Nella foto: Stefano Baldini (archivio Fidal)
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Nella foto: Stefano Baldini (archivio Fidal)
Un altro muro abbattuto
Haile Gebrselassie ha abitutato a tutto in 18 anni di carriera, ma erano in pochi a scommettere che sarebbe riuscito a migliorare ancora il primato del mondo della maratona. Invece l'etiope ha scelto un palco a lui congeniale, Berlino, dove già la scorsa stagione aveva stabilito il record in 2:04:26.
C'è riuscito scendendo per la prima volta nella storia sotto il muro delle due ore e quattro minuti, seppur per un solo secondo (2:03:59), e deve ringraziare la perfetta autostrada che hanno preparato per lui pacemaker di grandissimo livello come Abel Kirui, una più saggia distribuzione delle risorse rispetto al fallito tentativo di Dubai ad inizio anno, e le condizioni atmosferiche, vicino alla percezione dell'ideale.
Il gruppo di testa di metà gara, Gebre e quattro kenyani, è transitato a metà chilometraggio in 1:02:04, venticinque secondi in vantaggio su quanto fatto nella tabella del primato da abbattere. Alla fine il rivale più insidioso si è rivelato James Kipsang Kwambai, un recente passato di roadracer in Italia, che si è migliorato di quasi cinque minuti concludendo in un mostruoso 2:05:36.
A Berlino abbattere muri storici è pratica consolidata. Dopo quello della libertà, che ha cambiato la storia, anche nello sport, e nella fattispecie nella maratona, i limiti simbolici vengono cancellati. Paul Tergat fu il primo a trionfare cinque anni orsono sotto le due ore e cinque minuti. Adesso Gebrselassie ha tolto i sigilli ad un altra barriera ritenuta un tempo insuperabile.
Alla terza vittoria a Berlino, l'etiope ora pensa di allungare la carriera ancora per otto anni. Che l'impresa fosse possibile si è capito dopo un terzo di gara. Al ventesimo chilometro Gebrselassie è transitato in 58:50 (59:11 quando corse in 2:04:26), ai 25 chilometri in 1:13:41 (1:14:06), al trentesimo in 1:28:27 (trenta secondi meglio), al trentacinquesimo in 1:43:05 (1:43:40). Poi ha allungato, e per Kwambai non c'è stato niente da fare, fino ad accumulare un ritardo di circa un minuto e mezzo.
Mikitenko, rimpianto olimpico
La tedesca ha stabilito un grandioso primato nazionale, seconda di ogni tempo tra le europee, in 2:19:19, mancando curiosamente il primato della corsa, che è di Mizuki Noguchi con 2:19:12. In grandissima condizione in primavera, l'ex-kazaka aveva sbaragliato il campo nella Flora London Marathon di aprile, per poi esser costretta a rinunciare all'appuntamento olimpico per un infortunio. La Mikitenko corre a passettini, con alte frequenze, tutto il contrario della seconda classificata, l'etiope Magarsa Assale Tafa (2:21:31, un tempone), che ciabatta in modo dispendioso ma efficace. In estate ha gareggiato anche in Sardegna, imponendosi nella corsa di Gonnesa.
Allo stadio in Oriente
Nemmeno il tempo di dichiarare chiusa la stagione in pista che Haile Gebrselassie annunciava a Berlino l'intento di migliorare il suo primato del mondo, come è riuscito a fare domenica mattina. La chiusura della stagione 2008 è racchiusa in due meeting disputati in Oriente, Kawasaki (in Giappone) e Daegu (Corea, nell'impianto che ospiterà i Campionati del Mondo tra tre anni).
A Daegu Yelena Isinbayeva ha vinto la gara con 4.60, mentre Nesta Carter e Brian Dzingai sono stati gli atleti che sono andati più vicino agli standard migliori (10.08 sui cento metri per il giamaicano, 10.19 e 20.28 per l'africano). Nei lanci 84.43 di Jarvenpaa, nei salti 6.65 della Lebedeva. A Kawasaki festa nella festa, per l'addio alle competizioni di Nobuharu Asahara, il miglior centista giapponese di ogni tempo per qualità, regolarità e longevità. Al suo passo d'addio anche un ospite d'eccezione, Usain Bolt. Tra i migliori risultati del Supermeet giapponese l'81.02 di Koji Murofushi nel martello (secondo l'ungherese Pars con 80.67). Tatyana Lebedeva ha saltato 6.81, il giovane inglese Aikines-Aryeetey (10.10 a Rieti) ha vinto i 100 metri in 10.19.
Saga del mezzofondo
Via alle corse autunnali in pista in Giappone: a Yamagata ottimo diecimila per i soliti kenyani che qui vivono e si allenano per gran parte della stagione: Josphat Ndambiri Muchiri ha vinto venerdì scorso in 27:35.35, precedendo Martin Irungu Mathati (27:37.59) e Joseph Gitau (27:58.09). Stessa musica nei diecimila femminili, dove il successo è andato a Evelyne Wambui in 31:14.08. Damigelle d'onore Julia Mombi e Philes Ongori, anche loro sotto i trentadue minuti.
Hartwig stop
Fine della carriera anche per Jeff Hartwig, salutato da cinquemila persone all'ultima apparizione nella gara di salti in piazza di Aachen, in Germania. 41 anni, Hartwig lascia con un argento mondiale indoor e due partecipazioni olimpiche. Il suo 6.03 è stato primato statunitense prima dell'avvento di Brad Walker. Per chi lascia c'è chi ritorna: si tratta dell'algerino Djabir Said Guerni, iridato a Parigi 2003 sugli 800 metri, che a due anni dall'abbandono dell'attività ha deciso di tornare in pista.
Le altre maratone
A Toronto successo del kenyano Kenneth Mburu Mungara in 2:11:01, mentre l'etiope Seboka ha vinto la maratona femminile in 2:29:06. A Ginevra l'etiope di casa Eticha (ci vive e ci si allena) si è imposto per la quarta volta in 2:14:23. Successi etiopi anche a Varsavia, grazie al 2:11:50 del ventenne Shumye, ed a Saragozza (Rege primo in 2:13:25).
