Rivoluzione ai vertici di quasi metà delle specialità maschili e femminili grazie ai grandi risultati di Doha, Fort-de-France, Modesto ed alla super-Coppa del Mondo di marcia. Ecco quanto successo negli ultimi giorni, con fatti, numeri e notizie.
Felix tra le grandissime
Molti gli spunti di interesse dal Super Grand Prix del Qatar a Doha, che resterà nella memoria soprattutto per il meraviglioso uno-due di Allyson Felix, 10.93 sui 100 e 49.83 sui 400, doppio mondiale stagionale (nel giro di pista ha pareggiato il risultato della Montsho, umiliata nello scontro diretto con quasi due secondi di margine). Finalmente fuori dai guai fisici Sherone Simpson, all'altezza della stagione d’oro 2006 con 11.09.
La Felix ora è l'ottava atleta della storia ad aver corso i cento in meno di undici secondi, i duecento in meno di ventidue, ed i quattrocento in meno di cinquanta. La sua corsa è autentica bellezza. Quando apre il compasso, specie nell'accoppiata 200-400, è una meraviglia.
La corazzata-Oliver, un muscolatissimo ostacolista che vola da inizio stagione, ha centrato un sensazionale 12.95 sfruttando la brezza ideale di due metri al secondo. Il tutto con una partenza che ha lasciato a desiderare e che probabilmente ha compromesso una prestazione inimmaginabile.
La croata Vlasic ha saltato 2.03, iniziando il leit-motiv dello scorso anno, la rincorsa al record mondiale della Kostadinova. Prossimo step a Spalato, il 15 maggio, dove conta di allungare l'imbattibilità a quota ventiquattro gare. Ottimo il norvegese di colore Ndure con 10.01 sui 100 metri (secondo Darrel Brown con 10.02), una prestazione che eguaglia la settima performance europea di sempre al pari di quella di Pietro Mennea.
Tra gli altri mondiali stagionali realizzati a Doha i 1500 della romena Popescu (4:05.52) il 21.48 di Hoffa (durerà poche ore per poi essere migliorato da Cantwell a Modesto), l'8:07.64 del solito Mateelong sulle siepi, il 3:33.27 del marocchino Iguider sui 1500 metri, il 7:32.01 del kenyano Choge sui 3000. Impressionanti l'iraniano Hadadi, vincitore del disco con un ultimo lancio di 67.20, e David Rudisha, 1:44.36 sugli 800 metri. Da notare nel disco l'ottima del sedicenne ucraino Nesterenko, 62.37 m anche 62.16. Non ha corso Wariner, fermato dai crampi nel riscaldamento. Per l'Italia terza la Balassini con 69.59 (ultimo round), sesta la Claretti (65.27 iniziale, poi nullo e doppia rinuncia).
Campbell risorta, Carson l'aspetta
Veronica Campbell-Brown ha ritrovato la vittoria dopo lo stop impostole da Bianca Knight la scorsa settimana. A Orlando la giamaicana ha vinto i 100 in 11.02 ed i 200 in 22.38. Sui cento ha strapazzato la campionessa mondiale indoor, Angela Williams, terza in 11.25. Rivedremo la Campbell domenica prossima nell'Adidas Track Classic all'Home Depot Center di Carson, dove scenderanno in pista molti tra i migliori: eccoli.
Tyson Gay (su 100 e 200), Derrick Atkins, Wallace Spearmon, Xavier Carter, Wariner (se recupera) contro Clement sui 400, Bernard Lagat sui 1500, Trammell al debutto sui 110 (con tutti i migliori americani tranne Oliver), Jackson, Cantwell contro Nelson. Tra le donne, stellari i 100 con Veronica Campbell-Brown, Allyson Felix, Sanya Richards, Marshevet Hooker, Kerron Stewart, le sorelle Barber, Jeter, Edwards, Harrigan e Lauryn Williams. La Felix è iscritta anche sui 200, dove troverà la Knight e Muna Lee, recentemente scesa sotto i 22 secondi con l'aiuto del vento. Sui tremila la più piccola delle Dibaba, neocampionessa mondiale junior di cross, sui 100 ostacoli duello Cherry-Jones-Hayes (probabilmente out la Perry, infortunata dell'ultima ora).
