Trascuro le ipotesi dietrologiche, le leggende metropolitane che abbondano soprattutto fra i cinesi (nei regimi autoritari dove l'informazione è sottoposta a censura le "teorie del complotto" dilagano): le voci cioè secondo cui è stata realizzata con successo una gigantesca manipolazione del clima, manovrando con precisione scientifica acquazzoni e venti provvidenziali.
Lo stesso governo cinese ammette di aver fatto qualcosa del genere - i famosi 1.100 missili sparati per "bucare" le nuvole la sera dell'8 e far piovere lontano da Pechino - ma la manipolazione del clima non è una scienza esatta. E' più verosimile che la fortuna e il caso abbiano giocato a favore, con qualche nubifragio provvidenziale (non raro in questa stagione) che ha sciacquato l'atmosfera.
Inoltre nel corso di queste Olimpiadi abbiamo avuto anche delle giornate pessime, con uno smog pesante. Per fortuna senza vittime tra gli atleti. Il punto però è proprio questo. Lo smog fa notizia solo se ci scappa il morto subito, e possibilmente straniero? L'errore è stato quello di focalizzare troppo l'attenzione sui Giochi stessi, come se il problema dell'inquinamento in Cina fosse tale solo dall'8 al 24 agosto.
E' un errore che sta facendo anche il governo cinese. Smanioso di rassicurare gli oltre tre milioni di automobilisti che hanno sopportato con pazienza targhe alterne e altre restrizioni, e ancor più impaziente di riaprire le fabbriche e i cantieri edili (con l'aria di stagflazione mondiale che tira bisogna rimettersi al lavoro in fretta), il governo ha già annunciato che da lunedì verranno progressivamente abolite molte misure antismog. E tutto tornerà come prima. Cioè a una situazione in cui - sono i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità - l'inquinamento atmosferico provoca 750.000 morti premature ogni anno in Cina.
Quelli non sono dei morti che stramazzano su una pista di atletica in vista del traguardo. Sono tante vittime di morti lente: i danni dell'inquinamento colpiscono più duramente bambini e anziani colpiti da insufficienze cardiorespiratorie, i soggetti già deboli. Speriamo di vedere tanti altri cieli blu come quello di oggi, in futuro. Ma purtroppo i cieli blu non tolgono dai polmoni i veleni che ci sono già. repubblica.it
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