivazioni di grano prodotte su terreni sequestrati in Sicilia proprio alla mafia. Alla fine, all’interno dello Stadio Paolo Rosi, le premiazioni dei vincitori con la presenza dell’Ambasciatore argentino in Italia Vittorio Tacetti.

Nella foto: Salvatore Vincenti all'arrivo (foto organizzatori/D'Annibale)
fidal.it

Novità alla "24 ore del Delfino"


Nei giorni 19 e 20 aprile 2008, si disputerà a Ciserano (Bergamo) la sesta edizione della "24 ore del Delfino", gara competitiva FIDAL e IUTA.
La gara, organizzata dai Runners Bergamo con la partecipazione del comitato Alex Baroni, viene corsa su un collaudato tracciato stradale della lunghezza di un chilometro ed è valida per l'assegnazione del titolo di campione FIDAL italiano della 24 ore, sia per la categoria assoluti che master.
Come sempre, la gara è dedicata alla memoria del cantante Alex Baroni ed è la terza prova del prestigioso trofeo di ultramaratona "Ethic Sport 2008".
Viene inoltre riproposta la quinta edizione della "6 ore Bergamasca", che non è da considerare una gara di contorno, ma una vera e propria competizione, Ricordiamo infatti che in una passata edizione Paola Sanna ha stabilito il record mondiale di specialità.
Novità 2008 è l'istituzione di una nuova gara: la "12 ore per Irene". La gara vuole ricordare la memoria di una ragazza molto vicina ai Runners prematuramente scomparsa due anni fa.
L'introduzione di una 12 ore (tra l'altro valida per l'assegnazione del titolo di specialità per la IUTA) ha lo scopo di favorire la partecipazione di atleti che vogliono avvicinarsi gradatamente ad una gara impegnativa coma la 24 ore. Tra l'altro la partenza della gara verrà data, in modo da permettere l'arrivo contestuale con la 24 ore. Questo fatto fa sì che nelle ore notturne in particolare, la presenza di atleti più freschi potrà essere di stimolo per gli altri e consentire il raggiungimento di prestazioni di rilievo non solo nazionale ma internazionale.
Nell'organizzare queste gare il i Runners Bergamo si avvalgono dell'apporto di varie Associazioni o Gruppi locali e del patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, del Comune di Ciserano (Assessorato allo Sport) e del Comune di Bergamo. Sono inoltre supportati da importanti sponsor che, con il loro contributo, rendono possibile l'impegnativa organizzazione della manifestazione.
La partecipazione è consentita ad atleti regolarmente tesserati per la FIDAL ed è a numero chiuso.
Gli atleti in gara ed il pubblico presente saranno allietati dalle canzoni di Alex Baroni; sono inoltre previsti interventi in diretta su radio Number One, media sponsor dell'organizzazione.
Come gli scorsi anni sarà possibile, per gli accompagnatori, gli allenatori, il personale di servizio e per il pubblico che segue la gara, usufruire di un ricco buffet, nell'apposita area accoglienza predisposta dall'organizzazione.

Per tutte le informazioni tecniche relative alla gara si rimanda al
sito dei Runners Bergamo www.runnersbergamo.it
email info@runnersbergamo.it

Montefortiana a Lebid e Genovese

Vittoria in volata (con obbligo della lettura del photofinish) per Sergey Lebid nella 27esima edizione della Montefortiana-Turà, grande classica su strada disputata quest'oggi sulle strade di Monteforte d'Alpone (VR). Il campione d'Europa di cross ha sconfitto il keniano Martin Lel, uno dei più accreditati per la vittoria nella maratona olimpica di Pechino, finalmente riuscito a lasciare il Kenya dopo le difficoltà patite nei giorni scorsi a cusa del conflitto interetnico in corso. Terzo posto per un bravissimo Denis Curzi (Carabinieri), finito non lontano dai primi due (a quindici secondi). In campo femminile, passerella trionfale per Bruna Genovese (Forestale), che non ha avuto grandi difficoltà a domare Gegia Gualtieri (Esercito) e Stefania Benedetti (GAV Vertova BG).

XXVII MONTEFORTIANA-TURA'(MONTEFORTE D'ALPONE, Vr)
Uomini - Km 10,600


1. LEBID SERGEY UKR COVER-SPORTIVA MAPEI 30:48
2. LEL MARTIN KEN ROSA ASSOCIATI 30:48
3. CURZI DENIS C.S. CARABINIERI BO 31:03
4. CHIRCHIR K. ERASTUS KEN ATL. SERVIZI FUTURA 31:17
5. EL HACHIMI ABDELHADI MAR ASD ATHLETIC TEAM 31:19
6. SANG KIPROP ALFRED KEN ATL. MEZZOFONDO REC 31:27
7. GOFFI DANILO ITA C.S. CARABINIERI BO 31:38
8. WEGER ROMAN AUT LC VILLACH 31:54
9. RUGGIERO GIOVANNI ITA C.S. FORESTALE 32:06
10. BATTOCLETTI GIULIANO ITA COVER SPORTIVA MAPE 32:20

DONNE - km 6,060
1. GENOVESE BRUNA ITA C.S. FORESTALE 19:56
2. GUALTIERI GEGIA ITA C.S. ESERCITO 20:13
3. BENEDETTI STEFANIA ITA G.A.V. VERTOVA BG 20:24
4. PERETTI MELISSA ITA COVER SPORTIVA MAPE 20:45
5. ARTUSO CRISTIANA ITA C.S. ESERCITO 20:46


fidal.it

mercoledì 16 gennaio 2008

Nelle mezze vittorie per Mancini e Viola

Domenica ricca fra cross e mezze maratone. Di Villa Lagarina e Cross del Tevere si è già detto, ma anche a Cirié era in programma una prova nazionale di corsa campestre che ha regalato gloria al marocchino Kaddour Slimani (Pod. Tranese) primo davanti all’iridato Master Valerio Brignone (Atl.Saluzzo) e all’azzurro di corsa in montagna Bernard De Matteis (Pod.Valle Varaita) primo fra le promesse. In ambito femminile vittoria alla marocchina Khadija Arafi (Pod.Tranese) davanti a Joanna Drelicharz (Runner Team) e a Ana Capustin (Cus Torino).

Due le mezze maratone in programma. Ben 478 gli arrivati alla Maratonina d’Inverno, che a San bartolomeo in Bosco (Fe) ha festeggiato la sua 24. edizione. Tripletta marocchina nella gara maschile con successo per Cherkaoui Laalami (Atl.Terni) in 1h06:01, nettamente primo davanti ad Abdelekrim Kabbouri (Atl.Recanati/1h07:29) e a Khalid Ghallab (Runners Genova/1h08:29), quarto Roberto Corbara (Surfing Shop) in 1h11:33. Fra le donne prima vittoria per la sua nuova società, la Cover Mapei, per l’ex azzurra di maratona Simona Viola che ha trionato in 1h21:06, davanti a Giovanna Ricotta (Asi veneto) staccata di soli 20 secondi, terza Laura Burzi (Atl.Estense/1h24:34).

Record di partecipazione anche alla Puccini Marathon di Torre del Lago con 1.200 corridori divisi fra le varie prove. La mezza maratona è andata al keniano Alfred Sang in 1h06:37, ma bene alle sue spalle si è comportato denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri tornato alle gare dopo il quarto posto alla Firenze Marathon. 1h06:55 il suo tempo finale, terzo il marocchino dell’Acsi Palatino Tayeb Filali in 1h07:43. In campo femminile successo dell’ex tricolore di maratona Marcella Mancini (Runner Team) in 1h16:18 davanti a Sara Gelli (Cgc Viareggio/1h27:28) e a Natalie Lisi (Atl.Carrara/1h07:52).

g.g.

Nella foto: l’arrivo vittorioso della Arafi a Cirié (foto C.R.Fidal)
fidal.it

L'Eldorado della corsa distrutto dalla rivolta


Il dramma di Eldoret, la città cresciuta con i maratoneti. Tergat: «Assurdo, mai saputo di che tribù sia chi mi sta vicino». Sette campi di allenamento chiusi in mezzo a quasi trecento morti sono niente, un numero inconsistente dentro una tragedia, ma è l’anima di Eldoret che sparisce insieme con le piste. Un posto magico come il suono del nome che porta, Eldoret, Eldorado, in realtà un’invenzione per trasforma Eldore (che in Masai significa fiume pietroso) in una parola Nandi, una delle tante tribù kenyane.

Ora che le lotte tra etnie cambiano molto più dei nomi delle città, la culla dei maratoneti si è trasformata, è un posto pericoloso da dove la gente scappa, dove i campioni non possono più uscire di casa per allenarsi, dove gli atleti ospitati dai vari centri di allenamento devono correre alle ambasciate per farsi rimpatriare, dove 35 persone sono state rinchiuse e bruciate in una chiesa, dove Luke Kibet, attuale campione del mondo nella maratona, è stato colpito con una pietra in testa perché aveva il sangue sbagliato. Lui è un Kalenjin, cioè fa parte di una delle tribù che sostengono Raila Odinga, il candidato di opposizione che ha perso le elezioni presidenziali contro Mwai Kibaki, eletto con i voti dei Kikuyus.

Kibet è fermo da una settimana, ma lunedì vuole tornare fuori, nelle strade dove è stato aggredito. Non ha intenzione di fuggire, «guardo le persone che impacchettano case intere, ma appena mi riprendo, io riparto da qui. La situazione cambia di continuo, sono caduto in un agguato e mi hanno ferito, ma le bande si spostano. Noi aspettiamo informazioni più precise ». Lornah Kiplagat che a Iten, 30 km da Eldoret, ha aperto un centro di allenamento insieme col marito e manager Pieter Langerhorst, si sta preparando per la maratona di Dubai, il 18 gennaio. Esce alle 5 e mezza del mattino, fa soltanto una parte del percorso che dovrebbe completare ogni giorno e rientra all’alba per allenarsi al coperto, «troppo pericoloso andare oltre. Però non ho interrotto la preparazione ».

Ha ospitato 15 atleti europei fino a mercoledì, quando sono stati tutti riportati in Europa grazie un volo organizzato dall’ambasciata olandese di Nairobi. Il centro di Iten ha riaperto ieri, è bastato un giorno di relativa calma per far finta di niente, riprendere orari e abitudini come se fosse sicuro. «Guardiamo il telegiornale, non ci si muove da soli, rispettiamo delle regole, ma non vogliamo farci portare via la nostra vita». Detto da Lornah Kiplagat che ha nazionalità olandese e se ne potrebbe andare quando vuole, in più sta per partire per il Dubai e poteva trasferirsi pure prima. Ma gli atleti di Eldoret stanno aggrappati all’oasi che non c’è più. Sanno che dipende da loro, che se si spostano e usano soldi e doppi passaporti per trasferirsi, non resterà nulla del paradiso della corsa.