Altre distanze su strada
Nella mezza maratona di Lisbona (ce n'è un'altra in primavera, più prestigiosa), successi kenyan9 con Rita Jeptoo Sitienei (1:09:48) e Silas Sang (1:01:26). Nell'ottimo cast allestito dagli organizzatori anche Paul Tergat (secondo in 1:01:33) ed il marocchino due volte iridato di maratona e recente argento olimpico Gharib (1:02:17).
Febbre da TV
Dopo Breaux Greer, giavellottista autore di una stagione negativa, un'altro personaggio dell'atletica statunitense approda ad un reality show: si tratta di Crystal Cox, sprinter-quattrocentista con un personale di 50.52 sul giro di pista, che sarà tra i protagonisti del programma "Survivor".
Marco Buccellato
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Nella finale A1 di Molfetta tutti i fari erano puntati su Elisa Cusma (Mollificio Modenese) che non ha tradito le attese aggiudicandosi in tranquillità 800 e 1500 rispettivamente in 2h10:72 e 4:28.97. Doppietta anche per Tomasicchio (Atl.Acquaviva) primo su 100 e 200 in 10.73 e 21.99. La miglior prestazione è stata del marciatore junior del Cus Bari Vito Di Bari, primo sui 10 km in 42:52.02. Vittoria per Atl.Udinese Malignani fra gli uomini e N.Atl.Varese per le donne.
Finale A2 a Saronno: tutti attendevano Nicola Vizzoni (Atl.Livorno) che nel martello ha vinto con 73,59, misura modesta per lui ma missione pienamente compiuta. Livornesi contenti anche per la vittoria di Andrea Lemmi nell'alto con 2,20, di Teo Turchi (Cus Parma) nei 400 con 47.93 e dell'allievo Eusebio haliti (Pol.Rocco Scotellaro) nei 400hs con 53.61. Proprio i lucani vincono la classifica maschile mentre fra le donne il successo è della Fondazione M.Bentegodi di Verona.
Chiudiamo con la finale A3 di Alessandria dove è arrivata una notevole prestazione di Paolo Dal Molin, che si è aggiudicato i 110hs in 13.78 con un vento favorevole di 1,2. Bene anche lo junior Luca Zecchin sceso a 14.17. Vittorie per la Fondazione M.Bentegodi (straordinario weekend per il sodalizio veneto) in campo maschile e per il Cus Sassari nella classifica femminile.
Nella foto: Elisa Cusma (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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28/09 | 18^ Trofeo Vini Principe Pallavicini | Colonna |
28/09 | 1^ Ponticelli in Corsa | Napoli |
28/09 | 23^ Milano - Pavia | Milano |
28/09 | 25^ Tappino - Altilia | Tappino |
28/09 | 2^ Int. Lake Garda Marathon | Limone sul garda |
28/09 | 3^ Ascoli - San Benedetto del Tronto | Ascoli |
28/09 | 4^ Trofeo Generali | Aurisina |
28/09 | 8^ Mezza Maratona Città di Sabaudia | Sabaudia |
28/09 | 9^ Maratonina Città di Udine | Udine |
28/09 | Gazzetta Run 2008 Ferraqra | Ferrara |
28/09 | Turin Half Marathon | Torino |
28/09 | 35 Real Berlin Marathon | Berlino |
Test per una futura maratona (quella del Campionato Mondiale Militare di Carpi) anche per Denis Curzi, il portacolori dei Carabinieri che si è aggiudicato la 3. Ascoli-San Benedetto del Tronto, sulla distanza di 32,5 km. Curzi ha chiuso la prova in 1h44:53 con un solo secondo di vantaggio sul compagno di colori Alberico Di Cecco, terzo Marcello Capotosti in 1h46:29. Grande prova per Rosalba Console (FF.GG.) che ha chiuso settima assoluta, in 1h59:02 con 4:43 di vantaggio su Marcella Mancini (Runner Team).
Record del giovane kenyano Elijah Meli nella Turin Half Marathon: il corridore africano ha stabilito la miglior prestazione nella prova piemontese con 1h01:59, migliorando di 5 centesimi il tempo stabilito lo scorso anno da John Kiprotich. Alle sue spalle sono finiti gli altri kenyani Joseph Lomala con 1h02:58 e David Makori con 1h04:26 con Fabio Rinaldi (Adidas Group Running) quinto e primo degli italiani con 1h05:03. Nella prova femminile vittoria a sorpresa della kenyana Mercy Kibarus in 1h12:39 davanti alla più famosa connazionale Margaret Okayo (1h14:39) e a Vincenza Sicari (Esercito/1h14:52).
Luciano Di Pardo torna a vincere la mezza maratona Tappino-Altilia sette anni dopo il suo primo successo. Il corridore delle FF.GG. si è aggiudicato la prova sulle strade di casa in 1h07:37 battendo di 37 secondi Gianluca Ricci (Runners Montemiletto) e di 2:10 Pietro Carpenito (Runners Montemiletto). Nella prova femminile vittoria a Maria Pericotti (Atl.Isaura Valle dell'Irno) in 1h23:05, che ha impedito la doppietta della famiglia Di Pardo: la sorella del vincitore Arianna, appartenente alla N.Atl.Isernia, ha chiuso infatti al secondo posto in 1h25:34. Nella Maratonina Vco a Gravellona Toce doppietta kenyana con Mathews Rugut (Acsi Campidoglio) primo in 1h44:20 e Edward Too Kiptanui (Atl.Gonnesa) secondo in 1h45:43, terzo Armando Sanna (Cover Mapei) in 1h46:58. La prova femminile è andata a Melissa Peretti, ancora Cover Mapei, in 1h54:23.
