La Dita Tomescu è arrivata ad avere anche 1:28 di vantaggio sul gruppo delle principali inseguitrici, che quando hanno cominciato a spingere davvero non avevano più abbastanza km a disposizione per ricucire lo strappo. Per la rumena è il coronamento di una lunga carriera sempre ai vertici: 38 anni, con all'attivo ben 9 prestazioni sotto le 2h25, bronzo ai Mondiali di Helsinki 2005 e campionessa iridata nello stesso anno nella mezza maratona, la Dita Tomescu ha chiuso in 2h26:44, tempo che acquista maggior valore considerando che al passaggio di metà gara la proiezione era superiore alle due ore e mezza. Argento in volata per l'immarcescibile kenyana Catherine Ndereba, la campionessa mondiale che, anche lei, ha saputo leggere la gara rimanendo per lunghi tratti discosta dal gruppo ma sapendo rientrare al momento giusto. 2h27:06 il tempo dell'africana che bissa l'argento di Atene 2004, precedendo allo sprint la cinese Zhou Chunxiu. E a proposito di sapienza tattica, un plauso va alla siciliana Anna Incerti, che ha controllato la situazione correndo sempre sui suoi ritmi recuperando molte posizioni nella seconda metà gara per chiudere 14. in 2h30:55, suo primato personale che, considerando le condizioni climatiche e le caratteristiche tecniche del tracciato di Pechino, lasciano intravedere grandi prospettive di miglioramento per lei. Diciassettesima la Genovese, che nella prima parte di gara è stata spesso davanti tanto da dare uno scrollone al folto gruppo intorno al 5. km: 2h31.31 il tempo della trevigiana che nel finale ha superato una Radcliffe ormai in disarmo, finita 23. in 2h32:38. la terza italiana, Vincenza Sicari, ha chiuso 29. in 2h33:31. Ora sulle risultanze di questa gara sarà bene ragionare a lungo, in prospettiva della prova maschile.
Gabriele Gentili
Nelle foto: la rumena Dita campionessa olimpica all'arrivo e l'azzurra Incerti (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
fidal.it
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