venerdì 8 agosto 2008

Pechino 2008: le Olimpiadi al via

Il mondo guarda la Cina. Da oggi e per i prossimi 15 giorni Pechino sarà la capitale mondiale dello sport ed ospiterà la più grande e attesa manifestazione degli ultimi quattro anni. Ovviamente la partenza dei ventinovesimi Giochi della storia moderna non potevano che essere all'insegna della scaramanzia. La cerimonia è partita alle otto (orario cinese), dell'otto agosto (ottavo mese dell'anno) del 2008. Un segnale emblematico che evidenzia come in questa edizione, forse la più criticata di tutta la storia (antica o moderna che sia), nulla sia stato lasciato al caso. E dopo la spettacolare ma lunghissima cerimonia, tutto è pronto: il via alle gare all'alba, con il nostro Bettini subito in corsa per la medaglia d'oro nel ciclismo su strada.

ECCO LA CRONACA DELL'APERTURA DELLE OLIMPIADI

LI NING IN CIELO - Ore 18.00: Li Ning sale in cielo con un ingegnoso sistema di fili e poi inizia a correre a 50 metri dal suolo (in realtà è trasportato dai fili) con sullo sfondo un tappeto ideale che accompagna il suo gesto. Un momento di vera poesia a Pechino. Alla fine della sua "corsa" Ning acccende il braciere che dà il via alle Olimpiadi.

LA FIACCOLA, ULTIMI METRI -
Ore 17.52: La fiaccola è entrata all'interno dello Stadio. Gli ultimi otto tedofori la trasporteranno verso il braciere che idealmente darà il via ufficiale ai Giochi. Li Ning, il campione capitalista simbolo della Cina, e il cui motto è "tutto è possibile", è l'uomo che accenderà il "fuoco olimpico".

IL GIURAMENTO - Ore 17.46: Un giudice e un atleta in rappresentanza di tutti gli altri fanno il giuramento Olimpico.

INNO DELLE OLIMPIADI -
Ore 17.44: Bambini cantano l'inno delle Olimpiadi. 

HU JINTAO APRE I GIOCHI - Ore 17.33:Il Presidente cinese Hu Jintao apre ufficialmente i ventinovesimi Giochi Olimpici.

ROGGE: «ATLETI, RIFIUTATE IL DOPING E LA FRODE» -  «Congratulazioni, Pechino». Con queste parole, ripetute anche in cinese, il presidente del Cio, Jacques Rogge, ha ringraziato la capitale della Cina nel discorso alla cerimonia inaugurale dei Giochi di Pechino. Rogge ha ricordato il terremoto del maggio scorso nella provincia del Sichuan, che ha causato più di trentamila vittime: «Siamo rimasti commossi dal grande coraggio e dalla solidarietà del popolo cinese». «Possano questi Giochi portare solidarietà, speranza e orgoglio - ha aggiunto Rogge, rivolgendosi poi agli atleti: «Lasciate che siano i Giochi degli atleti». «Rifiutate il doping e la frode, rendeteci orgogliosi del vostro comportamento e della condotta». «Pechino - ha concluso Rogge - sei l'ospite del presente e il passaggio verso il futuro», cedendo la parola al presidente della Cina, Hu Jintao.

IL PRESIDENTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE -
Ore 17.30: «In questo eccitante momento storico - ha detto nel discorso ufficiale all'apertura dei Giochi Olimpici di Pechino il presidente del Bocog, il comitato organizzatore, Liu Qi - intendo estendere il mio caldo benvenuto a tutti gli allenatori, ai tecnici e agli ospiti da ogni nazione e regione del globo». «Ospitare i Giochi è un sogno lungo cento anni di questa nazione. Sette anni fa un miliardo e trecento milioni di cinesi si impegnarono fortissimamente perchè questo sogno diventasse realtà - ha dichiarato Li Qui - Attraverso gli anni il comitato organizzatore e il popolo, sotto la guida del Cio, non hanno risparmiato sforzi per ottenere questo risultato». «Dopo il terremoto del Sichuan - ha aggiunto - le nazioni del mondo ci hanno inviato molti aiuti e anche questo ci ha aiutato a organizzare queste Olimpiadi». «Cari amici, benvenuti a Pechino».
corrieredellosport.it

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