Stuczynski, modestamente
A Modesto (California Relays) 4.70 di Jennifer Stuczynski, mondiale stagionale. La Isinbayeva, nel mirino della statunitense, gareggerà invece solo quattro volte prima dei Giochi, con esordio a Roma. Out invece per tutta la stagione la ceka Rybova-Hamackova, in attesa di un figlio. Nel meeting californiano anche 11.18 di "Mickey Mouse" Lauryn Williams e 10.06 di Mike Rodgers. In un'altra serie dei 100 Carlos Moore è sceso sotto i 10 secondi (9.97) ma con vento oltre i limiti. Interessante il 10.11 del britannico Edgar, indubbiamente più continuo che in passato. Nell'altra gara di asta il messicano Lanaro ha superato i 5.80. Nel peso Cantwell ha risposto a Hoffa (21.48 a Doha), lanciando più lontano in due occasioni (21.76 e 21.55).
Padgett 9.96!
Lo sprinter dell'università di Clemson è entrato sabato scorso nel club dei meno-10 sulla pista di casa. Già accreditato di dieci netti, ha sfruttato un vento amico ma non esagerato (1,2 metri al secondo). Jacquelyn Johnson ha migiorato il mondiale stagionale dell'eptathlon a Tempe con 6.307 punti. Il saltatore dello Zimbabwe Ngonidzashe Makusha ha migliorato il record nazionale con 8.16 a Tallahassee. Agli NCAA indoor si era classificato terzo.
Kanter, missile terra-aria
Nella riunione di Salinas eccezionale 71.38 del campione del mondo di lancio del disco. Si tratta della quinta prestazione assoluta di ogni epoca. Sulla stessa pedana, solitamente foriera di "personal best" e grandi prestazioni per le particolari condizioni ambientali, lo scorso anno l'estone lanciò a 72.02. Ora è atteso tra una settimana al primo scontro stagionale con Alekna, a Turnov. A Salinas molto bene anche Godina (64.99), Israel (65.03) e Stephanie Trafton-Brown, clamoroso 66.17 per il nuovo mondiale stagionale.
Altro dagli USA
Tra i risultati dell'Oregon Twilight di Eugene (alla presenza del candidato presidente Barack Obama) il 78.68 del martellista A.G. Kruger e l'1:45.15 di Boaz Lalang, kenyano assurto a discreta popolarità nella stagione indoor. Molto bella la galoppata di Andrew Weathing, nome nuovo del mezzofondo americano, in 3:38.60. Fisico eccezionale, grande passo, finish volante. Nel festival High School di Austin grande 11.16 di Victoria Jordan, 18 anni da tre mesi. Tra i ragazzini anche 20.82 di T.J. Graham e 20.80 di Markus Henderson. Un altro gioiellino di 19 anni, Johnny Dutch, si è esaltato a Chapel Hill vincendo i 400 ostacoli in 49.78 (ha però perso da Dudley, 49.48, che gareggiava fuori classifica) ed i 110 in 13.85.
Salti lunghissimi in Martinica
Nel meeting di Fort-de-France di metà settimana eccezionale 21.91 di Muna Lee (vento a 2,8), e ottimo 11.10 legale (battuta Torri Edwards, 11.17). Grandi i 100 ostacoli, con Damu Cherry che ha sfiorato il personale in 12.47 (mondiale stagionale) e sei atlete sotto i 12.85. Al vertice delle graduatorie torna anche Lashinda Demus (53.99), mentre si sono esaltati ancora Ivory Williams (stavolta 10.07) e l'antiguano Christian (20.12 sui 200). Miglior gara il lungo maschile: Brian Johnson 8.48 (2,1 appena oltre il limite, ma anche un 8.30 buono), Phillips 8.47, Pate 8.39.
Divi asiatici
Mizuki Noguchi, olimpionica di maratona, ha sostenuto l'ultimo test pre-Giochi a Sendai, vincendo un'ottima mezza maratona in 1:08.25, sei secondi meglio della kenyana Julia Mombi. Per la Noguchi passaggi di 48:23 ai 15 km e di 1:04:57 ai 20. Tra gli uomini affermazione di Harun Njoroge Mbugua in 1:01:55. Liu Xiang ha esordito ad Osaka in 13.19, laddove solo Vadym Devyatovskiy (78.41) è stato capace di superare un bravissimo Marco Lingua (77.17). Per la discesa in pedana di Murofushi bisogna aspettare, è ancora infortunato.
