La federazione internazionale di atletica leggera fa muro contro Oscar Pistorius. Il sudafricano ha chiesto di poter effettuare altri test sulle sue protesi da gara per sovvertire l'esito dello studio che ha indotto la Iaaf a decretare l'impossibilità per l'atleta di partecipare alle Olimpiadi. La stessa Iaaf ha fatto sapere che non prenderà in considerazioni altri studi sulle protesi del sudafricano.
"Una cosa è fare dei test di laboratorio in cui sei d'accordo sul protocollo da seguire e sei presente, un'altra è quando non lo sei", ha spiegato il portavoce della Iaaf, Nick Davies. "Comunque non sta a noi giudicare perchè abbiamo già preso una decisione". In base ai test effettuati in Germania dal professor Gert-Peter Brueggemann, la Iaaf ha deciso lo scorso gennaio di non consentire a Pistorius di partecipare alle Olimpiadi di Pechino e a qualsiasi competizione per "normodotati" perchè le protesi del sudafricano (Cheetah) sono da considerare una "aiuto tecnico" che gli concede un chiaro vantaggio. Pistorius ha comunque commissionato altri test ad un laboratorio di Houston, nel Texas, che hanno prodotto risultati esattamente contrari a quelli tedeschi.
Ma Davies ha confermato che Iaaf si atterrà ai risultati dei primi test: "Restiamo con quanto fatto da Brueggemann che, come abbiamo ripetuto, si basa su un protocollo condiviso anche da lui. Lui c'era e c'eravamo anche noi. Quindi andare a fare dei test chissà dove non è la stessa cosa". Pistorius ha comunque presentato un appello al Tas dove porterà i risultati dei nuovi test. Valencia, 5 mar. (Ap)
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