Ben 1.436 i concorrenti che hanno portato a termine la seconda edizione della Lake Garda Marathon di Limone sul Garda, primo appuntamento di rilievo della seconda parte di stagione per la maratona italiana. Philemon Metto Kipkering (Atl.Gonnesa) ha mancato il bis per 21 secondi, venendo battuto dall'altro kenyano Philemon Serem Kipketer (Atl.Saluzzo) che ha chiuso in 2h25:56. Terzo il primo italiano, l'azzurro di ultramaratona Marco Boffo (Brema Running Team) in 2h30:35. Altra specialista della 100 Km vinctrice della prova femminile: è Monica Carlin (Brema Running Team) prima in 2h46:35 davanti a Federica Ballarini (Sa Valchiese/2h48:17) e Paola Sanna (Runners Bergamo/2h53:53).
Nella foto: da sin. Benson Baurs e John Kiprotich a Londra (foto organizzatori) fidal.it
Nella foto: Stefano Baldini, primo azzurro a Scicli (archivio Fidal)
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Il Memorial ricorda Antonio ma vuole diffondere la cultura e pratica di atletica leggera, la Regina di tutti gli sport, grazie soprattutto all'impegno e alla determinazione agonistica di 3 francavillesi che hanno vinto in giro per il mondo, come Giacomo Leone, Cosimo Caliandro e Ottavio Andriani. Quest'ultimo, in gara a Pechino, sarà naturalmente impegnato nel memorial di domenica 28 settembre e con lui gli altri due maratoneti azzurri, il gran de Stefano Baldini e Ruggero Pertile.
L'organizzazione prevede un grosso antipasto a partire dalle 16,00 con gare per i giovani, categorie esordienti, cadetti, allievi e juniores: obiettivo principale è la diffusione della pratica tra i più giovani per avere i futuri campioni di terra pugliese-brindisina-francavillese. È da dire che Francavilla Fontana è un caso di grossa attenzione in Italia da qualche stagione per i risultati raggiunti dai ragazzi indigeni abituati a correre tra uliveti e vigne. Il prof. Piero Incalza è il maestro di vita e sport che ha nel cuore la memoria di un suo eccezionale atleta e ragazzo venuto a mancare, ma egli stesso ha nel suo percorso Maestri di sport creatori di numerose schiere di atleti e uomini. Tra questi è da ricordare il prof. Angelo De Quarto che, insegnante di Educazione fisica Francavillese dagli anni '40 agli anni '70, per primo ha svolto l'importante ruolo volto allo sviluppo ed alla pratica dello sport in generale e a lui è dedicato un particolare trofeo che si rivolge alle categorie giovanili, da assegnare alla Scuola che avrà totalizzato il miglior punteggio a seguito dei risultati della gara e di una sommatoria dei relativi punti.
Nella foto: Ottavio Andriani, a Francavilla nella doppia veste di corridore e organizzatore, in azione durante i Giochi di Pechino (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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E' straripante il programma delle mezze maratone: in una domenica sono concnetrate alcune delle più importanti gare della stagione. A Udine, dove lo scorso anno vennero assegnati i titoli mondiali sulla distanza, sfida fra i keniani Benson Barus (1h00:17 di personale) e John Kiprotig (1h02:05) con l'etiope Dereje Tadesse (1h03:00) come terzo incomodo, mentre gli italiani si affidano alla coppia delle Fiamme Gialle formata da Stefano Scaini e Gabriele De Nard. Fra le donne favori del pronostico per l'ungherese della Cover Mapei Aniko Kalovics e la kenyana Hellen Kimutai, ma grande curiosità circonda la partecipazione della 19enne Mare Dibaba, etiope sorella dell'olimpionica Tirunesh. I colori italiani saranno difesi in particolare da Simona Viola e Marzena Michalska.
Altri appuntamenti sulla distanza sono la 9. edizione della Turin Half Marathon con partenza ed arrivo in Viale Virgilio; sempre in Piemonte la 13. Mezzamaratona del Vco; a Campobasso la 25. Tappino-Altilia, a Napoli la Caracciolo Gold Run giunta al suo ottavo anno, all'Isola di Albarella l'8. Maratonina del Parco del Delta del Po. Sempre su strada ma su una distanza superiore e un po' inedita, ossia i 32,5 km, si disputa la 3. Ascoli-San Benedetto del Tronto, alla quale hanno aderito alcuni nomi importanti quali Alberico Di Cecco e Denis Curzi (Carabinieri) e Daniele Caimmi (FF.GG.) mentre fra le donne ci saranno Rosalba Console (FF.GG.) e Marcella Mancini (Runner Team 99).
Nella foto: Benson Barus, favorito della Maratonina di Udine (archivio Fidal)Non sono mancate le sorprese in quel di Lignano, come ad esempio il quinto posto dell'azzurro Danesini nella prova dei 1000 metri, vinta dal veneto Bidogia. Alcuni di questi atleti li rivedemo in gara proprio in questo fine settimana ai Societari, nelle finali nazionali, a confronto con i più grandi, per una prima fondamentale esperienza nel loro cammino di crescita. E chissà che atleti come Iaropoli, beffato nel peso dal romano Secci, non possano tirare fuori in quest'occasione il carattere per migliorarsi. Per la cronaca, in campo maschile vittoria dell'I.T.I. Malignani di Udine (grazie soprattutto al doppio successo di Augusto Bianchi nei 300 e con i compagni della staffetta veloce) davanti a I.T.I.S. Rosatelli di Rieti e L.S. Quadri di Vicenza, tutti a pari merito. Fra le donne vittoria del L.S. Avogadro di Biella con un punto di vantaggio sul L.S. Tosi di Busto Arsizio, terzo il I.I.S. Primo Levi di Montebelluna.
