venerdì 22 agosto 2008

Schwazer: \"Un oro atteso da un anno\"

E' difficile per Alex Schwazer far fuoriuscire tutta la sua gioia dopo la vittoria nella 50 km di marcia dei Giochi Olimpici di Pechino. Le lacrime escono copiose, facendo seguito a un entusiasmo che permea tutto il suo giro d'onore con la bandiera italiana indosso: "Sono emozionatissimo, ho passato tutto l'ultimo giro in pista a piangere perché per me è stato un anno difficile e l'arrivo a Pechino lo era stato ancor di più per la perdita di mio nonno, persona importantissima per me (Schwazer ha gareggiato con un segno di lutto sulla canotta, ndr). Sapevo di star bene e credo che questa medaglia d'oro sia meritata perché non smetto mai di lottare".

Un oro arrivato a cancellare la delusione che arrivò giusto un anno fa a Osaka, quando l'eccessivo ritardo nella sua rimonta lo costrinse a mandar giù un bronzo iridato che suonò per lui più come una sconfitta che come una conquista: "Ragazzi, un oro olimpico non ha confronti con alcun mondiale. Certamente però mi ero ripromesso di mettere la parola fine ai piazzamenti nelle grandi manifestazioni. Questa stagione è stata perfetta e Sandro Damilano è stato bravissimo a frenarmi quando ce n'era bisogno. Senza di lui non sarei mai arrivato a questi livelli".

Successivamente riemerge un pizzico di quella simpatica guasconeria che ha caratterizzato tutto il suo finale di corsa, ad esempio con il braccio destro alzato durante l'ultimo giro a mo' di Popeye: "In queste condizioni di forma non mi batte neanche Superman. So che ho fatto un po' ridere con i miei atteggiamenti, sia chiaro che non volevo mancare di rispetto a nessuno, volevo solo esprimere la mia gioia. E' stata dura aspettare un anno per dimostrare il mio reale valore, ora finalmente posso sentirmi soddisfatto perché ho fatto quel salto di qualità che poteva arrivare molto prima. Ma è meglio che sia arrivato nell'occasione più importante...".

Nelle foto: l'arrivo di Schwazer e sotto l'abbraccio con Sandro Damilano (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

fidal.it

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