giovedì 15 maggio 2008
Gibilisco a Torino proverà a saltare verso le olimpiadi
Mi sento come se avessi vinto un Mondiale, anzi le Olimpiadi: la sensazione è la stessa». Sono state queste le prime parole di Giuseppe Gibilisco, venerdì scorso, dopo che la sentenza del Tas di Losanna gli aveva tolto la squalifica di due anni. Il giudice di ultima istanza del Coni, il 26 ottobre 2007, bloccò l'ex campione iridato dell'asta per il suo coinvolgimento nell'inchiesta Oil for Drugs, condannato per uso o tentato uso di sostanze vietate e per la frequentazione del medico Carlo Santuccione, il principale imputato. Tutto cancellato.
Da sei giorni Gibilisco è nuovamente un atleta libero di gareggiare e puntare dritto verso le Olimpiadi di Pechino. Torino potrebbe essere la città del destino per il tanto atteso ritorno: il prossimo 6 giugno, sotto la Mole, si svolge il tradizionale Memorial Primo Nebiolo, parata di stelle di scena allo stadio di Parco Ruffini. «Siamo in trattativa con Giuseppe Gibilisco - conferma Paolo Bellino, responsabile atleti del meeting -. L'assenza di Andrew Howe, impegnato lo stesso giorno a Oslo, potrebbe spingerci a togliere la gara del lungo per inserire l'asta. Tutto dipende dalla decisione di Gibilisco, attendiamo con fiducia un suo segnale».
Il Cus Torino, organizzatore dell'evento, si è preso dieci giorni di tempo per verificare la possibilità di avere il campione siciliano sulla pedana del Nebiolo. A un anno di distanza dal record italiano di Antonietta Di Martino, il meeting sarebbe di nuovo in primo piano, anche se per motivi diversi. Il ritorno di Gibilisco, per quello che ha espresso in questi anni e per la controversia della sua storia potrebbe attirare in maniera decisiva il pubblico. Sulla strada verso Pechino c'è soltanto l'ostacolo tecnico.
Negli ultimi mesi Gibilisco si è allenato a corrente alternata con uno stato d'animo contrastante, speranzoso per la sentenza del Tas e depresso per i momenti difficili vissuti dopo la squalifica. Ora serve il minimo per staccare il pass per i Giochi cinesi e Torino può essere la meta giusta anche perché è vista come città portafortuna, con quel suo stadio-bomboniera prossimo anche ad ospitare il rugby. «Ci stiamo pensando - dice Renato Montabone, assessore allo sport del Comune -. L'impianto a breve verrà ampliato a 13.500 posti».
Howe no, Gibilisco forse, Di Martino sì. L'8 giugno scorso l’atleta campana strabiliò tutti saltando 2,02 metri (poi ritoccato a 2,03 il 24 dello stesso mese a Milano e ribadito al Mondiale di Osaka), detronizzando il mito di Sara Simeoni, primato italiano che durava ormai da 29 anni. Una serata rimasta nell'immaginario collettivo. La vice-campionessa iridata sarà una delle tante attrazioni del Memorial Nebiolo.
Della squadra azzurra certa la presenza dei piemontesi Fabio Cerutti, Livio Sciandra, Zahra Bani e Daniela Graglia in aggiunta ai vari Ciotti, Talotti e Martinez. Dall'estero arriveranno numerosi campioni: i cubani Dayron Robles (110 hs) ed Osleidys Menendez (giavellotto, oro olimpico ad Atene) e l'australiana campionessa del mondo Jana Pittman (400 hs), da quando si è sposata semplicemente signora Rawlinson.
lastampa.it
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