giovedì 14 agosto 2008

Pechino, Arese carica la squadra olimpica


Casa Italia, Pechino, conferenza stampa di apertura della squadra olimpica italiana di atletica leggera. Il presidente federale Franco Arese, in compagnia del DT Nicola Silvaggi, ha incontrato i giornalisti accreditati ai Giochi, esponendo, tra le altre cose, intenzioni ed aspettative del gruppo azzurro. "Mi sono gustato i primi giorni di Olimpiade da casa - le parole del numero uno FIDAL -, alzandomi anche in piena notte per le finali del nuoto, e devo dire che è davvero un grande spettacolo. Siamo fortunati, noi che viviamo il mondo dello sport; le immagini da Pechino riportano un'atmosfera di festa, decisamente in contrasto con quelle provenienti da altre parti del pianeta". Il primo ringraziamento, al CONI: "Ha creato ottime condizioni di preparazione, e ci ha accompagnato al meglio in questi lunghi anni di lavoro. La squadra è numerosa, è vero, ma perché questi atleti hanno tutti ottenuto i limiti di ammissione richiesti, equivalenti a prestazioni di livello internazionale”. L’obiettivo che pone il presidente è chiaro: “Vorrei soprattutto che aumentassero i finalisti di Atene. Quattro anni fa portammo cinque atleti nei primi otto, compresi i tre medagliati. In questa occasione, auspico che il numero possa crescere”.

Sulla questione medaglie, Arese è stato chiaro: “Abbiamo degli atleti in grado di puntare al podio, è chiaro. Non vuol dire che tutti riusciranno a salirci, ma insomma, abbiamo le nostre chances. Ho fiducia in Howe, ha lavorato seriamente malgrado la stagione difficile, e ha dimostrato tante volte di saper esprimere tutto il suo talento. Ho incontrato Alex Schwazer a Saluzzo qualche giorno fa, e quando gli ho chiesto che intenzioni avesse, mia ha risposto: “Voglio vincere”. Credo che questo tipo di approccio sia importante nell’atletica di oggi, avere le idee chiare può aiutare a fare la differenza”. Non solo loro, però: “La Di Martino ha dimostrato di avere qualità tecniche ed agonistiche straordinarie, merita pieno supporto. Così come sono da considerare uomini di primo piano Ivano Brugnetti e Stefano Baldini, i nostri due campioni in carica. Il maratoneta non è nella forma di Atene, è vero, ma sa come comportarsi in gara, e in queste condizione non è una spetto da trascurare”. Poi, l’invito agli atleti: “Mi aspetto che tutti diano il massimo, e che riescano ad esprimersi vicino ai propri limiti nell’occasione più importante. Impegno, agonismo, voglia di lottare: poi, il campo sarà l’ultimo giudice”.

Nicola Silvaggi relaziona sull’andamento della preparazione. “Hanno lavorato tutti nel migliore dei modi. La squadra è tranquilla, serena, tutti hanno anche assorbito il disagio del fuso orario, ci sono le premesse per fare bene”. Sul fronte medaglie, Silvaggi se la cava con una battuta: Io vorrei vincerne tante, figuriamoci. Ma sarà molto difficile, bisogna rendersene conto”.

m.s.

Nella foto in alto, il presidente Franco Arese a Pechino; in basso, un momento della conferenza stampa (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

fidal.it


   

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