I NUOVI CAMPIONI NAZIONALI
Uomini
100: Roberto Antonino (I.T.C.Dell'Olio Bisceglie) 10.92
300: Augusto Bianchi (I.T.I. Malignani Udine) 35.25
1000: Leonardo Bidogia (I.T.C.S. L.B.Alberti San Donà) 2:30.38
110hs: Ivan Mach di Palmsein (I.S.I.S. Niccolini-Palli Livorno) 14.24
Alto: Gianmarco Tamberi (I.I.S. Corridoni-Campana Osimo) 2,01
Lungo: Francesco Turatello (L.S. G.B.Quadri Vicenza) 6,75
Peso: Daniele Secci (I.A.Roma 2) 16,74
Disco: Nicola Di Nardo (L.S.De Carlo Giugliano) 42,64
4x100: I.T.I. A.Malignani Udine (Scaini-Scaidero-Della Ricca-Bianchi) 44.90
Donne
100: Oriana De Fazio (L.C. P.Giannone Benevento) 12.27
300: Martina Vescovo (I.M. G.Carducci Trieste) 41.17
1000: Marta Prato (L.S. G.Ancina Fossano) 2:58.37
100hs: Lisa Guidolin (I.T.C.G. Martini Castelfranco Veneto) 14.59
Alto: Alessia Trost (L.Sperimentali Pujati Sacile) 1,69
Lungo: Anna Visibelli (L.S. F.Redi Arezzo) 5,69
Peso: Debora Da Prato (I.T.C.G. Lazzeri Pietrasanta) 13,25
Disco: Elisa Boaro (L.S. N.Copernico Udine) 43,07
4x100: L.S. A.Avogadro Biella (Sauda-Peretti-Gamba-Biscuola) 52.49
Ma sulle strade del centro ragusano non mancheranno di certo i terzi incomodi, e di grandissimo nome in quanto si tratta del kenyano Edwin Cheruiyot Soi, bronzo sui 5000 a Pechino e dell'etiope Tariku Bekele, fratello del campionissimo Kenenisa (vincitore a Scicli nel 2003) che in Cina ha chiuso 6. sulla stessa distanza ma correndo soprattutto per aiutare il suo "capitano".
La gara come detto partirà alle 21. sempre sabato, ma alle 9,30, presso Palazzo Spadaro, si terrà un convegno promosso dagli organizzatori insieme al Comune, alla Provincia di Ragusa, alla Regione Siciliana, all'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e all'Asca dal titolo "Sano buono e sportivo".
Nella foto: Samuel Wanjiru in occasione della sua vittoria olimpica (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)Partecipanti
European Athletics
Nick Russi (European Athletics/mediasprint)
Ivan Khodabakhsh (European Athletics/Event Manager)
Celia Mendes (European Athletics/Competition Manager)
Jérôme Parmentier (European Athletics/Event Co-ordinator)
Elena Orlova (European Athletics/Technical Delegate)
Technical Partners
Alex Kollega (ST Sportservice)
Daniel Kohler (Swiss Timing)
EBU
Julien Ternisien
COL
Anna Riccardi (General Director)
Andrea Ippolito (Operations)
Marco Sicari (Communications - Media)
Gianni Ventura (Venue Manager)
Riccardo Ingallina (Event Presentation)
Fabio Manzone (Engineer)
Marco Sanna (Engineer)
Piero Cantino (Engineer)
Giancarlo Revelchione (City of Turin Engineer)
Valerio Bertuccioli (FIDAL Secretariat)
Giovanna Raballo (LOC-RAI relations)
Myriam Scamangas (LOC-Media)
RAI
Lidia Iozzi (International Dep.)
Vincenzo Belli (Director)
Alessandra Menichelli (Production Dep.)
Bruno Capovilla (Production Dep.)
Le premesse per due giornate da ricordare c’erano già prima di cominciare e si spiegano con i numeri: oltre 100 atleti iscritti provenienti da ben 14 nazioni, tra le quali Irlanda, Albania, Turchia, America, Brasile, Taiwan, Liechtenstein, con forti presenze dalla Catalunya, Svizzera, Austria e Germania.
45 titoli da assegnare, con gare in pista che partivano dai 100mt., fino ai 10.000 mt, passando anche per le staffette 4x100 e 4x400, titoli suddivisi equamente tra le categorie assoluti e Master, femminili e maschili, nonché alcuni titoli agli juniores.
Numeri importanti con ben 7 record del mondo abbattuti, soprattutto nel settore femminile: quello degli 800 mt. portato a 03’50”00, dalla Toscana Marga Dolfi, che non contenta, ha stabilito anche il nuovo limite sui 1.500 mt. con 08’6”00. Kerstin Metzler, che in Italia si deve sentire veramente a suo agio, dopo aver conquistato il record mondiale alla Maratona di Roma il 16 Marzo scorso, a questi Campionati Mondiali ha sbriciolato il limite dei 5.000 mt, portandolo a 24’11”600 e quello dei 10.000 mt. abbassato a 51’53”20. Nuovo limite anche per la staffetta Italiana della 4x400, con il tempo di 10’40”50. Entusiasmante record sugli 800 mt. anche per il tedesco Thomas Dold, conosciutissimo nell’ambiente internazionale e distruttore di record: a Pietrasanta ha fermato il cronometro sui 2’31”
Ulteriori numeri testimoniano come sia vero il fatto che la nazione ospitante sia sempre quella con il medagliere più ricco e così è andata anche in questi giochi: il medagliere azzurro alla fine contava 70 sigilli, dei quali 22 oro, 23 argento e 25 bronzo, mentre con 12 oro 11 argento e 7 bronzo per un totale di 30 medaglie
Ma oltre ai numeri, lo stadio di Pietrasanta e stato teatro di 2 giornate di sano agonismo sportivo, con tifo da stadio per i rappresentanti delle varie nazioni in gara, con gesti di lealtà e reciproca cavalleria; anche l’aria che si respirava era di competizione si ma con amicizia ed impegno per la diffusione del retrorunning.
Unica nota stonata, la mancanza di persone che hanno fatto la storia del retrorunning in Italia portandoci ai risultati di questi giorni, persone la cui assenza è stata notata anche da atleti straneri.
Al termine delle premiazioni e dopo le foto di rito si è cominciato a parlare del prossimo mondiale nel 2010, con probabili nazioni ospitanti Catalogna, Austria o Germania
Le classifiche complete e le foto della due giorni mondiale saranno visibili nei prossimi giorni su www.retrorunning.blogspot.com e www.retrorunning.com !!!