Paul Tergat, record di maratona dal 2003 al 2007 e ambasciatore sportivo dell’intero Kenya ha scritto una lettere per motivare tutti i campioni che si stanno preparando alle Olimpiadi e hanno perso ogni coordinata: «Tutto questo è assurdo, io non ho mai saputo di che tribù sia chi mi corre vicino e non mi interessa. Gli esperti dicono che con questo disastro siamo tornati indietro di 10 anni. I kenyani soffrono, sono morte centinaia di persone, chiediamo la pace. E la normalità, per tornare ad allenarci e rappresentare il nostro Paese a Pechino». Tra le vittime dei massacri Lucas Sang, membro della staffetta 4X400 portata del Kenya a Seul 1988. Aveva 45 anni, lo ha identificato un’altro campione olimpico, Noah Ngeny, oro nei 1500 metri a Sydney 2000.

Sang è stato picchiato e ucciso dallo stesso gruppo che ha assalito Kibet, dopo i funerali a Kuinet, molti ragazzi hanno saltato gli allenamenti per 24 ore in segno di rispetto e per lo stesso motivo li hanno ripresi. Youcef Abdi, passaporto australiano e gambe pronte a qualificarsi per le Olimpiadi nei 3 mila siepi, accetta un’amichevole scorta per arrivare allo stadio Kipchoge Keino: «Nei giorni più difficili ho provato a corrompere un taxista che non mi ci voleva portare. Ho fatto i 7 chilometri a piedi, allo scoperto, da solo. Un’imprudenza, ma ci dovevo arrivare». Nessuno vuole mollare, neanche Gabriele Rosa, tecnico italiano che ha allevato tanti campioni kenyani ed è stato costretto a rientrare a Brescia: «Sarò di nuovo a Eldoret appena possibile e organizzerò una corsa della pace, il Kenya mi ha dato tanto e voglio provare a restituire qualcosa».

Vivian Cheruiyot, medaglia d’argento nei 5000 metri ai Mondiali di Osaka non riesce ad avere tanta fiducia, «posso solo dire che la mia famiglia è salva e sta bene. Con quello che vedo dalla mia finestra mi sembra già il massimo, non so parlare di programmazione e di quando e se riprenderò i ritmi che servono per qualificarsi ai Giochi». David Okeyo, presidente della federatletica kenyana e capo delegazione a Pechino, ha annullato qualsiasi gara di cross fosse in programma nel Paese: «I nostri atleti sono sempre stati l’orgoglio di questo posto. Abbiamo saltato le Olimpiadi del 1980 per ragioni politiche, non vorrei che fossimo costretti a disertare queste perché non possiamo prepararci. C’è ancora tempo, ma serve la pace. Lo sport ha sempre unito, spero lo faccia anche ora».

Lo sport ha fatto persino più di questo per Eldoret, l’ha coperta d’oro. Investitori stranieri, reddito pro capite sempre in aumento, dieci nuove banche negli ultimi quattro anni, un ottimo aeroporto, flusso continuo di corridori e turisti, una ricchezza che non tornerà tanto in fretta. Gli uomini d’affari sono scomparsi per primi e la zona considerata in grande sviluppo è stata ribattezzata instabile e non darà garanzie nei mesi a venire. Eldoret, svuotata, con la chiesa in fiamme e le proprietà agricole rase al suolo, resta aggrappate alle sue piste, a quei sette centri di allenamento che funzionano a intermittenza e resistono immacolati nelle guide di viaggio «il posto migliore per allenarsi ad alta quota». Ora è diventato il posto più pericoloso, ma lì c’è gente disposta a rischiare la vita pur di salvare la vecchia definizione.
14/01/08 Giulia Zonca
Fonte lastampa.it

Baldini scrive dalla Namibia per Fidal.it

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E’ ormai iniziata l’ultima settimana di raduno dei maratoneti a Windhoek, la capitale della Namibia. Agli ordini del “Grande vecchio” Luciano Gigliotti, responsabile del settore, sono presenti il sotoscritto (Stefano Baldini), Ottavio Andriani, Ruggero Pertile, Debora Toniolo e Anna Incerti, più Cosimo Caliandro qui in preparazione per la stagione indoor. Al seguito del raduno FIDAL si sono aggregati anche Giacomo Leone e Marco Salami: fa piacere constatare come due atleti agli antipodi delle proprie carriere, abbiano deciso di investire su se stessi fungendo magari da esempio per altri ragazzi che potrebbero farlo in futuro.

Tutti i maratoneti sono in fase di preparazione per una 42 km primaverile, chi in cerca di conferme, chi invece a caccia del minimo olimpico imposto dalla Federazione (2h10:30 per gli uomini, 2h30:00 per le donne). Il lavoro si svolge prettamente su strada senza disdegnare qualche puntata sulla splendida pista di atletica dell’Indipendence Stadium, l’equivalente namibiano dell’Olimpico di Roma. La parte sanitaria dello stage è curata dal fisioterapista modenese Christian Sullo. Il rientro in Italia è previsto per il 24 di questo mese e per qualcuno ci sarà subito un impegno agonistico. Già domenica 27, difatti, Baldini e Andriani correranno 25 km a Parabita nel corso della Maratona del Salento (dove Leone invece coprirà l’intera distanza); gli altri stanno definendo il futuro percorso agonistico.

Stefano Baldini

Super-Baldini, l'unico uomo al mondo capace di vincere l'Olimpiade e contemporaneamente di districarsi - in scioltezza - nel mestiere di giornalista-fotoreporter , scrive per fidal.it un piccolo notiziario sul periodo di preparazione che sta affrontando in Namibia. Lo stile è diretto, efficace, privo di fronzoli. Futuro assicurato.

Nella foto, il gruppo in preparazione in Namibia (foto di Stefano Baldini)

Fonte
fidal.it

lunedì 14 gennaio 2008

Definitivo: Pistorius non potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino


LONDRA (Reuters) - Il velocista sudafricano Oscar Pistorius, che corre con due protesi di fibra di carbonio al posto delle gambe amputate, non potrà gareggiare alle Olimpiadi di Pechino quest'anno.

Un rapporto commissionato dalla Federazione internazionale di atletica diffuso oggi ha concluso che le protesi usate da Pistorius gli danno un vantaggio significativo sugli altri atleti.

Lo studio, realizzato dal professor Peter Bruggeman dell'università sportiva di Colonia, ha paragonato Pistorius ad altri cinque atleti.

"Pistorius è in grado di correre con le protesi alla stessa velocità degli altri sprinter con il 25% circa in meno di spesa energetica", conclude il rapporto.

domenica 13 gennaio 2008

Ancora Bekele al cross di Edimburgo

bekele cross
27 minuti e 42 secondi, questo il tempo impiegato ieri da Kenenisa Bekele che ha vinto per la terza volta consecutiva il cross di Edimburgo.
Il campione in carica olimpico e mondiale dei 10.000, è affascinato da questa corsa campestre disputata su un percorso di 9,3 chilometri, anhe per la partecipazione di atleti molto forti e competitivi. L'etiope si è imposto con uno scatto finale sull'eritreo Zersenay Tadesse distaccandolo di un minuto, subito dopo Eliud Kipchoge e Joseph Ebuya. Il cross di Edimburgo è forse l'unica partecipazione nelle campestri del campione etiope prima dei Mondiali, in programma il 30 marzo proprio nella capitale scozzese.
Nelle donne sul percorso di 6,7 km, successo ancora di Gelete Burka con 19`58`` davanti a Linet Masai e Vivian Cheruiyot.

13/01/2008
Gianluca Simei

sabato 12 gennaio 2008

Kenia assente a Phoenix


Domani alla maratona di Phoenix, la Rock'n'Roll Arizona Marathon, non prenderanno parte almeno 13 atleti kenyani, costretti a rinunciare a causa dei conflitti che stanno interessando il loro paese.
Gli organizzatori della maratona hanno precisato che i subbugli creati dalle contestate elezioni presidenziali, hanno impedito la partenza per gli Stati Uniti degli atleti, compreso il vincitore dello scorso anno della maratona di Filadelfia Wesly Nhetich.
Gli unici Keniani che prenderanno parte alla manifestazione saranno Lawrence Kiplimo Sania e Zacharia Nyambafo.

Sito ufficiale


Redazione dicorsa.it

La Jones finisce la sua corsa in carcere.


L'ex velocista dichiarata colpevole lo scorso ottobre è stata condannata venerdì.
Al giudice distrettuale Kenneth Karas, ha chiesto di essere " misericordioso come solo un essere umano può essere".
Ma il giudice ha imposto il massimo, il suo motivo "per la necessità di deterrenza generale e la necessità di promuovere il rispetto per la legge".
Il Giudice Karas ha detto che riteneva necessaria tale sentenza, un messaggio da inviare agli atleti che hanno abusato o abusano di droga e, di conseguenza, trascurano i valori del "duro lavoro, dedizione, il lavoro di squadra e sportività".
"Gli atleti e le società hanno uno status elevato, essi intrattengono, essi ispirano, e cosa più importante, vengono presi come modelli di vita".
Ha poi aggiunto: "Nessuno è al di sopra dell'obbligo giuridico a di dire la verità."
Successivamente al di fuori giudice Jones ha detto: "Io rispetto l'ordine dei giudici, e spero vivamente che la gente impari dai miei errori".
Gli avvocati per la difesa avevano chiesto al giudice di dare all'ex atleta la libertà vigilata o gli arresti domiciliari.
Essendosi già scusata, e rincosegnato le sue cinque medaglie olimpiche, la Jones era stata già punita abbastanza, hanno sostenuto.
La Jones viene condannata a sei mesi di carce­re per falsa testimonianza più due anni di liberta vigilata, durante i quali a sarà tenuta a svolgere 800 ore di servizi per la comunità.
La sua corsa finisce in carcere.

