Davanti, adesso, tre mesi prima dei Giochi: “Dobbiamo continuare esattamente in questo modo; abbiamo lavorato molto con Sandro Damilano, ed oggi sono ancora più convinto delle mie potenzialità, oltre che del fatto che stiamo percorrendo la strada giusta”. Poi, la sentenza, dai toni inappellabili: “Sono io il favorito per i Giochi Olimpici. Lo avete visto, se riesco a marciare in 3h37 all’inizio di maggio, quando so benissimo di non avere fatto tutto il lavoro necessario, non posso che guardare con ottimismo all’Olimpiade. Loro, i russi, sono stati bravissimi, ma si preparano sempre per andar forte in questo periodo. Di solito vanno al massimo in primavera, e le condizioni di Pechino non sono quelle che preferiscono”. Il caldo che qui a Cheboksary non si è mai fatto vedere (malgrado il sole, la temperatura è sempre rimasta fresca), a Pechino sarà la regola: “Sì ma non è solo questo il fatto: è che sento di non aver raggiunto i miei limiti”. Soddisfazione nel clan azzurro, e soprattutto da parte di Sandro Damilano, il tecnico del carabiniere di Calice: "Ha fatto una grande cosa, e ha ragione a dire che all'Olimpiade arriverà in condizioni ancora migliori. Nizhegorodov ha meritato, è un campione, ma Alex può batterlo".
Se Schwazer è la sicurezza, l’uomo del miracolo è certamente Diego Cafagna. Negli ultimi due giri il carabiniere triestino ha letteralmente divorato la strada, ingoiando avversari su avversari, e siglando il proprio primato proprio nell’occasione più importante (3h53:46). Un pezzo della medaglia d’argento è decisamente suo: “Spero di aver convinto tutti per i Giochi, credo di meritare la convocazione”. Difficile non essere d’accordo. Chi invece ha staccato a pieno titolo il visto per l'Olimpiade è la fiamma gialla Marco De Luca: "Ho ottenuto quello che volevo: puntavo a finire intorno alle 3h50, proprio il tempo che ho realizzato. Peccato per il piccolo calo nel finale, all'attacco degli utlimi 5 km ero settimo, ma ho sofferto come un matto a causa di problemi intestinali. Anche io sarò al meglio ai Giochi".
m.s.
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