Tante le gare attraverso le quali verrà a formarsi la classifica finale, a cominciare dai 100 metri dove si ritroveranno Cerutti (Riccardi), Di Gregorio (Lib.Catania), Collio (Pro Sesto) e il nigeriano Emedolu (Firenze Marathon), con i 200 che fungeranno da vera rivincita con l'aggiunta di Guazzi (Cariri). Nei 400 Licciardello (Lib.Catania) è nettamente favorito, mentre negli 800 c'è curiosità per rivedere all'opera Andrea Longo (Lib.Catania) contro l'ex iridato juniores Esho (Jager Vittorio Veneto), Bobbato (Assindustria Padova) e Moro (Fratellanza Modena). Per il resto da seguire Bertolini (Atl.Cento Torri) nel giavellotto, Lingua (Lib.Catania) nel martello, Gibilisco (Jager Vittorio Veneto) nell'asta, Campioli e Giulio Ciotti (Fratellanza Modena) nell'alto, Ivano Brugnetti (Riccardi) impegnato nella marcia 10 km contro D'Onofrio (Bruni Atl.Vomano) e Adragna (Atl.Bergamo).
In campo femminile le stelle della rassegna saranno Libania Grenot (Cus Cagliari) che oltre ai suoi 400 gareggerà sui 200 contro la forte uzbeka del Cus Ripresa Bologna Khubbieva e Anita Pistone (Italgest) ed Elena Romagnolo pronta a regalare un successo al Cus bolognese nei suoi 3000 siepi. Da vedere anche la Bani (Cus Cagliari) nel giavellotto e la Legnante (Italgest) nel peso mentre si preannuncia incerto il confronto fra la Claretti (Fondiaria Sai) e la Balassini (Cus Ripresa Bologna) nel martello. La gara principale qui è però l'asta, in virtù delle ultimissime vicende con la Farfaletti (Italgest) che dopo aver portato il record nazionale a 4,42 affronta nella sua ultima uscita prima di lasciare le pedane e dedicarsi in toto al lavoro la coppia della Fondiaria Sai formata dall'ex primatista Giordano Bruno e dalla giovane Scarpellini per una gara che preannuncia tentativi di record.
Nelle stesse giornate della finale Oro di Lodi, sono previsti i raggruppamenti che andranno a formare la classifica fino alla 48. posizione. La finale Argento si disputerà a Cesenatico, quella A1 a Molfetta, l'A2 a Saronno e l'ultimo gruppo ad Alessandria. Il programma di gare prevede per sabato in campo maschile 100, 400, 1500, 110hs, 3000 siepi, asta, triplo, disco, giavellotto, marcia 10 km e staffetta 4x100. per le donne tutto uguale salvo alto al posto dell'asta e martello in luogo del giavellotto (le marciatrioci gareggeranno poi sui 5 km). Le restanti gare sono fissate per la domenica: la sessione del sabato inizierà alle 12,15 per concludersi alle 18,45, quella domenicale alle 12 per finire alle 17,40.
Gabriele Gentili
Nella foto: Licciardello, protagonista nei 400 metri (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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A pochi km dall'arrivo Molinari è stato superato anche dal forestale Emanuele Manzi (1h38:56), azzurro della corsa in montagna, secondo in Coppa del Mondo nel 2001. L'atleta di Civezzano è infine terzo (1h39:15), e va a prendersi il titolo italiano Master A. Sempre tra gli uomini, quarto Rinaldi (1h40:47), quinto Jonathan Wyatt (1h41:13), che giusto domenica scorsa si è laureato campione mondiale a Crans Montana
Al femminile, commovente vittoria di Maria Grazia Roberti (1h59:55) che all'arrivo fatica a trattenere la gioia: ha vestito nella sua carriera per ben 24 volte la maglia azzurra, ha vinto due titoli individuali (1997, 2006), 11 titoli a staffetta, ed è stata seconda agli Europei nel 1996. La Roberti parte cauta e lascia che ad aprire le danze siano l'atleta locale Lorenza Beatrici, bronzo a staffetta con la Iachemet nel 2007 e nel 2008, e la neoazzurra Cristina Scolari. Dopo il Calisio inizia a prendere coraggio e fa la sua gara: taglia il traguardo con buon margine di vantaggio sulla Scolari (2h00:36), quest'anno quarta a Domodossola e azzurra agli Europei, e su di una splendida Lorenza Beatrici (2h02:36), della società organizzatrice. Più staccata Francesca Iachemet, anche lei aquilotta, che ha fatto un grande recupero in discesa ma ha dovuto fermarsi per aver perso una lente.
(Comunicato Stampa)Nella foto: Andrea Regazzoni (foto organizzatori)
Domenica 21 settembre si è disputata sulla pista ciclopedonale del "Parco 2 giugno" alla Porada, la nona edizione della "Sei ore individuale" e la 27a edizione di quella a squadre.
Nelle seconda gara, del tutto assenti i Runners Bergamo, Questo a testimonianza del fatto che gli atleti del gruppo non amano correre su brevi distanze ... oppure evitano con cura ogni confronto con le altre squadre. Il giudizio lo lascio ai lettori!
Di contro, nella sei ore individuale, presenza massiccia dei RB: 9 atleti su 58 iscritti (pari al 15,5 %). Va rilevato che la presenza dei nostri atleti non era solo numericamente alta, ma anche qualitativamente valida; basti solo ricordare la presenza di due atleti convocati per i mondiali della 24 ore, che si disputeranno nei giorni 19 e 20 ottobre a Seul: Mario Pirotta ed Eugenio Cornolti.
Alla partenza diverse motivazioni animano i Runners Bergamo: Mario ed Eugenio vedono la gara come rifinitura della preparazione alla gara mondiale; Luca vede la gara come una una verifica "personale"; Luciano e Marco & Marco vogliono riabituarsi alla pianura ed all'asfalto, dopo un estate di gare il "alta quota"; Rosario vuole aumentare la distanza in previsione della 100 km di Tarquinia; Maurizio vuole verificare la sua tenuta atletica in una 6 ore ed infine il sottoscritto vuole correre la sua ennesima maratona!