12 gennaio 2008
Gianluca Simei

venerdì 11 gennaio 2008

La IAAF decide su Pistorius lunedi


Sembra che Oscar Pistorius abbia inviato alla IAAF una lettera per quanto riguarda i test effettuati in un laboratorio a Colonia il 12/13 novembre 2007.
Il sud africano è intenzionato a provare in tutti i modi per poter partecipare alle olimpiadi di Pechino 2008.
La IAAF non farà alcun annuncio in questo caso fino a lunedì 14 gennaio.

giovedì 10 gennaio 2008

Caso Pistorius: parla un esperto della Iaaf

''Pistorius a Pechino in gara con i normodotati? Non tocca a me dirlo. Certo pero' che il suo e' un caso unico, e le sue protesi garantiscono vantaggi, ma anche svantaggi". Al microfono di Radio24, sembra essere piu' possibilista Gert Peter Bruggeman, direttore dell'isituto di biomeccanica dell'universita' di Colonia, l'esperto incaricato dalla Iaaf di redigere una relazione tecnica sul caso Pistorius, l'atleta sudafricano bi-amputato alle gambe che, dopo i successi paralimpici, punta a partecipare alle Olimpiadi di Pechino in gara con i normodotati.

La decisione della Iaaf, attesa inizialmente per domani, arrivera' tra qualche giorno. 10 gennaio. Il 12 e 13 novembre, Bruggemann ha svolto con Pistorius dei test a Colonia, e poi consegnato la propria relazione alla Iaaf. In un'intervista a Die Welt aveva parlato di un "considerevole vantaggio" per il sudafricano dall'uso delle protesi, a confronto con atleti normodotati.

Oggi, a Radio24, lo studioso tedesco e' tornato sull'argomento. "Abbiamo fatto dei test biomeccanici attraverso telecamere ad alta velocita' posizionate in diversi punti per misurare l'azione simultanea delle diverse forze, il lavoro delle articolazioni e l'energia da esse sprigionata", spiega Bruggeman.

"Quello che ho potuto rilevare dai test -aggiunge- e' che l'uso delle protesi in fibra di carbonio garantisce a Pistorius un vantaggio meccanico per quanto riguarda l'energia restituita dalla lamina, dalla parte terminale delle protesi, paragonato a quanto avviene per l'articolazione della caviglia umana nella situazione di velocita' massima propria dello sprint".

Qual e' la conseguenza sul modo di correre di Pistorius? "La locomozione, la dinamica del movimento nello sprint, con questo tipo di protesi artificiali e' completamente differente rispetto a un'articolazione umana impegnata nella fase della corsa''. La dinamica del sudafricano e' ''differente, diversa''.

''Non posso dire se sia un vantaggio o uno svantaggio. Sotto un profilo meccanico le protesi producono un vantaggio nell'energia di ritorno nell'impatto col terreno, in questa situazione specifica''. Bruggeman non vuole indossare i panni del giudice: ''Io ho solo interesse nello studiare, sotto un profilo meccanico, questo specifico tipo di corsa. E posso solo ribadire questo: sotto il profilo meccanico, correre ad alta' velocita' con quelle protesi garantisce un vantaggio al livello dell'articolazione della caviglia. Ma probabilmente e' anche svantaggioso a livello dell'articolazione dell'anca e del ginocchio".

Pistorius sostiene che le sue protesi sono sul mercato dal 1997. Il sudafricano, quindi, non si considera un'eccezione assoluta. ''La pecularita' del caso Pistorius -dice l'esperto- sta nel fatto che il sudafricano e' amputato a entrambi gli arti inferiori. Fino ad ora, fino ai test fatti da noi, non c'erano studi su un amputato a entrambi le gambe. Avevamo qualche dato su amputati al di sopra del ginocchio, ma per quelle che sono le mie conoscenze, quello di Pistorius e' il primo caso di questo tipo. Quindi anche un'opportunita' ulteriore per continuare a studiarlo. Per questo abbiamo comparato questa articolazione artificiale della caviglia con l'articolazione umana nelle stesse condizioni di corsa e velocita' massima''.

Secondo alcuni atleti, Pistorius godrebbe di vantaggi anche se corresse alle Paralimpiadi. Il sudafricano, in teoria, rischia una doppia esclusione a Pechino? ''Direi proprio di no'', dice Bruggelman. ''Anch'io ho sentito opinioni di atleti che non hanno una doppia amputazione. Ma sono sicuro che ci sono, o ci potranno essere atleti in grado di utilizzare due protesi. Mi lasci dire piuttosto che e' fantastico il modo in cui Pistorius riesce a gestire un handicap cosi' grave: io mi sono limitato a studiare il caso sotto il profilo scientifico. Quello della sua partecipazione ai Giochi cinesi, in gara con i normodotati, adesso questo e' un problema etico e politico, cui non spetta a me dare risposta''.

Redazione RealSports.it

Fonte realsports.it

A Villalagarina sfida Battocletti-De Nard

Va arricchendosi di nomi prestigiosi il panorama di partecipanti alla 31. edizione del Cross Internazionale della Vallagarina, che si svolgerà domenica a Villalagarina (tn) e che oltre a rappresentare la seconda tappa del Grand Prix è parte del circuito europeo Eaa. Una gara che si preannuncia estremamente valida e competitiva per sottolineare il momento di forma del cross italiano, con alcune presenze che non abbiamo visto sabato scorso al Campaccio.

Sui prati di Villalaragina si rinnoverà la sfida fra il campione italiano Giuliano Battocletti (Cover Mapei), reduce dalla vittoria nella Ciaspolada in Val di Non, e Gabriele De Nard (FF.GG.): sullo stesso percorso i due specialisti si sono contesi il titolo italiano lo scorso anno, con vittoria a sorpresa del corridore trentino che punta apertamente al bis. La minaccia straniera è però di altissimo livello a cominciare dall’ugandese Wilson Busienei (tesserato per la società organizzatrice, la Us Quercia Trentingrana) già sesto sabato a San Giorgio sul Legnano e capace di grandi risultati dai 5000 fino alla mezza maratona. In campo femminile la stessa della manifestazione dovrebbe essere il bronzo europeo sui 3000 indoor Silvia Weissteiner (Forestale), la cui ricerca della miglior condizione passa proprio per test agonistici come quello di Viollagarina.

L’inizio delle gare è fissato per le ore 12,00 con i Master. Alle 14,30 la prova femminile sulla distanza di 5.590 metri mentre gli uomini, in gara alle 15,00, percorreranno 8.690 metri.

Sempre a Villalagrina, ma nel sabato di vigilia, si terrà un convegno tecnico dal titolo “La prestazione nella corsa di resistenza. Confronto fra gli atleti degli altipiani kenyani e quelli delle vallate alpine”. I lavori prenderanno il via alle 15,00 presso la sede di Palazzo Libera con le relazioni del dott. Pierluigi Fiorella (“L’importanza dei parametri ematologici e biochimici nella corsa di resistenza”), del prof. Carlo Capelli (“E’ l’efficienza della corsa il segreto dei kenyani?”) e del prof. Antonio La Torre (“Dal Kenya al Trentino”). A coordinare i lavori saranno il responsabile tecnico nazionale di mezzofondo Pietro Endrizzi e il presidente dell’Us Quercia Carlo Giordani.

g.g.

Nella foto: Giliano Battocletti in occasione della sua vittoria nel 2007 (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)



IL SITO DELLA SOCIETA' ORGANIZZATRICE

fidal.it

mercoledì 9 gennaio 2008

1^ gara podistica a cura dell’Associazione Pro Loco di Santi Cosma e Damanio


Domenica 13 gennaio p.v. prima edizione della gara podistica a Santi Cosma e Damiano. Infatti,con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Società Poligolfo di Formia, per la prima volta, a Santi Cosma e Damiano, con teatro principale al Centro Storico del paese, si svolgerà la prima edizione della gara podistica. La manifestazione avrà luogo con il seguente programma, ore 08,30, raduno in Piazza Tommaso Rossi per le iscrizioni con consegna di un pacco gara ai primi 150 partecipanti; ore 10,15, partenza della gara con percorso che prevede le Via Belvedere, Randaccio, Francesco Baracca, Filari di Cristo, Cisterna, Ex Ferrovia, Piazza Pilone, ove a circa metà del percorso sarà attrezzata una zona ristoro per i corridori per poi procedere lungo le Vie Sant’Angelo, Malfatana, Randaccio, Vittorio Veneto ed approdare nuovamente in Piazza Tommaso Rossi, in cui si svolgeranno le premiazioni, per un totale del percorso pari a circa dieci chilometri. Saranno inoltre svolte delle gare di velocità per i ragazzi della scuola dell’obbligo che frequentano l’Istituto Comprensivo “G. Rossi” di Santi Cosma e Damiano. L’organizzazione fa conoscere che sono previsti dei premi per tutte le categorie di partecipanti alla manifestazione che riveste un carattere di particolare importanza in cui si propone uno sport, peraltro praticato in maniera amatoriale da moltissime persone anche a Santi Cosma e Damiano, che in questo modo hanno la possibilità di misurarsi sempre nello spirito agonistico ma sano e divertente che è racchiuso in ogni manifestazione sportiva. Nell’ambito della stessa manifestazione sarà consegnato il primo trofeo Avv. Marcantonio Tibaldi. Potranno partecipare tutti coloro che sono iscritti alle società affiliate alla Fidal e tutti coloro che lo vorranno muniti di regolare certificato medico sportivo. Le premiazioni riguarderanno i primi cinque uomini e le prime cinque donne della classifica generale, mentre per le donne classificate dalla sesta alla quindicesima saranno offerti dei doni speciali a cura della Pro Loco. L’avvenimento si svolgerà con il patrocinio della Provincia di Latina, della XVII^ Comunità Montana e della Fidal. Di particolare valore lo sforzo organizzativo da parte della pro Loco, presieduta da Vincenzo Petruccelli, e la collaborazione del dott. Gregorio Tibaldi e di tutti i componenti della Società Poligolfo di Formia
Mario Tieghi

Fonte sabaudiain.it

Prove multiple: due atleti e un sogno... olimpico

Come ormai tradizione l’atletica italiana avvia la sua stagione ufficiale con le prove multiple: a fine mese ad Ancona si svolgerà la rassegna tricolore per i “supereroi” di piste e pedane, in vista di un anno molto atteso. Il sogno olimpico è tale ancor di più per chi pratica decathlon ed eptathlon, i minimi sono quasi proibitivi ma sognare come si sa non costa nulla ed allora ecco che a gennaio si può lavorare in tranquillità covando nell’intimo la speranza del grande viaggio in terra d’Asia. Chi gestisce il settore deve però mantenere i piedi ben piantati per terra: Renzo Avogaro sta pensando innanzitutto a fare della scarna attività al coperto (i Mondiali sono praticamente a inviti, essendo aperti solo ai 4 migliori risultati internazionali delle stagioni 2007 e 2008) la base per il futuro: “Si può già dire che ad Ancona ci sarà William Frullani, che quest’anno ha cambiato allenatore spostandosi a Grosseto per lavorare con lo staff di Angius, Presacane e Giannini. E’ molto entusiasta di questa scelta e promette bene. Luca Ceglie per ragioni di società quest’anno privilegerà un po’ di più gli ostacoli ma sarà comunque con noi per gli appuntamenti internazionali e già ad Ancona sarà a caccia della maglia tricolore. Paolo Mottadelli invece ha scelto una via diversa e molto interessante, concordata con il settore tecnico: per un mese si è allenato a sue spese in Sudafrica con la nazionale francese, un’esperienza che gli sarà sicuramente utile. Il nocciolo della nazionale è costituito da loro”.

