martedì 13 maggio 2008

Pistorius "Comunque vada sarò a Pechino"


Comunque vada, Oscar Pistorius ai Giochi ci sara'. In attesa del verdetto decisivo del Tas di Losanna sul ricorso presentato dal sudafricano contro la decisione della Iaaf di non farlo gareggiare assieme ai normodotati dopo i test svolti dal laboratorio di Colonia lo scorso novembre, il velocista disabile, che corre con entrambe le protesi alle gambe, sara' sicuramente tra i protagonisti delle Paralimpiadi. "Si', ci saro' - ha assicurato Pistorius in un incontro organizzato a Roma da Telecom Italia dal titolo 'Il mondo come volonta' e tecnologia - Per questo ad agosto saro' solo qualche giorno: le Paralimpiadi iniziano un mese dopo, quindi dovro' allenarmi". Il giovane spinter, diventato il simbolo dello sport disabile, non ha pero' perso la speranza di poter sfidare i normodotati in Cina. Minima, in realta', per una serie di motivi: "Non ho ancora ottenuto il minimo e in caso di decisione positiva del Tas, rimarrebbero poche gare per farlo prima di Pechino. E poi, i trials sudafricani ci sono gia' stati". Pistorius, ospite alla Sala Umberto di un incontro con gli studenti moderato dal direttore di Raisport Massimo De Luca, ha risposto con entusiasmo alle tantissime domande dei ragazzi, i primi 'destinatari' del piu' ampio progetto "Telecom Alleniamoci alla Vita". Certo di essere visto dagli altri atleti solo come un avversario, il sudafricano ha anche stimato in due settimane il tempo di cui il Tas avra' ancora bisogno per emettere la sentenza: "C'e' tanta documentazione tecnica da analizzare, e' un lavoro lungo e difficile".
agi.it

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