Sud America
Partito in Brasile il circuito dei meeting internazionali, a Uberlandia: tra i risultati da segnalare la sorprendete sconfitta della primatista mondiale del giavellotto Menendez (60.68) ad opera della giovane connazionale Cruz (60.84), il 2.30 di Jesse de Lima nell'alto (primato brasiliano eguagliato), il 78.17 dello slovacco Charfreitag nel martello. Ha esordito Gregorio nel triplo (16.86), sono andate benissimo le velociste di casa con la 4x100 (43.36, con in ultima frazione la sedicenne Santos). I maschi hanno chiuso in 38.94 con de Lima, Viana, Moreira e Sena). A Caracas, pochi giorni fa, nuovo gran balzo del cubano Giralt (17.30) e sorprendete progresso del pesista Velez con 20.65.
In Europa non si scherza
Kim Gevaert ha gareggiato a Nivelles nella fase societaria ed ha piazzato subito un 11.05 sui 100 (a un centesimo dal record nazionale) ed un 22.74 sui 200. Lassù nel Benelux si fa sul serio: in Olanda Rutger Smith ha lanciato 20.47 nel peso e 66.85 nel disco, mentre sette giorni fa, ancora dal belgio, sorpresissima dai gemelli Borlee sui 400: Kevin ha corso in 45.35, Jonathan in 45.47!
In Montenegro peso a sensazione: il bosniaco Alic ha portato il primato nazionale a 21.07, in una gara dove ha centrato il personale anche il serbo Kolasinac (20.26) e ha gareggiato il 44enne Peric (19.27).
La greca Devetzi ha esordito vicino Atene con 14.70, ma col vizio di forma del vento oltre i limiti. Debutto per Tsatoumas nel lungo con 8.05. Riecco anche la Thanou (11.99) e l'olimpionica Halkia, che combina pasticci in serie sugli ostacoli e chiude in un inguardabile 59.26. Bene la martellista Papadopoulou con 69.59.
Italiani oltre confine
In Francia grande 12.65 della Okori sui 100 ostacoli a Montgeron. Nei 110 ostacoli Andrea Alterio si è classificato terzo in 13.61 (vento 2,2), battuto dalla novità Xavier Lombardo (13.47) e da Julien Fenes (13.59). L'italiana Thaimi O'Reilly ha gareggiato a Bonneouil (12.89, vento zero, nel triplo, seconda classificata), e a Montgeron (5.91 nel lungo, quinta, con un metro di vento sfavorevole). Monika Niederstatter ha gareggiato sui 300 ostacoli a Monaco di Baviera, chiudendo con cronometraggio manuale in 41.8. Otto giorni fa, a Nova Gorica, 4.10 di Anna Giordano Bruno nell'asta.
Primato europeo junior
E' successo a Yalta, nel corso dei campionati studenteschi, dove la giavellottista ucraina Vira Rebryk ha portato il limite continentale juniores a 61.64. Il limite precedente apparteneva alla magiara Szabo (61.52 agli Eurojunior di Riga). Nel corso della manifestazione è caduto anche il primato ucraino under23 del giavellotto maschile grazie all'80.08 di Roman Avramenko.
Praga
Nella Volkswagen Marathon successi per Kenneth Mungara Mburu (Kenya) in 2:11:06 e Natalya Yulamanova in 2:31:43. Temperatura molto calda, impossibile l'assalto al primato della corsa, che è di Maura Viceconte (2:26:33 sette anni orsono). In Spagna, ad Albacete, 1:01:11 per Silas Sang nella mezza maratona.
Coming soon
Con Carson evento di punta, grande atletica anche in Brasile (Fortaleza domani, Rio domenica), Dakar (sabato), poi ancora salti a Spalato (con la Vlasic), esordio russo in pista con una riunione moscovita. Per rivedere Usain Bolt (pochi giorni fa a 9.76 sui cento) occorrerà aspettare qualche giorno: gareggerà a Port-of-Spain, Trinidad. Poi sarà faccia a faccia con Tyson Gay a fine mese a New York. Il mondiale è in pericolo.