La giornata, fresca e ventilata, ed il percorso, movimentato e non monotono, agevolano i "nostri atleti" nel raggiungimento dei loro obiettivi: partenza "sparata" di Mario fin dal inizio nelle prime posizioni, più controllata, ma sempre ottima di quella di Eugenio. Marco sembra non risentire dei problemi alla schiena e tallona da vicino i primi. Tutti gli altri a seguire e tutto secondo le aspettative di ognuno.
Se il percorso agevola gli atleti, molta gente sul percorso non fa altrettanto. La pista ciclopedonale non è chiusa al pubblico, per cui è facile trovare persone che passeggiano, che corrono oppure percorrono la pista in bicicletta. Se da un lato la maggior parte delle persone capisce la situazione, cioè che si sta svolgendo una gara e fa di tutto per non intralciarla, è molto facile trovare persone che non si rendono conto della situazione ed ostruiscono la pista, oppure non prestano attenzione ai loro figli che corrono zigzagando tranquilli e spensierati lungo il percorso di gara. Più volte si è rischiato di travolgere il malcapitati bambini: solo la prontezza di riflessi degli atleti ha saputo evitare la collisione.
La gara dei RB prosegue. Dalla terza ora in avanti però iniziano ad emergere i primi problemi per alcuni di noi: Luca si deve fermare, per problemi di vesciche ai piedi; per i "montanari" si manifestano i primi problemi di "assetto": la corsa in montagna è molto diversa per cui non si può pretendere molto dalla prima gara; Rosario e Maurizio iniziano a "rallentare". Continua invece la bella corsa di Mario ed Eugenio, sempre in spinta. Il sottoscritto, visto che il traguardo si sta avvicinando, cambia tattica: meno foto e più velocità!
Alla fine la prestazione di squadra sarà di tutto rispetto: quattro atleti nelle prime nove posizioni, tra cui spicca il terzo posto assoluto di Pirotta, e diversi atleti nelle premiazioni di categoria.
Uhmm, quasi dimenticavo: alla gara hanno partecipato anche altri atleti (non c'erano solo i Runners Bergamo)!
Senza storia la vittoria per la categoria femminile: Monica Brachetti, in testa fin dalla partenza vince senza problemi la gara (ricordo che anche Monica è convocata per rappresentare l'Italia ai già citati campionati mondiali di 24 ore).
Abbastanza strano invece lo svolgimento della gara maschile nelle posizioni di testa. Il favorito, alla partenza, l'unico atleta straniero, Vozar Attila, si è subito messo in testa ed ha preso un buon vantaggio sul secondo. Quello che ha reso la gara strana erano i ritmi di gara da un certo punto in avanti. Seguendo la gara dalle retrovie, si notava la continua "volatilità" delle posizioni di testa, posizioni completamente invertite nel giro di pochi minuti, con repentini e rapidi capovolgimenti di fronte. La gara, di ultra, in pratica si svolgeva come se si stesse disputando una corsa campestre!
Solo nelle battute finali, diciamo solo nell'ultima mezz'ora, Lorenzo Trincheri (convocato per i mondiali di 100 km che si disputeranno a Tarquinia) ha preso decisamente il comando e lo ha mantenuto fino alla fine.
Da ultimo un breve giudizio, personale, sulla gara più in generale.
Se da un lato, come già ricordato, il percorso è molto buono dall'altro credo che un maggior presidio da parte del personale di servizio, soprattutto nei punti di ingresso del percorso, potrebbe sopperire alla mancata educazione degli abituali frequentatori. Certo, non tutti si comportavano da incivili, nella migliore delle ipotesi "ignoravano" gli atleti.
Un paio di consigli per la prossima edizione: una tenda con tavoli e sedie per poter non solo consumare un piatto di pasta, ma anche per attendere tranquillamente le premiazioni (ricordo che gli atleti hanno corso per sei ore).
Le premiazioni quest'anno sono state rapide, segno che le indicazioni (ed le lamentele) dello scorso anno sono giunte a destinazione. Sottolineo che le premiazioni sono state molto "abbondanti".
Da ultimo gradirei che nelle gare "orarie", dove è previsto un traguardo alla maratona, si usasse il criterio adottato nella "Sei ore della città di Angizia", cioè accettare iscritti alla gara di maratona e definire una classifica solo per loro (anche senza premi) ... questo consiglio naturalmente va esteso a tutti gli organizzatori.
Il punteggio maggiore è stato ottenuto da Carmelo Rado, l'ex azzurro del disco ora MM75 che ha scagliato l'attrezzo a 46,30 ottenendo 1.326 punti. In totale sono state 9 le prestazioni oltre i 1.000 punti: Rado ne ha ottenuta una anche nel giavellotto con 35,60 (1.000 punti precisi) ma meglio di lui ha fatto Virgilio Colombo (Road Runners Milano/MM80) con 38,23/1.085. L'Olimpia Amatori Rimini ha fatto al sua fortuna nei concorsi: oltre a Rado, ha potuto giovarsi delle prestazioni di Marco Segatel (MM45) che nell'alto ha ottenuto 1,97/1.081 punti; di Lamberto Boranga (MM65) 4,97 nel lungo pari a 1.000 punti e 10,90 nel tripo (1.039); di Mario Riboni (MM95) nel peso con 5,81/1.100.
Fra le donne il punteggio maggiore è stato appannaggio dell'immancabile Emma Mazzenga, la MF75 che negli 800 ha ottenuto con 3:25.18 1.236 punti. Doppia prestazione over mille per Waltraud Egger (Sc meran Forst) che nei 1500 ha corso in 5:17.88 pari a 1.070 punti e nei 3000 in 11:31.52 pari a 1.016 punti, ma qui h fatto meglio Elena Snape Gatti (Giovanni Scavo 2000) con 13:13.97 pari a 1.030 punti.
In classifica maschile l'Olimpia Amatori Romini ha chiuso con 406 punti davanti all'Atl.Ambrosiana con 402 e alla Sef Macerata con 389. Fra le donne l'Acsi Campidoglio Palatino ha accumulato 430 punti precedendo di 5 lunghezze l'Atl.Asi veneto e di 30,5 la Sef Macerata.
