Sulla via di Chicago, maratona-spettacolo del prossimo week-end, si sono disputate importanti maratone in Europa. Altre corse su strada hanno contribuito a rendere appetibile il fine settimana appena trascorso. Vediamo quanto successo partendo dalla veterana delle maratone continentali, quella slovacca di Kosice.
Yirdawe surclassa i kenyani
Nella maratona della pace di Kosice, la più antica d'Europa, successo del 30enne etiope Yirdawe in 2:10:51. Maratona disturbata dal forte vento e dal freddo, ma almeno non è piovuto, come a Colonia, di cui parleremo tra poco. Alle spalle di Yirdawe tre kenyani in pochi secondi: Jonathan Kibet in 2:12:23, Joseph Mutiso in 2:12:25 e Sammy Rotich Kibet in 2:12:31. Modesto il riscontro tecnico della corsa femminile, dove è giunta prima al traguardo la kenyana Selina Chelimo in 2:34:23.
Acqua di Colonia
La maratona tedesca, flagellata da pioggia e vento, ha comunque prodotto buoni risultati: Samuel Kurgat ha vinto col primato della corsa in 2:10:01 (2:08:55 in primavera ad Amburgo), davanti a Daniel Too (2:10:34) ed il più noto Thomas Chemitei (2:11:17). La maratona femminile è stata vinta dalla etiope Robe Guta Tola in 2:29:36 davanti alla veterana tedesca (ex-romena) Zaituc (2:29:58). Quindicesimo posto per la maratoneta di Bressanone Tiziana Pignatelli in 3:12:30. Ottimo l'1:08:51 ottenuto nella mezza maratona di Sabrina Mockenhaupt, ultimo test in vista del debutto a Francoforte.
Negli USA
Nella piovosa maratona di Minneapolis, Fernando Cabada si è laureato campione degli Stati Uniti in 2:16:32. La russa Olga Glok Olga si è imposta in 2:32:38davanti all'altra russa Skvortsova (2:32:39). Nella Rock'n'Roll half marathon di San Jose una nuova affermazione kenyana, per merito del 30enne Gilbert Okati, vincitore in 1:01:46. Alla giapponese Kano la mezza femminile in 1:10:03. Seconda l'etiope Masresha, recentemente terza nella maratona di Udine.
Newcastle, provincia etiope
Successi africani nella mezza maratona di Newcastle, una delle corse su strada di maggior prestigio del calendario britannico. A brillare tra gli uomini Tsegay Kebede, già 59:35 ad inizio stagione e favoloso nella maratona di Parigi in 2:06:40, che si è aggiudicato la Great North Run in 59:45. Bellissimo il finale della mezza femminile, con tre atlete in due secondi. Vittoria a Gete Wami in 1:08:51, un secondo meglio della kenyana Mukunzi (novità a questi livelli) e sulla britannica Pavey. Mezza maratona anche a Nancy: vittoria in 1:01:21 per Nicholas Kamakya Manza.
News da piste e pedane
Il discobolo Roland Varga, nato in Ungheria, ha ottenuto la cittadinanza croata: in rappresentanza del nuovo paese di appartenenza ha lanciato a 60.37 a Domazlice, nella Repubblica Ceka. In Giappone si è disputato nel fine settimana il festival nazionale dello sport a Oita, dove hanno brillato gli ostacolisti: la Kubokura è scesa sotto il vecchio primato nazionale correndo in 55.46, mentre Kenji Narisako ha ottenuto il miglio risultato della stagione con 48.62.
Marcia a Chiasso
Successi italiani in Svizzera: Mirko Dolci si è imposto nel meeting internazionale di marcia vincendo la venti chilometri in 1:27:43. Nella dieci chilometri riservata alle donne primo posto per Eleonora Giorgi (47:21) sulla slovacca Maria Galikova (47:42) e la marciatrice di casa Marie Polli (48:08), allenata da Pietro Pastorini.
Ritiro per due campioni olimpici
Due dei più noti atleti di Cuba hanno annunciato il ritiro dall'attività. Si tratta di Anier Garcia, campione olimpico a Sydney 2000 con tredici secondi netti (primatopersonale) e Yumileidi cumba, lapesista andata all'oro nell'edizione di Atene 2004 in seguito alla squalifica della russa Korzhanenko. Nell'ultima stagione della carriera Garcia ha ottenuto solo 14.01 (e 13.6 manuale), mentre la Cumba è rimasta ben al di sotto dei suoi standard con 18.31.
Altri ritiri nell'atletica internazionale
Fine della carriera anche per il marciatore russo Ilya Markov, 36 anni, recentemente sposatosi in Polonia e ormai stabilitosi nella patria di Robert Korzeniowski, suo allenatore, e per il quattrocentista grenadino Alleyne Francique, due volte finalista mondiale nella sua specialità. Dal mondo dell'asta, al ritiro di Jeff Hartwig segue quello dell'olandese Blom, uno specialista che trovò la giornata di grazia (dopo che smise di piovere ed il vento concesse tregua) nell'edizione dei mondiali di Helsinki 2005, dove, tra la sorpresa generale, si laureò campione del mondo. Bolm, un anagramma di Blom, è invece il cognome dell'ostacolista tedesca che di nome fa Kirsten, anche lei al ritiro dalle gare dopo una lunga carriera.