Marco Buccellato
Felix tra le grandissime
Molti gli spunti di interesse dal Super Grand Prix del Qatar a Doha, che resterà nella memoria soprattutto per il meraviglioso uno-due di Allyson Felix, 10.93 sui 100 e 49.83 sui 400, doppio mondiale stagionale (nel giro di pista ha pareggiato il risultato della Montsho, umiliata nello scontro diretto con quasi due secondi di margine). Finalmente fuori dai guai fisici Sherone Simpson, all'altezza della stagione d’oro 2006 con 11.09.
La Felix ora è l'ottava atleta della storia ad aver corso i cento in meno di undici secondi, i duecento in meno di ventidue, ed i quattrocento in meno di cinquanta. La sua corsa è autentica bellezza. Quando apre il compasso, specie nell'accoppiata 200-400, è una meraviglia.
La corazzata-Oliver, un muscolatissimo ostacolista che vola da inizio stagione, ha centrato un sensazionale 12.95 sfruttando la brezza ideale di due metri al secondo. Il tutto con una partenza che ha lasciato a desiderare e che probabilmente ha compromesso una prestazione inimmaginabile.
La croata Vlasic ha saltato 2.03, iniziando il leit-motiv dello scorso anno, la rincorsa al record mondiale della Kostadinova. Prossimo step a Spalato, il 15 maggio, dove conta di allungare l'imbattibilità a quota ventiquattro gare. Ottimo il norvegese di colore Ndure con 10.01 sui 100 metri (secondo Darrel Brown con 10.02), una prestazione che eguaglia la settima performance europea di sempre al pari di quella di Pietro Mennea.
Tra gli altri mondiali stagionali realizzati a Doha i 1500 della romena Popescu (4:05.52) il 21.48 di Hoffa (durerà poche ore per poi essere migliorato da Cantwell a Modesto), l'8:07.64 del solito Mateelong sulle siepi, il 3:33.27 del marocchino Iguider sui 1500 metri, il 7:32.01 del kenyano Choge sui 3000. Impressionanti l'iraniano Hadadi, vincitore del disco con un ultimo lancio di 67.20, e David Rudisha, 1:44.36 sugli 800 metri. Da notare nel disco l'ottima del sedicenne ucraino Nesterenko, 62.37 m anche 62.16. Non ha corso Wariner, fermato dai crampi nel riscaldamento. Per l'Italia terza la Balassini con 69.59 (ultimo round), sesta la Claretti (65.27 iniziale, poi nullo e doppia rinuncia).
Campbell risorta, Carson l'aspetta
Veronica Campbell-Brown ha ritrovato la vittoria dopo lo stop impostole da Bianca Knight la scorsa settimana. A Orlando la giamaicana ha vinto i 100 in 11.02 ed i 200 in 22.38. Sui cento ha strapazzato la campionessa mondiale indoor, Angela Williams, terza in 11.25. Rivedremo la Campbell domenica prossima nell'Adidas Track Classic all'Home Depot Center di Carson, dove scenderanno in pista molti tra i migliori: eccoli.
Tyson Gay (su 100 e 200), Derrick Atkins, Wallace Spearmon, Xavier Carter, Wariner (se recupera) contro Clement sui 400, Bernard Lagat sui 1500, Trammell al debutto sui 110 (con tutti i migliori americani tranne Oliver), Jackson, Cantwell contro Nelson. Tra le donne, stellari i 100 con Veronica Campbell-Brown, Allyson Felix, Sanya Richards, Marshevet Hooker, Kerron Stewart, le sorelle Barber, Jeter, Edwards, Harrigan e Lauryn Williams. La Felix è iscritta anche sui 200, dove troverà la Knight e Muna Lee, recentemente scesa sotto i 22 secondi con l'aiuto del vento. Sui tremila la più piccola delle Dibaba, neocampionessa mondiale junior di cross, sui 100 ostacoli duello Cherry-Jones-Hayes (probabilmente out la Perry, infortunata dell'ultima ora).