Con una certa curiosità sono però attese anche le prove dei due virgulti altoatesini Lukas Lanthaler e Thomas Gallizio, fra quelli che più sono progrediti nel 2007: “I due ragazzi stanno lavorando molto bene e ad Ancona potrebbero essere anche alla stessa altezza degli altri se non addirittura avanti. Questo costituisce per tutti uno stimolo importante, ma non va dimenticato Casiean che finalmente a fine 2007 è tornato in gara intorno ai 7.000 punti. Dovrebbe essere ai Tricolori, se otterrà una prestazione che confermi che i problemi fisici sono solo parte del passato lo reinseriremo in un discorso azzurro pensando alla First League di Coppa Europa, nostro appuntamento principale”.

Dicevamo all’inizio del sogno olimpico: “Frullani e Mottadelli sono quelli che hanno qualche chance di trasformarlo in realtà, anche se toccare gli 8.000 punti, per entrambi oltre il primato nazionale, significherebbe fare un salto di qualità notevole. Frullani c’è andato vicino due anni fa, Mottadelli è stabile sopra i 7.500. Vedremo, sin dall’appuntamento di Desenzano del Garda”.

La situazione femminile non è altrettanto rosea, né a livello Elite che giovanile. Anche perché i guai non finiscono mai, a cominciare dall’infortunio occorso a Cecilia Ricali che la terrà ferma per tutta la stagione invernale: “La Trevisan sarà la punta ad Ancona con la Doveri, ma è chiaro che qui facciamo i conti con un movimento dai numeri molto ridotti e un’assenza rischia di pregiudicare il lavoro per la Coppa Europa, dove sicuramente a livello femminile si soffrirà. Anche in ambito giovanile, a fronte di un gruppo maschile nutrito e promettente soprattutto nei due allievi Calvi e Marcato che passano di categoria abbiamo un settore per le ragazze con la sola Odile Ngo Ag che promette davvero bene. Va detto però che l’interesse a livello giovanile cresce, se tutto va bene già ad Ancona ci saranno 15 maschi fra gli juniores e 12 femmine, mai successo. Intanto c’è la quantità, per la qualità bisognerà aspettare, serve però un progetto per le prove multiple soprattutto per la promozione fra le ragazze, ne beneficerebbe l’atletica nel suo complesso”.

Gabriele Gentili

Nella foto: Paolo Mottadelli (archivio Fidal)

martedì 8 gennaio 2008

Rigido silenzio stampa per gli atleti olimpici cinesi

Chiusi in campi di allenamento sotto sorveglianza armata, o in ritiro per mesi, atleti e allenatori cinesi annunciano un totale silenzio stampa. Si dice di voler evitare lo “spionaggio sportivo” e impedire qualsiasi pubblicità negativa. Come sempre, del tutto negletto il diritto di informazione. Sorveglianza “militare” sugli atleti olimpici cinesi e, soprattutto, pochi o nessun contatto con i media. Dall’inizio del 2008 i 200mila metri quadrati del Centro di allenamento sportivo nazionale (Nstc), abituale sede nel cuore di Pechino dei migliori atleti nazionali, è sorvegliato giorno e notte da polizia armata, che l’Amministrazione generale degli sport statali ha chiamato ad aiutare le precedenti guardie private e la polizia municipale.

I funzionari spiegano che si vogliono proteggere gli atleti da qualsiasi “distrazione” perché possano prepararsi al meglio. Qui verranno a vivere nei prossimi mesi circa 800 atleti nazionali, in attesa dell’apertura del villaggio olimpico a luglio. Qui già si allenano gli atleti di 8 sport, tra cui ginnastica e sollevamento pesi.

La protezione armata di solito è riservata agli alti funzionari del governo e del Partito comunista, ma Sun Weimin, vicedirettore del Nstc, spiega che è una “precauzione contro qualsiasi problema. Le guardie armate hanno una grande esperienza e potranno meglio garantire la tranquillità e la sicurezza degli atleti durante gli allenamenti”.

Di certo, potranno così essere tenuti lontani dai media, visti come un pericolo per la serenità mentale degli atleti. Il funzionario Feng Shuyong spiega che “secondo studi” l’eccessiva esposizione ai media “può danneggiare la preparazione” atletica. Già ad ottobre il ministro per lo Sport ha indicato agli atleti come comportarsi con i giornalisti curiosi, ma ora gli atleti sono stati del tutto “imbavagliati”.

Lo stesso avviene nel resto del Paese. A Zhangzhou (Fujian) la squadra femminile di pallavolo ha dichiarato che concederà alla stampa solo 20 minuti per tre giorni, prima di iniziare due mesi di allenamento invernale e silenzio stampa. A Tianjin, i responsabili della squadra di taekwondo avvertono i giornalisti che “atleti e allenatori non concedono interviste sino a dopo febbraio”.

Persino Li Yongbo, responsabile della nazionale di badminton in genere molto affabile con la stampa, ha annunciato che per i prossimi 40 giorni “gli atleti non rilasceranno interviste, nemmeno per telefono”.

Ufficialmente si vuole così evitare lo spionaggio sportivo, specie perché la Cina mira a vincere più medaglie di tutti. Ma alcuni dicono che Pechino vuole soltanto evitare qualsiasi pubblicità negativa. Resterebbe il diritto della popolazione di avere informazioni sui propri atleti, ma evidentemente non è reputato importante.

Fonte asianews.it

Felix: "Sono già concentrata su Pechino"


Allyson Felix e` gia` pronta per i giochi olimpici: `Sono gia` concentrata per Pechino`. La tre volte medaglia d`oro agli scorsi Mondiali di Osaka si e` laureata in educazione fisica alla USC (University of South California). Da adesso dunque la sprinter statunitense potra` pensare solo ed esclusivamente ai Giochi cinesi. `Dicembre e` stato un mese eccezionale per me - ammette la Felix al sito della Iaaf -. Mi sono laureata in educazione fisica e adesso sono concentrata esclusivamente sugli allenamenti.`

Studio e lavoro erano un impegno molto gravoso per la sprinter di colore: `E` un sollievo aver finito gli studi - rivela la Felix -. Era stressante fare tutte quelle cose. Adesso posso concentrarmi solo sul lavoro in pista. Finire la scuola mi aiutera` ad essere concentrata su Pechino 2008, il mio grande obiettivo di quest`anno`. Per cercare di vincere quell`oro nei 200 sfuggito ad Atene di pochi metri.

Fonte datasport.it

Ecco regolamento e classifiche del GP di cross

Con il Cross del Campaccio di sabato scorso ha preso il via l’edizione 2008 del Grand Prix di corsa campestre, che rispetto agli scorsi anni cambia questa volta le sue generalità, articolandosi nell’arco dell’intera stagione. Questo significa che una prima parte delle prove (5 su 8) si svolgerà nella stagione invernale che va fino a marzo, le restanti sono in programma da novembre in poi. La challenge verrà quindi “congelata” dopo i Campionati Italiani per riprendere qualche mese dopo.

Il regolamento del Grand Prix prevede che per ogni prova, rigorosamente di cross lungo, vengano attribuiti agli atleti italiani delle categorie seniores e promesse 10 punti al primo, 9 al secondo e così via fino al decimo classificato. Il Campionato Italiano prevede punteggio doppio, alla fine del torneo verranno considerati i migliori sei punteggi con possibilità di due scarti. Per ogni prova del Grand Prix è previsto un premio specifico per i primi 10 atleti italiani classificati, la cui entità sarà stabilita dai vari comitati organizzatori. A fine torneo verranno premiati i primi 10 atleti in classifica.

Il calendario delle varie prove è il seguente:

1) 5 gennaio a San Giorgio sul Legnano (Mi): Cross del Campaccio
2) 13 gennaio a Villalagarina (Tn): Cross Internazionale della Vallagarina
3) 3 febbraio a San Vittore Olona (Mi) Cross dei Cinque Mulini
4) 1 marzo a Lanciano (Ch) Cross del Sud
5) 15 marzo a Carpi (Mo): Campionati Italiani a punteggio doppio
6) 9 novembre a Osimo (An): Cross della Val Musone
7) 16 novembre a Volpiano (To): Cross della Volpe
8) 23 novembre a Condino (Tn) Cross della Valle del Chiese

Dopo la prima prova, come detto disputata sabato a San Giorgio sul Legnano, la classifica è quindi la seguente:

Uomini: 1. Stefano Scaini (FF.GG.) punti 10; 2. Gabriele De Nard (FF.GG.) 9; 3. Danilo Goffi (Carabinieri) 8; 4. Gianmarco Buttazzo (Esercito) 7; 5. Paolo Finesso (Ginn.Comense) 6; 6. Massimiliano Brigo (Pbm Bovisio Masciago) 5, 7. Angelo Iannelli (FF.AA.) 4; 8. Luca Tocco (Us S.Vittore Olona) 3; 9. Mirko Canaglia (Pro Patria) 2; 10. Francesco Bona (Aeronautica) 1.
Donne: 1. Elena Romagnolo (Esercito) punti 10; 2. Valentina Belotti (Runner Team 99) 9; 3. Silvia Weissteiner (Forestale) 8; 4. Federica Dal Ri (Esercito) 7; 5. Renate Rungger (Forestale) 6; 6. Marzena Michalska (FF.OO.) 5; 7. Vincenza Sicari (Esercito) 4; 8. Angela Rinicella (Esercito) 3; 9. Valentina Costanza (Esercito) 2; 10. Elisa Desco (Atl.Vallebrembana) 1.

g.g.

