Per sgomberare il campo da ogni illazione premetto che il "Gran Prix IUTA – Trofeo Ethic Sport" per l'anno 2008 è stato vinto con pieno merito dagli amici dell'ASD Atletica Villa de Santis di Roma, capitanati da un grande Giovanni Migneco. Che siano "avversari" in gara ed "amici" fuori lo dimostra più di mille parole la foto che li ritrae dietro lo striscione dei Runners Bergamo, foto fatta il occasione dell'ultima edizione della "Sei ore nella Città di Angizia".
Detto questo, vorrei analizzare i risultati di squadra nel "Gran Prix IUTA" edizione 2008. Quello che balza subito all'occhio è che solo due squadre avevano la possibilità di aggiudicarsi il trofeo: l'Atletica Villa de Santis ed i Runners Bergamo (non è certo un caso che tutte le edizioni finora disputate siano state vinte dalle due società). Da un'attenta analisi dei risultati si rileva che il 56% della somma dei punti (13.690) è stato ad appannaggio delle due società; le altre 55 società che sono state inserite in graduatoria hanno ottenuto solo il 44% (pari a 9.307 punti). Altro dato da tenere in considerazione risulta essere il fatto che tutti i risultati di tutti gli atleti contribuiscono al risultato finale di squadra: ne consegue logicamente che viene premiata la squadra con più partecipanti, non necessariamente la squadra che ottiene i risultati migliori. Se il criterio con cui è stato concepito il "Gran Prix" è questo allora il metodo è giusto. Diversamente, se il concetto era quello di premiare la squadra più forte (intesa come squadra che consegue i risultati migliori) allora il criterio è da rivedere. Partendo da quest'ultimo concetto, si pone una domanda: è possibile variare il sistema di punteggio in modo tale che questo criterio venga rispettato? Sicuramente molti sono i metodi per raggiungere quest'obiettivo. Io ne suggerisco uno, che naturalmente potrà piacere o non piacere, ma che di partenza non favorisce nessuna delle due società, in quanto tutte e due oltre al numero hanno anche la qualità. Ho ipotizzato di assegnare i punti "vinti" ai primi venti classificati di tutte le gare che sono state prese in considerazione per stilare la classifica di quest'anno.
Il risultato è che la società vincitrice sarebbe sempre la società romana (3962 punti), e sempre al secondo posto la società bergamasca (3309 punti), terza una società "familiare": Ateltica Disfida di Barletta e quarta addirittura una società con un singolo atleta in classifica: Fitwalking polisportiva Italia.
Se i risultati sono gli stessi allora cosa cambia? Potrebbe cambiare la mentalità con cui le società si approcciano alle gare. E' fuor di dubbio che non si è certo invogliati a partecipare alle gare sapendo che il risultato è già stato conseguito. Diversamente, se il risultato rimane aperto, le società possono incentivare i loro atleti alla partecipazione. Infatti il risultato finale non è derivato dalla somma di tutti i punteggi, ma dalla somma dei punteggi dei primi venti classificati. Questa prima ipotesi chiaramente è a vantaggio delle società numerose, che possono contare su un bacino di atleti importante (come numero). Pongo ora un altro quesito. E' possibile creare squadre che vadano al di là dell'appartenenza alla stessa società? Certo questo darebbe un po' più di sale alla competizione, non sarebbe un testa a testa tra Bergamo e Roma, ma altri soggetti potrebbero inserirsi "per la corsa al titolo". La difficoltà di questa soluzione è la ricerca di criteri validi e che siano condivisi dalla maggior parte dei partecipanti (credo che sia impossibile trovare l'unanimità). Credo si possa aprire un dibattito su quest'argomento, dal quale i responsabili IUTA potrebbero recepire suggerimenti ed indicazioni valide. Credo però che la decisione definitiva spetti a chi organizza e gestisce il "Gran prix IUTA", che magari, potrebbe porre nuove regole in prospettiva 2010. Da ultimo segnalo una piccola curiosità, in relazione alla classifica del Gran Prix di quest'anno: l'atleta che ha conseguito il maggior punteggio (101,758), in una singola gara, è stata Monica Casiraghi nella "24 ore del Delfino" ... alla "faccia" del sesso debole!
Fausto "sir Marathon" Dellapiana |
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