Stuczynski, modestamente
A Modesto (California Relays) 4.70 di Jennifer Stuczynski, mondiale stagionale. La Isinbayeva, nel mirino della statunitense, gareggerà invece solo quattro volte prima dei Giochi, con esordio a Roma. Out invece per tutta la stagione la ceka Rybova-Hamackova, in attesa di un figlio. Nel meeting californiano anche 11.18 di "Mickey Mouse" Lauryn Williams e 10.06 di Mike Rodgers. In un'altra serie dei 100 Carlos Moore è sceso sotto i 10 secondi (9.97) ma con vento oltre i limiti. Interessante il 10.11 del britannico Edgar, indubbiamente più continuo che in passato. Nell'altra gara di asta il messicano Lanaro ha superato i 5.80. Nel peso Cantwell ha risposto a Hoffa (21.48 a Doha), lanciando più lontano in due occasioni (21.76 e 21.55).
Padgett 9.96!
Lo sprinter dell'università di Clemson è entrato sabato scorso nel club dei meno-10 sulla pista di casa. Già accreditato di dieci netti, ha sfruttato un vento amico ma non esagerato (1,2 metri al secondo). Jacquelyn Johnson ha migiorato il mondiale stagionale dell'eptathlon a Tempe con 6.307 punti. Il saltatore dello Zimbabwe Ngonidzashe Makusha ha migliorato il record nazionale con 8.16 a Tallahassee. Agli NCAA indoor si era classificato terzo.
Kanter, missile terra-aria
Nella riunione di Salinas eccezionale 71.38 del campione del mondo di lancio del disco. Si tratta della quinta prestazione assoluta di ogni epoca. Sulla stessa pedana, solitamente foriera di "personal best" e grandi prestazioni per le particolari condizioni ambientali, lo scorso anno l'estone lanciò a 72.02. Ora è atteso tra una settimana al primo scontro stagionale con Alekna, a Turnov. A Salinas molto bene anche Godina (64.99), Israel (65.03) e Stephanie Trafton-Brown, clamoroso 66.17 per il nuovo mondiale stagionale.
Altro dagli USA
Tra i risultati dell'Oregon Twilight di Eugene (alla presenza del candidato presidente Barack Obama) il 78.68 del martellista A.G. Kruger e l'1:45.15 di Boaz Lalang, kenyano assurto a discreta popolarità nella stagione indoor. Molto bella la galoppata di Andrew Weathing, nome nuovo del mezzofondo americano, in 3:38.60. Fisico eccezionale, grande passo, finish volante. Nel festival High School di Austin grande 11.16 di Victoria Jordan, 18 anni da tre mesi. Tra i ragazzini anche 20.82 di T.J. Graham e 20.80 di Markus Henderson. Un altro gioiellino di 19 anni, Johnny Dutch, si è esaltato a Chapel Hill vincendo i 400 ostacoli in 49.78 (ha però perso da Dudley, 49.48, che gareggiava fuori classifica) ed i 110 in 13.85.
Salti lunghissimi in Martinica
Nel meeting di Fort-de-France di metà settimana eccezionale 21.91 di Muna Lee (vento a 2,8), e ottimo 11.10 legale (battuta Torri Edwards, 11.17). Grandi i 100 ostacoli, con Damu Cherry che ha sfiorato il personale in 12.47 (mondiale stagionale) e sei atlete sotto i 12.85. Al vertice delle graduatorie torna anche Lashinda Demus (53.99), mentre si sono esaltati ancora Ivory Williams (stavolta 10.07) e l'antiguano Christian (20.12 sui 200). Miglior gara il lungo maschile: Brian Johnson 8.48 (2,1 appena oltre il limite, ma anche un 8.30 buono), Phillips 8.47, Pate 8.39.
Divi asiatici
Mizuki Noguchi, olimpionica di maratona, ha sostenuto l'ultimo test pre-Giochi a Sendai, vincendo un'ottima mezza maratona in 1:08.25, sei secondi meglio della kenyana Julia Mombi. Per la Noguchi passaggi di 48:23 ai 15 km e di 1:04:57 ai 20. Tra gli uomini affermazione di Harun Njoroge Mbugua in 1:01:55. Liu Xiang ha esordito ad Osaka in 13.19, laddove solo Vadym Devyatovskiy (78.41) è stato capace di superare un bravissimo Marco Lingua (77.17). Per la discesa in pedana di Murofushi bisogna aspettare, è ancora infortunato.
