- Perché Miguel era un bravo ragazzo, perché amava la vita, perché sognava con l'atletica, perché ha scritto una poesia meravigliosa, - Perché la maglietta di Miguel non delude mai... - Perché quest'anno ci si è inventati pure un gioco di carte dal titolo - Perché correndo si dà una mano pure all'avventura di Pino Papaluca e al suo correre per solidarietà da Mosca a Roma, da Amman a Bagdad. La Corsa di Miguel ha pubblicato il suo diario. Si può comprarlo con un paio di scarpe o una tuta usata. Pino porterà il ricavato a Korogocho, una bidonville di Nairobi, e in un orfanatrofio sulle Ande, in Perù. - Perché il percorso, tutto intorno al Tevere, beh, insomma, non è male - Perché ci sono un sacco di iniziative prima e dopo. Venerdì 16, per esempio, alle 18, alla Casa Argentina, un omaggio a Osvaldo Soriano, il grande scrittore del Rigore più lungo del mondo... - Perché i segnachilometri sono dolcissimi, con i ragazzi della scuola Melone di Ladispoli, la più multietnica d'Italia - Perché di corsa spesso siamo troppo avvelenati. E allora ogni tanto ci vuole una domenica in cui non t'ammazzi a inseguire il personale. Che poi in tanti il personale l'hanno fatto lo stesso... - Perché chi viene da fuori Roma può prendere contatto con gli organizzatori per trovare un posto da dormire senza svenarsi a Roma - Perché, se i primi nove non vi hanno convinto c'è anche il sito www.lacorsadimiguel.it, dove ci si iscrive fino alle 24 del 13 gennaio. |
lunedì 12 gennaio 2009
Dieci motivi per correre per Miguel a Roma il 18 Gennaio
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