STRATOSFERICO WHITEHEAD: 3h39’00” PER L’ATLETA CON LE PROTESI. Lungo tutto il percorso è stato applaudito e incitato da migliaia di spettatori e maratoneti, che lo hanno chiamato per nome: “Richard, Richard!”. Richard Whitehead, 32enne atleta inglese di Nottingham, amputato di entrambe le gambe, ha vinto la sfida: sulle sue protesi è riuscito a correre la XIV Maratona della Città di Roma in un incredibile 3h39’00”, ben al di sotto del suo primato personale di 3h52’58”
(ottenuto a Londra lo scorso anno), ma anche del suo obiettivo della vigilia di 3h45’.
“È stata una gara fantastica – ha dichiarato Whitehead a fine gara – le condizioni atmosferiche erano ottimali, ma a spingermi è stato soprattutto l’incitamento ricevuto in ogni punto del percorso. Solo in questa maratona mi è capitato di sentir scandire il mio nome, è stata un’emozione enorme. Per questo motivo dedico il mio record personale a Roma, ai romani e a tutti coloro che mi hanno permesso di non arrendermi”.
Al suo fianco ha tagliato il traguardo Mauro Firmani, 50enne romano, che per tutta la gara lo ha protetto dal rischio di subire dei colpi accidentali da parte di altri atleti in gara. “È stata un’emozione difficile da raccontare – ha detto il maratoneta, che ha corso la gara indossando la maglietta del Tottenham Hotspur, la squadra del cuore di Whitehead – noi avevamo paura che sui sampietrini potesse scivolare e cadere, ma era lui che rideva e ci incitava”.
Ufficio Stampa Maratona della Città di Roma
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