giovedì 31 luglio 2008

Pechino 2008 - Piano di emergenza anti-inquinamento

A otto giorni dalla cerimonia inaugurale la situazione atmosferica a Pechino resta preoccupante: nonostante da lunedì una serie di acquazzoni abbia abbattuto al suolo parte delle polveri e degli agenti inquinanti sospesi migliorando decisamente la visibilità, resta ancora una sinistra foschia congiunta a un alto tasso di umidità. La circolazione a targhe alterne (a Pechino circolano quotidianamente circa 3.300.000 automobili) è attiva dal 20 luglio, ma nelle zone vicine agli impianti olimpici si formano ancora code e ingorghi nelle ore di punta.

Il Ministero per la Protezione ambientale ha annunciato oggi la messa a punto di un piano di misure d'emergenza per il controllo dell'inquinamento in condizioni climatiche estremamente sfavorevoli: se la situazione dovesse peggiorare verrebbero introdotte nuove limitazioni alla circolazione delle automobili, alle attività industriali a Pechino (chiusura di 105 impianti), nella città portuale di Tianjin, a 120 km di distanza dalla capitale, e nella circostante provincia di Hebei.

"Credo che negli ultimi anni Pechino abbia cercato di rendere il clima più piacevole per gli stranieri che vengono qui - spiega Yang Hoi, uno degli organizzatori cinesi dei Giochi - la città è cambiata molto. Le condizioni climatiche sono decisamente migliorate e l'aria è molto più pulita. Nel complesso la città è piacevole per chi viene a visitarla".

Sulle conseguenze dell'alto tasso di inquinamento sulle prestazioni degli atleti è aperta da mesi una querelle senza fine: a parlare è Peter Baquie, medico della squadra australiana, che non si mostra particolarmente preoccupato per le condizioni ambientali della capitale cinese. "L'inquinamento è una presenza molto visibile, ma non è stato un problema grosso per gli atleti. A dire il vero abbiamo avuto soltanto un po' di irritazione agli occhi".

it.eurosport.yahoo.com

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