Ma come dovrebbe esultare uno che corre i 100 metri in 9"69 o vince la finale della gara? E' la domanda che si pone, o meglio dire pone, Frankie Fredericks, presidente della commissione di atletica leggera del Cio. Il namibiano, ex campione dello sprint, replica così a Jacques Rogge, presidente del Cio, che ieri aveva criticato Usain Bolt per il suo modo di festeggiare, leggendo in esso una mancanza di rispetto per gli avversari. Per Fredericks, invece, a uno che fa quei tempi straordinari "non si può dire come debba reagire, come debba festeggiare. E' un momento unico, per il quale Bolt si è sacrificato ed allenato per un lungo periodo, e sta facendo la storia storia. Uno reagisce senza pensarci quando vede che ha corso in 9"69 o vinto la finale". A giudizio dell'ex velocista, vincitore di quattro medaglie olimpiche ma nessuna di esse era d'oro, Usain "è un tipo fatto così, è il suo modo di esprimersi". repubblica.it
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