Nella foto: Stefano Scaini, in testa alla classifica maschile (archivio Fidal)

La Virtus ingaggia Micheletti


Non si ferma l'attività dell'Atletica Virtus Cassa di Risparmio di Lucca che si appresta a vivere una stagione agonistica 2008 veramente intensa ed importante per consacrarsi definitivamente a livello regionale e italiano sia con il settore giovanile che con la squadra assoluta. Da segnalare le ottime prove nella 55ª edizione della Corsa di Santo Stefano organizzata dall'Atletica Pietrasanta Versilia degli atleti lucchesi ed in particolare di Andrea Giovannelli, che nonostante debba in questo periodo della stagione, ridurre gli allenamenti per causa di forza maggiore legate al lavoro, è riuscito a conquistare un ottimo 11º posto assoluto ed addirittura vincere la gara della categoria Promesse. Questo a testimonianza ancora una volta della bontà della scelta adoperata da Matteo Martinelli e tutto lo staff virtussino nel voler far crescere e puntare anche e soprattutto per la stagione su pista su atleti nati e cresciuti sotto la guida di Enrico Carelli.
La Virtus Cr Lucca ha da sempre percorso questa strada ed anche piccoli incidenti di percorso che hanno visto la rinuncia a Daniele Del Nista, passato al Gs Alpi Apuane, non muterà la scelta di crescere giovani mezzofondisti.
«Fortunatamente per l'atletica Virtus Cr Lucca - dicono i dirigenti - i valori umani espressi nel corso degli anni a tutti i suoi tesserati ha fatto si che i soldi non siano l'aspetto principale nelle scelte di tutti gli atleti ma in molti valutano la serietà, il gruppo, il servizio che una società riesce a dare».
Sabato pomeriggio al campo scuola di Pisa, Matteo Martinelli accompagnato da Matteo Unti, ha perfezionato l'arrivo nella prossima stagione agonistica di Fabio Micheletti direttamente dall'Atletica Riccardi Milano ed oggi compagno di allenamento di Manura Kuranage e Arturo Merlini tutti allenati da Giovanni Bongiorni.
Proprio il legame di amicizia tra compagni di allenamento ha fatto si che fosse possibile il perfezionamento del ritorno in Toscana del fortissimo velocista pisano che vanta un primato personale di 10"72 e più volte maglia azzurra nella categoria juniores e promesse.
La Virtus Cr Lucca si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione agonistica con una batteria di velocisti veramente eccezionale basti ricordare Arturo Merlini, Andrea Ferranti e Francesco Niccoli per una staffetta 4x100 che punterà decisamente alla conquista di un posto tra le migliori otto società italiane; un settore velocità che potrà però contare su riserve/pilastri che lotteranno per conquistarsi un posto in squadra come Marco Taddeucci e Ivano Nicoletti entrambi titolari nella formazione che ha contribuito alla promozione.
Starà al responsabile delle staffette ovvero Nico Dinelli cementare e costruire il gruppo che potrà contare anche sull'apporto dei giovanissimi Lorenzo Romoli e Yuri Neri.
Questo dunque l'organico al gran completo della squadra che tenterà il prossimo anno di confermare la serie A Oro e che parteciperà, previa conferma del punteggio, al Top Club Challenge che assegnerà i posti per la Coppa Campioni.
Velocità: Andrea Ferranti, Arturo Merlini, Manura Kuranage, Ivano Nicoletti, Fabio Micheletti, Francesco Niccoli, Lorenzo Romoli, Marco Biancofiore, Andrea Reti, Yuri Neri.
Ostacoli: Shenik Jayasekara, Paolo Gianessi, Antonio Negro, Mattia Bortoli.
Salti: Luigi Gonnella, Alessandro Beda, Stefano Domenici, Matteo Quilici, Leonardo Mazzanti, Andrea Albieri, Marco Taddeucci, Michele Marchi, Andrea Giannotti.
Mezzofondo: Joseph Boit, Andrea Giovannelli, Matteo Unti, Andrea Cavallini, Giacomo Lencioni, Andrea Mirandola, Lorenzo Giuntini.
Lanci: Salvatore Iaropoli, Emilio Filippi, Ferdinando Nicotra, David Puccioni, Giacomo Puccinio, Tommaso Mattei. Marcia: Massimo Passoni, Roberto De Rosa.

Fonte loschermo.it

lunedì 7 gennaio 2008

Il ritmo giusto per i lunghissimi


Tutti noi corriamo perché ci piace, altrimenti chi ce lo farebbe fare? Il divertimento è infatti il requisito fondamentale che anima (o dovrebbe animare) lo spirito podistico di noi amatori. Il piacere delle nostre uscite è però spesso turbato da un dubbio “atroce”: sto girando al ritmo giusto? Oppure sto andando troppo forte o, al contrario, troppo lento? Ok, fermi tutti: per prima cosa vediamo di sdrammatizzare questa storia del ritmo.

La velocità nella corsa, sia quella in allenamento, sia quella in gara, è qualcosa di estremamente soggettivo. La matematica può aiutare, ma non dà nessuna certezza. Il ritmo della tua respirazione è la chiave per riuscire a centrare la velocità giusta negli allenamenti in preparazione alla maratona. Quindi, per prima cosa, impara ad ascoltarti. Qui di seguito troverai alcune indicazioni su come eseguire il lunghissimo da eseguire nel periodo specifico di preparazione alla maratona, ossia nelle ultime 12-16 settimane. Avrai modo di poter scegliere fra i vari modi che ti proporrò quello piu’ adatto alle tue caratteristiche ed anche agli obiettivi che intenderai raggiungere.

Ecco i vari modi di correre il lunghissimo che ti propongo e che ti spiegherò piu’ avanti

* lunghissimo classico

* lunghissimo allegro

* lunghissimo progressivo

* lunghissimo con variazioni di ritmo.

Tieni anche presente che l’uso dei diversi mezzi nell’ambito di un programma di allenamento varia da corridore a corridore in base alle caratteristiche individuali, al livello, alla sensibilità nel gestire i vari ritmi di allenamento, all’attitudine mentale a reggere il peso psicologico di correre per tante ore di seguito.

Prendi dunque le indicazioni qui di seguito come una “traccia” e integrale opportunamente sulla base dei segnali che arrivano dal tuo fiato e dal tuo corpo.

Se girando ai ritmi calcolati in base alle indicazioni riportate in questo articolo dovessi accorgerti di andare troppo in affanno, rallenta: è il segnale che qualcosa non va o che stai andando troppo forte. ( era di sopra)





Lunghissimo classico

È l’allenamento “principe” del maratoneta. Diversi allenatori, soprattutto americani, e francesi pensano che debba essere corso a una velocità più lenta di circa 30-40 secondi al chilometro rispetto a quella della maratona. Personalmente ritengo che il lunghissimo classico rappresenti il fulcro della preparazione soprattutto di chi corre la maratona per la prima volta e che vada interpretato a una velocità un po’ più elevata. Secondo la mia esperienza, il “gap” tra il lunghissimo e il ritmo-maratona deve essere di 10- 25 secondi e può arrivare a 30” ed oltre in atleti di alto livello. Più un atleta è basso di livello, più la velocità di percorrenza del lunghissimo dovrà essere vicina al suo ritmo maratona. Questo perché girare a ritmi eccessivamente lenti può provocare una variazione nell’assetto biomeccanico della corsa e può essere causa di infortuni.

Facciamo un esempio: chi intende correre la maratona a 4’15” al km, può fare il lunghissimo a 4’30”-4’40”. Chi invece ha in programma una maratona a 6’00” al km, può correrlo a 6’10”- 6’15”, perché se lo corresse a 6’40” la sua andatura sarebbe eccessivamente lenta. Si presuppone infatti che la sensibilità a gestire in modo ottimale l’assetto durante la corsa alle varie velocità aumenti con l’aumentare del livello del podista. Un fautore del lunghissimo classico era Bill Rodgers, mitico vincitore di 4 edizioni della maratona di Boston. Bill gareggiava molto spesso la domenica e il lunedì correva sempre lentamente per un buon numero di chilometri.

Il lunghissimo classico è il metodo che, con Riccardo Fogli, abbiamo usato per preparare le sue due maratone di N.Y. rispettivamente nel 2000 e nel 2001. Ricordo i nostri giri di 3:00’- 3:30’ per le strade di Firenze. Le prime volte dovevo lottare non poco per convincerlo a correre piano all’inizio per avere sufficienti energie nel finale. Durante il penultimo lunghissimo mi accorsi che era diventavo bravo, aveva imparato a stare concentrato a non salutare tutti coloro che lo riconoscevano, infatti nel finale faceva di tutto per staccarmi. Festeggiamento il 3° millennio correndo la maratona di N.Y. in 4:36’48” arrivando insieme, commossi, contenti al traguardo.

Lunghissimo allegro

È il metodo che preferisco e che in questi ultimi anni mi ha dato eccellenti risultati, perché ha il vantaggio di creare nell’organismo gli adattamenti necessari per completare nel migliore dei modi i 42.195 metri della maratona. Nel tempo ho potuto verificare che interpretare il lunghissimo correndo solo lentamente non serve e, inoltre, può essere causa di infortuni. Ecco allora che ho pensato a una particolare formula di lunghissimo, il lunghissimo allegro, che prevede l’alternanza di tratti da farsi alla velocità del lunghissimo classico a tratti da percorrere a ritmo maratona. Non è un allenamento facile, soprattutto all’inizio, ma è estremamente efficace una volta imparato. Facciamo un esempio: un corridore che intende correre la maratona a un ritmo di 5’00” al chilometro può fare un lunghissimo di 30 chilometri così impostato: 10 km a 5’15” + 10 km a 5’00” + 5 km a 5’15” + 5 km a 5’00”.

Questo tipo di lavoro è valido per tutti i maratoneti che mirano ad un tempo finale inferiore alle 4’30”, purché non all’esordio. Mi vengono in mente le parole di gioia di Simonetta, una mia atleta torinese, quando mi ha telefonato al termine dell’ultima maratona di Chicago. La sua soddisfazione era alle stelle perché aveva ottenuto il suo personale sulla distanza con 3:58’, ma soprattutto perché era riuscita a battere la sua amica, più forte di lei, cambiando ritmo con facilità tutte le volte che si era reso necessario, grazie proprio ai lavori di lunghissimo allegro che aveva svolto in allenamento.

Per quanto riguarda la percentuale dei chilometri da corrersi a ritmo maratona rispetto a quelli da farsi a ritmo di lunghissimo classico, il consiglio è quello d’iniziare con molta gradualità. Man mano che si avvicina il giorno della gara, aumenterà la quantità dei chilometri da correre a ritmo maratona e diminuirà quella da correre a ritmo di lunghissimo. Puoi iniziare con un 80% di km a ritmo di lunghissimo classico e un 20% a ritmo maratona, per arrivare fino a un massimo di un 30% di km a ritmo di lunghissimo a fronte di un 70% di km a ritmo maratona.



Lunghissimo progressivo

È un tipo di lavoro adatto sia ai corridori normali sia agli atleti di buon livello. Uso farlo praticare ai runners che soffrono correre a lungo sempre allo stesso ritmo, a coloro che non reggono l’impegno psicologico di dover stare concentrati per tanto tempo, a chi ha il brutto vizio di partire forte e finire in calando.