Sud America
Partito in Brasile il circuito dei meeting internazionali, a Uberlandia: tra i risultati da segnalare la sorprendete sconfitta della primatista mondiale del giavellotto Menendez (60.68) ad opera della giovane connazionale Cruz (60.84), il 2.30 di Jesse de Lima nell'alto (primato brasiliano eguagliato), il 78.17 dello slovacco Charfreitag nel martello. Ha esordito Gregorio nel triplo (16.86), sono andate benissimo le velociste di casa con la 4x100 (43.36, con in ultima frazione la sedicenne Santos). I maschi hanno chiuso in 38.94 con de Lima, Viana, Moreira e Sena). A Caracas, pochi giorni fa, nuovo gran balzo del cubano Giralt (17.30) e sorprendete progresso del pesista Velez con 20.65.
In Europa non si scherza
Kim Gevaert ha gareggiato a Nivelles nella fase societaria ed ha piazzato subito un 11.05 sui 100 (a un centesimo dal record nazionale) ed un 22.74 sui 200. Lassù nel Benelux si fa sul serio: in Olanda Rutger Smith ha lanciato 20.47 nel peso e 66.85 nel disco, mentre sette giorni fa, ancora dal belgio, sorpresissima dai gemelli Borlee sui 400: Kevin ha corso in 45.35, Jonathan in 45.47!
In Montenegro peso a sensazione: il bosniaco Alic ha portato il primato nazionale a 21.07, in una gara dove ha centrato il personale anche il serbo Kolasinac (20.26) e ha gareggiato il 44enne Peric (19.27).
La greca Devetzi ha esordito vicino Atene con 14.70, ma col vizio di forma del vento oltre i limiti. Debutto per Tsatoumas nel lungo con 8.05. Riecco anche la Thanou (11.99) e l'olimpionica Halkia, che combina pasticci in serie sugli ostacoli e chiude in un inguardabile 59.26. Bene la martellista Papadopoulou con 69.59.
Italiani oltre confine
In Francia grande 12.65 della Okori sui 100 ostacoli a Montgeron. Nei 110 ostacoli Andrea Alterio si è classificato terzo in 13.61 (vento 2,2), battuto dalla novità Xavier Lombardo (13.47) e da Julien Fenes (13.59). L'italiana Thaimi O'Reilly ha gareggiato a Bonneouil (12.89, vento zero, nel triplo, seconda classificata), e a Montgeron (5.91 nel lungo, quinta, con un metro di vento sfavorevole). Monika Niederstatter ha gareggiato sui 300 ostacoli a Monaco di Baviera, chiudendo con cronometraggio manuale in 41.8. Otto giorni fa, a Nova Gorica, 4.10 di Anna Giordano Bruno nell'asta.
Primato europeo junior
E' successo a Yalta, nel corso dei campionati studenteschi, dove la giavellottista ucraina Vira Rebryk ha portato il limite continentale juniores a 61.64. Il limite precedente apparteneva alla magiara Szabo (61.52 agli Eurojunior di Riga). Nel corso della manifestazione è caduto anche il primato ucraino under23 del giavellotto maschile grazie all'80.08 di Roman Avramenko.
Praga
Nella Volkswagen Marathon successi per Kenneth Mungara Mburu (Kenya) in 2:11:06 e Natalya Yulamanova in 2:31:43. Temperatura molto calda, impossibile l'assalto al primato della corsa, che è di Maura Viceconte (2:26:33 sette anni orsono). In Spagna, ad Albacete, 1:01:11 per Silas Sang nella mezza maratona.
Coming soon
Con Carson evento di punta, grande atletica anche in Brasile (Fortaleza domani, Rio domenica), Dakar (sabato), poi ancora salti a Spalato (con la Vlasic), esordio russo in pista con una riunione moscovita. Per rivedere Usain Bolt (pochi giorni fa a 9.76 sui cento) occorrerà aspettare qualche giorno: gareggerà a Port-of-Spain, Trinidad. Poi sarà faccia a faccia con Tyson Gay a fine mese a New York. Il mondiale è in pericolo.
Marco Buccellato
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