SESSIONE DELLA MATTINA: RECORD E FINALE PER VALERIA ROFFINO
Inizia col piede giusto l'avventura degli azzurri i Mondiali juniores di Bydgoszcz: Valeria Roffino si qualifica per la finale dei 3000 siepi ritoccando ancora una volta il primato italiano di categoria. La biellese parte coraggiosa (6'53" il passaggio ufficioso al 2° km) e poi difende le posizioni, cercando secondo logica uno dei quattro tempi di ripescaggio (9'02" ufficioso alla campana): scende a 10:23.72, togliendo altri 9" al limite stabilito pochi giorni prima di partire (10:32.56 ad Alessandria il 27 giugno). Se consideriamo il vecchio record di Catia Libertone, per Valeria fanno quasi 20" di progresso in meno di due settimane, per agguantare il terzo tempo utile per il recupero.
Appuntamento per la finale, giovedì alle 18.45.
La sessione mattutina ha regalato un sogno anche ad Eduardo Albertazzi, giovanissimo discobolo ascolano che è rimasto aggrappato alla finale fino a quattro lanci dalla conclusione del secondo gruppo di qualificazione. Il primatista italiano allievi ha messo a frutto l'esperienza nella categoria superiore, ottenendo 53.06 nel gruppo A (settimo) e poi ha atteso fiducioso: per poco più di mezzo metro non è riuscito a raggiungere un obiettivo che emmeno un tecnico esperto come il suo, l'ex recordman nazionale Armando De Vincentis, avrebbe probabilmente osato sperare.
E' invece riuscito ad approdare alla semifinale del pomeriggio Valerio Rosichini, deciso nella sua batteria dei 100m vinta dal cubano Lescay: bravo il romano (personale con 10.63) a non disunirsi nel corso della gara, come invece è successo ad Edoardo Baini, che ha gettato al vento una qualificazione - alla prova dei fatti - abbastanza abbordabile, proprio per essersi eccessivamente indurito nella parte finale.
Bravo ma sfortunato Domenico Fontana: il bassanese ha cercato di interpretare la sua batteria dei 400 su una pista che nella mattinata di Bydgoszcz nascondeva non poche insidie per il vento variabile. Ha avuto la sfortuna di correre con un line-up decisamente importante e di segnare un tempo, 47.99, che in altre batterie avrebbe consentito un'agevole qualificazione diretta. Ed invece per l'ex calciatore non c'è stata poi neanche la soddisfazione del ripescaggio.
Coraggioso a sua volta il giovanissimo Alessandro Pedrazzoli, che ha forse bruciato un passaggio troppo veloce nella sua batteria ed ha finito praticamente al passo.
Sorpresona nella qualificazione del peso, dove Alberto Sortino non è riuscito a farsi largo: è rimasto invischiato nel gruppone dei delusi anche l'italo-sudafricano Orazio Cremona, aspirante prima alla maglia azzurra e poi al podio mondiale. Né l'una né l'altro sono stati obiettivi concretizzabili per il ragazzo di famiglia mantovana cresciuto a Roodepoort.
L'ultimo atto della sessione inaugurale è stato interpretato dagli sprinter: il vento contrario sul rettilineo - a tratti sensibile - ha un po' rimescolato le carte, togliendo per di più qualche chance alle nostre Martina Balboni e Ilenia Draisci. Ma entrambe le azzurre hanno saputo recitare con grande dignità in scena: per il ripescaggio sarebbe stato necessario un 11.90 che le nostre valgono ampiamente in condizioni ambientali normali.
IL POMERIGGIO: AVANTI BENEDETTI E SCAPINI
La pioggia, che aveva accompagnato in mattinata le ultime batterie dei 100m e il primo pomeriggio, lascia Bydgoscz proprio quando sta iniziando la sessione serale di questa prima giornata.
La seconda parte della giornata è agrodolce per la spedizione italiana. Nella sua batteria degli 800m passa abbastanza agevolmente Giordano Benedetti: anche se il trentino denuncia una certa inesperienza quando si fa chiudere dal kenyano Kibet e dal brasiliano De Souza all'ingresso dell'ultima curva ed è quindi costretto a recuperare sul rettilineo. Arrivo a quattro, con il kenyano che sarebbe escluso a sorpresa dalla partita se non soccorresse il recupero dei tempi: anche perchè, nel resto del turno, molti se la prendono comoda - non ultimo il favoritissimo Abubaker Kaki Khamis - e l'1:49.71 di Benedetti è alla fine il miglior tempo dell'intero lotto.