Con questo sistema cerco di creare quella che a piace chiamare “mentalità non cedente”. Chi di voi è pratico di corsa sa benissimo come sia deprimente essere superati da centinaia di persone nel finale di gare. Bene se questo succede per cause di forza maggiore ( dissenteria, male di stomaco o altro problema) dispiace, ma c’è poco da fare. Se invece ciò accade perché all’inizio della maratona il ritmo è stato eccessivamente elevato allora può prendere lo sconforto. Per evitare questo tipo di problema ed abituarsi a non cedere, ma ad aggredire la strada degli ultimi km questo, vedrete è un sistema molto buono. Se in allenamento sarete abituati a finire in crescendo e non in calando in gara sarà naturale cercare di raggiungere prima quel gruppetto, poi quell’altro e poi ancora. Occhio però , in gara soprattutto a non esagerare perché non dimenticatevi che maratona finisce 195 m dopo il 42° km.

Ecco tre esempi di questo tipo di lavoro, diversi per tipologia e velocità degli atleti:

1) maratoneta da 4:00’ → 10 km a 5’50” + 20 km a 5’40”

2) maratoneta da 3:30’ → 10 km a 5’15” + 18 km a 5’00” + 2 km 4’40”

3) maratoneta da 3:00’ → 8 km a 4’30” + 18 km a 4’15” + 5 km a 4’00” + 1 km a 3’55”.

Lunghissimo con variazioni di ritmo

Si tratta di un tipo di allenamento adatto ad atleti di buon livello. Si comincia correndo al ritmo del lunghissimo classico per 5-8 km, quindi si passa a inserire dei tratti di lunghezza variabile da 1 a 3 km alla velocità di una gara di 14 km o alla velocità della mezza maratona. Le prime volte il recupero tra le variazioni avviene correndo lentamente per due o tre minuti, la tendenza è però quella di arrivare a recuperare a ritmo maratona. L’allenamento si conclude con alcuni chilometri a ritmo maratona o del lunghissimo. Ribadisco che si tratta di un allenamento consigliato a maratoneti da meno di 3:00 ore nella maratona e che abbiano un’adeguata sensibilità per poterlo eseguire. Inoltre non va eseguito ogni settimana ma al massimo ogni 15 giorni. Ecco tre esempi, riferiti a un ipotetico runner da 2:48” sulla maratona:

a) 15 km a 4’20” + 5 volte 1 km a 3’40” con recupero di 3’ di corsa lenta + 8 km a 4’20”

b) 10 km a 4’20” + 5 volte 1 km a 3’45”- 3’50” con recupero di 1 km in 4’00” + 10 km a 4’20”

c) 10 km a 4’20” + 3 volte 2 km a 7’35”- 7’40” con recupero di 1 km in 4’00” + 6 km a 4’20” + 6 km a 4’00”

Tutti e tre questi diversi tipi di lunghissimo con variazioni di ritmo possono essere eseguiti anche su percorsi con leggeri saliscendi, soprattutto in previsione di maratone dal tracciato mosso.



I saliscendi. Quando pensiamo agli effetti del lunghissimo sull’organismo pensiamo sempre al cuore all’apparato cardiocircolatorio al consumo dei grassi degli zuccheri, e praticamente mai gli aspetti della forza specifica. Avere gambe, e piedi forti è sempre molto importanti per correre la maratona specialmente quando sappiamo che il percorso prevede dei saliscendi. Inserire quindi dei tratti su percorsi ondulati sarà sicuramente molto utile anche se la media finale non risulterà esattamente quelle desiderata.

I sampietrini e lastre. Indubbiamente correre su questi tipi di terreni è indubbiamente fastidioso e talvolta può essere, così come la mancanza di forza, una causa dei crampi. Il consiglio di eseguire l’ultima parte di questo genere di seduta, a trascendere di quale tipo sia, su terreno accidentato (fondi con lastroni, sampietrini, sassi) per creare quegli adattamenti propriocettivi alle variazioni di appoggio che possono essere richiesti dal tracciato di alcune maratone

Se non hai la possibilità di concludere il tuo allenamento su terreno accidentato, procurati una tavoletta da ginnastica propriocettiva e al termine dei lunghissimi utilizzala per svolgere un po’ di esercizi. Al limite fai qualche rampa di scale di corsa o mettiti a salire e scendere da una sedia.



I tempi cambiano. Parlando con quello ritengo essere il piu’ grande allenatore di

maratoneti del mondo il prof. Luciano Gigliotti che chiamo il “ mitico “ analizzavamo la differenza di interpretare il lunghissimo da parte di un certo Gelindo Bordin e da parte di un certo Stefano Baldini . Gigliotti mi diceva che Gelindo aveva bisogno di fare i 50 km perché solo dopo aver fatto un lunghissimo si sentiva bene soprattutto mentalmente. Gelindo aveva infatti la caratteristica di essere un maratoneta resistente”. Diverse invece le caratteristiche dello Stefano nazionale decisamente un maratoneta “ veloce” che preferisce quindi eseguire dei lunghissimi con variazioni dove in qualche modo vengono riprodotte quelle che potranno essere le situazioni di gara.

Vi ho voluto fare questo paragone per farvi capire come anche ad altissimo livello i mezzi per interpretare uno stesso messo di allenamento possano essere molto diversi.

BOX A PARTE





42 KM: PREVISIONI DEL TEMPO

Il sistema che ritengo più valido e che quindi sto usando da molti anni per determinare il ritmo a cui correre la maratona è quello Arcelli-Massini che si basa sulla media al chilometro ottenuta nella mezza maratona.

Tutto quello che ti serve è dunque il riscontro cronometrico in gara sui 21,087 km. Se non hai gareggiato di recente sulla mezza, puoi eseguire un test sulla distanza su di un percorso ben misurato o ricorrendo all’aiuto del GPS.

Una volta in possesso della tua media al chilometro sulla mezza, sulla base del tuo livello di preparazione segui le indicazioni riportate qui sotto per predire e impostare il tuo ritmo sui 42 km.



Se sei…



► un principiante – non avendo ancora una grande dimestichezza con la corsa, è pensabile che tu possa impiegare 25-30 secondi al km in più rispetto al tuo ritmo sulla mezza maratona. In pratica, se hai corso a 5’00” la mezza, potrai correre la maratona a 5’25”-5’30” e quindi concluderla in 3:48’- 3’52’.

► un amatore all’esordio – rispetto ai principianti puoi sicuramente contare su una maggiore esperienza nella corsa e, soprattutto, su un maggiore livello di allenamento. Per te la differenza di ritmo tra mezza maratona e maratona è più piccolo ed è quantificabile in 20-25 secondi. Ad esempio, se corri la mezza a 5’00” dovresti poter concludere la maratona in 3:45’- 3:48’.

► un podista che ha corso altre maratone - per te il “gap” diminuisce ulteriormente e arriva a 15-20 secondi al chilometro. Se, ad esempio, corri la mezza a 5’00” potrai correre la maratona a 5’15”- 5’20” ovvero con tempo finale compreso tra le 3:41’ e le 3:45’.
► un atleta molto ben allenato – la differenza di ritmo al chilometro tra mezza maratona e maratona arriva nel tuo caso a soli 10-15 secondi. Ti consiglio di porre attenzione sull’intensità respiratoria che corrisponde al tuo ritmo maratona. Vedrai che questa sensibilità ti sarà di aiuto in gara perché ti consentirà di non controllare sempre il cronometro. Il respiro sarà il tuo pace maker.