Nella foto: Carmelo Rado (archivio Fidal)Oltre 90 atleti hanno animato il Trofeo Kronos - Terza prova del Campionato di Società di marcia, andata in scena questa mattina a Roma, nello splendido scenario di Villa Borghese. Ad imporsi sono stati Jean Jacques Nkouloukidi (ma senza sprintare con il compagno di club delle Fiamme Gialle, il campione olimpico di Atene Ivano Brugnetti, accreditato dello stesso tempo), e Valentina Trapletti (Esercito). La prova maschile è stata condotta su ritmi decisamente da fine stagione, ma ha comunque allineato al via molti dei protagonisti azzurri della specialità, a cominciare proprio dai due olimpici Nkouloukidi e Brugnetti. Alle loro spalle, in evidenza il terzetto di Junior composto da Tontodonati, Adragna e Di Bari, finito nell'ordine alle spalle dei primi. La gara donne, al contrario, è stata molto combattuta, e ha visto il successo del talento lombardo Valentina Trapletti, che ha avuto ragione di Sibilla Di Vincenzo e Lidia Mongelli. Contemporaneamente alla prova agonistica, si è svolta una marcia aperta a tutti, in memoria di Fulvio Villa, anima della Kronos e della marcia romana (scomparso prematuramente lo scorso anno), che ha visto la partecipazione di stelle come Abdon Pamich, il campione olimpico dei 50 chilometri di Tokyo 1964. Con loro, anche Pellino, Gregucci, Bellucci, e lo straordinario carletto Bomba, che ha salutato con questa prova, alla bella età di 87 anni, la sua amata marcia. fidal.it
RISULTATI - UOMINI (KM 20)
NKOULOUKIDI Jean Jacques | 82 | SM | G.A. FIAMME GIALLE | 1h27'09 |
BRUGNETTI Ivano | 76 | SM | G.A. FIAMME GIALLE | 1h27'09 |
TONTODONATI Federico | 89 | JM | CUS TORINO | 1h27'55 |
ADRAGNA Andrea | 89 | JM | ATL. BERGAMO 1959 CREBERG | 1h29'16 |
DI BARI Vito | 90 | JM | CUS BARI | 1h29'59 |
GAROZZO Alessandro | 84 | SM | C.S. AERONAUTICA MIL. | 1h31'20 |
DE CASA Carlo Alberto | 86 | PM | ATL. VERCELLI 78 | 1h32'31 |
MASCIADRI Daniele | 88 | PM | FIAMME GIALLE G.SIMONI | 1h33'02 |
PRIFTI Arber | 87 | PM | POL. IUSM | 1h33'16 |
DESSI' Lorenzo | 89 | JM | FIAMME GIALLE G.SIMONI | 1h34'51 |
DONNE (KM 10)
Atleta | a.n. | Cat. | Società | Cod. | Risultato |
TRAPLETTI Valentina | 85 | SF | C.S. ESERCITO | 46'45 | |
DI VINCENZO Sibilla | 83 | SF | FONDIARIA - SAI ATLETICA | 47'11 | |
MONGELLI Lidia | 80 | SF | EUROATLETICA 96 BASILICATA | 47'16 | |
FERRARO Federica | 88 | PF | C.S. AERONAUTICA MIL. | 48'24 | |
PRUNER Serena | 86 | PF | S.G. AMSICORA | 48'43 | |
GABELLONE Tatyana | 84 | SF | SSD CENTRO ESTER NAPOLI ARL | 49'27 | |
GIUSTINI Costanza | 77 | SF | ATL. FIRENZE MARATHON S.S. | 49'53 | |
GALLI Ilaria | 87 | PF | CUS PERUGIA | 52'07 | |
CANFARINI Valeria | 83 | SF | ASD KRONOS ROMA QUATTRO | 52'45 | |
PITTAU Carla | 81 | SF | S.G. AMSICORA | 53'02 |
Nella foto, i tre marciatori dei 20 km ai Giochi Olimpici di Pechino: da sinistra, Brugnetti, Rubino, Nkouloukidi (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
Intenso il programma della strada che prevede innanzitutto la riaperturta della stagione delle maratone con la prova nazionale delle 3 Province a Saronno. Grande attesa a Monza per la Mezza locale, con partenza ed arrivo all'Autodromo che solamente domenica scorsa ha ospitato i bolidi della Formula Uno. Tra le presenze annunciate dal direttore di corsa Massimo Magnani spiccano in campo maschile Danilo Goffi, Francesco Bona e Dereje Rabattoni, in campo femminile il bronzo dei Mondiali di corsa in montagna di domenica scorsa Elisa Desco e la maratoneta azzurra ai Mondiali 2007 Lucilla Andreucci.
Saranno una quarantina gli atleti in gara a Misterbianco per il Trofeo Maria SS degli Ammalati, una delle massime espressioni del podismo siciliano. Quattro le Nazioni presenti, con Etiopia, Marocco e Kenya a sfidare l'Italia, che si affida a Daniele Meucci, collezionista di vittorie nelle prove su strada in questo periodo stagionale, ma anche ai reduci dalla maratona olimpica Pertile e Andriani oltre a Di Cecco. Fra gli stranieri spiccano il marocchino Rachid Kisri, primo domenica al Giro dei Sassi di Matera e il kenyano Zakayo Kipsang. Spostandoci in Puglia, è in programma la 21. Stramaxima, Trofeo Emilio Manzari a Casamassima (Ba), sulla distanza di 10,178 km dov'è prevista una massiccia partecipazione amatoriale.
Nella foto: Libania Grenot (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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La formula di gara è diversa da quella della Coppa Europa per Club seniores: infatti si gareggia in una sola giornata, dalle 10 alle 17,30 e quindi le squadre dovranno concentrare il loro impegno e fare le dovute scelte tecniche per poter raggiungere il miglior risultato. In campo maschile l'Atl.Cento Torri si affida in particolare a Zucchinali, campione italiano del disco, i ragazzi della 4x400 campione d'Italia (Severi, Sirtoli, Trionfo e Guarnierio), Dorino Sirtoli (vice campione italiano dei 400m) impegnato nei 400hs e la 4x100, argento agli Italiani, di Lanza, Orefici, Mita e Franco.
