5000 metri D
Sui 5000 femminili il meeting romano anche quest'anno porterà sulla pista dello Stadio Olimpico alcuni tra le migliori interpreti mondiali del settore, a cominciare proprio dalla fresca primatista mondiale dei 5000, l'etiope Tirunesh Dibaba. A poco più di un mese dal fantastico 14:11.15 di Oslo, la Dibaba proverà ancora a correre contro il cronometro per ottenere un'altra grande prestazione sulla distanza dei 5000 metri. A farle compagnia ci saranno su tutte la sorella Ejegayenu e, perché no, l'altra sorella più piccola Genzebe, la connazionale Meselech Melkamu e la vincitrice della scorsa edizione, la marocchina Mariem Selsouli Alaoui.
La Dibaba, che ha già corso e vinto le edizioni 2005 e 2006, detiene il primato del meeting con un 14:32.57 che verosimilmente potrebbe essere migliorato il prossimo 11 luglio. Ma l'attesa degli appassionati è per un crono sul livello di quello del record, aiutata dalla magia di una pista che vanta una tradizione di prestazioni storiche sui 5000 e sospinta dagli incitamenti del pubblico romano. Per la giovane etiope, già medaglia di bronzo sulla distanza alle Olimpiadi di Atene nel 2004, il Golden Gala rappresenta infatti un importante e fondamentale appuntamento di avvicinamento ai Giochi Olimpici di Pechino, nei quali punterà alla medaglia d'oro.
110 hs
Le barriere alte al Golden Gala hanno sempre offerto sfide di prestigio, ed anche quest'anno la gara dei 110 hs non sarà da meno. Su tutti ci sarà il fresco primatista mondiale Dayron Robles, cubano di quasi 22 anni, capace di correre lo scorso 12 giugno nel meeting di Ostrava in 12"87, migliorando di un centesimo di secondo il record detenuto dal cinese Xiang Liu. Robles, che ha poi ottenuto pochi giorni fa un altro fantastico riscontro cronometrico con 12.96, tenterà ancora una volta l'impresa, complice una condizione di forma eccellente che lo colloca al momento sul trono della specialità. Il compito non sarà facile anche perché ad insidiarlo ci sarà il gigante statunitense David Oliver, rivelazione dell'anno, capace di scendere nel meeting di Doha ai primi di maggio fino a 12"95. Lo stesso Oliver che ha peraltro già sconfitto il cubano nella prima tappa di Berlino, imponendosi di un solo centesimo, 13.19 a 13.20. Per Robles si tratterà quindi non solo di vincere la gara, ma anche di trovare un gran tempo, che magari significhi il miglioramento del record del meeting, quel 13.01 di Allen Johnson datato 1999. Da segnalare infine nella lista dei partenti anche la presenza del vincitore dello scorso anno, lo statunitense Anwar Moore, atleta di ottima caratura, possibile outsider nella sfida Robles-Oliver. Ma il pensiero va all'impresa storica... che la serata del 11 luglio ci regali qualcosa di straordinario?
Simone Proietti
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