Fulvio Massini training Consultant coordinatore tecnico RW Italia

Cross, a Pescantina brillano Zanatta e Sorgato


Il cross veneto è ripartito da Settimo di Pescantina. Stamane, nei pressi di villa Bertoldi, si è svolta la 1° prova del campionato regionale assoluto di società. Circa 250 gli atleti in gara. In palio anche la qualificazione al campionato italiano assoluto di società, previsto per il 17 febbraio a Monza (la seconda e decisiva prova di ammissione si svolgerà invece il 20 gennaio a Peraga di Vigonza). Sul gradino più alto del podio, tra gli uomini, il trevigiano Paolo Zanatta, dominatore del cross lungo dopo il ritiro del favorito Marco Spada, il padovano Andrea Sorgato (corto), il bellunese Manuel Cominotto (juniores) e il vicentino Tommaso Renso (allievi). In campo femminile, applausi soprattutto per un’altra atleta berica, l’allieva Chiara Renso, prima assoluta nella prova che comprendeva anche le juniores (vittoria della padovana Roberta Casson) e il cross corto per promesse e seniores (prima la vicentina Giovanna Ricotta). Nel lungo, recita solitaria della maratoneta di casa, Stefania Disconzi. Tra le società, supremazia in campo maschile dei campioni uscenti della Vicentina e, tra le donne, dell’Assindustria Sport Padova. RISULTATI. UOMINI. Seniores/promesse, cross lungo (8 km): 1. Paolo Zanatta (FF.OO.) 24’09”, 2. Massimiliano Corso (Dolomiti) 24’42”, 3. Enrico Vivian (Vicentina) 24’47”, 4. Andrea Zordan (Vicentina) 25’08”, 5. Luca Solone (Audace Noale) 25’19”, 6. Piergiorgio Cazzavillan (Assindustria Rovigo) 25’28”. Società (camp. regionale): 1. Insieme New Foods 255, 2. Assindustria Rovigo 194, 3. Gagno Ponzano 192. Società (camp. nazionale): 1. Gagno Ponzano 31, 2. Assindustria Rovigo 33, 3. Insieme New Foods Vr 37. Seniores/promesse, cross corto (4 km): 1. Andrea Sorgato (Assindustria Pd) 11’51”, 2. Gabriele Fantasia (Jager Vittorio Veneto) 11’57”, 3. William Mascanzoni (Insieme New Foods Vr) 12’00”, 4. Nicola Sorgato (Assindustria Pd) 12’15”, 5. Pietro Bernardoni (Biotekna Marcon) 12’26”, 6. Michael Casolin (Novatletica Schio) 12’30”. Società (camp. regionale): 1. Jager 88, 2. Insieme New Foods 85, 3. Gagno Ponzano 77. Società (camp. nazionale): 1. Jager 21, 2. Biotekna 31, 3. Insieme New Foods 32. Juniores (6 km): 1. Manuel Cominotto (Dolomiti) 19’13”, 2. Marco Zanon (Biotekna Marcon) 19’21”, 3. Morris De Zaiagiacomo (Dolomiti) 19’55”, 4. Mirco Bordin (Vicentina) 20’03”, 5. Andrea Salomone (Gagno Ponzano) 20’32”, 6. Oscar Bolzan (Dolomiti) 20’44”. Società (camp. regionale): 1. Dolomiti 177, 2. Gagno Ponzano 155, 3. Vicentina 131. Società (camp. nazionale): 1. Dolomiti 10, 2. Vicentina 22, 3. Biotekna 27. Allievi (4 km): 1. Tommaso Renso (Vicentina) 12’46”, 2. Giacomo Sartori (Vicentina) 12’50”, 3. Leonardo Bidogia (Jesolo Turismo) 12’59”, 4. Michele Regazzini (Novatletica Schio) 13’03”, 5. Marco Dalle Molle (Novatletica Schio) 13’12”, 6. Marco Pettenazzo (Vis Abano) 13’20”. Società (camp. regionale): 1. Vicentina 286, 2. Novatletica Schio 133, 3. Vis Abano 129. Società (camp. nazionale): 1. Vicentina 10, 2. Novatletica Schio 20, 3. Vis Abano 24. Società (combinata): 1. Vicentina 558, 2. Gagno Ponzano 424, 3. Insieme New Foods 366, 4. Assindustria Rovigo 355, 5. Jager Vittorio Veneto 337, 6. Dolomiti 294.
DONNE. Seniores/promesse, cross lungo (6 km): 1. Stefania Disconzi (Insieme New Foods Vr) 22’12”, 2. Manuela Moro (Dolomiti) 22’29”, 3. Ines Pesavento (Montecchio Precalcino) 22’38”, 4. Ylenia Moz (S. Giacomo Banca della Marca) 22’58”, 5. Sonia Lorenzi (Dolomiti) 23’35”, 6. Lisa Borzani (Asi Veneto) 23’42”. Società (camp. regionale): 1. Insieme New Foods 77, 2. Dolomiti 77, 3. Montecchio Precalcino 28. Società (camp. nazionale): 1. Insieme New Foods 16, 2. Dolomiti 16. Seniores/promesse, cross corto (3 km): 1. Giovanna Ricotta (Asi Veneto) 10’16”, 2. Alessandra Finesso (Assindustria Pd) 10’29”, 3. Maura Pelizzari (Assindustria Pd) 10’45”, 4. Chiara Toffoli (Assindustria Pd) 10’54”, 5. Grazia Tison (Assindustria Pd) 10’54”, 6. Laura Galiazzo (Asi Veneto) 11’10”. Società (camp. regionale): 1. Assindustria Pd 58, 2. Asi Veneto 40, 3. Vicentina 10. Società (camp. nazionale): 1. Assindustria Pd 9, 2. Asi Veneto 14. Juniores (3 km): 1. Roberta Casson (Assindustria Pd) 10’57”, 2. Martina Zantedeschi (Bentegodi) 11’14”, 3. Ilaria Fantoni (Assindustria Pd) 11’30”, 4. Irene Saggin (Vicentina) 11’35”, 5. Silvia Serafini (Industriali Conegliano) 11’39”, 6. Anthea Dal Pont (S. Giacomo Banca della Marca) 11’48”. Società (camp. regionale): 1. Assindustria Pd 58, 2. Industriali Conegliano 49, 3. Bentegodi 29. Allieve (3 km): 1. Chiara Renso (Pol. Dueville) 10’11”, 2. Letizia Titon (Assindustria Pd) 10’48”, 3. Anna Rosso (Venezia Runner’s Murano) 11’06”, 4. Chiara Zaetta (Ana Feltre) 11’11”, 5. Gloria Tessaro (Pol. Dueville) 11’12”, 6. Linda Padovan (Vicentina) 11’22”. Società (camp. regionale): 1. Venezia Runners Murano 100, 2. Pol. Dueville 82, 3. Novatletica Schio 64. Società (camp. nazionale): 1. Pol. Dueville 23, 2. Venezia Runners Murano 28, 3. Novatletica Schio 37. Società (combinata femminile): 1. Assindustria Pd 145, 2. Venezia Runners Murano 124, 3. Pol. Dueville 104, 4. Dolomiti 97, 5. S. Giacomo Banca della Marca 79, 6. Insieme New Foods 77.

Fonte sportisland.net

Le tradizionali kermesse della Befana

Come tradizione la giornata dell’Epifania è stata ricca di prove su strada e di corsa campestre intestate alla figura della Befana. Ecco così che a Roma, al Parco degli Acquedotti, la 16. edizione della Corri per la Befana sulla distanza di 10 km ha fatto registrare più di 1.500 atleti al via nonostante le inclementi condizioni del tempo. Vittoria in campo maschile per il kenyano dell’Atl.Futura Erastus Chirchir in 30:15, davanti al marocchino Tayeb Filali (Acsi Palatino) in 30:19 e a Giorgio Calcaterra (Running Club Futura) in 30:56. Fra le donne successo di Hanane Janat (Acsi Palatino/34:43) con alle spalle Gegia Gualtieri (Esercito/35:20) e la polacca Ewa Wojcieszek (Running Club Futura/36:42).

Ad Acerra (Na) 19. edizione del locale Trofeo organizzato dalla Lib.Atletica 88 con clamoroso successo di iscritti, 1.052 sulla distanza di 12.054 metri. La gara maschile ha fatto registrare il trionfo di Domenico D’Ambrosio (Carabinieri Bologna) seguito dal marocchino della Napoli Marathon Abdelaziz Lochid e da Pasquale Scala dell’Agg.Hinna, mentre nella gara femminile la vittoria è andata a Giustina Menna (Runner Team).

Befana protagonista, ma nel cross ad Asti, per la sesta edizione della prova locale vinta in campo maschile da Vincenzo Falco (Ccr Sport) in 20:41 davanti a Giovanni Ravarino (Sai Frecce Bianche) in 20:54 e a Giovanni Pedrini (Cus Torino) in 21:15. Fra le donne successo per l’inglese piemontese d’adozione Beverly Gibson (Gsr Ferrero) in 26:16 davanti a Antonella Rabbia (Gs Brancaleone Asti/26:27) e a Marina Plavan (Baudenasca/26:46).

g.g.

Nella foto: la partenza sotto la pioggia della Corri per la Befana di Roma (foto www.fotorunning.it)

fidal.it

domenica 6 gennaio 2008

Classifiche aggiornate

data nome località xls pdf zip
05/0151^ Cross Campaccio InternazionaleS Giorgio su Legnano

X
06/0117^ Staffetta della BefanaS.Pancrazio

X
06/015a Maratona sul BremboTREVIOLO

X
06/0116^ Maratonina Corri per la BefanaRomaX

06/014^ Maratonina dei MagiPorto d\'Ascoli
X

Classifica 16^ Maratonina Corri per la Befana 2008

Edizione 2008

Classifica

Maratona sul Brembo: Baroncini e Vito concedono il bis!


La quinta edizione della Maratona sul Brembo si è conclusa con la vittoria di Luca Baroncini, del gruppo podistico Le Panche, e di Lorena Di Vito, della società Pro Patria di Milano, già vincitori dello scorso anno, segno che questa maratona è loro particolarmente congeniale; va inoltre segnalato che la Di Vito ha stabilito il nuovo primato femminile della manifestazione che abbassa il record precedente, detenuto da Paola Sanna, di 15 secondi portandolo a 2h 58’ 37”.
La gara maschile ha visto il duello tra il bergamasco Emanuele Zenucchi e Luca Baroncini.
I primi giri sono stati corsi ad un ritmo che faceva presagire una prestazione con record della manifestazione.
Nel primo terzo di gara, alle loro spalle, si formavano due gruppi: nel primo gli atleti Giannetto, Busi, Cortinovis, Palazzini, Rovera e Baggi precedevano di circa un minuto gruppo formato da Paoletti, Torrente, Cattaneo e Vedilei.
La svolta della gara si è avuta dopo il passaggio della mezza: Zenucchi era costretto a fermarsi due volte, per problemi intestinali e per due volte si riportava caparbiamente sul battistrada. Fatale la terza fermata: gli sforzi compiuti nelle precedenti rincorse ed il perdurare del malessere non solo non permettevano ad Emanuele il ricongiungimento con Baroncini, ma obbligavano il bergamasco al ritiro.
Da quel momento è stata una corsa solitaria verso la vittoria per Luca, ma la mancanza di stimoli ha fatto calare la velocità di quel tanto che non ha permesso l’abbassamento del record.
Baroncini ha vinto con il tempo di 2h 39’ 27”.
La corsa per il podio si è svolta senza particolari sussulti fino agli ultimi giri.
Ultimo giro da manuale per Marco Cortinovis, che per pochissimo non è riuscito a confermare il piazzamento dello scorso anno (terzo). All’inizio dell’ultimo giro, Marco era quinto con uno svantaggio di 24” da Vanni Palazzini, portacolori dei Runners Bergamo e campione sociale di maratona, e di ben 1’ 17” da Busi Marco; con un giro da manuale Marco è riuscito a rimontare Palazzini, alla fine quinto, e portarsi a solo 4” dalla terza posizione.
Ricordo che sia Cortinovis che Palazzini si allenano sul percorso del Parco Callioni.
La gara femminile non ha avuto storia. Lorena di Vito ha condotto la gara dall’inizio alla fine.
La mancanza di avversarie poteva far pensare ad una gara tranquilla della Di Vito, ma l’atleta con carattere e determinazione, ha cercato ed ottenuto il record della manifestazione, vincendo con il tempo di 2h 58’ 37”.
Completano il podio Carmela d’Ambra, seconda con il tempo di 3h 19’ 14” e Giovanna Zappitelli, che con 3h 23’ 40”si classifica in terza posizione.
La gara ha registrato un numero record di iscritti, 291. Le avverse condizioni atmosferiche che si sono registrate in questi giorni hanno sconsigliato molti, soprattutto a chi proveniva da distante, alla trasferta. Al via 258 atleti dei quali 206 giunti regolarmente al traguardo.
Si può notare che non sono numeri da maratona numerosa, ma per gli sforzi compiuti dai Runners Bergamo per curare ogni dettaglio organizzativo, nonostante le avverse condizioni atmosferiche (neve e pioggia incessante) che hanno caratterizzato le giornate precedenti la gara e si sono protratte fino ad un’ora prima della partenza, si può affermare che gli atleti partecipanti hanno potuto usufruire di assistenza e servizi degni di una “grande” maratona

Maratona di Xiamen al Kenia e alla Cina


La Cina ha migliorato i titoli delle donne, mentre il Kenya ha fatto un finale mozzafiato sugli ultimi 800 metri nella sesta edizione della Xiamen International Marathon.
Vincitrice Zhang Yingying, che ha finito con un tempo di due ore, 22 minuti e 38 secondi, infrangendo il record mondiale juniores maratona.
Bai Xue ha preso l'argento in 2:23:27, mentre Wei Yanan finita terza in 2:25:10.
Zhang ha preso l'iniziativa dopo 30 km e non ha incontrato nessun problema nella fase finale della gara.
Nella gara maschile, il Kenya ha dominato, Kenei Kiprotich e Chelimo Elias Kemboi hanno spazzato via l'oro e argento in 2:09:49 e 2:09:50. Della Cina Deng Haiyang ha strappato il terzo posto in 2:10:43.
Kiprotich, con un miglior tempo personale di 2:07:42, ha eseguito dal 35° a 41° km uno spalla a spalla con Kemboi . Il vincitore ha vinto con uno scatto finale sugli ultimi 500 metri aggiudicandosi il premio di 30000 dollari.
Circa 30000 corridori da 38 paesi e regioni hanno partecipato alla gara.

