Un plauso a Stefano Baldini, che nonostante le condizioni fisiche non al meglio, ha chiuso il discorso con la maratona con un significativo dodicesimo posto, primo degli italiani e soprattuto secondo degli europei dietro lo svizzero Rothlin. Gli altri italiani: quindicesimo Ruggero Pertile, ventitreesimo Ottaviano Andriani. ''Questa era la mia ultima maratona. Mi e' sembrato giusto chiudere la mia carriera con un'Olimpiade ha detto Baldini -. Ero venuto per fare molto meglio, ma sono stato condizionato da mille cose in questo periodo. Ora spero di rimanere nel mio mondo, ma con altre possibilità, per regalare la mia esperienza ad altre persone".
La gara ha avuto uno svolgimento all'insegna della linearità. Pronti, via, keniani a fare l'andatura. C'è Wansiru, c'è il favorito della vigilia Martin Lel, ci sono Kebede, Merga e Gharib. Ritmo pazzesco per tuti gli altri, alla lunga anche per Kebede e Lel, che devono lasciare il campo ad un terzetto.
L'adagio secondo il quale la maratona inizia dopo il km 30, lo fa proprio anche Wansiru, che sgretola i compagni di avventura. Il primo a cedere è Merga, il secondo è Gharib, al quale rimangono comunque energia e lucidità per portare a casa senza oroblemi l'argento. Drammatica invece la crisi che coglie Merga, che entra terzo nello stadio ma non riesce a mantenere il terzo posto dall'attacco del connazionale Kebele che gli soffia il bronzo. repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento