ARGENTO AI MONDIALI SUI 200 - Il caraibico ha migliorato il precedente limite di 2/100, favorito da un vento a favore di 1,7 m/s, ampiamente entro la norma (che è fissata a 2,0 m/s). Bolt, che fino a un mese fa era meglio conosciuto come specialista dei 200, dove ha conquistato l’argento ai Mondiali di Osaka ed è detentore di un prestigioso 19"75, è anche il più alto primatista mondiale dello sprint di tutta la storia con il suo metro e 96 centimetri. Sui 100 si era messo in evidenza soltando un mese fa, quando il 3 giugno a Kingston aveva fermato il cronometro a 9"76, a due soli centesimi da Powell. Poi si era ripetuto due settimane dopo a Port of Spain con 9"92.
LA FELICITÀ - «È stata una corsa perfetta al 99%», ha detto subito dopo aver tagliato il traguardo il neo primatista. Il primo a congratularsi è stato lo statunitense Tyson Gay, doppio oro iridato su 100 e 200 a Osaka, che a New York è riuscito a contenere l’incredibile progressione di Bolt solo fino ai 50 metri. «È stato fantastico, del resto lo aveva già dimostrato un mese fa: sono stato al suo fianco solo i primi metri, poi l’ho visto andare via e ho capito che non lo avrei più ripreso», ha detto Gay che con 9"85 ha mancato di un centesimo il personale.
IL RITARDO - La gara dei 100, l’ultima in programma del Reebok Grand Prix di New York, si è disputata con due ore di ritardo per un violento temporale che aveva fatto ritardare di un’ora l’inizio delle gare. Un violento acquazzone, con fulmini e saette, aveva costretto gli organizzatori ad interrompere per un’altra ora a metà riunione. Così, quando gli sprinter sono andati ai blocchi di partenza, le condizioni atmosferiche erano perfette: 20 gradi di temperatura, un’aria più carica d’ossigeno e il giusto vento a soffiare alle spalle. Inoltre, la falsa partenza di Mike Rodgers, ha favorito ulteriormente Bolt: «Per fortuna che siamo tornati ai blocchi perché la prima volta ero partito male».
Questo è il secondo record mondiale mondiale a cadere sulla pista dell’Icahan Stadium: nel 1991 lo statunitense Leroy Burrell aveva firmato il nuovo limite con 9"90.
© AP/LaPresse
IL RECORD - Dopo questa imprese sono 357 i tempi sui 100 al di sotto dei 10" realizzati in quarant’anni: il primo crono dell’era dei tempi elettrici fu il 9"95 di Jim Hines a Città del Messico il 14 ottobre 1968. «Ora il record non ho più bisogno di batterlo. Ormai è mio», ha commentato scherzosamente Bolt che già pensa a Pechino. «Questo record del mondo non significa molto per me, perché qualcuno prima o poi lo migliorerà. Ma se vinco l’oro all’Olimpiade, quello non me lo toglierà mai nessuno». Erano due anni che Bolt chiedeva al suo allenatore, Glen Mills, di poter correre i 100, perché non aveva alcuna intenzione di passare ai 400. Proprio per la sua statura, in molti ritenevano infatti che il giro di pista fosse per il giamaicano la distanza perfetta. Ora si dovranno ricredere.IL PIÙ GIOVANE DELLA STORIA - Usain Bolt tra le altre cose, che compirà 22 anni il 21 agosto, è il più giovane primatista mondiale dei 100 metri dopo l'introduzione del cronometraggio elettronico (Olimpiadi di Città del Messico 1968). Il giamaicano ha tolto il record di precocità allo statunitense Hines, che proprio ai Giochi del '68 corse in 9"95 all'età di 22 anni, un mese e quattro giorni.
AL GOLDEN GALA - «Con questa gara ho spazzato via ogni dubbio: a Pechino farò 100 e 200», ha annunciato Bolt dopo la gara. Ora è atteso il 12 giugno a Ostrava, dove si esibirà sui 200. Poi i Trials olimpici della Giamaica a Kingston il 25-26 giugno, quando ritroverà in pista Asafa Powell. L’ex primatista è tuttora convalescente dopo uno stiramento ai muscoli pettorali patito un mese fa in allenamento. Powell e Bolt sono stati già ingaggiati dal Golden Gala di Roma in programma all’Olimpico l’11 luglio.
LE ALTRE GARE - Grandi tempi anche sui 100 femminile con un’altra giamaicana. Veronica Campbell-Brown ha firmato con 10"91 il miglior crono della stagione in una corsa che ha visto anche la Hooker e la Lee scendere sotto gli 11". Deludente invece Allyson Felix, solo quinta in 11"13. Nei 110 ostacoli lo statunitense Terrence Trammell ha vinto in 13"11, secondo crono della stagione. Non ha corso, invece, il primatista mondiale, il cinese Liu Xiang, che ha rinunciato a scendere in pista per il cattivo tempo. Wallace Spearmon si è aggiudicato i 200 (+0.6) in 20"07, mentre Xavier Carter ha vinto i 400 in 44"70. Ha dato nuovamente l’assalto ai 5,02 del record dell’asta femminile detenuto dalla isinbayeva, la statunitense Jenn Stuczynski. La neo primatista Usa con 4,90 si è aggiudicata la prova con due salti validi a 4,65 e 4,80, confermandosi seria rivale della zarina russa a Pechino.
100 METRI MASCHILI - 1) Bolt (Jam) 9"72 (Record del Mondo, prec. Powell 9"76 a Rieti il 9-9-2007); 2) Gay (Usa) 9"85; 3) Patton (Usa) 10"07.
100 METRI FEMMINILI - 1) Campbell-Brown (Jam) 10"91; 2) Hooker (Usa) 10"94; 3) Lee (Usa) 10"97; 4) Williams (Usa) 11"13; 5) Felix (Usa) 11"13.
LA CRONOLOGIA DEI 100 METRI
Calvin Smith (Usa), il 3 luglio 1983 a Colorado Springs: 9"93
Carl Lewis (Usa), 24 settembre 1988 Seul 9"92
Leroy Burrell (Usa), 16 giugno 1991 New York 9"90
Carl Lewis (Usa), 25 agosto 1991 Tokio 9"86
Leroy Burrell (Usa), 6 luglio 1994 Losanna 9"85
Donovan Bailey (Can), 27 luglio 1996 Atlanta 9"84
Maurice Greene (Usa), 16 giugno 1999 Atene 9"79
Asafa Powell (Jam), 14 giugno 2005 Atene 9"77
Justin Gatlin (Usa), 12 maggio 2006 Doha 9"77
Asafa Powell (Jam), 11 giugno 2006 Gateshead 9"77
Asafa Powell (Jam), 18 agosto 2006 Zurigo 9"77
Asafa Powell (Jam), 9 settembre 2007 Rieti 9"74
Usain Bolt (Jam), 31 maggio 2008 New York 9"72
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