E' partito tranquillo, lasciando che per i primi due chilometri fossero gli altri a dettare il ritmo, per poi chiudere progressivamente il buco e, nella seconda metà gara, allungare progressivamente nei confronti della concorrenza fino a completare i 20 chilometri tricolori di Borgo Valsugana con un ottimo riferimento cronometrico di 1:23'28. Alex Schwazer, il ventiquattrenne Carabiniere di Racines, era l'uomo più atteso del campionato italiano della 20 km di marcia organizzato nella mattinata odierna dal GS Valsugana Trentino nel centro di Borgo Valsugana, lungo un tracciato cittadino piuttosto selettivo e tecnico di mille metri di sviluppo; era l'uomo più atteso, si diceva, e non ha voluto deludere le aspettative, altrui e soprattutto sue vista la fondamentale valenza delle sensazioni provate nei poco più di 80 minuti di gara. La prova trentina infatti era dichiaratamente una tappa di passaggio in vista del ben più importante appuntamento olimpico di Pechino, nel cuore di agosto, quando i chilometri da 20 diventeranno 50 e le sensazioni saranno ancora più importanti: ebbene, se le premesse sono queste, lo stesso altoatesino può guardare all'evento a cinque cerchi con nuova fiducia: "Non ho mai dubitato delle mie capacità e delle mie potenzialità. So benissimo cosa posso fare a Pechino, certo che a Borgo sono andato forse più veloce di quanto mi aspettassi. Ora ritorno a lavorare, tre settimane in altura a Livigno e poi l'ultimo parziale di rifinitura nel centro federale di Saluzzo". Alle spalle dell'allievo di Sandro Damilano, spunta il giallo brillante della casacca delle Fiamme Gialle di Marco De Luca, primo a rompere gli indugi nel corso della tornata iniziale e ultimo ad arrendersi al forcing del carabiniere bolzanino: 1:25'08" il responso finale del finanziere, a sua volta alla caccia di indicazioni sul cammino verso la 50 chilometri di Pechino. A completare il podio un frizzante Fortunato D'Onofrio (Atletica Vomano) che per un paio di tornate ha tentato anche la sortita all'attacco in compagnia dell'aviere Dario Privitera, quinto al traguardo preceduto anche dall'altro carabiniere Diego Cafagna.
Era atteso ed è puntualmente arrivato il monologo femminile di Elisa Rigaudo, l'esile finanziera cuneese che ha portato a termine la propria fatica con un sorriso davvero brillante come il suo tempo finale di 1:30"32 che le permette di cancellare in un colpo solo tutti i residui dubbi di partecipazione alle Olimpiadi di Pechino. "Sono contentissima. Oltre alla vittoria volevo trovare un risultato che mi desse tranquillità e fiducia in vista dell'estate e l'obiettivo è stato raggiunto in pieno. E che bello questo tracciato, con tante curve e un po' mosso ma davvero fantastico e con tanto pubblico, cosa che nella marcia purtroppo non sempre avviene. Mi auguro che possa tornare presto in calendario". Il podio tricolore di Borgo Valsugana è stato quindi completato dalla giovane portacolori dell'Esercito Valentina Trapletti e dalla più esperta Rossella Giordano, decisamente attardate rispetto alla Rigaudo.
Tra i vincitori di giornata anche il comitato organizzatore facente capo al GS Valsugana Trentino del presidente Mauro Andreatta: lusinghieri complimentazioni da tutti i settori, tanto dai tecnici che dagli atleti. Ed anche la popolazione sembra essersi innamorata della marcia.
Luca Perenzoni (CR FIDAL Trentino)
Nella foto, Alex Schwazer durante la gara di Borgo Valsugana (Perenzoni)
fidal.it
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