venerdì 11 luglio 2008

Golden Gala 2008: Yelena che record!!!

Record del mondo per Yelena Isinbayeva, conclusione più bella non si poteva immaginare per il Golden Gala 2008. 5,03 da oggi è il nuovo limite nell'asta femminile, una prestazione straordinaria perché ottenuta con un salto regale che fa presagire misure ancora maggiori. La russa l'aveva detto di star bene, ma un risultato di questo genere alla gara di esordio in pochi lo avrebbero pronosticato. La zarina è in condizioni mai viste, già dai salti precedenti lo si era intuito: 4,70 e 4,85 passati con una facilità sorprendente, poi il capolavoro a coronare una serata che entrerà nella storia dell'atletica mondiale e del Golden Gala Kinder+Sport.


Una giornata splendida condita da tanta gente sugli spalti e da quell'atmosfera frizzantina da pre-Olimpiadi che ci sta tutta di questi tempi, il Golden Gala ha offerto ancora una volta uno spettacolo di livello mondiale. Gare tirate, qualche sorpresa e tante stelle in condizione stratosferica.
Eppure la serata non era cominciata nel modo migliore, con la brutta tegola dell'infortunio di Asafa Powell sui 100: il giamaicano impegnato nella prima batteria aveva chiuso la sua gara frenando vistosamente. Per lui 10,19 e quinto posto che poi diventerà un nono posto al termine della seconda batteria. La qualificazione per la finale ci sarebbe ancora ma poi arrivava la notizia di un piccolo risentimento all'inguine che niente finale.
Così alla fine ci ha pensato il campione d'Europa Francis Obikwelu a far propria la gara vincendo la finale di misura su Derrick Atkins, 10,04 per entrambi. Terzo Nesta Carter in 10.05.

La serata ha poi preso quota di colpo con la superba prestazione della keniana Pamela Jelimo impegnata negli 800 femminili, una gara che l'ha vista subito prendere il largo in testa al gruppo dietro la sola lepre Mbacke-Thiam. Passaggio ai 400 in 57" e spiccioli poi la keniana è diventata irresistibile per chiunque, stravincendo con un'altra prestazione delle sue: 1:55.69.
Buone prove nei 3000 siepi per Brimin Kipruto e nei 5000 per Sileshi Sihine, entrambi vittoriosi allo sprint. Chi ha poi fatto il capolavoro sul finale è stato il formidabile keniano Asbel Kiprop sui 1500, ingoiando in un sol colpo il francese Mehdi Baala e l'algerino Iguider per un 3:31.64 che vale il nuovo personale trascinando tutti a risultati di livello per una delle migliori competizioni della serata.
A completare la grande serata del mezzofondo ci ha pensato poi Tirunesh Dibaba nei 5000: la neoprimatista del mondo sulla distanza è stata sin dalle prime battute nelle posizioni di testa, poi ha premuto sull'acceleratore ed è rimasta sola con la connazionale Meselech Melkamu. Le due hanno proseguito insieme fino all'ultimo giro, quando la Dibaba ha dato saggio della sua proverbiale volata, chiudendo in un buon 14:36.58. Dietro di lei la compagna Melkamu in 14:38.78 per la gioia del nutrito gruppo di etiopi presenti allo stadio, poi a seguire la keniana Jepleting Cherono e la sorprendente neozelandese Kimberley Smith, al record d'area con 14:45.93. 

Un lancione di Tero Pitkamaki, di quelli che si trascinano dietro il boato del pubblico, ha regalato al finlandese il successo nella gara di giavellotto: 87,70 contro l'84,53 del giovane connazionale Jarvenpaa. Distanziato al quarto posto l'amico-rivale Andreas Thorkildsen, non meglio di 82,31.
I 100 hs dovevano confermare la piccola spagnola Onya, così non è andata, con la giamaicana Foster-Hylton ad anticipare la connazionale Ennis London in 12,60 contro 12,62. Per la Onyia nulla di meglio di un sesto posto con 12,85.
Al contrario ha rispettato tutte le previsioni Dayron Robles: il cubano sui 110 hs ha fatto il vuoto dietro di sé correndo in 13.09 e dimostrando ancora una volta di essere il migliore del momento.

Nei 400 femminili non ha deluso le aspettative Allyson Felix, autrice di una gara di testa chiusa in 50,25, tempo necessario per precedere le due Williams, Shericka e Novlene di Giamaica.
Tra gli uomini ci hanno pensato Jeremy Wariner e Lashawn Merritt a fare scintille, finendo spalla a spalla gli ultimi metri. E' servito il fotofinish per decretare la vittoria del campione del mondo in 44.36. Il giro di pista ha scatenato poi l'entusiasmo del pubblico con l'entrata in pista di Oscar Pistorius in occasione della serie B. Il sudafricano ha dato il massimo finendo a soli sei centesimi dal primato personale, un risultato strepitoso per deliziare gli appassionati dell'Olimpico.

Gara spettacolare è stata poi quella dei 400 hs maschili, illuminata dalla sfida Clement-Jackson e da un ottimo Danny McFarlane. Il giamaicano in testa fino a 50 metri dal traguardo non è riuscito ad opporsi alle falcate impressionanti di un Kerron Clement capace di risucchiare anche Bershawn Jackson per un notevole 48,23. Tra le donne vittoria facile di Melaine Walker, con un discreto 54,36, sufficiente a tenere a debita distanza la polacca Anna Jesien e la statunitense Tiffany Ross-Williams.

Nel salto in lungo orfano del nostro Andrew Howe ci ha pensato il panamense Irving Saladino a ravvivare gli animi degli spettatori in Tribuna Tevere. Un balzo a 8,30 e diversi nulli lunghissimi la dicono lunga sull'ottimo stato di forma di Saladino. Niente da fare per Al Sabee che finisce così la sua corsa al jackpot su sei gare, terzo dietro al connazionale Al Khuwalidi ottimo secondo con 8,22.
Sulla pedana dell'alto Blanka Vlasic ha aggiunto un'altra vittoria al suo curriculum: la croata è ancora in corsa per il jackpot grazie ad un'altra prestazione oltre i 2 metri, con Slesarenko e Hellebaut a seguire a quota 1,98, davanti ad Antonietta Di Martino, quarta in 1,95.

Negli 800 maschili Amine Laalou ha confermato il suo ottimo rapporto con il Golden Gala, vincendo nuovamente dopo l'edizione 2006, al termine di una strepitosa rimonta tutta all'esterno nel rettilineo finale. Da segnalare infine la vittoria della giamaicana Kerron Stewart nei 200 su Richards e Hurtis, con la ragazza del Bahrein Rakia Al Gasara a migliorarsi ancora, portando il primato del suo Paese a 22.65. Ma nella testa c'è ancora quel salto e quegli occhi spiritati di una russa capace di stregare uno stadio intero. Yelena questo Golden Gala è tutto tuo!

Simone Proietti - Foto: Claudio Petrucci

goldengala.it

 


   

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