domenica 24 agosto 2008

Maratona, trionfa Wansiru (Kenya) Baldini dodicesimo: \"Mi ritiro\"

Maratona, trionfa Wansiru (Kenya) Baldini dodicesimo: "Mi ritiro"
Va al keniano Samuel Kamau Wansiru la maratona olimpica di Pechino. Gran tempo: 2 ore 06' 32" (record olimpico) per il 22 enne che abita a Fukouoka in Giappone. Stefano Baldini, dodicesimo al traguardo dopo una pessima partenza e una grande rimonta, annuncia il suo ritiro: "Questa era la mia ultima maratona. Mi è sembrato giusto chiudere la mia carriera con un'Olimpiade. Continuerò a correre, ma solo per divertirmi". Stefano torna sui problemi delle ultime settimane: "Ero venuto per fare molto meglio, ma sono stato condizionato da mille cose in questo periodo. In questi 29 anni ad alto livello ho tentato di dimostrate che con i sacrifici e la voglia di fare si può arrivare ai risultati. Ora spero di rimanere nel mio mondo, ma con altre possibilità, per regalare la mia esperienza ad altre persone".

La gara è vissuta sul duello tra Wansiru (il primo kenyano a vincere l'oro olimpico della maratona) e il marocchino Jaouad Gharib, campione mondiale a Parigi e secondo al traguardo a 44 secondi. Per il terzo posto, a poche centinaia di metri dall'arrivo, l'etiope Tsegay Kebede passa il compagno di squadra Merga ormai in crisi dopo aver retto a lungo il passo dei due migliori. Primo dei bianchi lo svizzero Rothlin, sesto; poi l'americano Dathan Ritzenhein, decimo. Quindicesimo Ruggero Pertile, 23esimo Ottaviano Andriani.

La partenza degli africani è stata micidiale. In una dozzina hanno percorso i primi 5 chilometri in 14'52/14'54". A quel punto, Baldini era 62esimo a un minuto, Pertile 78esimo insieme ad Andriani. Al decimo chilometro è passato in testa lo spagnolo Martinez in 29'25, ma è stata praticamente l'unica apparizione di un non africano al comando della gara. Al 15esimo, sono i nove davanti tra cui: Merga, Wansiru, Gharib, Kebede, Lel (Kenya), Goumri (Marocco), Kifle (Eritrea) e Martinez. Al ventesimo restano Wansiru, Gharib, Merga, Lel e Kifle.Baldini è risalito in 38esima posizione ma ha già 3 minuti di ritardo. Qui comincia la sua risalita.

Al trentesimo ci prova Merga, Wansiru resiste e Gharib si stacca leggermente, ma, poco dopo, il marocchino torna sotto e cominciano gli strappi di Wansiru che fanno male soprattutto all'etiope. Tra il 25esimo e il trentesimo chilometro, Baldini (ma anche Pertile e Andriani) compie il suo piccolo capolavoro: in cinque chilometri recupera diciassette posizioni e passa dal 34esimo al 17esimo posto.

Il finale è tutto di Wansiru: tra il 35esimo e il 40esimo lascia tutti e va verso l'oro olimpico, Gharib tiene, mentre dietro, Merga, con gli occhi ormai spenti si fa raggiungere da Kebede quando ormai si corre dentro lo stadio. Baldini ne prende altri cinque e chiude dodicesimo a tre minuti dal bronzo che Kebede si prende con un tempo alla portata dell'azzurro: 2 ore e 10 minuti netti. Ma a 37 anni, dopo tanta strada percorsa, tante vittorie e l'indimenticabile oro di Atene, Stefano dice che può bastare: "All'inizio sono andato piano, poi meglio. Ho corso con il cuore e l'orgoglio". Come sempre, grande campione. repubblica.it

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