Alla fine avra` la voce che chiedeva. Justin Gatlin sara` ascoltato dal Tas, il Tribunale di Arbitrato dello sport con sede a Losanna. Lo sprinter statunitense, pescato positivo al testosterone e protagonista di una battaglia lunghissima per essere riammesso alle gare, potra` rendere note le motivazioni che lo spingono a pretendere di disputare i 100 metri olimpici a Pechino.
La prima puntata della saga di Gatlin risale al 29 luglio 2006, quando sono stati resi noti gli esiti di un controllo antidoping non superato. Il fatto che anni prima fosse risultato positivo alle anfetamine (ai tempi del college), lo rende un recidivo e la pena viene raddoppiata, da quattro a otto anni di stop. Il primo giorno dell`anno olimpico e` arrivata la notizia che la Commissione arbitrale statunitense ha riportato a meno di un lustro la punizione inflitta al vincitore della medaglia d`oro di Atene 2004.
Ora resta quest`ultima chance, con le udienze fissate per il 28 e il 29 maggio, anche se ancora non si sa se sara` Gatlin a recarsi in Svizzera o i membri del tas a prendere un volo per New York. E intanto Pechino e` li`, a pochi passi, a qualche falcata; ma sembra lontano milioni di chilometri.
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