E’ stato un successo sotto ogni punto di vista. Parliamo della Treviso Marathon, la cui quinta edizione è passata alla storia per essere stata la prima maratona a prevedere tre diversi punti di partenza in contemporanea e un solo punto d’arrivo. Una scelta effettuata per ricordare nel dovuto modo il 90. anniversario delle battaglie nelle terre del Piave della prima Guerra Mondiale. In migliaia si sono presentati al via, 4.716 corridori hanno portato a termine la propria gara.
A condire positivamente la corsa c’è stato poi il bis di Denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri già primo sulle strade trevigiane nel 2005. Certo, il tempo finale, 2h13:27 lontano dalle 2h10:30 valide per il pass per Pechino: “Ero in forma, ma c’era troppo caldo per ottenere un tempo che sentivo nelle mie gambe. A un certo punto ho capito che non dovevo più guardare il cronometro ma solamente pensare alla gara”. Curzi è stato protagonista di un lungo duello con il kenyano Peter Esakete Lomuria, staccato al 39. km e preceduto sul traguardo di Viale Nino Bixio di 20 secondi.
Nella prova femminile vittoria per la 42enne slovena Helena Javornik, ancora una volta capace di scendere sotto le 2h30 per firmare un probante 2h28:36 al termine di una gara tutta in solitaria. Buona prestazione alle sue spalle della marchigiana Laura Giordano, duathleta che per l’occasione si è migliorata di oltre 4 minuti firmando con 2h37:36 la miglior prestazione italiana della stagione (prec. 2h37:40 della Ferrara a Dubai). Era molto attesa in gara Rosaria Console, l’azzurra al ritorno dopo la maternità: la portacolori delle FF.GG. si è ritirata dopo 30 km, mentre Anna Incerti ha chiuso il suo previsto test dopo 23.
g.g.
Nella foto: l’arrivo di Denis Curzi (foto organizzatori)
fidal.it
A condire positivamente la corsa c’è stato poi il bis di Denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri già primo sulle strade trevigiane nel 2005. Certo, il tempo finale, 2h13:27 lontano dalle 2h10:30 valide per il pass per Pechino: “Ero in forma, ma c’era troppo caldo per ottenere un tempo che sentivo nelle mie gambe. A un certo punto ho capito che non dovevo più guardare il cronometro ma solamente pensare alla gara”. Curzi è stato protagonista di un lungo duello con il kenyano Peter Esakete Lomuria, staccato al 39. km e preceduto sul traguardo di Viale Nino Bixio di 20 secondi.
Nella prova femminile vittoria per la 42enne slovena Helena Javornik, ancora una volta capace di scendere sotto le 2h30 per firmare un probante 2h28:36 al termine di una gara tutta in solitaria. Buona prestazione alle sue spalle della marchigiana Laura Giordano, duathleta che per l’occasione si è migliorata di oltre 4 minuti firmando con 2h37:36 la miglior prestazione italiana della stagione (prec. 2h37:40 della Ferrara a Dubai). Era molto attesa in gara Rosaria Console, l’azzurra al ritorno dopo la maternità: la portacolori delle FF.GG. si è ritirata dopo 30 km, mentre Anna Incerti ha chiuso il suo previsto test dopo 23.
g.g.
Nella foto: l’arrivo di Denis Curzi (foto organizzatori)
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