Va avanti anche Mario Scapini: capitato in una batteria di fuoco, il capitano azzurro pasticcia un po' sia prima sia dopo la campana, ma poi si fa largo sul rettilineo e strappa una meritatissima qualificazione alla finale controllando oculatamente i tempi di ripescaggio. Fuori nomi illustri, con personali migliori di quelli del milanese: che si conferma ai vertici continentali, visto che insieme con lui sono solo due gli europei promossi (il britannico Forrester e il francese Carvalho).
Un colpo alle ambizioni azzurre arriva dalla pedana dell'alto: Elena Vallortigara incappa nella prima vera giornataccia della sua vita atletica, arenandosi su quote alle quali non era più abituata dall'esordio nella categoria cadette. Inutile andare a trovare spiegazioni: sono cose che succedono e d'altronde Elena ci aveva regalato in passato tali dimostrazioni di tempra agonistica - in una carriera ancor giovanissima - che non possiamo non rinnovarle la fiducia per il futuro. Peccato, perchè la finale è stata conquistata a 1.78, quota che l'azzurra ha dimostrato di padroneggiare almeno da tre stagioni a questa parte. Brucia un po', la controprestazione, perchè sicuramente la veneta sarebbe stata in grado di togliersi qualche soddisfazione già in Polonia: ma non dimentichiamo che Elena sarà eleggibile anche per la prossima rassegna iridata juniores e che le lacrime di oggi potrebbero trasformarsi nella gioia di domani. La ragazza ne è capace.
Un pizzico di amarezza anche dalla pedana del triplo: ma qui gioca un ruolo anche la sfortuna, perchè Federica De Santis esce dall'eletta schiera delle prime 12 solo a tre salti dalla conclusione dell'intera qualificazione e alla fine è proprio l'azzurra la prima delle escluse. Un po' più indietro Eleonora D'Elicio, ma anche la torinese si è mantenuta in zona-promozione in pratica fino al terzo e ultimo salto, arretrando in classifica solo quando l'eliminatoria andava ad esaurirsi.
Ultimo italiano a scendere in campo è stato Valerio Rosichini, che ha confermato anche in semifinale l'ottima impressione destata in mattinata: non c'è stata occasione di incrementare il personale già stabilito nel primo turno, ma il ragazzo di Ostia ha fatto per intero il suo dovere.
Raul Leoni
RISULTATI PRIMA GIORNATA
Finali
Peso U: 1.Storl (Ger) 21.08, 2.Bulanov (Rus) 20.14, 3.Premeru (Cro) 19.93
5000m D: 1.Utuba (Eti) 16:15.59, 2.Dibaba (Eti) 16:16.75, 3.Chebet (Ken) 16:17.96
Qualificazioni
Uomini
100m: (3)b2 Valerio Rosichini 10.63 (+1.1, pp 14Q qual.), (4)b3 Edoardo Baini 10.75 (+0.2, 32Q el.); (6)sf1 Valerio Rosichini 10.75 (-0.6, 18sf el.)
400m: (7)b1 Alessandro Pedrazzoli 50.80 (53Q, el.), (5)b4 Domenico Fontana 47.99 (27Q, el.)
800m: (1)b4 Giordano Benedetti 1:49.71 (1Q, qual.)
1500m: (6)b3 Mario Scapini 3:47.71 (12Q, qual.)
Peso: 28Q Alberto Sortino 17.31 (el.)
Disco: 13Q Eduardo Albertazzi 53.06 (el.)
Donne
100m: (4)b7 Martina Balboni 12.01 (-1.7, 30Q el.), (4)b8 Ilenia Draisci 12.02 (-1.9, 31Q el.)
3000st: (7)b1 Valeria Roffino 10:23.72 (nuovo rec. it. jrs, 11Q qual.)
Alto: 30Q Elena Vallortigara 1.65 (el.)
Triplo: 13Q Federica De Santis 12.97 (+0.1, el.), 17Q Eleonora D'Elicio 12.80 (-0.2, el.)
GLI AZZURRI IN GARA DOMANI
9.00 - Giavellotto U qualificazioni: Emanuele Sabbio (mis. qual. 71.50)
9.25 - 400hs U batterie: Giacomo Panizza
9.30 - Asta D qualificazioni: Giorgia Benecchi (mis. qual. 4.10)
10.45 - 10km marcia D (finale): Antonella Palmisano, Eleonora Giorgi
17.20 - 800m U semifinale: Giordano Benedetti
nella foto (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal): Valeria Roffino ha conquistato la finale dei 3000 siepi ritoccando in batteria il suo primato italiano juniores.
fidal.it
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