Lascia, dopo una carriera internazionale iniziata da giovanissimo, il saltatore-velocista delle Isole Cayman Kareem Streete-Thompson (35 anni). Le ultime stagioni sono state minate da condizioni fisiche sempre imperfette. Prima di optare per la nazionalità isolana era atleta statunitense, ed in quel periodo ottenne i migliori risultati con 8.63 nel salto in lungo e 9.96 sui cento metri. Nessuna intenzione di ritiro invece per Franka Dietzsch, la discobola tedesca che ha saltato le Olimpiadi per problemi fisici, mancando una più che probabile vittoria visto il livello, oltremodo mediocre, della competizione. Arriverà certamente ai mondiali di Berlino dell'anno venturo, e soltanto dopo deciderà se ritirarsi o continuare fino ai Giochi di Londra.
Svedesi
Stefan Holm ha gareggiato anche al coperto prima di abbandonare l'attività, nella seconda metà di settembre: è successo a Karlstad, dove l'ex-campione olimpico ha superato quota 2.25. Il triplista Olsson, inabilitato dall'ennesimo infortunio a difendere a Pechino il titolo olimpico di Atene, ha ripreso gli allenamenti in vista della prossima stagione, dove non esclude di presentarsi in pedana fin dalla stagione indoor. Nel frattempo si è esibito in una competizione di lanci di fine stagione, dove si è divertito col peso, disco, martello e giavellotto. Niente gare al coperto invece per Tatyana Lebedeva, che ha già annunciato di volersi ripresentare in primavera.
Kenyani in carriera
Due dei più famosi ottocentisti della storia dell'atletica kenyana salgono ancora alle cronache: si tratta di Billy Konchellah, che vinse il titolo mondiale a Roma e a Tokyo e di Stephen Ole Marai, eletti pochi giorni fa rispettivamente segretario e tesoriere della federazione nazionale.
Rio de Janeiro -5
Alcuni nomi protagonisti dei mondiali di mezza maratona, in programma domenica prossima a Rio de Janeiro: la squadra kenyana presente Patrick Makau Musyoki, Stephen Kibiwott, Joseph Maregu e Mekubo Mogusu. Per le donne Panela Jepchumba, Pauline Wangui, Peninah Arusei e Julia Mombi. Perl'Eritrea il nome più noto è senz'altro Zersenay Tadese, campione del mondo uscente. Per la Russia i gemelli Rybakov e le titolate Biktasheva e Aryasova-Khmeleva.
Maratone a venire: Chicago
Basta illustrare il campo dei migliori iscritti per capire che anche quest’anno la Bank of America Marathon offrirà sensazioni da capogiro: al via la campionessa olimpica Constantina Tomescu-Dita, le etiopi Adere, Tola e Bekele, le russe Biktimirova e Grigoryeva. Sensazionale anche il cast maschile, con ben sette atleti con primato personale inferiore alle 2h07:30. Emmanuel Mutai, Daniel Njenga, David Mandago, Richard Limo, William Kipsang e Moses Arusei, a cui vanno aggiunti Timothy Cherigat, Evans Cheruiyot, Cheboiboch, Kipsang e Getanda.
Tra due settimane ad Amsterdam il debutto sulla distanza dei 42 chilometri di Benjamin Limo, campione del mondo dei 5000 metri a Helsinki. Sarà una maratona affollata da specialisti kenyani di vaglia, come Paul Kirui, Bushendich e Cheboror. Riecco Paula Radcliffe: la 35enne primatista del mondo di maratona è intenzionata a presentarsi al via della maratona di New York, in programma il due novembre.
La Radcliffe, ricordiamolo, ha partecipato alla maratona olimpica di Pechino giungendo solo 23esima, a causa delle condizioni fisiche non ottimali che ne avevano messo in dubbio la partecipazione fino a pochi giorni dall'inizio dei Giochi. Eindhoven, un'altra maratona olandese giunta alla venticinquesima edizione, è in calendario domenica prossima. Punta al tris di vittorie consecutive il kenyano Philip Singoei, che fu anche secondo nelle due edizioni precedenti la serie di affermazioni. Infine Francoforte, tra due settimane, con Benjamin Maiyo, Rodgers Rop, wilfred Kigen e Benson Barus, autore di una grande prestazione nella mezza maratona di Udine.
Lutto a Trinidad
A soli 27 anni si è spento a Baton Rouge LeJuan Simon, lunghista-triplista che rappresentò Trinidad alle Olimpiadi del 2004, la sua migliore stagione, dove fu eliminato nelle qualificazioni del triplo. Da tempo affetto da una grave forma di ipertensione polmonare, Simon lascia la moglie e due figli di 6 e 3 anni. In rappresentanza della Lousiana State University, Simon colse il suo più importante successo nel corso dei campionati NCAA indoor del 2004, dove vinse la gara di triplo con la misura di 17.05.
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