giovedì 24 aprile 2008

Maratona S.Antonio: una gara, quattromila storie


Dall’onorevole Bitonci, sindaco di Cittadella, al principe Govi, sino ai cani Wendy, Leyla e Stella: i tanti personaggi di questa edizione. E don Massimo sfida don Paolo e don Danilo. Ogni maratona si porta dietro le storie dei tanti piccoli e grandi campioni che affollano le sue strade. E’ così anche per questa nona edizione della Maratona S.Antonio. Domenica, lungo i 42,195 chilometri che da Vedelago portano in Prato della Valle, non ci sarà solo il confronto di cartello tra Di Cecco, Bourifa e Bett. Ci saranno anche le sfide di tutti quegli atleti che più raramente si conquistano le copertine dei giornali ma che, con le loro vicende, rendono «viva» questa disciplina. Eccone alcune.

LA DISFIDA SACERDOTALE
Tra le varie categorie che a Padova si contendono il titolo italiano c’è anche quella dei sacerdoti e degli ordini religiosi. In gara ci saranno anche tre parroci padovani. Due sono vecchie conoscenze della corsa, come don Paolo Formenton, della parrocchia Buon Pastore di via Tiziano Minio, e don Danilo Miotto, sacerdote a Rubano. Uno, don Massimo De Franceschi, della parrocchia del Cristo Risorto, in via Cardan, è al debutto assoluto. «Loro partono avvantaggiati rispetto a me: hanno più esperienza – racconta scherzando quest’ultimo – Ho cominciato a correre dopo aver smesso di fumare e questo sarà il mio esordio». Al via anche frate Claudio Pantaleo, di Urbino, e il seminarista statunitense Luke Dundon, attualmente residente a Città del Vaticano.

MASSIMO BITONCI PUNTA A UNA GARA… ONOREVOLE
E’ uno dei volti nuovi della politica italiana. Ma è un volto nuovo anche per la Maratona S.Antonio. Massimo Bitonci, primo cittadino del comune di Cittadella (Padova) e da poco eletto in parlamento nelle file della Lega, correrà per la prima volta la Vedelago-Padova. Questa non è però il suo esordio in assoluto nella distanza: da quattro stagioni tesserato per Assindustria Sport, società organizzatrice, ha già corso a New York, partecipando anche a molte corse su strada amatoriali. Ha un primato personale di 3 ore e 50’.

WILLIAM GOVI, UNA CERTEZZA
Ha disputato la sua prima gara il 3 settembre 1978. William Govi, da quel giorno, non si è più fermato. Nel 2002 ha festeggiato la sua 500^ maratona organizzandone una davanti alla sua casa di Albinea (Reggio Emilia). Nel frattempo ne ha corse altre 170. Qualcuno si è pure preso la briga di calcolare che, da quando è nato, ha coperto correndo quasi 135 mila chilometri. Nella vita fa il disegnatore meccanico, ma nell’ambiente è noto come il «principe dei maratoneti». E il motivo non occorre spiegarlo.

GIANNI E CELESTINA, QUANDO SI CORRE IN DUE
La maratona si può correre anche in due. E’ quello che faranno Gianni Cazzola e sua madre Celestina. Gianni, 34 anni, di Montebelluna (Treviso) correrà la sua maratona spingendo la carrozzina della madre disabile.

IAN E JASMINE, FRATELLI D’AUSTRALIA
Sono fratelli e correranno a Padova. Sin qui niente di strano. La particolarità sta nel fatto che Ian e Jasmine Gibbs, 51 e 49 anni, provengono dall’Australia, per l’esattezza da Bunbury, lato occidentale del continente.

MIOZZO E CIAN: CICLISMO E VOLLEY INCONTRANO IL PODISMO
Uno, Flavio Miozzo, padovano di Curtarolo, è direttore tecnico della Tenax-Menikini, e ha debuttato in una maratona l’anno scorso, proprio nella Vedelago-Padova. L’altro, Federico Cian, è lo scout dell’Antonveneta, club padovano del campionato di volley di A/1: in sostanza è l’uomo che si occupa delle statistiche e dello studio degli avversari. Domenica 27 aprile correrà la sua prima maratona.

UNA GARA CON LE STELLETTE
Per la prima volta, la Maratona S.Antonio assegnerà anche i titoli italiani dell’Esercito. Saranno un’ottantina gli ufficiali, i sottufficiali e i volontari alla partenza a Vedelago.

GIANFRANCO NATOLI, UN CICLONE DI GIORNALISTA
Ha un personale di 3 ore e 50’ e ha già partecipato a nove maratone, correndo anche ai Mondiali Master di Riccione, nel 2007. Gianfranco Natoli, giornalista de “Il mattino di Padova” stavolta, però, lascerà stare le scarpe da ginnastica per gareggiare tra i cicloni, in handbike. «Ho sempre ammirato questi atleti e voglio provare a capire come affrontano la gara e quali difficoltà incontrano» spiega. Antonella Munaro, anche quest’anno al via della categoria paraplegici T53, gli ha dato qualche dritta. Gianfranco racconterà poi la sua esperienza dalle colonne del quotidiano padovano.

IL PIU’ VECCHIO, IL PIU’ GIOVANE
A Padova ha già corso più volte e anche domenica non vuole mancare. E’ Lino Tadei, aostano di Sarre, nato il 9 luglio del 1921, con i suoi 87 anni il più anziano tra gli atleti al via. La più giovane è Angela Gargano, nata l’11 settembre del 1989 a Barletta (Ba) e tesserata per l’Atletica Agropoli Hotel-Ilceppo. In campo maschile, il più giovane è invece il padovano Enrico Peron (nato il 29 maggio ’89), di Borgoricco.

WENDY, LEYLA E STELLA: SARA’ UNA CORSA A MISURA DI CANE
Tra le habituée della Maratona S.Antonio c’è Wendy, un pastore tedesco di Broni (in provincia di Pavia) che insieme al suo proprietario, Giovanni Paganin, ha incuriosito molti spettatori negli ultimi anni. Wendy ha 11 anni ed è stata regolarmente iscritta con tanto di certificato medico. Stavolta, però, si ritroverà in compagnia. Al suo fianco ci sarà infatti anche la sua «amica» Leyla, altro pastore tedesco di due anni, sempre di proprietà del signor Paganin. Ma non è finita qui: in gara ci sarà pure Stella, bastardina del 2003 al via assieme al suo padrone Leonardo Candian, di Vigonovo (Venezia). «L’ho prelevata al centro del cane abbandonato e subito ho visto che non stava mai ferma – dice – quando corriamo assieme, l’impressione che diamo è che sia lei a tirare me. Questa, però, è la sua prima maratona».
Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova

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