Tonini, Leardini e Di Giulio vincono il 1° Cross della Befana


Sabato 5 gennaio si è disputata sulla spiaggia di Marina Centro il 1° Beach Run "Cross della Befana". La manifestazione ha visto come antipasto lo svolgimento del Trofeo Sport in Movimento con le camminate ludico motorie, nordic walking, ciaspole e retrorunning rigorosamente sulla sabbia. Alle 15.00 è scattato il Cross della Befana aperto dalle competizioni giovanili.

Nella prova di 5.000 metri (5 giri da 1 km), riservata agli assoluti uomini, sono giunti in tre sul filo di lana mano nella mano: si tratta di Alessandro Tonini, Andrea Pasquinelli e Francesco Bisognani della scuderia del Golden Club Rimini (società organizzatrice) che hanno approfittato della gara come test in vista dei Campionati Regionali di corsa campestre.

Alle loro spalle sono giunti nell'ordine Enrico Valenti dell'Olimpia Amatori Rimini, Davide Valentini del Ponte Nuovo Ravenna, Giulio Dall'Osso del Castel San Pietro Bologna, Fabio Bernardi dell'Olimpus San Marino, Renato Pagliarani, Fabrizio Verginelli e Fabio Musso.

Nel cross rosa sulla distanza di 3000 metri dopo un confronto equilibrato nel finale l'ha spuntata Luana Leardini su Elena Nanu del Golden Club Rimini e Monica Casadio del Ponte Nuovo Ravenna. Seguono: Germana Babini, Paola Carinato e Marina Pazzaglini,

Nella competizione riservata ai gamberi "Retrorunning" sui 3000 metri ha primeggiato per Ivan Di Giulio sul compagno del Delfino d'oro Manuele Della Pasqua, su Fernando Olezzi (Calderara Bologna) ed Augusto Brugnoli (Sintofarm Reggio Emilia).

Nel cross della Befana giovanile, i ragazzi del Golden seguiti dal tecnico Sergio Franco, hanno conquistato numerosi successi e tanti piazzamenti.

Negli esordienti a si è imposto Samuele Franco e Maria Sammarini entrambi del Golden Club Rimini.

Negli esordienti b maschi ha trionfato Matteo Ambrosini (Golden) su Stefano Fava (Avis Forlì) e Cristian Crescentini (Riccione Corre).
Nelle esordienti b femmine ha colto il successo Giulia Gasperoni (GPA San Marino) davanti ad Ilaria Bernardi (Olimpus) e Marialisa Sperandio (Golden).

Negli esordienti c maschi tris del Golden con Simone Silvagni che ha preceduto Simone Franco e Luca Vienna.
Nelle coetanee (esordienti c) brillato Ylenia Gasperoni (GPA San Marino) su Martina Bagli (Running Club Rimini).

Nei cadetti Andrea Sperandio ha messo in fila il collega del Golden Lorenzo Battelli.
Negli allievi medaglia d'oro per Andrea Ragone sempre Golden.

Golgen-club

sabato 5 gennaio 2008

Campaccio-spettacolo, vittorie a Soi e Reed

Una gran bella edizione del Campaccio, combattuta ed avvincente come probabilmente non accadeva da tempo, ha aperto nel miglior modo possibile il 2008 dell'atletica leggera. A vincere le gare disputate quest'oggi a San Giorgio su Legnano (Milano) sono stati il keniano Edwin Soi e la britannica Kate Reed, al termine di corse rese ancor più spettacolari dalle avverse condizioni climatiche (pioggia, temperatura di tre gradi).

E' stata soprattutto la prova maschile ad infiammare il pomeriggio, con ben nove corridori ancora insieme all'attacco dell'ultimo giro del percorso e quindi potenzialmente in grado di imporsi: c'è riuscito Soi, come già detto, ma di un niente, una manciata di centesimi ai danni dell'ucraino Sergey Lebid, il sette volte campione europeo riemerso nei trecento metri finali quando nessuno pensava potesse più riuscirci. Primo all'attacco della breve retta conclusiva, Lebid ha dovuto inchinarsi alla ulteriore reazione di Soi, imprevista ed imperiosa, e soprattutto culminata nel tuffo - vincente - sul nastro del traguardo. Terzo posto per il 19enne etiope Feleke, arrivato a pochi secondi dai primi due insieme al connazionale Dinkesa (che si era scambato alcuni colpi proibiti con Soi a 500 metri dalla fine). Primo degli azzurri, undicesimo, la fiamma gialla Stefano Scainai, appena davanti al compagno di club Gabriele De Nard (coraggioso ad animare il ritmo nella prima parte, ma poi rimasto sul posto al momento del cambio di ritmo nel terzo dei cinque giri). Tra gli Under 23, settimo posto (24esimo assoluto) per Meriuhn Crespi.


Tra le donne è giunto il miglior risultato in chiave italiana, con Elena Romagnolo (Esercito) brava a chiudere al terzo posto una prova tutta di rimonta, a pochi metri dall'ungherese Aniko Kalovics (seconda dietro la Reed). Kate Reed (sesta agli Europei di Toro, ad un solo secondo dal quinto posto della Kalovics) ha condotto le danze fin dal via, trascinandosi dietro in un primo tempo l'ungherese la keniana Kurui, e poi, a circa mezzo giro dal teraguardo, involandosi solitaria verso lo striscione d'arrivo. Dietro, la Romagnolo era brava a completare una rimonta esaltante (nono posto per lei dopo il primo giro), giunta grazie ad una saggia gestione delle proprie energie. Quinto posto per Valentina Belotti (Runners Club) e sesto per una Silvia Weissteiner - nella nuova maglia Forestale - in netta crescita di condizione; dietro le due azzurre, la campionessa europea 2006, l'ucraina Holovchenko. Nella classifica Under 23, secondo posto (14esimo assoluto) per Valentina Costanza (Esercito).
Nella prova Junior maschile, successo di Ahmed El Mazoury (Atl. Lecco Colombo Costruzioni; il campione europeo dei 1500 metri Mario Scapini ha chiuso al 4° posto).

Un plauso va agli organizzatori della Sangiorgese per questa notevole edizione del Campaccio (era la numero 51, tanto per non perdere il conto). Passione, sacrificio, voglia di fare per l'atletica: miscela vincente da sempre, sublimata nell'allestimento di una manifestazione che continua a scandire l'inizio d'anno dell'atletica.

m.s.

RISULTATI

Uomini - Km 10


1. Edwin Soi (KEN) 29:46
2. Sergey Lebid (UKR) 29:46
3. Abreham Feleke (ETH) 29:48
4. Abebe Dinkesa (ETH) 29:53
5. Maregu Terefe (ETH) 29:58
6. Wilson Businei (UGA) 30:04
7. Abraha Adhanom (ERI) 30:09
8. Jamel Chatbi (MAR/Atletica Bergamo 59 Creberg) 30:09
9. Aziz El Idrissi (MAR/Cus Genova) 30:12
10. Abebe Sikine (ETH) 30:29
11. Stefano Scaini (Fiamme Gialle) 30:29
12. Gabriele De Nard (Fiamme Gialle) 30:33
13. Alfred Sang (KEN) 30:37
14. Nuno Gomes (POR) 30:51
15. Benjamin Malaty (FRA) 30:56

Donne - Km 6

1. Kate Reed (GBR)
2. Aniko Kalovics (HUN)
3. Elena Romagnolo (Esercito)
4. Catherine Kurui (KEN)
5. Valentina Belotti (Runner's Team 99)
6. Silvia Weissteiner (Forestale)
7. Holovchenko (UKR)
8. Federica Dal Ri (Esercito)
9. Renate Rungger (Forestale)
10. Marzena Michalska (Fiamme Oro)

Nella foto in alto, l'esultanza del keniano Edwin Soi; al centro, Kate Reed in azione sui prati di San Giorgio su Legnano (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it

Fuori 4 anni

Comincia male il 2008 per Justin Gatlin. Il 25enne sprinter Usa, oro olimpico ad Atene '04 e mondiale a Helsinki '05, poi fermato da una positività (la seconda della sua carriera) ad un controllo antidoping, è stato squalificato per 4 anni dalla commissione di arbitrato della federazione di atletica americana.

Stando a ciò che viene riportato anche dal Washington Post sul suo sito, due dei tre giudici della commissione si sarebbero pronunciati a favore di uno stop quadriennale, mentre un terzo avrebbe voluto una pena minore, pur essendo Gatlin alla sua seconda positività (ma in occasione della prima, nel 2001, si giustificò dicendo che prendeva un prodotto per curare dei problemi di difficoltà nella concentrazione).

Nel 2006 l'olimpionico aveva vinto tutte le cinque gare sui 100 a cui aveva preso parte (stabilendo anche il primato mondiale in 9'77 a Doha), ma poi era stata annunciata la sua positività per testosterone in una gara di staffetta disputata nel Kansas, dopo la quale era stato sottoposto a controllo. Successivamente il caso-Gatlin era stato sottoposto ad arbitrato da parte di 'Usa track and field'.

Per Gatlin, che oggi non ha voluto commentare la notizia dei quattro anni di squalifica (che, se confermati a livello di Iaaf, in pratica vogliono dire la fine della sua carriera), si era poi parlato di possibili sostanziosi sconti di pena in caso di collaborazione. Ora è possibile che, in ultima istanza, l'americano si rivolga al tribunale di arbitrato sportivo (Tas) di Losanna.

La squalifica di Justin Gatlin per quattro anni è stata poi confermata dal segretario generale dell'agenzia statunitense antidoping, Bill Bock. "E' stata una decisione non unanime, presa dai tre membri della commissione di arbitrato", ha precisato, aggiungendo che il provvedimento terminerà il 24 maggio del 2010.

Fonte it.eurosport.yahoo.com