Fra le ragazze della Cariri alcune saranno costrette a un super impegno come Francesca Romana Cattaneo che gareggerà su 100, 200 e staffetta veloce oppure Giulia Latini, fra le favorite nei 400hs che prenderà parte anche alle due staffette. Oltre all'Italia saranno anche Francia, Slovenia e Svizzera a presentarsi in gara sia in campo maschile che femminile. Va sottolineato che per entrambe le formazioni questa occasione sarà utile non solo per far fare esperienza ai ragazzi e alle ragazze ma anche per affiancare all'aspetto agonistico quello culturale: l'Atl.Cento Torri, grazie alla collaborazione con la Provincia di Pavia, promuoverà l'immagine del territorio in terra francese, mentre la rappresentativa reatina effettuerà un tour turistico-culturale a Rennes e Mont Saint Michel. fidal.it
Alle spalle dei cinesi, conferma la seconda piazza assoluta la Gran Bretagna, che si migliora rispetto alle 94 medaglie con 35 ori di Atene e supera la soglia delle cento medaglie, totalizzandone 102 con 42 ori, 29 argenti e 31 bronzi. Britannici che ancora una volta nello sport paralimpico si posizionano davanti ai cugini statunitensi, capaci solo di sfiorare quota cento (99 medaglie) con 36 ori, 35 argenti e 28 bronzi. Alle spalle delle grandi squadre, fantastico e sorprendente quarto posto dell'Ucraina (già sesta ad Atene) che con 74 medaglie complessive e 24 ori, 18 argenti e 32 bronzi sopravanza l'Australia ferma a 23 medaglie d'oro, 29 d'argento e 27 di bronzo (totale 79). Grande Paralimpiade anche per il Sudafrica, che trascinata dai personaggi Oscar Pistorius e Natalie Du Toit, conquista un sesto posto assoluto con "appena" 30 medaglie complessive, delle quali però ben 21 d'oro, con tre argenti e sei bronzi a far da contorno. Terzo nel medagliere di Atene 2004, precipita al settimo posto il Canada (19 ori, 10 argenti, 21 bronzi, totale 50) , che precede la Russia (63 medaglie totali, 18 ori, 23 argenti, 22 bronzi) e il Brasile (16 ori, 14 argenti, 17 bronzi, totale 47 medaglie). Nelle prime dieci riesce ad entrare anche la Spagna, con 58 medaglie complessive (15 d'oro, 21 d'argento, 22 di bronzo): per gli spagnoli, settimi ad Atene, si tratta però di una flessione, la stessa che subiscono anche Germania e Francia, rispettivamente ottava e nona nell'edizione di quattro anni fa. A Pechino i tedeschi hanno chiuso all'undicesimo posto con 14 ori, 25 argenti e 20 bronzi (59 medaglie totali), appena davanti ai transalpini, inchiodati a 52 medaglie complessive, con 12 ori, 21 argenti e 19 bronzi.
Se ad Atene 2004, insomma, Spagna, Germania e Francia avevano conquistato fra 71 e 78 medaglie totali, a Pechino non hanno raggiunto neppure la soglia delle sessanta, soffrendo dunque anche nei numeri la voglia di vincere delle nazioni che in questi quattro anni più hanno investito nello sport paralimpico. E se è vero che questa contrazione non interessa l'Italia, capace sostanzialmente, con 4 ori, 7 argenti e 7 bronzi, di confermare il bottino di Atene (dal quale manca solamente un argento: 18 medaglie complessive a Pechino, erano state 19 in Grecia), è però altrettanto vero che - nel confronto con gli altri paesi europei - quelli italiani sono risultati modesti, segno evidente che il movimento paralimpico nel nostro paese ha ancora importanti margini di crescita. La priorità per il futuro resta allora quella di investire nello sport per disabili, nelle strutture, negli impianti sportivi e nei ritrovati tecnologici (protesi e ausili) che accompagnano il cammino di questi atleti. L'Italia, ventottesima assoluta nel medagliere, oltre alle già citate dodici nazioni (Cina, Gran Bretagna, Stati Uniti, Ucraina, Australia, Sudafrica, Canada, Russia, Brasile, Spagna, Germania, Francia) si vede sopravanzare anche da Corea, Messico, Tunisia, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Olanda, Grecia, Bielorussia, Iran, Cuba, Nuova Zelanda, Svezia, Hong Kong (che gareggiava in autonomia dalla Cina) e Kenya. Dietro l'Italia, chiudono le prime trenta posizioni Egitto e Nigeria. Sono state 76 le nazioni a conquistare almeno una medaglia, 52 a vincere almeno una medaglia d'oro. (Stefano Caredda) superabile.it
Nel weekend successivo, dal 3 al 5 di ottobre, Rieti ospiterà una delle rassegna più belle e sentite del panorama nazionale, ovvero i Campionati Italiani Allievi, rassegna aperta a 16enni e 17enni. Neanche il tempo di fermarsi a riflettere, ed ecco, ancora ad una settimana di distanza (10-12 ottobre), la rassegna riservata ai Cadetti, attesi al Trofeo delle Regioni - Campionato Italiano Individuale (per 14enni e 15enni). Nello stesso fine settimana, altro campionato di società, ma al giovanile (Under 23): la finale A "oro" è in programma a Modena, la A "argento" a Cosenza. Domenica 12 ottobre è anche la data di svolgimento del Campionato Italiano Assoluto di Maratona, ospitato quest'anno dalla prova sui 42km di Carpi.
m.s.
Nella foto, il manifesto della Fina A Oro del Campionato di Società Assoluto di Lodi (Giancralo Colombo per Omega/FIDAL)
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SOCIETARI 2008 - LA COMPOSIZIONE DELLE FINALI - UOMINI